Sospesi i lavori di demolizione della scuola ex Pineta, mancato rispetto norme sicurezza

Sospesi i lavori in corso nella scuola ex Pineta, a Priolo. Sul posto sono intervenuti agenti della Polizia Municipale che hanno constatato il mancato rispetto delle norme sulla sicurezza dei lavoratori. Erano in coso operazioni di rimozione degli infissi. Gli operai, secondo quanto riportato dalla Municipale priolese, non indossavano alcuni dei dispositivi di protezione individuale invece richiesti, specie per lavori in quota.
La scuola ex Pineta fu chiusa qualche anno dal sindaco Pippo Gianni a causa della presenza di amianto ed attualmente erano in corso i lavori di demolizione dell’edificio.
Il gruppo consiliare di Identità Priolese attacca l’amministrazione comunale: “vogliamo sapere come committente cosa ha fatto il Comune di Priolo Gargallo per garantire l’opportuna e consequenziale vigilanza su un cantiere così delicato e importante. L’affidamento dei lavori così delicati come la rimozione dell’amianto deve avvenire ad un operatore economico che per legge deve essere qualificato e deve assicurare il rispetto delle prescrizioni di sicurezza”.
Saveria Corallo, segretario provinciale della Feneal Uil Siracusa, si complimenta invece con l’amministrazione. “Un plauso all’operato del sindaco di Priolo, Pippo Gianni, per aver chiesto e ottenuto la sospensione dei lavori di demolizione per mancanza di necessari requisiti di sicurezza per i lavoratori”.
Corallo invita tutti gli altri sindaci del territorio “a tenere sempre alta l’attenzione, pur consapevoli del fatto che ci sono sempre meno agenti di polizia municipale, ma che gli stessi, operando costantemente al di fuori dei propri comandi, possono sempre avere un occhio in più. Sono infatti loro ad avere sotto controllo l’evoluzione del territorio, passando davanti ai cantieri e a tutte le strutture oggetto di lavori. Siamo anche consapevoli che non è sempre di propria competenza segnalare una eventuale violazione ma in sinergia con i sindaci, gli ispettorati e l’Asp, il monitoraggio costante è fondamentale. Più occhi, insomma, aiutano a prevenire come nel caso dell’ex scuola di Priolo, considerato che ogni giorno apprendiamo di tragedie sul lavoro che non fanno altro che aggiornare un triste dato che a livello nazionale purtroppo non si arresta ma tende sempre ad aumentare”.




Cantieri stradali, si riasfaltano anche via Laurana e piazza Giovanni XXIII

Il mancato rispetto da parte di diversi automobilisti delle prescrizioni imposte per lavori stradali, sta rallentando il completamento delle operazioni di rifacimento di via Tevere. Potrebbe quindi slittare a domani la chiusura del cantiere stradale, “bucato” ripetutamente da auto che cercano di districarsi alla meno peggio nella traffica area.
Subito dopo aver completato via Tevere, uomini e mezzi della Kaya Scavi srl si sposteranno in via Laurana e piazza Giovanni XXIII. Qui i lavori di rifacimento erano stati avviati ad ottobre scorso e poi sospesi perchè, in via Laurana, emerse la necessità di intervenire sulla rete idrica risultata eccessivamente in superficie. Dopo l’intervento affidato a Siam, la ditta che gestisce il servizio idrico integrato, si attendeva da settimane il via ai lavori per il nuovo asfalto. Attualmente, la via in questione è al limite della praticabilità per via degli scavi e delle trincee realizzate per i lavori idrici. A differenza del cantiere avviato e sospeso ad ottobre, questa volta non si lavorerà nelle ore notturne – per limitare i disagi al traffico – ma dalle 7 alle 17. Entro il 15 marzo gli interventi dovrebbero concludersi.




