Crocierismo, asse Catania-Pozzallo: presidente AdSP incontra sindaca di Modica

(cs) Un asse tra il porto di Catania e quello di Pozzallo per far crescere i numeri del turismo crocieristico nella Sicilia orientale, che già nel 2023 ha registrato maggiori presenze di navi nei due scali rispetto al passato. Il presidente dell’Autorità del Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale (AdSP) Francesco Di Sarcina ha incontrato la sindaca di Modica (RG) Maria Monisteri per concordare una sinergia tra l’ente e l’amministrazione comunale con l’obiettivo di promuovere insieme strategie turistiche alla luce delle numerose attrazioni che offre la cittadina modicana, come altri centri del Ragusano. “Un confronto proficuo in cui abbiamo discusso alcune azioni da mettere in campo per l’area interessata dal porto di Pozzallo – ha spiegato l’ing. Di Sarcina – il crocierismo può rappresentare una risorsa preziosa per incrementare le presenze turistiche in questi territori e creare un collegamento costante e proficuo con Catania è fondamentale”.
Nei mesi scorsi proprio nel Ragusano si era tenuto il Fam Trip (gita di familiarization), importante appuntamento promosso dall’AdSP per i tour operator crocieristici che scoprono i migliori itinerari da proporre ai crocieristi: una duegiorni all’insegna del barocco, dell’archeologia, della degustazioni di vini, tour del cioccolato modicano e prodotti tipici con il coinvolgimento di aziende locali e pasticcerie, ma anche trekking e natura. “Massima collaborazione da parte nostra – ha sottolineato la sindaca Monisteri – per fare rete sia con l’Authority che con gli altri comuni della zona ragusana al fine di sfruttare al meglio le nostre bellezze artistiche e del nostro patrimonio storico – culturale”.




Infrastrutture, indagine Unioncamere: la Sicilia in ritardo, alta velocità è priorità

Dopo gli incontri presso le Camere di commercio di Palermo-Enna, Trapani, Agrigento e Caltanissetta, si è conclusa, con i confronti svoltisi ieri e oggi presso le Camere di commercio del Sud-Est Sicilia e di Messina, la presentazione dell’indagine di Unioncamere Sicilia e Uniontrasporti sulle priorità infrastrutturali delle imprese siciliane, realizzata nell’ambito dell’indagine nazionale di Unioncamere sull’intero territorio italiano.
La struttura regionale ha svolto il lavoro nell’ambito del “Progetto Infrastrutture” di Unioncamere Sicilia, finanziato dal Fondo di perequazione 2021-2022 di Unioncamere nazionale. Progetto che, oltre all’indagine, prevede la redazione di un “Libro bianco sulle infrastrutture”, che è in corso, e di un “Progetto strategico” complessivo sui Nodi logistici interconnessi, di cui è già stata realizzata la mappa interattiva, e che saranno presentati nel loro complesso, con gli aggiornamenti, in un prossimo evento regionale.
L’indagine ha misurato l’indice Kpi di qualità delle infrastrutture, che in Sicilia è pari a 81,2, inferiore alla media nazionale e all’indice del Sud Italia, che sono entrambi 83. La Sicilia è quarta fra le Regioni del Sud dopo Campania (107,7), Puglia (97,2) e Abruzzo (86,7). Le province di Agrigento e Ragusa sono i territori più penalizzati. Quanto a energia e digitale, l’Isola, con indice Kpi pari a 80,5, si conferma al di sotto della media nazionale. Anche in questo caso i territori più in sofferenza sono quelli di Agrigento e Ragusa.
Le imprese siciliane per il 38% registrano un fatturato fino a 500mila euro, oltre il 52% vende solo nel proprio territorio, meno del 27% nel resto della regione, il 24% anche in altre regioni italiane; solo il 3% esporta e solo il 5% effettua approvvigionamenti dall’estero.
In Sicilia l’85% delle spedizioni avviene solo su mezzi gommati, il 3% via gomma-mare o ferrovia. Quasi la metà delle imprese considera mediocre o scadente la condizione di autostrade e strade, il 63% quella delle ferrovie e il 22,5% quella dei nodi logistici; il 34,7% è insoddisfatto degli aeroporti e il 38,6% dei porti. Va meglio, ma non molto, per le reti a banda ultralarga e per quelle a 4G e 5G.
Fra i quindici principali interventi infrastrutturali strategici programmati in Sicilia, le imprese hanno indicato come priorità per le loro esigenze l’Alta velocità Palermo-Catania e Catania-Messina, l’itinerario Palermo-Agrigento, la velocizzazione della Catania-Siracusa, il collegamento del porto di Palermo con le autostrade.
Valutate queste priorità, il “Progetto strategico” di Unioncamere Sicilia punta, a favore degli operatori del trasporto merci, sul miglioramento dell’efficienza della rete viaria e ferroviaria della Sicilia mediante la realizzazione di 13 Nodi logistici interconnessi a servizio dei produttori certificati e degli operatori logistici e spedizionieri certificati, da gestire anche grazie ad una App specifica. Unioncamere Sicilia ha già realizzato la mappa interattiva di questi 13 Nodi, attorno ai quali nasceranno Comunità energetiche rinnovabili.




