Mare per tutti ad Avola con il servizio “Sedia Job” per gli utenti con disabilità

È attivo, ad Avola, il servizio di assistenza a mare “Sedia Job”, per gli utenti con disabilità motorie. Grazie ai volontari della Misericordia e con il patrocinio dell’amministrazione comunale, le postazioni fisse sono operative a Lido Tremoli e al Borgo Marinaro a disposizione dei cittadini e dei turisti che ne faranno richiesta. Si potrà usufruire del servizio gratuito chiamando lo 0931821899 e concordando la consegna delle sedie Job, già a disposizione di minori e adulti del progetto dell’AproDA “un mare di emozioni”.
Sono stati completati, inoltre, gli interventi di collocazione di passerelle, sanificazione delle docce, dei bagni e dei servizi aperti al pubblico nei pressi degli arenili. “Avola, è opportuno ricordare, è la prima città in Sicilia a ricevere la Bandiera Lilla, riconoscimento per quei Comuni che hanno un’attenzione particolare per il turismo accessibile a tutti, esempio di inclusione”, dice il sindaco Rossana Cannata. “Garantiamo a tutti di poter godere appieno di una giornata nel nostro meraviglioso mare”.




Ansia da esami di Maturità alle porte, come gestirla? I consigli della psicoterapeuta

E’ la classica “notte prima degli esami”. Poche ore ancora e per poco più di tremila studenti siracusani avrà la Maturità. Prova di italiano come primo scoglio (mercoledì 19), poi una seconda prova scritta (giovedì 20) in attesa degli orali (colloquio multidisciplinare). Un periodo certamente “particolare” sotto il profilo emozionale, in cui è quasi naturale alternare intensi momenti di studio ad insicurezze, se non addirittura paure ed ansia. Come gestirle al meglio? Lo abbiamo chiesto alla psicoterapeuta siracusana Jasmine Sole che fornisce una serie di consigli pratici per gli studenti e le studentesse alla prova della Maturità.
“L’ansia è un’emozione che tutti noi conosciamo e può manifestarsi in diverse forme e con diverse intensità: di fatto è una risposta fisiologica a situazioni percepite come minacciose, ad un pericolo reale o supposto.
L’ansia è una reazione normale e spesso utile, poiché può preparare l’individuo a fronteggiare le sfide. Tuttavia, quando diventa pervasiva, può interferire con la vita quotidiana”, dice in premessa.
“Il primo consiglio – spiega Jasmine Sole – é quello di imparare a riconoscere ed a comprendere l’ansia. E’ fondamentale imparare a decodificare i segnali che il nostro corpo ci manda. Riconoscere il modo in cui si manifesta l’ansia permette di scegliere le strategie e le modalità più adeguate per affrontarla”.
E se non dovesse bastare, ecco alcune mosse per gestire ed affrontare l’ansia prima degli esami di maturità. “Agli studenti suggerisco di pianificare lo studio e di suddividerlo in piccole parti. Questo può aiutare a ridurre il senso di sopraffazione. Creare un calendario di studio può aiutare nella gestione delle priorità e a non farli sentire in balia dei giorni che passano. Importanti anche piccole pause per ricaricare le batterie: la nostra attenzione non è infinita”.
La dottoressa Sole invita anche a non trascurare l’esercizio fisico, durante l’avvicinamento agli esami. “Ha un impatto significativo sul nostro umore, poiché il corpo rilascia sostanze chimiche naturalmente prodotte dal cervello che possono amplificare le sensazioni di benessere. Quindi, cari studenti, impegnatevi anche in una attività che vi piace: una breve passeggiata, magari in compagnia, può fare la differenza”.
Staccare ogni tanto dai libri non guasta. “Dedicatevi momenti per desaturare dalla routine di studio: uscite con gli amici, fate un tuffo al mare! Riuscire ad integrare il dovere al piacere è un compito evolutivo molto importante e quella della maturità può essere una buona occasione per farne esperienza”.
Senza eccessi, ovviamente. Non si deve, infatti, trascurare qualità del sonno e dell’alimentazione. “Mantenere una dieta equilibrata e assicurarsi di dormire a sufficienza è fondamentale per mantenere il corpo e la mente in salute”, conferma la psicoterapeuta.
“Uno degli effetti dell’ansia potrebbe essere quello di farci dubitare delle nostre capacità e questo può tradursi addirittura in una effettiva incapacità di gestire una situazione problematica. O può farci sentire deboli davanti allo stimolo stressante. Questo meccanismo alimenterà il circuito dell’ansia, generando ulteriori pensieri negativi. Se dovesse succedere, fermatevi e rallentate il flusso dei pensieri. Chiedetevi: cosa posso fare? Come posso intervenire? C’è una parte del problema sulla quale posso agire in maniera finalizzata? Questo compito può essere impegnativo. Ma spostare la nostra attenzione su ciò che è in nostro potere depotenzia l’ansia. E ci lascia maggiori risorse ed energie per fronteggiare lo studio”, analizza Jasmine Sole.
Parlare della propria ansia, chiedere aiuto non deve comunque spaventare. “Parlarne con insegnanti, familiari e amici può fornire un grande sollievo emotivo. Gli insegnanti possono offrire consigli pratici su come affrontare le prove, mentre il supporto emotivo della famiglia e degli amici può fornire conforto e sicurezza”.
Ma se l’ansia diventa eccessiva e difficile da fronteggiare, è consigliabile rivolgersi a uno psicologo. Un professionista può offrire strategie personalizzate e un sostegno adeguato per affrontare queste sfide.
“L’ansia può essere gestita e superata. Chiedere supporto è un atto di forza, non di debolezza. Affrontare l’esperienza degli esami di maturità con consapevolezza permetterà di vivere al meglio questo importante momento di crescita. La Maturità è una tappa importante della vita ma non definisce in maniera chiusa, completa e perenne il valore di una persona”.