Incidente con auto a noleggio, per ripararla pezzi di vettura rubata: denunciati in 4

In quattro sono stati denunciati per ricettazione dalla Polizia di Lentini. Secondo quanto emerso da una celere attività di indagine condotta anche dalla Stradale, uno dei quattro – un ventenne – aveva noleggiato lo scorso 24 febbraio un’autovettura. La stessa sera, a seguito di un incidente, riportava ingenti danni alla carrozzeria e ad alcune parti meccaniche.
Non essendo coperto da alcuna forma assicurativa, per evitare il pagamento dei danni alla società di noleggio, il ventenne ha tentato di riparare l’autovettura utilizzando delle parti sottratte ad un identico veicolo, oggetto di furto il 26 febbraio.
L’auto rubata, priva delle targhe e di buona parte della carrozzeria, è stata rinvenuta in un fondo terriero di proprietà della famiglia di un altro denunciato, minorenne. Infine, a seguito di perquisizione domiciliare all’interno del box di un diciannovenne, anch’esso denunciato, rinvenute alcune parti meccaniche del veicolo rubato che dovevano essere montate sull’autovettura noleggiata.
Parte della carrozzeria, invece, è stata trovata all’interno di un’officina dove il quarto denunciato, un uomo di 26 anni, aveva concordato i lavori di riparazione con il titolare dell’attività.

foto archivio




Teatro dell’Ara di Ierone, parla l’esperto: quote, distanze e visibilità i punti da chiarire

E adesso che la struttura è nota – il teatro dell’Ara di Ierone – si può cominciare a parlare di concerti estivi a Siracusa? Può iniziare il balletto di date, nomi, biglietti? Lo abbiamo chiesto a Nuccio La Ferlita, un’autorità in Sicilia in questo campo e “patron” delle precedenti stagioni dei live alla Neapolis.
“Sono sicuro che questo teatro verrà realizzato, solo che al momento non c’è ancora. Abbiamo un rendering, come ne abbiamo a decine del Ponte sullo Stretto ma non per questo abbiamo il Ponte…”, risponde diretto. E vale come un “attendere prego”.
In verità, diverse indiscrezioni lasciano intendere che a giorni verranno rivelati i primi nomi, almeno quattro date di artisti nazionali in concerto alla Neapolis. “Il direttore del Parco è una persona animata da voglia di fare, è propositivo. Ci tiene a fare questa struttura e a fare gli spettacoli. Ha chiesto anche a me, ma non solo a me, lo confermo. Il mio atteggiamento è prudente, perchè non voglio sbagliare con gli artisti che si affidano alla mia società”, aggiunge per chiarire.
Il punto, in sintesi, è: come fare a convincere un artista top a suonare in una struttura che nessuno ha visto ed in cui nessuno si è esibito prima? “Oramai decidono gli artisti. Noi presentiamo delle proposte. Le strutture nuove hanno il difetto di non essere conosciute. Il teatro greco, invece, è ambito. Siracusa, Taormina: chiunque vorrebbe esibirsi in quei luoghi antichi che non hanno bisogno di presentazione. E poi anche gli allestimenti, curati da Inda e TaoArte, sono affidabili e testati da anni”. Si torna sempre lì, alla fine. Al teatro greco off-limits dopo due stagione da sold out e grandi emozioni. “Si poteva pensare ad un’altra rassegna di livello, con due serate al teatro greco per gli appuntamenti principali e il resto dei live al teatro dell’Ara…”. Ma sappiamo tutti come è andata. Le polemiche, gli studi (in attesa di conoscerne gli esiti), il trasloco all’Ara di Ierone.
