L’ora X del rimpasto, lunedì 18 alle 12.30 entra in giunta il Mpa

Per il rimpasto adesso c’è anche una data e un orario: lunedì 18 marzo, alle 12.30. La comunicazione è arrivata questa mattina nei telefonini degli assessori e dei consiglieri comunali di maggioranza. “Primo avvicendamento in Giunta con l’ingresso di due nuovi assessori”, si legge nel testo veicolato attraversato una nota app di messaggistica istantanea. Parole che contengono una serie di indicazioni: la prima è sul numero di nuovi assessori in entrata, due. Come oramai era chiaro, si tratterà di un rimpasto più leggero rispetto a quello che il sindaco aveva in mente e poi arenatosi attorno alle quote rosa. Per cui, per il momento spazio solo ai due nomi proposti dal Mpa – Salvo Cavarra e Marco Zappulla – che prenderanno il posto di Barbara Ruvioli e Giancarlo Pavano. Sin qui, tutto già noto. La seconda indicazione è contenuta in quel “primo avvicendamento” che chiarisce come questa aggiustata alla squadra di governo cittadino non rimarrà la sola e, verosimilmente prima dell’estate, conoscerà presto il suo atto secondo. Perché se per il momento si asseconda l’alleato forte Mpa, bisogna tenere di conto anche dei mal di pancia degli alleati della prima ora. Francesco Italia sa bene che dovrà adesso guardare anche alle sue liste ed al gruppo di Edy Bandiera per non perdere pezzi di una maggioranza larga e coesa, costruita prima e dopo la campagna elettorale.
Sergio Imbrò (Noi per la città) ed Alessandro Spadaro (Sud Chiama Nord), ad esempio, avrebbero dovuto fare il loro ingresso in giunta adesso, in base agli accordi. Gli è stata chiesta pazienza, in attesa di riequilibrare il discorso quota rosa (a chi toccherà proporre il nome?) e potere quindi dare un secondo touch up alla giunta comunale. Da alleati responsabili hanno accettato, “subendo” loro malgrado il sorpasso del Mpa. Mantengono fiducia verso il leader, il sindaco Italia. Adesso pensano però di doversi guardare le spalle anche dal grande appeal che esercitano gli autonomisti. Il lavoro di ricucitura che aspetta il primo cittadino con i suoi (Noi per la città, Francesco Italia Sindaco) è di quelli che richiede attenzione e precisione.
Dei quattro assessori inzialmente dati in uscita, intanto, salutano solo in due. “Ringrazio di cuore Barbara e Giancarlo per il prezioso contributo offerto all’amministrazione e alla Giunta. Due persone per bene e appassionate che, in questa veste inedita per loro, hanno saputo interpretare il ruolo e che, mi auguro, faranno tesoro di questa esperienza continuando a lavorare per il bene della nostra città”, il messaggio rivolto loro dal sindaco.
Ma domani, nello studio verde intitolato alla memoria di Caracciolo, inizia un’altra storia.




Aliquota Imu al massimo (10,6 per mille): Forza Italia, Pd e FdI contro la maggioranza

