Incontri lungo la ciclabile Maiorca di Siracusa: mucche al pascolo sul tracciato
Le foto dei lettori di SiracusaOggi.it
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E’ stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio il 50enne pachinese che ieri ha esploso alcuni colpi di fucile contro un chiosco di frutta e verdura. E’ stato condotto in carcere a Cavadonna. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per vari precedenti, dovrà rispondere anche di resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale oltre che di porto illegale di arma da fuoco alterata e clandestina.
Le indagini della Squadra Mobile della Questura e dei Commissariati di Pachino e di Noto hanno permesso di ricostruire quanto accaduto, nei pressi di via Pascoli. Dopo un diverbio con 43enne, l’odierno arrestato ha esploso tre colpi con un fucile a canne mozze con matricola abrasa all’indirizzo del chiosco di ortofrutta del suo bersaglio. Questi è riuscito a fuggire, chiamando la Polizia.
Un equipaggio del Commissariato di Pachino ha intercettato poco dopo il 50enne, ancora armato del fucile. I poliziotti gli hanno intimato di gettare l’arma, al rifiuto è nata una colluttazione: uno di due agenti ha esploso un colpo con la pistola d’ordinanza, ferendo il 50enne al polpaccio. Le sue condizioni non destano preoccupazioni: prognosi di 10 giorni. Ne avranno per 10 e 15 giorni i due poliziotti.
Cosa può fare un sindaco per cercare di rendere più sicure le strade? Se lo è domandato più volte in questi ultimi giorni Peppe Germano, primo cittadino di Solarino. “La tragedia di domenica scorsa ha travolto la nostra comunità. Troppi giovani non sono più con noi. Sento la preoccupazione della mia gente. Mi hanno rivolto appelli. Ma un sindaco non può vietare la circolazione alle moto di grossa cilindrata, esistono le regole del codice della strada”, ha spiegato nel corso di una lunga diretta social, nelle ore scorse.
Il riferimento è al drammatico incidente stradale, avvenuto domenica scorsa (clicca qui) e costato la vita al 35enne Salvatore Emmanuele. “Gli incidenti ci invitano a puntare sulla sicurezza urbana, anche con investimenti pubblici”, annuncia però il sindaco. Ecco allora che “questa continua strage per Solarino” – con tre giovani vite spezzate per via di altrettanti incidenti, sebbene avvenuti in posti diversi – spinge Germano ad accelerare su alcuni interventi in cantiere. “Come amministrazione, abbiamo stanziato circa 600mila euro per riasfaltare le strade di Solarino. Un investimento così non si vedeva da decenni. Non solo, per aumentare la sicurezza realizzeremo tre attraversamenti pedonali in arterie a rischio: due sulla statale 124 con l’autorizzazione di Anas ed uno nel tratto comunale”.
In diversi incroci cittadini appariranno dossi per limitare la velocità. E per finire, l’amministrazione comunale sta per dotare la Municipale di Solarino di un autovelox. “Investimenti non più rinviabili, sperando che così arrivi a tutti un messaggio: attenzione e prudenza sulle strade, su ogni strada, per evitare altre tragedie che spezzano il cuore”.
Iniziati i lavori che condurranno alla riapertura della strada di Marina di Priolo. Prime operazioni con l’ausilio dei mezzi pesanti, in un paio di settimane l’amministrazione confida di poter chiudere il cantiere. Il sindaco Pippo Gianni e l’assessore Tonino Margagliotti stanno seguendo da vicino le operazioni. “Tempestivo intervento per evitare di arrecare disagio ai lavoratori della zona industriale e alle attività stagionali”, rivendicano i due in una nota.
La strada era stata chiusa per i danni arrecati dalle forti mareggiate dei mesi scorsi, che hanno eroso il fondamento della strada a causa della mancanza di una scogliera di protezione.
Gettate le basi per un evento internazionale di pentathlon moderno a Siracusa. La Federazione nazionale e il Comune di Siracusa hanno iniziato a parlarne, dopo il buon successo del raduno della Nazionale olimpica che si è svolto proprio a Siracusa, nelle settimane scorse. Insieme agli azzurri, le squadre nazionali di Gran Bretagna, Ungheria, Spagna e alcuni atleti delle nazionali di Svizzera, Brasile e Austria. “Casa” del ritiro è stata il Distaccamento Aeronautico di via Elorina.
“Ci auguriamo di tornare in raduno a Siracusa nei prossimi anni e di organizzare presto un evento internazionale. Questo ritiro è stato un successo, ha visto una grande partecipazione anche dall’estero, con circa 80 persone tra atleti e staff e tutti si sono trovati benissimo. C’è stata grande empatia, grazie anche al grande slancio e all’accoglienza ricevuta dall’Aeronautica Militare”, ha spiegato il segretario generale della Fipm, Filippo Dè Liguori Carino. Accompagnati dall’assessore allo sport Giuseppe Gibilisco, i vertici della Federazione hanno incontrato il sindaco, Francesco Italia. Ed è in quella occasione che è nata l’idea: obiettivo 2025, evento internazionale di pentathlon moderno a Siracusa. Secondo quanto spiegato dalla Fipm, Siracusa è location ideale per le gare di pentathlon moderno grazie ai suoi impianti sportivi, come la Cittadella dello Sport, e all’incantevole centro storico di Ortigia.
