Tasse auto, sconti della Regione al via dal 5 febbraio, “straccia bollo” sino al 1° luglio

È in vigore da ieri il decreto dell’assessore regionale all’Economia Marco Falcone, che disciplina le modalità di accesso allo sconto del 10 per cento sul Bollo auto per gli automobilisti siciliani in regola con i pagamenti. L’agevolazione sarà attiva da lunedì 5 febbraio. Il decreto formalizza anche la proroga dei pagamenti delle tasse automobilistiche in scadenza oggi, 31 gennaio: coloro che hanno già versato il bollo, e non hanno annualità pregresse pendenti, potranno ottenere agli sportelli Aci il rimborso dello sconto del 10 per cento a loro destinato. Chi invece non ha effettuato il pagamento al 31 gennaio, potrà comunque fruire dell’agevolazione e pagare senza sanzioni e interessi entro il 29 febbraio 2024.
Entrerà in vigore nelle prossime settimane, invece, l’ulteriore sconto per i contribuenti che volessero avvalersi della domiciliazione bancaria del Bollo auto: la Regione è impegnata a definire con i diversi istituti bancari le modalità attuative dell’agevolazione. Infine, il decreto dell’assessorato all’Economia definisce anche i criteri per beneficiare nella nuova finestra “straccia bollo”, ovvero il saldo degli arretrati senza interessi né sanzioni, estesa dalla Regione fino al primo luglio 2024.
«Manteniamo l’impegno sul Bollo auto assunto in Finanziaria – afferma l’assessore Marco Falcone – lavorando per una fiscalità che agevola il cittadino, senza aggravi, tendendo la mano a coloro che vogliono mettersi in regola. Tutti i siciliani potranno usufruire degli sconti introdotti dalla Regione, anche coloro che hanno pagato a gennaio ricevendo un rimborso agli sportelli. Estendiamo inoltre la misura assai apprezzata dello “Straccia bollo”, recuperando introiti e dando ai cittadini una nuova possibilità di mettersi in regola. Ringraziamo in particolare il nostro dipartimento delle Finanze e l’Automobile club d’Italia per il proficuo lavoro svolto nell’interesse dei contribuenti».
SCONTO DEL 10%. I proprietari dei veicoli, sia persone fisiche sia giuridiche residenti o con sede in Sicilia, possono usufruire dello sconto del 10% sulla tariffa ordinaria della tassa automobilistica regionale 2024 purché in regola con le annualità precedenti. Da lunedì 5 febbraio sarà possibile pagare nelle delegazioni Aci, nelle agenzie di pratiche automobilistiche autorizzate, nei tabaccai e negli uffici postali, dichiarando di avere già adempiuto ai pagamenti pregressi. Chi ha già provveduto al versamento a tariffa piena può chiedere all’Aci il rimborso del maggior importo corrisposto. Sarà la Regione a verificare, per ogni beneficiario, la regolarità dei pagamenti delle annualità precedenti. Per fruire dello sconto sul Bollo, i versamenti devono avvenire entro i termini previsti per ciascuna scadenza dei periodi tributari, altrimenti la riduzione non è ammessa.
“STRACCIA BOLLO” E REGOLARIZZAZIONE TASSE PREGRESSE. Possono saldare le tasse automobilistiche pregresse senza sanzioni né interessi sia le persone fisiche sia quelle giuridiche. Rientrano nell’agevolazione le posizioni debitorie degli anni 2016-2017-2018-2019-2020 già iscritte a ruolo, a esclusione delle somme già versate all’Agenzia delle Entrate, e gli importi dovuti per gli anni 2021 e 2022 non ancora versati. È possibile mettersi in regola, entro il primo luglio 2024, esclusivamente nelle delegazioni Aci o nelle agenzie di pratiche auto autorizzate. I pagamenti non sono rateizzabili e la ricevuta del versamento attesterà la regolarizzazione della posizione tributaria. Per facilitare ulteriormente l’accesso all’agevolazione, la Regione ha esteso la sospensione massiva dell’attività di riscossione dei ruoli coattivi del Bollo fino al 31 agosto 2024. Nel caso di somme già iscritte a ruolo, sarà la Regione a registrare lo sgravio sulla piattaforma dell’Agenzia delle entrate-Riscossione. In caso di contenziosi in corso, l’adesione all’agevolazione sarà considerata come manifestazione della volontà di rinuncia alla causa tributaria.