Si è chiusa in tarda serata, ieri, la seduta del Consiglio comunale di Siracusa dedicata, in particolare, al tema Imu. Rimane invariata l’aliquota comunale, al 10,6 per mille (il massimo). “Purtroppo si è persa l’occasione di approvare l’emendamento di Fratelli d’Italia, che prevedeva la riduzione dell’ aliquota Imu all’8,60 per mille, per quegli immobili a disposizione che insistono su strada pubblica non raggiunta dalla rete idrica e/o fognaria e/o dall’ illuminazione stradale ed a condizione che non fossero immobili di lusso e che non fossero destinati ad attività di locazione turistica imprenditoriale”, dice amareggiato il consigliere comunale Paolo Cavallaro (FdI).
“Pure bocciati gli altri due emendamenti che venivano incontro ai piccoli imprenditori agricoltori e pensionati che coltivano la propria terra e a quelli rientranti nella categoria catastale C”, aggiunge il collega di gruppo Paolo Romano.
“Da oltre 11 anni l’amministrazione Italia lascia immutate le aliquote nella misura massima, incurante della sofferenza che vivono le famiglie, in difficoltà persino per soddisfare le esigenze personali indispensabili. E non si tiene conto della difficoltà delle nuove generazioni, che hanno ereditato le seconde case dai genitori e non riescono più a pagarne gli oneri con stipendi assai più modesti in euro”, accusano i due consiglieri di FdI.
E anche Forza Italia aveva proposto suoi emendamenti per ridurre il peso dell’Imu a specifiche categorie. Bocciata la proposta di riduzione dello 0.60 per mille della tassa sulla seconda casa. “Si è anche persa l’occasione di scongiurare l’emissione e la notifica di cartelle non dovute ai proprietari delle aree di PRG fabbricabili ma rese non fabbricabili dall’entrate in vigore dei divieti del Piano Paesaggistico e dal Parco Archeologico; anche per questa proposta la miopia e l’arroganza della maggioranza ha prodotto la bocciatura dell’emendamento proposto”. I consiglieri Ferdinando Messina, Luigi Gennuso e Leandro Marino (Forza Italia), con il sostegno di Burti e De Simone (Misto) non nascondono la loro delusione per le scelte della maggioranza. “Il consiglio comunale di Siracusa dopo quattro anni di commissariamento continua a non rappresentare le ragioni di un territorio martoriato e malgovernato, ma a pagare non sono gli assessori lautamente stipendiati bensì i poveri siracusani che continuano a vedere mal spesi i propri soldi”.
Critiche arrivano anche dal Partito Democratico che aveva chiesto di esentare dall’Imu le seconde case di nonni e genitori concesse con comodato registrato ai parenti in linea retta e collaterale sino al secondo grado, nell’ottica di aiutare le giovani coppie che intendono formare una nuova famiglia. L’emendamento è stato bocciato, come anche quello che proponeva di esentare dalla tassa i fabbricati e i terreni degli enti del terzo settore adibiti a scopi istituzionali, “nell’ottica di agevolare chi giornalmente svolge attività di volontariato in favore di minori, persone disagiate, ex detenuti, persone che intraprendono il difficile percorso di affrancamento dalla droga e dall’alcool”. Bocciato come anche l’altro emendamento con cui il Pd aveva chiesto di esentare dall’Imu “i terreni agricoli colpiti nell’anno precedente da incendio dovuto a caso fortuito o a fatto di terzi, nell’intento di aiutare concretamente i proprietari che hanno visto letteralmente andare in fumo le loro coltivazioni”.
Duro il commento del capogruppo Massimo Milazzo: “a due giorni dall’approvazione della esosa tassa di soggiorno il sindaco Italia ha dimostrato di anteporre tasse ed imposte ad ogni serio confronto sui bisogni della città e sulle scelte politiche per migliorarla. Siracusa si ritrova oggi con l’Imu confermata nell’aliquota massima a fronte di scarsi servizi in termini di traffico cittadino, di parcheggi, di illuminazione pubblica, di rete idrica, di strade periferiche”.




Il corpo di Santa Lucia tornerà a Siracusa a dicembre, visita anche a Carlentini e Belpasso