Alba a Siracusa, con vista sul faro del Plemmirio

Le foto dei lettori di SiracusaOggi.it




Ancora senza esito le ricerche di Rosario, “Aiutateci a trovarlo”

Da oltre 48 ore non si hanno notizie di Rosario. Si è allontanato dalla comunità per disabili psichici di cui è ospite. Come tante altre volte in passato, si era diretto dalla zona dei Cappuccini, a Siracusa, verso Teocrito. Il suo solito giro, come tante altre volte in passato. Ma a differenza del solito, questa volta non ha fatto rientro.
Da ieri è scattato il piano di ricerca persone scomparsa. “Lo stiamo cercando dappertutto”, spiegano dal coordinamento delle operazioni. Carabinieri, Vigili del Fuoco e Protezione Civile mobilitati per battere palmo a palmo ogni metro. Ricerche in corso anche in mare, con l’ausilio della Capitaneria di Porto.
Fino a ora, però, nessuna traccia. E il passare delle ore moltiplica le preoccupazioni. Solange Grassi, assistente sociale che segue da diverso tempo Rosario, moltiplica in ogni dove gli appelli per trovare Rosario. Sui social ha pubblicato le foto, diffuso informazioni sull’abbigliamento, invitato a segnalare ogni eventuale avvistamento. “Domenica Rosario compie 53 anni e vogliamo festeggiare insieme il suo compleanno. Aiutateci a trovato. È una persona mite, siamo molto preoccupati. Non si è mai allontanato per così tanto tempo. Uso il verbo al presente perché ogni altra ipotesi non vogliamo prenderla in considerazione”, racconta d’un fiato su FMITALIA. Intanto, proseguono le ricerche. Qualche indizio potrebbero fornirle le telecamere di videosorveglianza. I filmati sono al vaglio delle forze dell’ordine.




Contributi covid senza averne diritto, dieci misure cautelari: sequestro da 1,8 mln

Oltre dieci imprese con sede a Siracusa, Messina ed a Malta avrebbero beneficiato di contributi a fondo perduto, stanziati durante la pandemia, senza averne diritto. Intestate a mere “teste di legno” e prive di reale operatività, gravitavano attorno ad un unico “faccendiere” siracusano, in particolare nel settore delle sponsorizzazioni delle corse automobilistiche, costituite con il principale scopo di schermare le operazioni commerciali fittizie.
Eseguite 10 misure cautelari di cui una in carcere, due ai domiciliari e sette misure interdittive nei confronti dei promotori e sodali dell’associazione criminale, fra i quali i rappresentanti di fatto e di diritto delle società coinvolte e 4 professionisti in campo tributario e legale. Disposto anche il sequestro preventivo di 1,8 milioni di euro, ritenuto il profitto dei reati di indebita percezione di erogazioni pubbliche, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illegale e autoriciclaggio.
Le indagini della Guardia di Finanza hanno indicato la costituzione di un’associazione a delinquere che, grazie a dichiarazioni reddituali ed Iva attestanti dati non veritieri, aveva illecitamente beneficiato di ingenti misure economiche a fondo perduto a sostegno delle imprese realmente in difficoltà. Dall’analisi dei flussi finanziari dei conti correnti comparati alle dichiarazioni dei redditi delle persone e delle società coinvolte, è emerso – spiegano i finanzieri- un modus operandi tanto semplice quanto efficace; decuplicando i fatturati del 2019 rispetto a quelli realmente conseguiti da parte delle società coinvolte, mediante la rettifica delle dichiarazioni dei redditi già presentate, è stato possibile giustificare un drastico calo dei ricavi conseguiti nel successivo periodo pandemico 2020-2021, inducendo in errore l’ente pagatore.
Quanto indebitamente percepito dall’organizzazione criminale veniva immediatamente “messo al sicuro” e trasferito su conti correnti detenuti nello Stato di Malta intestati ai componenti dell’organizzazione criminale. Le movimentazioni di denaro tra le società coinvolte e il trasferimento all’estero venivano giustificate con l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, relative a sponsorizzazioni mai rese, in modo da rendere estremamente difficoltosa l’individuazione della provenienza delittuosa delle somme illecitamente accumulate.