Idrogeno verde, impianto da 10MW in Sicilia con il cuore siracusano del Gruppo Eneron

Il Gruppo Eneron, con a capo il siracusano Luigi Martines, compie un nuovo e decisivo step lungo quel virtuoso percorso intrapreso da tempo. Con le controllate Onda Più ed Energit – capillarmente presenti in Sicilia e Sardegna – il gruppo si conferma una prosumer company, ossia un’organizzazione capace di intervenire tecnologicamente sui consumi energetici dei singoli utenti per generare energia sul territorio, affrancarsi dalla rete e incentivare una nuova cultura del consumo improntata ad efficienza e piena sostenibilità e basata sul risparmio e sull’economia circolare.
Ha infatti iniziato a muovere i primi passi il nuovo progetto per la realizzazione di un impianto per la produzione di idrogeno verde da 10 MW che sorgerà nella zona industriale di Belpasso, in provincia di Catania. La messa in esercizio è stimata tra la fine del prossimo anno e i primi mesi del 2026. L’impianto avrà una capacità di produzione di circa 850 tonnellate /anno di idrogeno (stima prudenziale effettuata sull’utilizzo del 60% del tempo di lavorazione effettivamente disponibile).
Tecnologia all’avanguardia per quanto riguarda i diversi “moduli” che comporranno l’impianto che richiederà materialmente per il loro completo assemblaggio tra 4 e 6 mesi di lavoro – a valle della conclusone completa del complesso iter autorizzativo – con l’impiego in fase di costruzione di una cinquantina di unità lavorative (tra diretti e indotto). Il progetto richiederà un investimento complessivo di circa 14 milioni di euro.
Oltre all’idrogeno verde dall’impianto “uscirà” nelle fasi di produzione anche ossigeno, che ha già un proprio mercato di riferimento ben consolidato con diverse applicazioni a cominciare da quella in ambito sanitario. La scelta finale del sito all’interno della zona industriale di Belpasso, maturata a conclusione di un’intesa attività di scouting, è stata determinata dal riscontro dell’esistenza di ogni idonea caratteristica a cominciare dalla disponibilità di adeguate risorse idriche e dalla presenza di importanti attività industriali energivore che, potrebbero ricevere l’idrogeno verde prodotto direttamente e senza ulteriori lavorazioni grazie a pipeline dedicate. L’altra attuale modalità di distribuzione all’utente finale è invece tramite autobotti (in forma liquida). “Lo scenario della produzione di idrogeno verde è connotato già oggi da una forte capacità attrattiva dell’Italia che dispone di una capillare e diffusa rete di distribuzione del gas che in una fase successiva potrà essere anche utilizzata per portare l’idrogeno verde sino all’utente finale – ha commentato l’ing. Luigi Martines, CEO del Gruppo Eneron –. A ciò si aggiunga che il nostro Paese punta entro il 2030 a investire 10 miliardi di euro per l’installazione di 5 GW e che analoga straordinaria attenzione la riscontriamo già oggi anche nella Regione Siciliana che intende realizzare una filiera dell’idrogeno verde e a fare della Sicilia un hub del Mediterraneo. Il Gruppo Eneron, forte anche delle specifiche professionalità e competenze delle quali dispone, in questo scenario si pone come soggetto sviluppatore e programmatore sino alla completa costruzione dell’impianto”.




Pali di fondazione da 10 e 20 metri per “tenere” via lido Sacramento a rischio frana

Ci vorrà ancora un mese e mezzo di lavori prima della riapertura di via lido Sacramento, nel tratto chiuso dopo il medicane del 2021. La strada – che poggia sulla falesia – è “scivolata” in tre punti verso il mare. Un movimento su cui influiscono le mareggiate e la regimentazione delle acque di falda.
Il primo intervento è stato avviato dal Comune di Siracusa, attingendo a circa 450mila euro di Protezione Civile, in attesa del via libera – e del decreto di finanziamento – per il progetto presentato al commissario per il dissesto idrogeologico e che prevede la realizzazione di una parete di rinforzo, con massi di volume adeguato ad assicurare, da una parte, la tenuta della scogliera e, dall’altra, cercare di depotenziare i marosi al momento dell’impatto.
I primi 78 pali di fondazione sono stati completati e avranno il compito di “sostenere” la strada. Saranno ora collegati da una trave si cui verranno realizzati fori per il drenaggio delle acque di falda. La tabella dei lavori in corso prevede poi uno scavo sulla sede stradale di 2 metri per 2 per andare a “svuotare” il sottofondo stradale del materiale di risulta utilizzato e posare del pietrisco che agevolerebbe tenuta e drenaggio, spiegano dal cantiere. Un guardrail a ridosso della scogliera chiuderà il tratto consolidato.