La notizia era nell’aria già da diverso tempo, adesso arriva l’ufficialità. “Le sacre spoglie di Santa Lucia tornano in Sicilia. Il corpo della martire siracusana, che si trova custodito nel Santuario di Santa Lucia a Venezia, arriverà nell’Isola il prossimo 14 dicembre”. Inizia così la comunicazione inviata alla stampa dalle Diocesi di Siracusa e di Catania. Nell’anno luciano, quindi, torna a Siracusa il corpo di Santa Lucia per una visita “a tempo” che rinnova l’accordo con il Patriarcato di Venezia.
Dalla traslazione del 1039 da Siracusa a Costantinopoli e poi nel 1204 a Venezia, Lucia è tornata a Siracusa nel 2004 nella ricorrenza del XVII centenario del suo martirio grazie all’interessamento dell’Arcivescovo emerito di Siracusa, Giuseppe Costanzo; la seconda volta, nel 2014, per l’impegno dell’Arcivescovo emerito di Siracusa Salvatore Pappalardo. A distanza di altri dieci anni l’Arcivescovo Lomanto ha chiesto che quest’anno dedicato alla martire siracusana fosse caratterizzato dall’arrivo delle sacre spoglie.
Anche l’Arcivescovo di Catania, Luigi Renna, in considerazione del grande culto di Santa Lucia nel catanese e nel ricordo del pellegrinaggio di Lucia nella tomba della martire Agata, “ha chiesto che le sacre spoglie possano essere traslate anche nella diocesi catanese. Il Patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia, ha acconsentito e la Santa Sede ha autorizzato la traslazione”.
Il programma prevede che le spoglie di Santa Lucia saranno a Siracusa dal 14 al 26 dicembre. Poi saranno traslate in due cittadine che hanno come patrona la martire siracusana: il 26 nella chiesa di Carlentini, nel Siracusano, e il 27 arriveranno nella diocesi catanese, a Belpasso. Infine, il corpo sarà traslato nella Cattedrale di Catania dove resterà il 28 e il 29 dicembre. Giorno 30 le spoglie ripartiranno per Venezia.
“Desidero esprimere i sentimenti di gratitudine al Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia”, ha detto l’Arcivescovo Francesco Lomanto. “La celebrazione di un anno dedicato a onorare la santità di Lucia e ad approfondirne il significato sempre attuale ci deve far prendere coscienza che l’era dei martiri e dei santi non si è mai chiusa. Ancora oggi la Chiesa respira della santità di Dio nella vita di chi ha il coraggio di vivere le beatitudini del Vangelo. Guardando a Lucia anche la nostra Chiesa può percorrere lo stesso sentiero di dialogo, di povertà, di accoglienza e di rispetto verso ogni uomo. Un cammino che ci vede insieme alla Chiesa di Catania, in comunione di fede e di pietà. Le due Chiese si incontrano per accogliere gli insegnamenti delle due sante vergini e martiri, ossia il senso profondo del loro cammino di fede per crescere nella santità di vita. Agata e Lucia attestano un rapporto sempre vivo di santità che realizzano nella loro apertura alla santità di Dio e riflettono nella ordinarietà della loro vita. La loro testimonianza cristiana contagia e sollecita tutti noi. A ciascuno è richiesto di compiere un cammino personale di fede, vero e profondo, per accogliere Dio, vivere con Lui e testimoniarlo di fronte alle sfide odierne e ai segni dei tempi”.
“Sono grato al fratello Arcivescovo Francesco di Siracusa, che ha voluto favorire anche per la Chiesa di Catania un incontro di preghiera e di fede con le reliquie di Santa Lucia – ha detto l’Arcivescovo Luigi Renna -: la Luce dello stesso martirio, di Agata e Lucia, che ha imporporato la terra di Sicilia nei primi secoli, si fa memoria viva perché si rinnovi il miracolo di una rigenerazione nella fede delle comunità e dei nostri territori. Un sentito grazie anche al Patriarca di Venezia, che con spirito fraterno ha accettato che le spoglie di Santa Lucia sostassero anche a Catania: è un dono che rinsalda vincoli di carità ed è testimonianza di fede. La presenza delle reliquie di Santa Lucia in terra di Sicilia saranno per le nostre Chiese occasione propizia per prepararci nel migliore dei modi al Giubileo imminente, con la preghiera anzitutto, come il Santo Padre ci sta chiedendo”.