Parla il nuovo dg Asp, Alessandro Caltagirone: “Affronteremo temi con taglio diverso”

Come anticipato nei giorni scorsi da SiracusaOggi.it, il nuovo direttore generale dell’Asp di Siracusa è Alessandro Caltagirone. Ingegnere romano, 52 anni, è stato dg e commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria di Caltanissetta dove – in una sorta di partita di giro – si “accasa” l’uscente Salvatore Ficarra.
Nella tarda mattina il primo contatto del nuovo direttore generale con la realtà di Siracusa. Da domani incontri e sopralluoghi nelle strutture sanitarie e di pertinenza dell’Asp aretusea, con la consapevolezza di dover subito avviare un lavoro di ricucitura. “Sono onorato della fiducia e dell’incarico ricevuto dal presidente Schifani. Affronterò questa nuova sfida con entusiasmo e con la voglia di dare risposte alla collettività”, anticipa Alessandro Caltagirone, raggiunto telefonicamente da SiracusaOggi.it.
“Affronteremo i temi della sanità con un taglio diverso, privilegiando un giusto dimensionamento tra le esigenze territoriali e quelle ospedaliere. L’utenza deve tornare ad essere soddisfatta della sanità”, aggiunge il nuovo dg. “Non conosco ancora nel dettaglio le condizioni delle strutture e dei servizi sanitari in provincia di Siracusa, approfondirò con incontri e sopralluoghi. Posso anticipare che dove ci sono problemi, si devono trovare soluzioni e risposte”, dice ancora Caltagirone.
Sullo sfondo, la fatidica costruzione del nuovo ospedale di Siracusa. “Sono un tecnico, sono un ingegnere. Mi si riaccende quella passione quando si parla di progetti e realizzazioni. Studierò la vicenda nel dettaglio”, dice prima di salire in auto e partire proprio in direzione di Siracusa.
Il nuovo manager dell’Asp di Siracusa è laureato in ingegneria nucleare e specializzato in ingegneria clinica, settore su cui è stato impegnato fin dalla prima fase della sua carriera, assumendo incarichi a supporto dei servizi di ingegneria clinica in diverse realtà ospedaliere siciliane. Ha conseguito un Executive Master in Management delle Aziende Sanitarie e Socio-Assistenziali all’Università Bocconi di Milano, il Master in Innovazione e Direzione Amministrativa in Sanità al CEFPAS di Caltanissetta e il titolo di Facility Management Specialist all’International Facility Management Association di Milano e dal 2021 è vicepresidente FIASO, la Federazione italiana che raggruppa gran parte delle Aziende Sanitarie e ospedaliere del territorio nazionale.
Negli anni della sua carriera professionale, con l’assunzione nel 2009 al Policlinico “Gaetano Martino” di Messina, Alessandro Maria Caltagirone è stato direttore dell’Ufficio Tecnico, del Provveditorato e del Dipartimento Amministrativo ed ha ricoperto numerosi incarichi nel ruolo di Direttore Lavori, R.U.P. e componente di Commissioni di Gara per l’acquisizione di beni e servizi.