A seguire costantemente i lavori, l’assessore Enzo Pantano. “Stiamo mettendo in sicurezza i due tratti critici di via lido Sacramento. Ci siamo resi conto che anche un terzo pezzo della strada sta evidenziando segnali critici, dovremo valutare il da farsi. Se il decreto di finanziamento regionale arriverà a cantiere ancora aperto, i lavori proseguiranno anche consolidando il terzo tratto. Altrimenti dovremo valutare se fare ancora ricorso, ma solo in quel tratto finale, a provvedimenti restrittivi del traffico”, spiega Pantano.
La riapertura di via lido Sacramento non pare comunque in discussione. I primi due cedimenti vengono messi in sicurezza con il sistema dei pali di fondazione. Quelli predisposti per il secondo tratto ceduto presentano diametro ancora maggiore e altezza di oltre 20 metri.




Medico 118 e poliziotto aggrediti da familiari paziente, condanna dell’Asp di Siracusa

Il commissario straordinario dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra, condanna l’aggressione subita da operatori del 118 e della Polizia di Siracusa da parte dei familiari di un paziente precedentemente soccorso.
“Purtroppo continuiamo ad assistere ad episodi di inaudita violenza nei confronti del personale sanitario al quale oggi si aggiunge anche un operatore dell’ordine pubblico nell’esercizio del proprio dovere, mentre garantiscono senza risparmio di impegno e di fatica assistenza a quanti la richiedono. Confido nell’operato dell’autorità giudiziaria, affinché tali episodi messi in atto per fortuna da una sparuta minoranza di cittadini, siano puniti con condanne esemplari. La tutela dei nostri operatori contro ogni forma di violenza sia fisica che verbale rimane tra le priorità delle azioni di questa Azienda”.




Aggredito medico del 118, pugni e schiaffi in ospedale. Dieci giorni di prognosi

Il medico in servizio sull’unica ambulanza 118 medicalizzata di Siracusa è stato aggredito dopo un intervento di soccorso. E’ successo ieri, nel tardo pomeriggio. Raggiunto da pugni e schiaffi da parte dei familiari di un uomo precedentemente soccorso, ha riportato una prognosi di dieci giorni. Non sono chiari i motivi dell’aggressione, avvenuta all’arrivo dell’ambulanza al Pronto Soccorso dell’Umberto I di Siracusa.
Il 118 era stato chiamato per un intervento urgente in via Giarre. Secondo quanto avrebbe riferito il medico, dopo l’aggressione, il clima era già teso in quel momento. La persona soccorsa, intanto, a causa della gravità delle sue condizioni è stata immediatamente trasferita dall’ospedale di Siracusa al Cannizzaro di Catania.
Per cercare di riportare la calma, sono intervenuti anche un poliziotto e la guardia giurata in servizio al Pronto Soccorso. L’agente di polizia, nella colluttazione, ha riportato una prognosi di 5 giorni. I responsabili dell’aggressione verranno denunciati.




Viale Cadorna, ancora un incidente: moto contro auto, ferito un centauro

Viale Luigi Cadorna si conferma purtroppo teatro di incidenti stradali, anche gravi. Questa mattina l’ultimo, poco prima delle 8 del mattino. Nel tratto in direzione piazza Euripide, all’altezza di uno dei tanti incroci, si sono scontrate una moto di grossa cilindrata ed un’auto. I rilievi sono affidati alla Polizia Municipale che dovrà ricostruire la dinamica del sinistro. L’uomo alla guida della moto è stato sbalzato di alcuni metri. I primi soccorsi sono stati prestati da alcuni passanti, poi l’arrivo dell’ambulanza del 118 e la corsa in ospedale. Secondo diverse testimonianze, l’uomo era dolorante ma cosciente.
Il tratto di strada dove è avvenuto l’incidente è stato momentaneamente chiuso al traffico per consentire le operazioni di rilievo e permettere ai Vigili del Fuoco di liberare la moto, rimasta incastrata sotto l’automobile con cui è avvenuto il sinistro.