Il pentathlon moderno combina cinque discipline sportive in quattro momenti sportivi: la scherma (spada); il nuoto (200 metri con stile a scelta); equitazione (salto ostacoli su tracciato di 350-450 m); e combinata (tiro al bersaglio e corsa).
Una lite tra due uomini è degenerata, con l’esplosione di alcuni colpi d’arma da fuoco. I proiettili hanno raggiunto una bancarella di frutta e verdura. Sono interventi gli agenti del Commissariato di Pachino, questa mattina, dopo segnalazioni alla sala operativa.
Una volta sul posto, nel tentativo di fermare uno dei due uomini, già noti alle forze dell’ordine, hanno dovuto immobilizzarlo colpendolo alle gambe con la pistola d’ordinanza. L’uomo stava infatti tentando di allontanarsi tenendo il fucile puntato verso i poliziotti.
Il ferito, non grave, per le cure del caso è stato trasportato in ospedale.
Foto archivio
Si apre la settimana decisa per la nomina dei nuovi manager della sanità siciliana. Scelte quasi tutte fatte, giovedì attesa l’ufficialità dei nomi. Attenzioni puntate sulla casella Siracusa. “Spero che la Regione dia continuità a Ficarra”, dice il deputato Giuseppe Carta (Mpa). “Io comunque non ho proposto nomi. Ci sono 49 idonei, uno di questi deve venire a Siracusa. Che si riconfermi l’attuale commissario o che venga un nuovo manager, a me interessa solo che il dirigente dell’Asp di Siracusa sia un siciliano che si occupi di questo territorio come fosse la sua città. Al presidente Schifani ho solo chiesto di scegliere per Siracusa il più bravo. Non sono contrario a Ficarra come, eventualmente, non sarò contrario a chi dovesse arrivare. Mpa non ha chiesto il direttore generale”, puntualizza l’esponente regionale di maggioranza.
Critiche a Ficarra? “Non ho niente da dire a chi c’era prima come non ho nulla da suggerire eventualmente a chi verrà. Vedo le difficoltà che tutti i manager hanno a spingere una macchina dove non trovi medici, specialisti, infermieri. Le strategie nazionali in materia di sanità si sono rivelate sbagliate e questo crea difficoltà. Invito pertanto a non ridurre tutta la discussione sul manager della sanità siracusana ad una questione di simpatia o antipatia”, le parole di Carta su FMITALIA.
Facciamone una questione di nuovo ospedale, allora. “I medici cercano strutture attrattive, è importante avere un ospedale nuovo per poter avere medici”, sintetizza il deputato regionale di maggioranza. “Invito tutti, in particolare i miei colleghi, all’unità per velocizzare la macchina che deve portare alla costruzione del nuovo ospedale. Se continuiamo a cercare o a creare un nuovo interlocutore ogni giorno, quando faremo le cose anzichè continuare a parlarne?”, si domanda a voce alta Carta.
Un esempio? “A Siracusa stavano per fare una commissione su nuovo ospedale e non so con quale obiettivo. Non so neanche perchè nasce questa proposta in Consiglio comunale, pochi giorni prima delle nomine del nuovo direttore generale e mentre viene nominato il nuovo commissario per l’ospedale di Siracusa. E gli diamo il benvenuto con una commissione speciale? Non capisco…”.
Dall’opposizione il “no” ad un Ficarra bis alla guida dell’Asp di Siracusa è forte e netto. Il deputato regionale Carlo Gilistro (M5S) invita ad “un cambio di passo nella gestione della sanità siracusana” che diventa un messaggio ancor più chiaro quando afferma che “proseguire con l’attuale assetto in provincia di Siracusa sarebbe solo un errore e darebbe la misura di come il centrodestra non abbia a cuore la salute dei siracusani, trattati solo come voti a prendere senza dare”.
Per l’esponente cinquestelle il problema sono “le condizioni della sanità pubblica, in tutte le sue componenti e al netto della carenza nazionale di medici”. In più, “il giudizio della popolazione è chiaro e non può essere ignorato dal centrodestra. Episodi e situazioni che ho documentato in diverse interrogazioni parlamentari, come anche le vicende che hanno richiesto più di una audizione dell’attuale commissario straordinario in commissione Salute e i miei recenti sopralluoghi negli ospedali siracusano”. Tutto questo concorrerebbe “a dare la misura di come sia necessario cambiare rotta. Il governo della Regione non può ignorare la situazione della sanità a Siracusa. E men che meno deve consegnarla ad un partito, quasi fosse un latifondo. Parliamo di salute, di persone, di medici e di ammalati e di servizi che oggi lasciano davvero perplessi”.