“Sia ben chiaro, io ho interesse a fare concerti a Siracusa. La musica, in generale, guarda con interesse a Siracusa come tappa. Con il direttore del Parco Archeologico ci siamo sentiti e oggi stesso gli invierò una mail per richiedere maggiori dettagli sul palco e sulle strutture dell’Ara di Ierone. Spazi, quote, distanze tra i settori e tra i settori e il palco anche per capire la visibilità e godibilità dello spettacolo, da parte a parte. Faccio un esempio, se in tribuna devono usare il binocolo, sarebbe un problema”, racconta Nuccio La Ferlita a SiracusaOggi.it. La mail, in verità, avrà due allegati: uno per richiedere una mappa precisa e dettagliata della struttura ed un secondo per una bozza di accordo con il Parco Archeologico, una sorta di garanzia che la struttura finale verrà realizzata con la capienza indicata (4000 posti), le caratteristiche annunciate e l’agibilità piena. “Se fermo una data, metto un artista sotto contratto e inizio a vendere i biglietti non vorrei poi fare brutta figura…”, si giustifica quasi La Ferlita. “Sono certo che il teatro all’Ara di Ierone sarà realizzato. E dico di più, sono anche sicuro che sarà molto bello. Ma mi serve un accordo che mi dica che quella struttura è esattamente quella che ‘vendo’ ad un artista”.
Autore di decine di festival e rassegne musicali di successo, insieme a centinaia di grandi concerti da tutto esaurito in giro per il sud Italia, chiediamo a La Ferlita come valuta (da rendering) il teatro dell’Ara di Ierone. “Una struttura da 4mila posti è nella media, una buona capienza purchè sia possibile godere dello spettacolo da ogni postazione, ben consapevoli che le prime file hanno una visibilità e la tribuna un’altra”. Giudizio che, tutto sommato, può valere come una promozione. “Comunque sarà il pubblico a decretare il successo o meno di una stagione o di un luogo”, fa dire l’esperienza a La Ferlita.
Parole quasi conciliati, dopo settimane in cui la contrapposizione sembrava decisamente più accesa, tra ritardi ed incertezze. “Mi sono rassegnato? Non saprei, diciamo che gioco con le carte che ho in mano. Non sono l’assessore regionale e neanche il direttore del parco. Prendo atto delle scelte fatte”. Che poi, alla fine, tanto male non devono essere se anche quest’anno potrebbe esserci ancora la firma di Nuccio La Ferlita nella stagione dei concerti alla Neapolis. Non sarà l’unica “firma”, anche il parco archeologico sta infatti muovendosi per bloccare in proprio alcuni spettacoli.