Forza Italia, domenica il congresso provinciale. Gennuso: “Pronti a nuove sfide”

Domenica 4 febbraio alle 10 a Siracusa si chiude la stagione congressuale siciliana di Forza Italia. Appuntamento provinciale all’Open Land di viale Epipoli per il Congresso provinciale degli azzurri. Si tratta del primo momento assembleare dopo la scomparsa del leader e fondatore, Silvio Berlusconi, nonché il primo dopo 12 anni, anche se allora il partito di riferimento era il Popolo delle Libertà. “Si ristabilisce finalmente – dichiara il deputato regionale Riccardo Gennuso – quel collegamento diretto tra il movimento politico e i tantissimi tesserati, militanti e simpatizzanti del nostro territorio che era da troppo tempo atteso e auspicato.”
Il Congresso porterà all’elezione del Coordinatore e del Coordinamento provinciali nonché dei delegati al Congresso nazionale che si svolgerà a Roma il 23 e 24 febbraio. “Ci attendono tante sfide nei prossimi mesi – prosegue Gennuso – e saremo come sempre impegnati in numerose iniziative a supporto dei nostri territori e delle loro esigenze”.
Per il parlamentare regionale “le scadenze elettorali della prima metà dell’anno, con le Europee, le amministrative di Pachino e quasi sicuramente quelle per ripristinare una guida politica del Libero Consorzio, saranno un banco di prova, di grandissima importanza, per stabilire un quadro politico provinciale che si assumerà le responsabilità delle scelte strategiche per i prossimi anni.”
Sottolineando l’ottimo risultato del tesseramento, che registra in provincia di Siracusa circa 1.000 iscritti a Forza Italia, Gennuso afferma che “stiamo avvicinando al Movimento le migliori espressioni della nostra comunità, donne e uomini impegnati nelle amministrazioni locali, professionisti, artigiani, commercianti e lavoratori dipendenti, pubblici e privati, studenti. Tutti disposti a donare il proprio tempo, appassionati della politica ed entusiasti del nostro progetto di rilancio, che anche grazie al Governo regionale guidato da Renato Schifani sta dando alla Sicilia una nuova positiva svolta”.
Al Congresso sarà candidato come Coordinatore provinciale Corrado Bonfanti, attuale commissario, già sindaco di Noto per due mandati. Per Bonfanti “la più bella espressione della politica è la condivisione delle idee e delle scelte attraverso il coinvolgimento di tutti; la più bella ma, allo stesso tempo, la più impegnativa e dispendiosa e quindi la più gratificante e lungimirante. Una prassi e dei principi che stanno fondando il lavoro svolto nel nostro territorio, prima di tutto dal nostro rappresentante all’ARS Riccardo Gennuso e dai nostri vertici regionali e nazionali”.
Bonfanti sottolinea anche lo spirito unitario che anima il Congresso, con “la lista unitaria #SIAMOFUTURO che incarna i valori di chi c’è stato e di chi c’è, una rappresentazione plastica dell’unione di donne e uomini che rimanendo ancorati ai principi fondanti del 1994, interpretano la contemporaneità con un pensiero nuovo e innovativo, disposti ad assumersi responsabilità e impegni, per il bene di tutta la comunità.”




Industria, Legambiente rivela: “Gip ha sollevato caso incostituzionalità del salva Isab”