La partita dietro le nuove nomine, esulta Forza Italia: “Scelta di rilancio per la sanità”

E’ stata una partita politica tutta interna al centrodestra, tirata e non priva di tensioni. Per arrivare alla nomina dei nuovi manager della sanità siciliana i partiti di maggioranza hanno mostrato i muscoli, in un tira e molla di merito e interessi da bilanciare.
Chi ha vinto (politicamente) a Siracusa? Lo scontro, non è un mistero, era tutto tra meloniani e azzurri. Fratelli d’Italia avrebbe preferito una riconferma per Salvatore Lucio Ficarra, dirottato invece su Caltanissetta. Forza Italia, con il deputato regionale Riccardo Gennuso in testa, ha spinto per un cambio di rotta, puntando sull’ingegnere Alessandro Caltagirone. Alla fine questa linea ha prevalso, con un rush decisivo nel fine settimana scorso e senza ribaltoni dell’ultimo minuto in giunta regionale. La sponda offerta dalla Dc, secondo diversi rumors palermitani, avrebbe blindato il cambio per la direzione della sanità siracusana.
“La nomina di Alessandro Caltagirone al vertice della Asp di Siracusa è una scelta importante nel segno della competenza e della professionalità. Caltagirone, già manager dell’Asp di Caltanissetta, è infatti un super tecnico, che sono certo lavorerà bene per la comunità siracusana, a partire dall’impegno per il nuovo ospedale”, commenta Riccardo Gennuso, subito dopo l’attesa riunione di giunta. “La sua nomina conferma quanto promesso dal Presidente Schifani, su scelte mosse dall’esperienza per il rilancio della sanità in Sicilia. Allo stesso tempo, credo doveroso ringraziare Salvatore Lucio Ficarra, che in questi anni ha lavorato sempre con grande capacità di dialogo e ascolto rispetto ai bisogni del territorio”.
Da Roma, anche la senatrice Daniela Ternullo (FI). “Di Caltagirone apprezzo la sua visione manageriale e la professionalità dimostrata nella gestione dell’Asp di Caltanissetta, dove ha ottenuto importanti risultati e riconoscimenti, come il titolo di Ambassador della sanità italiana conferitogli nel 2023 dall’Open Meeting dei Grandi Ospedali. Sono certa che saprà affrontare con la stessa determinazione e visione le sfide che lo attendono nel siracusano, dove la sanità vive un momento di crisi, segnato da emergenze e carenze di personale, strutture e servizi. A lui auguro buon lavoro, e come gli ho anticipato per le vie brevi, mi rendo fin da subito disponibile a collaborare per il bene dei cittadini e del territorio”.
Dall’opposizione, fa sentire la sua voce il deputato regionale Carlo Gilistro (M5S). Il Movimento ha condannato il metodo di scelta dei manager, applicato dal centrodestra applicando una sorta di manuale Cencelli rivisto e corretto. Al nuovo manager, indica subito i campi di intervento: “dalla medicina del territorio ai servizi ospedalieri, c’è un importante lavoro di riassetto e riqualificazione che attende il manager romano”, dice Gilistro che ricorda “le tante criticità emerse e tutte quelle problematiche che hanno generato diffuso malcontento se non preoccupazione nell’utenza, da Pachino a Lentini. Guardiamo al nuovo ospedale – prosegue – ma prendiamoci cura intanto della qualità dell’assistenza sanitaria sul territorio e dei livelli delle prestazioni da recuperare e rilanciare. La salute dei cittadini sia priorità assoluta”.