Siccità, la Sicilia chiede il riconoscimento di circostanze eccezionali. Voucher per agricoltori

Riconoscere le condizioni di forza maggiore e circostanze eccezionali a tutto il territorio della Sicilia ai sensi del regolamento Ue 2021/2116. È quanto il governo regionale ha stabilito di richiedere all’Unione europea e al ministero della Sovranità agricola, alimentare e forestale a causa della persistente siccità che colpisce l’Isola da circa un anno, una delle più gravi dell’ultimo cinquantennio.
La proposta del presidente della Regione, Renato Schifani, che al momento mantiene anche la delega di assessore all’Agricoltura, è stata approvata nella seduta di Giunta di ieri pomeriggio, sulla base di una documentazione che evidenzia la riduzione delle risorse idriche negli invasi e un contesto generale che pone la Sicilia in “zona rossa” per carenza di acqua al pari di Marocco e Algeria. Una situazione aggravatasi nelle ultime settimane a causa dell’indisponibilità nei bacini di acqua per l’irrigazione. Per il comparto agricolo e zootecnico quest’anno si stima una perdita pari in media al 50% della produzione nello scenario di “improbabili precipitazioni estive” e del 75% se queste non dovessero verificarsi.
«Dopo avere dichiarato lo stato di calamità naturale per danni all’agricoltura il 9 febbraio e ottenuto dal Consiglio dei ministri il riconoscimento dello stato di emergenza di rilievo nazionale il 6 maggio scorso – afferma il governatore Schifani – la situazione di estrema gravità che ci troviamo ad affrontare ci impone questo ulteriore passo per sostenere le nostre aziende agricole e gli allevamenti. Il mio governo è impegnato su più fronti per contrastare la mancanza d’acqua, ma è necessario che tutte le istituzioni, comprese quelle europee, dimostrino concretamente attenzione e sensibilità per una emergenza che va affrontata in modo corale».
Il riconoscimento della condizione di forza maggiore e di circostanze eccezionali dal primo luglio 2023 a maggio 2024 consentirà alle imprese agricole e zootecniche che operano su tutto il territorio siciliano di usufruire di deroghe in alcuni ambiti della Politica agricola comune, che permetterebbero di non applicare determinati vincoli a pascoli e terreni, continuare a godere di aiuti, rinviare pagamenti, sanzioni e oneri.
Intanto, a breve – assicura la Regione – saranno erogati i voucher agli allevatori siciliani per l’acquisto di foraggio per gli animali. Il provvedimento per contrastare gli effetti della siccità prevede uno stanziamento di 10 milioni di euro e ha ricevuto oggi il parere favorevole della terza Commissione Attività produttive dell’Assemblea regionale siciliana. Quest’ultimo passaggio consentirà adesso all’assessorato regionale dell’Agricoltura di ultimare la procedura e pubblicare l’avviso con il quale gli allevatori potranno presentare le domande.
«Ringrazio la Commissione Attività produttive dell’Ars per avere condiviso l’urgenza e l’opportunità di questo provvedimento – dice Schifani – in questo modo manteniamo un impegno preso con gli agricoltori siciliani. Ho dato disposizioni affinché tutti i passaggi burocratici per l’erogazione dei benefici siano celeri. Siamo pienamente consapevoli dell’emergenza e siamo al fianco degli operatori di un comparto fondamentale per l’intera economia dell’Isola. L’impegno del mio governo – sottolinea il presidente della Regione – sarà sempre massimo, ma considero fondamentale una sinergia e una condivisione di sforzi per per tutelare e valorizzare l’agricoltura siciliana e affrontare insieme questa crisi dovuta alla perdurante siccità».
Nel decreto firmato dal dirigente generale dell’assessorato, Dario Cartabellotta, è previsto che il contributo sia erogato secondo il criterio della proporzionalità rispetto al danno subito dalle imprese e che il foraggio possa essere acquistato direttamente attingendo da un albo di fornitori reso disponibile dalla Regione. La domanda andrà presentata attraverso i Centri di assistenza agricola, i quali inoltreranno la richiesta al Dipartimento Agricoltura. Gli allevatori potranno quindi ritirare il prodotto presso la zona industriale Dittaino (Enna) o altro punto che sarà definito dopo avere sentito le organizzazioni professionali di categoria.