Ingresso nell’Autorità Portuale: la gioia Pd, il peso di FdI e il precedente del M5S

Fa festa il Pd siracusano, rivendicando il successo dell’inserimento dei porti di Siracusa (il porto rifugio e il proto Grande) nell’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale. In Senato è stato approvato l’emendamento presentato dal senatore Antonio Nicita ed inserito nel decreto ex Ilva. Al momento della votazione il Pd si è astenuto sul provvedimento complessivo, ma ha votato a favore dell’emendamento. Soddisfazione viene espressa anche da FdI per “un risultato nell’interesse di Siracusa”, come segnala il parlamentare Luca Cannata.
E’ vero però che si arriva a questo primo risultato anche in seguito alla posizione assunta dal gruppo consiliare del Pd nella seduta del consiglio comunale di Siracusa del 9 gennaio scorso, subito dopo l’incidente occorso alla MSC Sinfonia. “Un incidente che ha riportato di attualità la necessità di rilanciare il Porto Grande di Siracusa: ciò passa dalla necessità di dragare i fondali e rendere utilizzabile la banchina numero 2 destinata all’approdo delle grandi navi, di elettrificare tutte le banchine, di costruire una moderna stazione porto e i parcheggi ancillari alla stessa”, ricorda il capogruppo, Massimo Milazzo. “Al tempo stesso – aggiunge – occorre porre in essere anche gli onerosi e non più procrastinabili interventi di manutenzione necessaria a sostegno del porto di Santa Panagia, senza i quali lo stesso rischia di chiudere”.
La soluzione non poteva che passare dall’ingresso di Siracusa nell’Autorità di Sistema Portuale. “Il Partito Democratico siracusano, con il senatore Antonio Nicita, il deputato regionale Tiziano Spada, e tutti i suoi dirigenti, non ha mai avuto dubbi sul percorso da seguire e oggi plaude con entusiasmo al successo conseguito in Parlamento e ringrazia il suo artefice sen. Nicita”, chiosa Milazzo.
Soddisfazione viene espressa anche dal deputato regionale Tiziano Spada. “Il Partito democratico ha sin da subito fatto propria questa battaglia, mobilitandosi a livello sia regionale sia nazionale, arrivando adesso all’approvazione di questo emendamento in Senato. Fondamentale è stato il confronto costante e continuo sui temi, oltre a una virtuosa sinergia sia con l’Autorità Portuale”. Tiziano Spada conclude: “Si tratta di un passaggio determinante per rilanciare l’attività portuale della città e non solo. In questo modo, Siracusa potrà fare una serie di investimenti che negli anni sono mancati, incrementando, di conseguenza, anche l’occupazione”.
Il cammino per l’ingresso di Siracusa nella AdSP della Sicilia orientale iniziò, invero, nel 2020 ai tempi del governo Conte. L’anno seguente, con un emendamento del parlamentare Paolo Ficara (M5S) si profilò per la prima volta l’opportunità di una simile soluzione, nel silenzio di larga parte della politica locale. Tanto che la Regione riuscì a far bloccare tutto con il suo parere negativo, su richiesta del Ministero delle Infrastrutture. Clima diverso oggi. Tanto che proprio l’ex parlamentare Ficara rimarca “il cambio di prospettiva del centrodestra siracusano e siciliano che negli anni scorsi si era sempre opposto alla proposta. Oggi sorrido leggendo le dichiarazioni degli esponenti del centrodestra locale sull’ingresso in Adsp dopo che per anni quella parte politica ha osteggiato la soluzione”.
“Pd e M5S erano al governo prima di noi, ma non sono riusciti ad ottenere questo risultato. Noi di FdI siamo adesso alla guida del Paese ed abbiamo cercato una soluzione per l’ingresso in Adsp di Siracusa”, replica Cannata. “Abbiamo sottolineato io e il ministro Musumeci la necessità di intervenire. Lo abbiamo detto anche a mezzo stampa. E sulla scorta di tale richiesta di confronto nasce poi anche il Consiglio comunale aperto dei giorni scorsi e quindi la successiva approvazione del provvedimento in Senato. Avrebbero potuto farlo gli altri, quando erano al governo. Lo abbiamo fatto noi e ancora una volta dimostriamo con i fatti concretezza, per migliorare infrastrutture di Siracusa. Detto questo, credo che sul tema c’è stata e c’è una condivisa visione e dunque non comprendo chi fa polemica. Ma a questo punto è chiaro che è necessario puntualizzare chi è oggi al governo e chi fa le cose”.




Tema del giorno, Siracusa nell’Autorità Portuale. La soddisfazione a metà del sindaco

Il tema del giorno non può che essere l’inserimento del porto rifugio di Santa Panagia e del porto Grande di Siracusa nel perimetro dell’Autorità portuale della Sicilia Orientale. “Una buona notizia, anche se non si comprende come mai non siano stati inseriti il Porto piccolo e quello di Ognina”, commenta il sindaco. “Si deve intervenire anche nella modifica della governance e c’è il chiaro impegno assunto in questa direzione dal deputato Cannata e dal senatore Nicita. Solo quando sarà completata questa seconda fase e mantenuto fede all’impegno preso, potrò ritenermi pienamente soddisfatto per la nostra Città”, aggiunge sempre Francesco Italia. Il punto rimane il garantire a Siracusa pari dignità negli organismi interni dell’AdSp, per non finire stritolata da Catania ed Augusta e dai loro rappresentanti.
Lo scorso venerdì, la vicenda era stata trattata nel corso di una seduta aperta del Consiglio comunale di Siracusa. “Ho apprezzato l’impegno del gruppo Insieme e del consigliere Scimonelli, di tutto il Consiglio Comunale, della deputazione regionale e di tutti coloro che sono intervenuti all’adunanza, per il raggiungimento di uno scopo comune a garanzia della nostra Città e a favore del pieno sviluppo delle straordinarie potenzialità del nostro territorio”.