Il siracusano Giuseppe Capodieci alla guida dell’Asp di Agrigento. “Grande orgoglio”

Il medico siracusano Giuseppe Capodieci è il nuovo direttore generale dell’Asp di Agrigento. Direttore del dipartimento di Scienze Radiologiche dell’Asp di Siracusa, 66 anni, non nasconde l’emozione per il nuovo incarico. “Un obiettivo che raggiungo ad un’età non giovanissima, ma dentro ho l’entusiasmo di un ragazzino”, confida a SiracusaOggi.it. “Questa nomina ad Agrigento mi inorgoglisce e mi carica di grande responsabilità. Porto la mia esperienza e freschezza collegate all’esperienza siracusana. L’obiettivo è quello di migliorare l’assistenza sanitaria ad Agrigento”, aggiunge.
Il telefono squilla in continuazione. “I messaggi dei miei colleghi e collaboratori mi hanno emozionato”, dice ancora. La sua nomina è motivo di orgoglio per la sanità siracusana. “Io sono un prodotto del sistema sanitario di casa nostra, quindi penso di si. D’altronde si raccoglie quello che si semina…”, commenta Capodieci.
Da neo dg gli chiediamo un suggerimento per il suo collega Alessandro Caltagirone, nominato a Siracusa. “Valorizzerei le grandi professionalità e potenzialità della nostra provincia, di medici e personale sanitario. Fino ad oggi ha pesato la carenza di medici, un problema nazionale a cui i governi non hanno ancora saputo dare risposte. Troverà a Siracusa una buona eredità, anche di programmazione grazie a tutto il lavoro propedeutico che abbiamo messo in campo, con l’utilizzo delle risorse del Pnrr come tecnologie e nuove strutture”.




Il Questore Roberto Pellicone si insedia a Siracusa, “la sicurezza si costruisce insieme”

Si è ufficialmente insediato a Siracusa il nuovo Questore, Roberto Pellicone. Arriva dalla Questura di Barletta-Andria-Trani (Bat), diretta in questi ultimi anni. “La sicurezza si costruisce giorno dopo giorno, in collaborazione con i cittadini. Per questo, le porte saranno sempre più aperte a chi ha voglia di parlare con noi”, le prime parole del Questore Pellicone a Siracusa.
Tra le priorità, conferma il contrasto al triste e diffuso fenomeno dello spaccio di droga ed in generale un maggiore impulso ad intensificare la presenza sul territorio.

Pellicone si è arruolato nella Polizia di Stato nel 1988, poi dal 1989 al 1991 ha prestato servizio presso il XII Reparto Mobile. In questo periodo, peraltro, è stato impegnato in servizi di Ordine Pubblico e in numerosi rastrellamenti antisequestro in Aspromonte. Dal 1991 al 2000 ha prestato servizio presso la Squadra Mobile di Reggio Calabria, dirigendo la Sezione Antiracket; dal 1993 vice dirigente dell’intera struttura investigativa. Dal 1° Agosto 2000 ha diretto la Digos della Questura di Reggio Calabria. Primo dirigente dal 2005, è stato per oltre sei anni vice Questore vicario della Questura di Crotone. Dal 1° ottobre 2015, vicario del Questore di Reggio Calabria. Dal 2018 dirigente superiore, ha ricoperto per due anni l’incarico di Questore di Isernia e poi, del 2021, Questore di Barletta-Andria-Trani.




Viale Teocrito, il Comitato incontra i vertici della Mobilità: due rotatorie, zero semafori

Una delegazione del Comitato Teocrito Neapolis è stata ricevuta oggi dall’assessore alla Mobilità, Enzo Pantano. Nei locali del settore Urbanistica del Comune di Siracusa, si è discusso di alcune problematiche che interessano in particolare la viabilità e la sosta in viale Teocrito. All’incontro hanno partecipato anche i dirigenti comunali Jose Amato ed Emanuele Fortunato. Il Comitato era rappresentato dal presidente Davide Fazio, Salvo Di Vincenzo e da Alberto Restuccia.
I tecnici comunali hanno illustrato le novità studiate per la circolazione nell’area Teracati-Teocrito-Augusto e nell’area Teracati-Romagnoli-Necropoli Grotticelle dove sorgeranno due nuove rotatorie, eliminando i semafori per dare respiro a due incroci soventemente in preda al caos.
Il Comitato ha preso atto del progetto ed ha richiesto interventi di decoro urbano in viale Teocrito. Una serie di proposte tra cui la creazione di posti auto ulteriori e di stalli per il carico/scarico merci, venuti a mancare dopo il posizionamento delle piste ciclabili. L’assessore Pantano si è detto disponibile ad approfondire la situazione anche attraverso un sopralluogo congiunto sui luoghi.