foto da portale web Regione Siciliana




Differenziata ferma, discariche in aumento: 300 tonnellate su strada bonificate in 7 giorni

A Siracusa la raccolta differenziata arretra. Ormai da mesi la partecipazione cittadina è in calo e il risultato è tanto più evidente quanto più aumentano le discariche abusive. Non c’è area del capoluogo che ne sia esente. I controlli non sono percepiti come efficaci e proliferano gli abbandoni su strada che richiedono costanti bonifiche straordinarie che rappresentano – è bene ribadirlo – un costo in più per i cittadini. Almeno quelli che pagano la Tari.
Alcuni numeri per rendersi conto dell’emergenza. Nell’ultima settimana sono state raccolte in strada qualcosa come 300 tonnellate di spazzatura buttata senza alcun criterio o regola, a fronte di circa 180 tonnellate regolarmente raccolte. Chili e chili di immondizia in sacchetti di cui centinaia di siracusani si sono liberati senza alcuna logica o criterio. A questo dato andrebbero in realtà aggiunte le circa 50 tonnellate raccolte ieri, con l’ennesima bonifica straordinaria.
“Ma con chi ce la dobbiamo prendere? Con gli incivili? Certamente no, siamo in uno Stato di diritto e proprio per questo abbiamo tutti il sacrosanto diritto di vedere rispettate le regole da parte di tutti, con imponenti attività di contrasto e repressione da parte di chi ha il potere di farlo”, argomenta Paolo Cavallaro, consigliere comunale di FdI.
“L’amministrazione comunale che strade ha intrapreso per arginare questo incivile fenomeno? Ha provato a coinvolgere la Prefettura e le altre forze dell’ordine? Ha installato telecamere nascoste per reprimere le condotte scorrette e delinquenziali? Ha avviato massicce attività dissuasive oppure si è messa in coda a tutti quelli che pensano che è il triste destino inesorabile della nostra città restare sepolti in mezzo alla spazzatura?”, dice indicando quelle che a suo avviso sarebbero precise responsabilità del sistema pubblico locale.
Soluzione? “Si avvii una dura azione di contrasto all’ inciviltà dilagante, perché tutti rispettino le regole e perché l’ inciviltà altrui non debba ripercuotersi sui portafogli e sugli olfatti delle persone perbene, che sono la stragrande maggioranza”.