I porti di Siracusa nell’Autorità di Sistema, in Senato arriva il “si”. Ora modificare governance

Approvato in Senato un emendamento a firma di Antonio Nicita, che, anche al fine di valorizzare gli asset strategici del siracusano, inserisce il porto rifugio Santa Panagia e il Porto Grande di Siracusa all’interno dell’Autorità portuale di sistema della Sicilia orientale. Manca adesso la modifica della governance, per permette al capoluogo aretuseo di avere un suo rappresentante negli organismi interni dell’AdSP, paritario a quelli prodotti da Augusta e Catania.
“Alla prima occasione utile – spiega il senatore siracusano del Pd – mi propongo di intervenire anche sulla modifica della governance, con un emendamento alla legge del 1994 così da equiparare i capoluoghi di provincia della Sicilia e della Sardegna, afferenti alle authorities, alle città metropolitane. In modo da attribuire eguale posizione a tutti i capoluoghi di provincia che afferiscano. Questo sulla base delle oggettive peculiarità dell’insularità sui porti delle isole rispetto alla incidenza delle coste in altre regioni italiane”.
Nicita si dice certo che con questi passaggi “rilanceremo l’attività portuale tutta della Sicilia orientale in generale, e anche di Siracusa in particolare. La politica europea dei porti, tanto in materia di aiuti di Stato quanto in materia antitrust, richiede aggregazioni forti e competitive, in grado di attrarre investimenti pubblici e privati nei porti, nella prospettiva del rilancio del commercio internazionale, della sostenibilità e dell’occupazione”.
Adesso la norma passerà all’attenzione dalla Camera dove si prevede in tempi brevi l’approvazione del medesimo testo già passato in Senato. “Ringrazio per il confronto costruttivo e per l’intesa bipartisan conseguita in Senato, il Presidente della nona Commissione De Carlo, il relatore del DDL Pogliese, il Governo e il Presidente della Regione Siciliana. Ringrazio infine i consiglieri comunali del PD di Siracusa, Milazzo, Greco e Zappulla, e il deputato regionale Spada, con i quali abbiamo istruito assieme il dossier”.
Anche parlamentari siciliani di Fratelli d’Italia (Luca Cannata, Salvo Pogliese, Manlio Messina, Francesco Ciancitto, Eliana Longi, Ella Bucalo, Raoul Russo, Salvo Sallemi, Ella Bucalo, e il deputato regionale Carlo Auteri) hanno espresso soddisfazione per l’approvazione, nell’ambito del DL Ex Ilva, dell’emendamento che ha consentito l’inserimento di Siracusa nell’Autorità del Sistema portuale del mare della Sicilia Orientale.
“Oggi si sana un vulnus – dicono gli esponenti di Fratelli d’Italia – durato per troppo tempo. L’approvazione dell’emendamento consente l’ingresso di Siracusa nell’Autorità del Sistema portuale della Sicilia Orientale rafforzando così l’intero sud est isolano e conferendo nuova linfa e slancio alle opportunità di crescita del territorio. Abbiamo convintamente sostenuto questa opportunità votando favorevolmente l’emendamento in un’ottica di potenziamento dei porti aretusei che porterà benefici sia in ambito turistico e diportistico, sia per quanto concerne l’indotto del Petrolchimico”.
Nel decreto legge è prevista la razionalizzazione all’interno della medesima Autorità di sistema portuale, le attività, la logistica e gli investimenti nelle strutture portuali serventi gli stabilimenti del settore della raffinazione ricadenti all’interno del Polo petrolchimico siracusano e riconosciuti di interesse strategico nazionale. Quindi Siracusa con il porto rifugio di Santa Panagia e il Porto Grande entrano a pieno titolo nell’autorità portuale. “Lo avevo anticipato durante la seduta di Consiglio comunale – conclude Cannata – avevo garantito il mio impegno per arrivare al risultato con Siracusa al centro della portualità regionale con pari dignità e importanza rispetto ad Augusta e Catania. Ho condiviso con il gruppo parlamentare di FdI l’esigenza del territorio e di accelerare e trovare subito soluzione e in Senato abbiamo reso concreto e fattivo l’impegno preso in consiglio comunale. Tutto questo significherà la pari gestione di Siracusa con Augusta e Catania dei fondi e delle risorse PNRR per le infrastrutture portuali. Prossimamente come già anticipato in consiglio comunale nella riforma dei porti provvederemo a valutare la modifica del testo sulla governance. Ancora una volta si dimostra la nostra politica del fare”.