Il gip del Tribunale di Siracusa ha sollevato la questione di legittimità costituzionale di una delle norme del cosiddetto decreto “salva Isab”. Il passaggio in questione è quello che, in caso di sequestro preventivo da parte dell’autorità giudiziaria di stabilimenti industriali dichiarati di interesse strategico nazionale o di impianti o infrastrutture necessari ad assicurarne la continuità produttiva (il depuratore Ias, appunto), consente al giudice di autorizzare la prosecuzione dell’attività se sono state adottate misure di bilanciamento tra le esigenze dell’attività produttiva e dell’occupazione e la tutela della sicurezza sul luogo di lavoro, della salute e dell’ambiente.
A renderlo noto è Legambiente che si sofferma sulle considerazione del giudice, secondo cui il provvedimento in questione avrebbe operato solo un apparente bilanciamento fra beni costituzionali in potenziale conflitto, consentendo una compressione eccessiva e illegittima del diritto alla salute e all’ambiente in favore del diritto alla libera iniziativa economica privata. “Questo accade perché il decreto interministeriale del 12 settembre 23, sostanzialmente sostituisce le prescrizioni più rilevanti delle autorizzazioni vigenti, consentendo l’immissione di reflui connotati da percentuali di inquinanti di gran lunga superiori ai limiti di legge”, fa notare l’associazione ambientalista.
Critica anche la lettura circa la previsione di una misurazione della media dei valori su base mensile anziché giornaliera, perchè consentirebbe alle aziende – secondo quanto sostenuto da Legambiente – di effettuare scarichi di reflui potenzialmente caratterizzati da picchi giornalieri di inquinanti illimitati. “Incredibilmente per i parametri Idrocarburi Totali, Fenoli e Solventi Organici Aromatici il DPCM prescrive il rispetto di indefiniti valori limite massici annuali. La determinazione puntuale di tali limiti massici, espressi come quantità di inquinante emessa nell’arco di un anno, viene rimandata ai provvedimenti di riesame delle AIA di tutti i Grandi Utenti e lasciando nel vago chi, come e quando dovrebbe regolamentare e con quali limiti emissivi il lungo periodo transitorio finché non si giungerà alla conclusione delle procedure di riesame”.
Leggendo l’ordinanza del Gip, Legambiente trae la conclusione che ad essere “sotto accusa” sia l’intero impianto normativo messo in piedi in seguito al sequestro preventivo, per evitare la chiusura del depuratore – su cui sono noti i rilievi mossi dalla Procura di Siracusa – e garantire la continuità produttiva del polo petrolchimico di Siracusa.
Per il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, “ancora una volta in Italia si costringe la magistratura ad intervenire su problemi lasciati insoluti per anni dalle altre istituzioni e dalla politica nazionale e locale. La continuità produttiva non deve più, in nessun caso, mettere in pericolo la salute dei cittadini né provocare danni ambientali. I territori e le comunità locali che hanno pagato un così alto prezzo alla industrializzazione del nostro paese meritano la massima attenzione e una coerente politica industriale che punti al risanamento e all’innovazione produttiva”.
Legambiente accusa poi la Regione – proprietaria dell’impianto – di inerzia “più assoluta”, nonostante il decreto del Ministero delle imprese dello scorso settembre attribuisca a Palermo la fondamentale funzione di coordinamento per realizzare le indispensabili opere di adeguamento dell’impianto e risolvere le questioni ambientali.
“Nell’assenza di una seria azione di risanamento tecnico e gestionale dell’impianto di depurazione e, più in generale, di una rigenerazione industriale e occupazionale dell’area, il depuratore IAS pare inevitabilmente destinato ad essere fortemente ridimensionato o addirittura a chiudere”, la previsione di Legambiente. Con buona pace delle bonifiche e delle riconversioni. “E invece questa deve diventare una priorità del governo regionale, che con lungimiranza deve attuare una pianificazione industriale che dia garanzie sul fronte ambientale, sanitario e lavorativo. Sarebbe necessario dichiarare ‘strategiche’ le bonifiche dei SIN siciliani se servisse ad accelerarle”, sostiene Anita Astuto, vicepresidente di Legambiente Sicilia. “Non è ammissibile infatti che dopo 25 anni dall’individuazione di Priolo come Sito di Interesse Nazionale lo stato delle bonifiche a giugno 2023 risulti fermo al palo con il 2,2 % di aree bonificate certificate (terreni 129 ha e falda 121 ha) e solo considerando anche le aree non contaminate si arriva a 554 ettari bonificati, pari al 9,5% dei 5.814 ettari di perimetrazione del Sito. Occorre promuovere una profonda trasformazione dell’industria all’insegna della sostenibilità, che non può che partire dalle bonifiche di questi territori di cui da decenni si promette il risanamento, senza mai realizzarlo. Questo permetterebbe di riqualificare le aree inquinate, produrre nuovi posti di lavoro, riqualificando anche le maestranze già presenti, offrire nuove occasioni di riconversioni produttive fondate su innovazione e sostenibilità”.




Concerti a Siracusa, ritardi presunti e polemiche vere. Auteri: “la stagione si farà”