I ladri di rame mettono ko le linee internet e telefono, centinaia di disservizi a Siracusa

La nuova frontiera dei predoni di rame sono ora i cavi che portano internet e telefono fisso nelle case dei siracusani (la fibra in rame in particolare). Se prima i ladri di rame prendevano di mira le linee della pubblica illuminazione, ora sostituite da altro conduttore meno prezioso, si stanno adesso “rifacendo” tagliuzzando i tratti in rame dagli “armadietti” della società proprietaria dell’infrastruttura digitale e che serve tutte le altre compagnie. Reati predatori che purtroppo non trovano un adeguato contrasto.
Risultato? Sono centinaia i siracusani che in casa si ritrovano senza internet e senza linea fissa. Un disservizio a cui le società di settore stanno faticando a rispondere, essendo necessario più di un intervento sostitutivo. Le priorità di intervento dipendono dal numero di utenti servito da ciascun apparato e non dalla data di segnalazione del guasto. Le aree più servite hanno priorità su quelle con un minor numero di utenti. In media, il disagio si protrae per due o tre settimane.
Call center presi d’assalto, mancano però soluzioni dalla parte del consumatore. Possibile richiedere rimborsi, ma solo a guasto risolto. L’unico suggerimento delle compagnie telefoniche è quello di utilizzare i giga dei telefonini. Difficile però gestire così case dove lo streaming e la domotica sono ormai imperanti.




Giovanni Magro nominato nel direttivo regionale della Democrazia Cristiana

Il segretario regionale della Democrazia Cristiana, Stefano Cirillo ha nominato Giovanni Magro nel direttivo regionale della Dc. “Sono sicuro che saprai riportare la Dc agli antichi fasti”, scrive nel suo biglietto di nomina Cirillo.
“Grazie a chi ha creduto nel mio impegno, nel mio lavoro. Lavorerò con la squadra indicata in provincia alla costruzione ed al radicamento del partito in tutti i Comuni del siracusano”, replica Magro appena raggiunto dalla nomina nel direttivo regionale.




Calcio giovanile, la Rari Nantes Siracusa si aggiudica a Cattolica la Milan Cup

Grande festa in casa Rari Nantes Siracusa. La formazione “pulcini” si è infatti aggiudicata la 10.a edizione della Milan Cup. E’ un torneo riservato alle Accademie Milan affiliate di tutta Europa. La manifestazione calcistica giovanile si è svolta a Cattolica, dal 14 al 16 giugno. La formazione siracusana under 10, guidata dai mister Emanuele Micieli e Giuseppe Di Mauro, ha superato senza troppi patemi la fase a gironi. In rapida successione, sconfitte Fatimatraccia, Union Novara, Castello Città di Cantù.
Nel girone “Oro Rosso” sfida con le altre prime classificate degli altri 3 gironi di qualificazione. Ed anche in questa fase 3 vittorie su altrettanti incontro per la Rari Nantes. In finale, incrocio con il Don Bosco Perugia superato per 2-1.
Numeri importanti quelli con cui la Rari Nantes torna a Siracusa, con 34 gol fatti e appena 4 subiti. Il miglior marcatore del torneo è il siracusano Damiano Alessio mentre la rete segnata da Matteo Spina è stata scelta come miglior gol del torneo.
La rosa della Rari Nantes under 10 era composta dai portieri Mathias Costa e Samuele Duranti poi Matteo Spina, Diego Franzo, Diego Durelli, Damiano Micieli, Thomas Rossitto, Oscar Piazza, Gabriele Morreale, Matilde Di Mauro, Damiano Alessio, Diego Ficara.