Concerti d’estate, ecco il nuovo teatro all’Ara di Ierone: 4.000 posti, palco da 200mq

Mancava solo l’ufficialità, arrivata adesso con le parole dell’assessore regionale Scarpinato. Accanto all’Ara di Ierone, al Neapolis, sarà allestita un’arena per gli spettacoli ed in particolare i concerti estivi a Siracusa.
«La scelta di utilizzare questo spazio, strategico per la sua straordinaria cornice paesaggistica e la conformazione morfologica – afferma l’assessore Francesco Paolo Scarpinato – nasce per tutelare il teatro antico e preservare il paesaggio archeologico circostante consentendo, al tempo stesso, la fruizione da parte di pubblico e artisti».
Si tratta di un’area di circa settemila metri quadrati, perlopiù pianeggiante, ad eccezione di una piccola vasca posta al centro che verrà appositamente riempita e messa in sicurezza. Un palco di 200 metri quadrati, due palchi minori collegati tramite passerella per favorire una maggiore libertà di movimento degli artisti, cinque settori dedicati alle tribune e sette per le platee, per una capienza complessiva di 4.000 posti a sedere: è questo l’apparato complessivo del progetto approvato dalla Soprintendenza dei Beni culturali e ambientali di Siracusa, la cui esecuzione verrà realizzata mediante gara d’appalto. Anche da parte dei Vigili del fuoco è stato rilasciato parere positivo alla realizzazione della struttura provvisoria.
Per l’allestimento del teatro, inoltre, si è scelto di utilizzare strutture a secco, facilmente smontabili, per favorire l’installazione veloce durante la stagione degli spettacoli. Sono stati già appaltati i lavori relativi alle opere di completamento come camerini, impianto elettrico e vie di esodo. Terminate le operazioni di montaggio, il teatro, denominato Neapolis, sarà pronto per ospitare gli spettacoli dal prossimo giugno.
“La forza dei fatti sta ancora tutta qui. Nessun disfattismo ma solo grande voglia di fare vivere Siracusa, per questo troviamo le soluzioni e lavoriamo per arrivare all’obiettivo. Grazie all’assessore dei Beni culturali e dell’identità siciliana Scarpinato e al direttore del parco della Neapolis Carmelo Bennardo e grazie a chi ha lavorato per questo grande risultato. Abbiamo trovato il giusto equilibrio per dare spazio a tutti attraverso un lavoro di squadra portato avanti con serietà e in silenzio, nonostante i gufi che continuavano a temere il fallimento della stagione estiva, di cui invece a breve verrà reso noto il programma”. Sono le parole del deputato regionale Carlo Auteri di Fratelli d’Italia, che commenta la nota dell’assessore Francesco Scarpinato che ha reso noto i dettagli per la realizzazione del teatro alternativo per gli spettacoli e i concerti estivi a Siracusa, l’Ara di Ierone.