Stagione estiva dei concerti a rischio a Siracusa? “Assolutamente no”, risponde secco il deputato regionale Carlo Auteri. Gli allarmi non sono mancati, invero. E si allunga la lista degli eventi saltati: il concerto di Adele, uno spettacolo di Benigni. L’esponente di maggioranza però rivela che sono state già presentate a Palermo diverse richieste per concerti estivi nella nuova arena da allestire all’Ara di Ierone, alla Neapolis. Poco distante da quel teatro greco che resta in cima ai desideri degli organizzatori ma che, al momento, resta fuori dai giochi per ragioni di cautela.
Eppure il progetto sarebbe “misterioso” e starebbe causando forti ritardi, tali da mettere a repentaglio la stessa organizzazione dei live entrati ormai di diritto tra le offerte di intrattenimento a Siracusa. “Ed a chiunque sostenga tesi di questo tipo, rispondo che non è vero. Il progetto esiste e gli organizzatori lo conoscono. E’ al momento al vaglio dei Vigili del Fuoco ed i primi esiti sono positivi. Confermo la capienza di 4.500 posti. Se vogliono organizzare eventi, devono solo proporre e possono farlo tranquillamente oggi stesso”.
Sarà la Commissione Anfiteatro Sicilia a pronunciarsi, solo che al momento non sono ancora programmate riunioni per Siracusa e la sua area monumentale (come per diverse altre aree siciliane). Se ne parlerà una volta definita la vicenda del canone da corrispondere per l’utilizzo del bene archeologico (Ara di Ierone). Fonti dell’assessorato regionale indicano un costo di 18.500 per evento, come da norma nazionale ‘adattata’ su base oraria in Sicilia. La Fondazione Inda – che propone ogni anno spettacoli classici al teatro greco – “rimane fuori da questo programma”, assicura Auteri. Non dovrebbe, insomma, pagare quel canone ma si torna a vociferare con insistenza di un nuovo adeguamento della somma che viene comunque versata al Parco Archeologico per l’utilizzo dell’antica cavea. E potrebbe essere materia di scontro politico a venire.
“Se gli organizzatori volessero già chiudere le date per Siracusa, sono nelle condizioni di poterlo fare. Ed anche promuovere gli eventi e mettere in vendita i biglietti. Ogni altra versione sostenuta è puramente strumentale”, ripete Carlo Auteri. “Qualora questi attuali organizzatori non volessero proseguire a Siracusa, nessun problema: ci sono decine di imprenditori culturali pronti ad investire. Siracusa ha fortunatamente un nome che funziona. E già il lancio di stagione che assicura l’Inda, autentico gioiello siciliano, è qualcosa di unico”, prosegue Auteri.
L’esponente di FdI si mostra particolarmente critico verso il sindaco di Siracusa. “Italia non si preoccupi degli eventi estivi, che ci saranno. Si curi un pò di più dell’immagine della città. Indico una parola: riqualificazione – attacca il deputato regionale – a cominciare dalla pulizia urbana che rimane una nota dolente”.




Punto Nascita di Avola, l’Asp istituisce una commissione di verifica interna

Per verificare se il Punto Nascita di Avola ha tutti i requisiti che ne garantiscano “il perfetto funzionamento”, il commissario straordinario dell’Asp di Siracusa ha istituito una commissione interna. A comporla, medici della stessa Azienda, coordinati dal direttore sanitario Salvatore Madonia. Dovranno verificare il rispetto delle condizioni di equilibrio tra la necessaria sicurezza dei servizi sanitari resi con la necessità, per la zona sud, di poter contare su Pediatria e Punto Nascita di cui sarebbe altrimenti sprovvista.
La decisione arriva dopo un mese di gennaio ad alta tensione, segnato da polemiche e provvedimenti di sospensione e riapertura del servizio con una rimodulazione di turni e ricorso a cooperative esterne. E’ esploso il caso pediatri, molti in malattia o congedo proprio nella fase calda come fosse una sorta di silenziosa protesta verso le scelte del management.
Non è un mistero che già nel 2023 l’Asp di Siracusa abbia dovuto far ricorso a procedure di mobilità d’urgenza “dirottando” i pediatri in servizio all’ospedale di Lentini (“a pieno regime”) verso Avola ed il suo Punto Nascita carente di personale per malattia o congedo. Un dato che – non senza polemica – viene messo nero su bianco dallo stesso commissario straordinario che rispedisce al mittente le polemiche sulla rete Sten, “comunque garantita” ad Avola. “La procedura Sten è stata trasmessa in Assessorato con nota (…) del 17.01.2024”, si legge nel documento dell’Asp di Siracusa.
Le attenzioni della commissione interna saranno dedicate anche ai reparti di Pediatria degli ospedali di Siracusa e Lentini, oltre Avola. Ne fanno parte il direttore del presidio di Avola/Noto (Antonio La Ferla), il direttore del Dipartimento Materno Infantile (Bucolo), il direttore del Dipartimento di Emergenza (Contarini), il direttore di Anestesia e Rianimazione (Oliveri) e il direttore di Neonatologia (Tirantello). Commissione in seduta permanente sino alla “risoluzione definitiva della problematica”.