Dramma a Pachino, donna di 61 anni ritrovata in casa senza vita

Tragedia a Pachino, dove ieri sera una donna è stata trovata senza vita nel suo appartamento. La vittima è una 61enne, ritrovata cadavere all’interno della sua abitazione in via Cappellini. A dare l’allarme è stata la figlia, preoccupata perchè da alcuni giorni non aveva notizie della madre. Ha allora deciso di chiamare le forze dell’ordine. In pochi minuti, i Vigili del Fuoco hanno raggiunto l’abitazione e aperto la porta d’ingresso. Una volta all’interno, insieme ai Carabinieri ed al personale del 118, la triste scoperta. Secondo le prime informazioni, le cause del decesso sarebbero riferibili a cause naturali.




Controlli nei locali della movida, a Priolo una denuncia e sanzioni per 1.400 euro

Controlli nei locali della movida, a Priolo. Verifiche condotte dalla Polizia in alcuni esercizi pubblici, noti come luoghi di ritrovo di giovani. Verificate le autorizzazioni e l’osservanza delle prescrizioni, in particolare durante gli eventi organizzati, in modo da “prevenire eventuali rischi per la sicurezza degli avventori”, spiegano dalla Questura di Siracusa.
Il titolare di un esercizio di somministrazione di alimenti e bevande, in pieno centro, aveva trasformato il locale in una “discoteca”, senza la prescritta autorizzazione. All’interno, i poliziotti hanno trovato numerose persone.
L’uomo è stato denunciato.
Sono state, inoltre, elevate sanzioni amministrative per un totale di 1.400 euro per mancanza del titolo autorizzativo rilasciato dal Comune, per lo svolgimento di attività rumorosa e per mancanza di apparecchi di rilevazione del tasso alcolemico a disposizione dei clienti che desiderino verificare il proprio stato di idoneità alla guida dei veicoli.




Siracusa e l’università, il “sogno” riparte con il corso di laurea in Infermieristica

Riparte il sogno universitario di Siracusa. Il Comune e l’Università di Catania hanno ufficializzato questa mattina l’avvio del nuovo corso di laurea in Infermieristica, frutto anche dell’accordo attuativo siglato dall’ateneo e dall’Asp di Siracusa.
Si comincia con l’anno accademico 2024-2025, nella rinnovata sede di Palazzo Impellizzeri già in passato indicato come sede universitaria. Accoglierà un massimo di 100 studenti. Il corso di laurea è inserito nel Piano Strategico dell’ateneo catanese 2022-26 e ambisce negli anni a soddisfare la domanda di infermieri del territorio provinciale.




“Turisti vessati per fare cassa”, Noi Albergatori contro la nuova tassa di soggiorno