Mafia e armi, blitz all’alba. La Polizia stoppa la riorganizzazione del clan della Borgata

L’operazione è scattata alle prime luci dell’alba. La Polizia di Stato ha posto in stato di fermo 4 persone, tutte siracusane, in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania. Sono gravemente indiziati, a vario titolo, dei delitti di associazione mafiosa e porto illegale di armi. Farebbero parte del cosiddetto gruppo della Borgata, gruppo mafioso ritenuto vicino al clan Bottaro-Attanasio. Le investigazioni hanno permesso di fare luce sull’attività di riorganizzazione del sodalizio, impegnato in una fase di escalation criminale che si è manifestata anche con l’uso indiscriminato di armi.
Nel corso dell’operazione, eseguite anche perquisizioni che hanno permesso di trarre in arresto altri due soggetti vicini all’organizzazione, per detenzione illegale di armi e droga.
Il blitz arriva a chiusura di una complessa ed articolata attività d’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania e condotta dalla Sezione Investigativa del Servizio Centrale Operativo di Catania (S.I.S.C.O.) e dalla Squadra Mobile di Siracusa.
I vertice dell’organizzazione erano da tempo tenuti sotto controllo dalla Polizia che ha saputo ricostruire quelli che sarebbero stati i compiti specifici dei vari sodali. Nel corso delle indagini, emerse condotte tipiche dell’associazione di stampo mafioso come l’assistenza familiare ai detenuti, il pagamento degli stipendi agli associati, la mutua assistenza con altre organizzazioni criminali, l’attivismo anche in carcere e persino la cooptazione di alcuni appartenenti a clan di schieramenti opposti nel gruppo della Borgata.
Di rilievo la disponibilità di armi e di relativi immobili dove occultarle. Così il clan accresceva la sua forza intimidatrice per riaffermare con la forza, dove necessario, la propria egemonia sul territorio.
Rientrerebbe in questo quadro l’episodio avvenuto un mese fà, quando alcuni colpi di arma da fuoco vennero esplosi all’indirizzo dell’abitazione di un uomo, poco distante dalla zona della Tomba di Archimede: doveva dei soldi al clan.
Gli investigatori della Polizia di Stato hanno ricostruito la dinamica dell’atto intimidatorio, individuavano il modus operandi e le varie fasi dell’azione criminale ed identificavano i quattro coinvolti.
Certosine perquisizioni hanno poi condotto al ritrovamento, all’interno di un garage, di due pistole, munizioni e un cospicuo quantitativo di droga.
Durate la notte, eseguite altre perquisizioni che hanno permesso di trarre in arresto altre due persone ritenute vicine all’organizzazione, per detenzione illegale di droga e armi; rivenute sei pistole, circa 6 Kg di Hashish, munizionamento vario, materiale da confezionamento, giubbotti antiproiettile e altro.




Giubbotti antiproiettile e pistole usate con disinvoltura, così “comandava” la Borgata

Armi, munizioni e posti in cui nascondere il tutto non mancavano di certo al sodalizio criminale della Borgata. Proprio la disponibilità di armi ed il loro uso senza ritrosie colpisce nell’analisi dell’attività del gruppo criminale considerato contiguo al clan Bottaro-Attanasio. La violenza per generare soggezione e facile “sottomissione” in quanti non si allineavano ai dettami criminali. Così il clan accresceva la sua forza per riprendersi un ruolo di primo piano sul territorio.
Un episodio in particolare è finito al centro delle indagini che hanno portato all’esecuzione del fermo di quattro persone (clicca qui per i nomi). A fine gennaio, vennero esplosi diversi colpi d’arma da fuoco contro la finestra di un’abitazione, nella centrale area di via San Metodio. Era un avvertimento, diretto e violento, rivolto a chi lì viveva dopo un alterco – spiegano gli investigatori – nato con il sodalizio criminale per una questione di soldi. La luce accesa che trapelava da quella finestra abbassata indicava la presenza dell’uomo nella stanza e così, per essere ancora più “convincenti”, non hanno esitato a mirare e sparare.
In un garage, la Polizia ha trovato due pistole, munizioni e un cospicuo quantitativo di droga. Altre perquisizioni hanno portato al sequestro di 6 pistole, circa 6 Kg di Hashish, munizionamento vario, materiale da confezionamento, giubbotti antiproiettile e altro.
Nelle intercettazioni finite nell’indagine, i quattro della Borgata parlano con disinvoltura di pistole e armi e di come usarle senza remora alcuna.