Indecoroso, spazzatura in strada senza regole. Ennesima bonifica, mancano i controlli

Una montagna di spazzatura, tonnellate di rifiuti non differenziati sono stati raccolti questa mattina durante una delle ennesime operazioni di bonifica straordinaria del territorio. Nell’area della Mazzarrona, in particolare tra via Algeri e viale Tunisi – a parte qualche lodevole eccezione – lo spettacolo su strada era indecoroso, con cumuli di sacchetti che quasi nascondevano alla vista i cassoni e i carrellati su strada. Secondo una prima stima, solo oltre 50 le tonnellate abbandonate lì su strada. Difficile riuscire a raccogliere tutto oggi. In molti lamentano il fatto che, per via del cattivo odore, hanno dovuto tenere chiuse porte e finestre. Segnalata anche la presenza di topi, sin sui balconi dei primi piani delle abitazioni.
La spiacevole sensazione è che in quella vasta area quasi nessuno più faccia la differenziata. I sacchetti di spazzatura vengono, infatti, lasciati in strada a qualunque ora del giorno e senza alcun riguardo per le regole di conferimento. Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di indifferenziato. Impossibile, così, per gli operatori procedere con l’ordinaria raccolta quotidiana, visto che la frazione che andrebbe raccolta in base al giorno della settimana finisce sepolta sotto chili e chili di indifferenziato. E resta allora in strada, insieme a tutto il resto della spazzatura. Il problema, è facile capirlo adesso, non è quindi il comportamento degli operatori bensì quello di chi – e sono troppi – non segue le regole che vigono in città, costringendo tutta la zona a vivere sepolta nella spazzatura.

Spesso, inoltre, i sacchi di spazzatura vengono abbandonati nelle già sature aree, e per di più in pieno giorno. La scena è spesso questa: arriva un’auto, parcheggia accanto ai cassoni, si apre il cofano e giù tre o quattro sacchi.
Una presenza costante e quotidiana del Nucleo Ambientale della Polizia Municipale non guasterebbe. Anzi, è necessaria. Per rispetto verso gli utenti onesti, nei conferimenti e nei pagamenti della Tari, e per rispetto della città. C’erano una volta gli ispettori ambientali comunali volontari. Che fine hanno fatto?

Nell’indolenza collettiva, continua a ripetersi il triste copione. L’unica soluzione sin qui adottata è quella delle bonifiche straordinarie che, poi, altro non sono se non l’ennesimo costo economico di cui devono farsi carico i contribuenti. Per fare due conti, ogni tonnellata “costa” alle casse pubbliche (e quindi ai cittadini che pagano la Tari) circa 400 euro. Le circa 50 tonnellate odierne sono costate, quindi, 20.000 euro senza considerare operatori e mezzi impiegati nelle operazioni straordinarie. Ripulito oggi, tra due giorni sarà di nuovo punto e a capo. E allora altra bonifica e nuovi costi. Così non scenderà mai il peso della Tari per le famiglie siracusane.




Rimesso in libertà imprenditore della ristorazione arrestato per frode fiscale

E’ stato scarcerato il noto imprenditore della ristorazione, Antonio Spuria. Il Gip presso il Tribunale di Siracusa, Federica Piccione, ha disposto la remissione in libertà, su conforme richiesta dei pm.
“Il provvedimento è stato adottato anche alla luce dei provvedimenti del Tribunale fallimentare di Siracusa, che ha accolto la richiesta di concordato per le società Atena e La Mattonella; in tal modo sono state considerate attenuate le esigenze cautelari”, spiegano i difensori dell’imprenditore, gli avvocati Antonino e Bruno Leone.
All’imprenditore l’accusa contestata di essere, anche grazie alla collaborazione di professionisti compiacenti, “il dominus di un sistema criminoso che ha portato al fallimento pilotato di decine di società allo scopo di sottrarsi al pagamento delle imposte per oltre 15 milioni di euro”. Nelle indagini, condotte dalla Guardia di Finanza anche dopo che l’uomo era stato posto ai domiciliari, è emerso che – nonostante il divieto di avere rapporti con i dipendenti delle società ancora in vita e per le quali è stata avanzata proposta di concordato – avrebbe continuato ad incontrare alcuni di questi e ad impartire loro disposizioni lavorative. Per questo venne arrestato e condotto in carcere nelle settimane scorse.
Ora la decisione del Gip che ha rimesso in libertà l’uomo, essendo venute meno le esigenze cautelari. Resta però sottoposto all’obbligo di firma ed all’obbligo di dimora a Siracusa.