Anche il Partito Democratico boccia l’ipotesi di un secondo mandato per l’attuale commissario straordinario. “La federazione provinciale del PD di Siracusa si appella al presidente della Regione Siciliana affinché possa realizzarsi un drastico cambiamento all’Asp della provincia di Siracusa. Abbiamo documentato, in una recente interrogazione parlamentare nazionale del senatore Nicita e nei nostri interventi presso l’Assemblea regionale siciliana da parte dell’On Spada, molteplici, gravi e urgenti questioni che vengono, ormai quotidianamente segnalati da Siracusa, Lentini, Noto, Avola e Pachino. Da mesi si assiste alla mobilitazione di associazioni della società civile e dei sindacati sull’emergenza sanitaria nella provincia, frutto di tagli alle risorse economiche ed umane e a scelte organizzative non solo non risolutive in molti casi, ma suscettibili di alimentare la fragilità del sistema provinciale”. Per questo, secondo il Pd, “un mutamento profondo di approccio e per questo ci appelliamo, anche in queste ore, al presidente Schifani”.
Nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Lentini è stato applicato per la prima volta un trattamento terapeutico che ha consentito ad una giovane donna il recupero delle capacità motorie e respiratorie. Un ritorno allo stato di coscienza dopo il grande spavento. Era giunta in Pronto Soccorso con gravi deficit neurologici ed in gravissime condizioni generali, dopo l’inquadramento diagnostico di una variante di sindrome di Guillan-Barrè. Grazie al trattamento altamente specializzato ed innovativo è stato possibile salvarle la vita.
“Nei primi mesi del 2023 – racconta il direttore del reparto, Salvatore Tinè – una giovane donna si presentava in gravissime condizioni generali al Pronto soccorso dell’ospedale di Lentini: una paralisi muscolare pressoché totale con compromissione anche della capacità respiratoria e dei nervi facciali. Il complesso iter diagnostico si è concluso con la presumibile diagnosi di variante di sindrome di Guillan-Barrè, patologia insidiosa che per la complessità terapeutica ed assistenziale ha rappresentato una vera sfida non solo per i rianimatori ma anche per una intera equipe multidisciplinare”.
L’esecuzione di cicli di reoferesi a doppia filtrazione per la rimozione di complessi immuni che sono alla base della malattia, “è risultata determinante”. Si tratta di una metodica “altamente innovativa e utilizzata in pochi Centri in Sicilia, valida alternativa alla più utilizzata plasmaferesi, con il vantaggio di non utilizzare plasma ed emoderivati, e un teorico minor rischio di complicanze a fronte di risultati terapeutici sovrapponibili a lungo termine”, spiega il direttore del reparto.
L’intervento, in circa sei mesi di ricovero della giovane donna e la successiva riabilitazione eseguita in un centro di neuro riabilitazione in Sicilia, dove la stessa è stata trasferita, ha determinato il totale recupero della capacità respiratoria autonoma, della fonazione e della mobilità degli arti senza deficit cognitivi.
“Il successo dei trattamenti – conclude Tinè – è frutto dell’impegno e della professionalità del reparto di Rianimazione e Anestesia dell’ospedale di Lentini e della sua equipe, della responsabile della Rianimazione Laura Condorelli e di tutti i dirigenti anestesisti rianimatori e da tutto il personale infermieristico ed ausiliario del reparto. Un ringraziamento speciale alla dirigente neurologo Teresa Trubia, che ha supportato costantemente e sapientemente l’equipe e di tutti i colleghi specialisti radiologi e infettivologi che hanno contribuito al successo terapeutico con il recupero alla vita della paziente”.
Ancora nessuna novità sostanziale nelle indagini sull’incidente avvenuto sabato scorso a Floridia. Una 44enne è stata investita mentre percorreva a piedi viale Papa Paolo VI da un’auto che si è poi dileguata. Si cercano elementi per risalire alla vettura ed alla persona che si trovava alla guida. Al vaglio le immagini delle telecamere di videosorveglianza e alcune testimonianze.
La vicenda ha scosso la comunità floridiana. La donna investita dal pirata della strada nelle ore scorse, attraverso i social, ha voluto ringraziare tutti “per il conforto che mi date”, particolare amici e parenti. Non è in pericolo di vita ma è stata sottoposta ad un delicato intervento per una lesione all’occhio destro. “Sto un pò meglio, ma la strada della ripresa sarà molto lunga”, ha aggiunto.
Il sindaco di Floridia, Marco Carianni, rivolge un appello ai suoi concittadini: “Chi ha visto qualcosa, chi ha dettagli che possano risultare utili per l’identificazione del pirata della strada, parli. Si rivolga alle forze dell’ordine o contatti in qualunque forma anche me”, dice il primo cittadino. “Il mio pensiero è per la donna rimasta ferita ed a cui auguro la migliore ripresa possibile. Ho fiducia nel lavoro dei Carabinieri ma alla persona alla guida dell’auto pirata dico di presentarsi spontaneamente alle forze dell’ordine e liberarsi così del peso di quanto accaduto. Fuggire dopo un incidente è comportamento grave, specie quando si lascia qualcuno a terra”.