Il nuovo regolamento sull’imposta di soggiorno approvato dal Consiglio Comunale di Siracusa trova la contrarietà anche di Noi Albergatori. Giuseppe Rosano, presidente dell’associazione, spiega il perchè. “Non condividiamo la scelta di far pagare una percentuale in base non soltanto alla tariffa della camera, ma anche ai servizi aggiuntivi quali: piccola colazione, pasti, ecc. Una pura follia! Se così fosse, a conti fatti, andrebbe pressoché a raddoppiare il costo dell’imposta di soggiorno. Tant’è che questa scelta è stata adottata soltanto da pochi Comuni siciliani e limitatamente agli affitti brevi, non certo in riferimento agli alberghi dove, tra l’altro, verrebbero fuori cifre fatte di centesimi, difficili da gestire e che la maggior parte degli ospiti, con pacchetti già saldati, dovrebbe pagare in contanti con evidenti difficoltà”.
Ma a non convincere Noi albergatori Siracusa è pure l’estensione del pagamento della tassa di soggiorno da 4 a 7 pernottamenti consecutivi. “Altra follia! Una decisione, questa – chiarisce Rosano – che finirebbe per ridurre, anziché incrementare, il numero dei pernottamenti a Siracusa, a vantaggio di destinazioni più appetibili ed economiche. Davvero assurdo, dopo anni in cui Noi albergatori Siracusa ha tanto faticato per aumentare la permanenza media così cara proprio al sindaco Francesco Italia”.
Dall’associazione parte la richiesta di stoppare la delibera. “E’ tutto iniquo e non si fa altro che punire i viaggiatori che scelgono di soggiornare nella nostra città. Senza considerare inoltre che lo sconsiderato aumento dell’imposta di soggiorno verte unicamente a fare cassa e a destinare i corrispettivi pagati dai turisti in capitoli di spesa che nulla hanno a che fare con il miglioramento dei servizi endemicamente carenti a Siracusa come la pulizia delle strade, la raccolta differenziata dei rifiuti, la carenza di parcheggi, una viabilità eternamente caotica per effetto dell’insufficienza dei mezzi di trasporto urbano. Come associazione reputiamo pertanto inaccettabile che si ricorra ai turisti per aggiustare il bilancio di esercizio e sostenere i costi di normale spesa per ogni Comune”. E cita alcuni esempi: 750 mila euro per spese per l’illuminazione pubblica, altri 120 mila per finanziare l’illuminazione per le feste di Santa Lucia e San Sebastiano (celebrazioni che non attraggono turisti); 400 mila per il personale della Polizia municipale; 350 mila per finanziare il trasporto pubblico urbano. “Per recuperare un minimo di decenza, aspettiamo fiduciosi che il Comune riesamini l’intero apparato del regolamento e del corrispettivo dell’imposta di soggiorno a carico dei viaggiatori”.




Mpa-FdI, c’eravamo tanto amati. Gli (ex?) alleati mai così distanti a Siracusa, accuse e ripicche

L’intervento di Salvo Pogliese, nome forte di FdI in Sicilia, è letteralmente rimbalzato sulle manovre di rimpasto in corso a Siracusa. Sabato, forse già venerdì secondo le ultime indiscrezioni, dovrebbe chiudersi il primo e complesso aggiustamento della giunta comunale, con l’ingresso di due assessori in quota Mpa. Fratelli d’Italia mal digerisce quello che legge, a Siracusa, come un tradimento dell’unità del centrodestra. E lo ha ribadito Pogliese, paventando ripercussioni a Palermo.
Ma a Siracusa, in casa Mpa, le acque sono chete. “Mi spiace dover ancora riaffermare la nostra visione politica che, della credibilità, ha fatto un baluardo”, replica 24 ore dopo il coordinatore provinciale degli Autonomisti, Roberto Di Mauro.
“Non abbiamo ingaggiato una battaglia contro FdI. Forse prima di puntare il dito su altri, bisognerebbe guardare a Palermo dove il vicesindaco e co-segretario di FdI, Giampiero Cannella, non sembra disdegnare il compagno di giunta Fabrizio Ferrandelli che sicuramente è politicamente più vicino a Calenda che alla Meloni. Se quel senso di appartenenza alla coalizione di centrodestra vacilla non è per una causa da imputarsi a noi, bisognerebbe riflettere sulle ripercussioni che questi continui attacchi nefasti hanno sugli alleati. La responsabilità del ‘libera tutti’ a Pachino non è certo da imputarsi a noi che in ogni modo abbiamo tentato di placare queste immotivate ire”.
Parole a cui replica il presidente provinciale di FdI, Giuseppe Napoli. “Palermo non calza a paragone per giustificare il comportamento politico del Mpa, difatti nel capoluogo di Regione la coalizione di centrodestra amministra compatta la Città, avendo vinto con il sindaco Lagalla sostenuto da tutto il centrodestra, recentemente entra nella Giunta di Centrodestra Ferrandelli, il quale lascia il partito Azione, insieme al collega Canto, per aderire alla Lista Civica Lavoriamo per Palermo che fa riferimento a Lagalla e quindi il gruppo di Azione sparisce dal consiglio comunale di Palermo. A Siracusa, invece – prosegue Napoli – è il Mpa che si stacca dalla coalizione di centrodestra per entrare in giunta con la coalizione antagonista, dalla quale il Mpa in campagna elettorale prendeva le distanze dichiarandosi alternativa e facente parte naturale della coalizione di centrodestra”.
Quanto agli accordi per la presidenza del Consiglio comunale, “nessun accordo ne prevedeva l’assegnazione, tout court, al Mpa. L’accordo sottoscritto – dice ancora Napoli – prevedeva che nel caso in cui il candidato sindaco del centrodestra fosse stato eletto, FdI avrebbe rinunciato alla posizione relativa alla Presidenza del consiglio comunale”. Una condizione che non si è poi verificata, con la vittoria al ballottaggio di Francesco Italia. “A quel punto, per dare un segnale di unità dei partiti di centrodestra, FdI ha proposto di eleggere alla presidente del Consiglio comunale Ferdinando Messina, uomo su cui la coalizione di centrodestra aveva trovato la sintesi ed unico
soggetto che incarnava la figura del garante dell’intera coalizione. Una proposta condivisa da tutte le liste componenti la coalizione di centrodestra, ad eccezione del Mpa”.
Al di là di accordi interni su poltrone che poco appassionano l’opinione pubblica, Fratelli d’Italia rinnova la sua posizione: “l’ingresso del Mpa nella giunta Italia violerebbe il patto di coalizione, con inevitabili ripercussioni su tutto il fronte provinciale”.