Esami di maturità per 3.253 studenti siracusani, mercoledì la prima prova scritta

In provincia di Siracusa sono 3.253 gli studenti e le studentesse alle prese con la Maturità 2024. Mercoledì 19 giugno, alle 8.30, affronteranno la prima prova scritta dell’esame di Stato. Come tradizione, si tratta del tema d’italiano. Da giorni sui social e sul web impazza il toto-tema. Sei ore di tempo, con modalità identiche in tutti gli istituti: i maturandi potranno scegliere tra sette tracce (ambiti letterari, storici, scientifici, economici o sociali) per tre macro tipologie: l’analisi del testo, il testo argomentativo e il tema d’attualità. Come riferito dal ministero, la prova può essere suddivisa in più parti per verificare diverse competenze, comprese la comprensione linguistica, l’espressione logico-argomentativa e la riflessione critica del candidato.
Giovedì 20 giugno sarà la volta della seconda prova scritta, specifica per ciascun indirizzo di studio. Negli istituti professionali di nuovo ordinamento (Decreto Legislativo 61/2017), la prova è basata su competenze e nuclei tematici fondamentali di indirizzo, piuttosto che su discipline specifiche. Le materie della seconda prova della Maturità 2024 sono state rese note a gennaio: per il liceo classico è uscita la versione di greco, mentre gli studenti dello scientifico affronteranno la prova di matematica.
Solo in alcuni istituti è prevista anche una terza prova scritta (martedì 25 giugno 2024). Vale per le sezioni EsaBac, EsaBac techno.
Dopo le prove scritte, conto alla rovescia per il colloquio orale multidisciplinare. Si mira a valutare la capacità del maturando di collegare le conoscenze acquisite e di esporre il proprio percorso educativo, culturale e professionale. Si inizia con l’analisi della breve relazione o un elaborato multimediale sull’esperienza Pcto (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) svolta durante il percorso di studi.
Il voto finale viene determinato combinando il punteggio ottenuto nelle prove scritte, nel colloquio orale e considerando i crediti scolastici accumulati negli ultimi tre anni di scuola. E’ espresso in centesimi. Fino a 40 punti per i crediti scolastici, fino a 20 punti per la prima prova scritta, fino a 20 punti per la seconda prova scritta e fino a 20 punti per il colloquio. La commissione ha la facoltà di assegnare un bonus aggiuntivo di massimo 5 punti. Per i più meritevoli, prevista anche la lode. Il punteggio minimo per ottenere la Maturità è di 60/100.
Quanto alle commissioni d’esame, sono composte da commissari interni ed esterni e presiedute da un presidente esterno. In Sicilia sono 1.318 commissioni (112 a Siracusa). Tra i licei, è anche quest’anno lo scientifico a presentare il maggior numero di maturandi siciliani (6.381); seguono classico (3.951), linguistico (3.043), scienze umane (3.038), scientifica opzione scienze applicate (2618), scienze umane opzione economico sociale (1.124), scientifico – sezione a indirizzo sportivo (504), liceo delle arti figurative, plastico- pittorico (489).
Si presenteranno all’Esame di Stato 301 studentesse e studenti della sezione musicale del liceo musicale e coreutico e 77 della sezione coreutica triennio.
Tra gli istituti tecnici è l’indirizzo amministrazione, finanza e marketing ad avere il maggior numero di maturandi (2.754) ai quali vanno aggiunti i 1.805 dell’articolazione sistemi informativi aziendali; segue turismo con 1.828, informatica e telecomunicazioni articolazione informatica con 1.788.
Il picco tra gli istituti professionali si trova nell’indirizzo enogastronomia e ospitalità alberghiera con 3.803 maturandi. Poi manutenzione e assistenza tecnica con 853 candidati; servizi enogastronomia e ospitalità alberghiera – articolazione enogastronomia con 619 candidati; agricoltura, sviluppo rurale, valorizzazione dei prodotti del territorio e gestione delle risorse forestali e montane con 486 candidati.
“Auguro buono studio e un ottimo risultato finale alle studentesse e agli studenti del secondo ciclo di istruzione che si apprestano ad affrontare le prove dell’Esame di Stato, traguardo importante del percorso scolastico di ognuno di loro”, dice Giuseppe Pierro, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Sicilia. “Colgo l’occasione per ringraziare tutto il personale della Scuola per la dedizione e il lavoro svolto durante l’intero anno scolastico”.