Un fast food ad Augusta, c’è il via libera del Cga e il Comune fa ripartire l’iter

Il Cga di Palermo ha respinto il ricorso di Natura Sicula avverso alla realizzazione di un fast food ad Augusta, in un terreno di corso Sicilia (angolo via Aldo Moro). Per l’associazione ambientalista, l’area avrebbe avuto le caratteristiche di un polmone verde da tutelare, evitando nuovo cemento.
Come già il Tar in primo grado, anche il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha condiviso la valutazione secondo cui quel terreno era più che altro “un’area incolta”, al netto di “sporadiche piantumazioni” operate da volontari e scuole. Un’area su cui possono essere realizzati – spiegava già il Tar in primo grado – “interventi conformi al piano regolatore, che non prevede in loco verde pubblico”.
Quanto alla legittimazione dell’associazione ambientalista ad impugnare atti di natura urbanistica, questa “non può ritenersi attribuita sulla base di una generica competenza di tutela ambientale, ma deve essere scrutinata con riferimento ai singoli casi – scrive il Cga – per verificare se gli atti contestati siano idonei a compromettere l’ambiente, gravando sulla medesima associazione (…), l’onere di esporre nel ricorso introduttivo, in termini sufficientemente precisi, gli elementi di fatto e di diritto posti a fondamento della propria legittimazione, che non può essere solo vantata”.
Il Comune di Augusta può quindi far ripartire l’iter, rimasto bloccato in attesa degli sviluppi giudiziari. Da capire adesso se l’azienda che avrebbe voluto costruire il suo ristorante fast food nella città megarese abbia ancora interesse verso quella realizzazione. Gli uffici comunali hanno avviato prime interlocuzioni.




Furto in negozio, mamma e papà si fanno aiutare dal figlio 12enne: denunciati

Una coppia di netini è stata denunciata dalla Polizia di Pachino per il reato di furto aggravato con destrezza, portato a segno con l’aiuto del figlio 12enne. I due, una volta all’interno di un negozio di abbigliamento e oggettistica di Marzamemi, hanno distratto una dipendente servendosi di un diversivo inscenato dal figlio. E approfittando della confusione creata, le hanno sottratto il portafogli, contenente 200 euro in contanti e vari documenti. La visione delle immagini di videosorveglianza interna al negozio ha permesso di identificare i due, raggiunti e denunciati dalla Polizia.