Ergastolo per Leonardi: "Eligia e Giulia possono ora riposare in pace, giustizia è fatta"

“Christian Leonardi è stato condannato all’ergastolo! Adesso Eligia e Giulia possono riposare in pace, giustizia è fatta!”. Così scrive Luisa Ardita, sorella dell’infermiera uccisa il 19 gennaio del 2015 dal marito. Giulia era la creatura che portava in grembo, all’ottavo mese di gravidanza, quasi ormai pronta per il primo soffio di vita.
Dando idealmente la parola a loro, alle vittime di questa tragica storia dell’orrore, Luisa immagina in un post pubblicato su Facebook la reazione di Eligia e Giulia alla notizia della condanna all’ergastolo per Leonardi: “Io e mia figlia abbiamo avuto giustizia. Grazie a chi ha creduto in me, grazie a chi mi ha sostenuta, grazie per il rispetto che meritavo. Io sono Eligia, io sono Giulia. Noi volevamo vivere”. E in un collage fotografico che unisce dolore e dolcezza, rabbia e tristezza, campeggia in rosso su sfondo nero la scritta “Stop Femminicidio”.




Frana la Valle dell'Anapo: vertice in Prefettura e sopralluoghi in elicottero

La frana di lunedì scorso sulla provinciale 45 Cassaro-Montegrosso fa paura. Il dissesto idrogeologico è nemico infido sin qui non affrontato a dovere nel siracusano. Se al momento le conseguenze sono limitate non si può tacere la pericolosità di quanto avvenuto. Se ne è discusso in Prefettura, dove è stato convocato un vertice nel corso del quale è emersa la necessità di un accurato studio gelogico per comprendere bene la natura del fenomeno franoso.
Oggi altri due sopralluoghi effettuati dalla protezione civile della ex Provincia Regionale che ha subito fatto scattare il piano di attivazione interno che prevede diversi livelli di allerta e rischio. Il primo sopralluogo in elicottero con i vigili del fuoco. E naturalmente sono stati eseguiti rilievi fotografici che saranno attentamente esaminati dal geologo del Libero Consorzio Comunale. Il secondo sopralluogo, via terra, con il fuoristrada della protezione civile: l’area inaccessibile ai normali mezzi.
Secondo i primi rilievi – ma la situazione va monitorata e studiata in profondità – si sarebbe trattato di una frana dovuta, in parte, ai recenti eventi alluvionali. Gli uffici sono ovviamente al lavoro per adottare le soluzioni più opportune, anche se prima – chiariscono – bisognerà verificare bene lo stato dei luoghi.
E un intervento corposo, in termini di moneta sonante, da parte del Dipartimento Regionale della Protezione Civile. La ex Provincia non ha infatti risorse disponibili per avviare i lavori necessari.




Povera Siracusa, senza alleati in provincia: anche Sortino boccia l'ospedale alla Pizzuta

Anche il Consiglio comunale di Sortino prende una posizione netta sul nuovo ospedale di Siracusa. E seguendo quella che sembra una strategia politica unica, delega il sindaco Enzo Parlato a “tutelare il diritto alla salute dei cittadini di Sortino”.
Nonostante la Regione tagli presidi, tolga i medici dalle ambulanze e non rafforza i mezzi del 118 in provincia di Siracusa, i vari Comuni aretusei preferiscono concentrarsi sul bersaglio piccolo: l’ubicazione del nuovo ospedale. No alla Pizzuta (come deciso da Siracusa), si ad un’area non ancora meglio identificata nei pressi dello svincolo autostradale. “I cittadini sortinesi per raggiungere un presidio ospedaliero così interno alla città perderebbero minuti preziosi nel traffico mentre se si costruisse lungo l’asse autostradale si riuscirebbe a rendere l’accesso più semplice e immediato”, spiega la presidente del civico consesso di Sortino, Pia Parlato. “La vera battaglia però rimane quella di riuscire ad avere un presidio Hub perchè così avremmo un nosocomio completo e moderno e questo non sarebbe possibile con un ospedale situato in una zona come la Pizzuta, che per di più è destinata a una espansione limitata per motivi urbanistici”. Ma anche la battaglia per un ospedale di secondo livello arriva fuori tempo massimo, dopo che a luglio scorso la Regione ha già approvato il piano ospedaliero che mette l’Umberto I (anche quello nuovo che verrà) allo stesso livello del Di Maria-Trigona, dell’ospedale di Scicli o di Acireale.
Anche l’atto approvato dal Consiglio comunale di Sortino è stato trasmesso ai vertici dell’Asp, al presidente Musumeci e all’assessore regionale alla Salute, Razza.




Rifiuti: prima sfida per il nuovo gestore, la Borgata. Individuati 2.000 nuclei "fantasma"

Uno dei primi nodi da affrontare e risolvere per il nuovo gestore del servizio rifiuti sarà la Borgata. Il popoloso rione di Santa Lucia è tra le aree con maggiori criticità e per vincere la scommessa della differenziata, Tekra dovrà partire da qui.
Non solo potenziare comunicazione e servizio, serve anche una fattiva operazione di contrasto. Le ultime bonifiche straordinarie disposte da Igm in media ogni settimana hanno tolto dalle strade circa 14 tonnellate di rifiuti abbandonati. Una cifra monstre. Dietro cui si nasconde una certa allergia e resistenza alla differenziata, certo. Ma soprattutto un problema sin qui sotto stimato: la presenza nel quartiere di famiglie (ed utenze) fantasma. Non solo la cronica evasione: persone o interi nuclei familiari di cui non si sa nulla. Eppure lì vivono, in abitazioni fatiscenti considerate chiuse o disabitate.
La Polizia Municipale ha avviato nelle settimane scorse una coraggiosa attività di censimento porta a porta. I risultati saranno illustrati dal comandante, Enzo Miccoli. Secondo alcune indiscrezioni, sarebbero circa 2.000 le persone o famiglie “fantasma” individuate. Numeri che producono spazzatura che finisce in strada perchè fuori dal circuito “legale” dei mastelli e della differenziata. Niente residenza o domicilio, niente altre utenze. Ma loro sono lì, vivono lì. E producono spazzatura.
Individuati numeri ed indirizzi resta da capire come risolvere una “grana” che adesso non dovrebbe più – anche per ordine pubblico – essere esclusiva briga di Comune e gestore del servizio di igiene urbana.




Siracusa. Fuochi d'artificio per Santa Lucia: verso il "si" per la Borgata ma ai ponti…

Manca solo il parere della Soprintendenza ai Beni Culturali e poi il ritorno dei fuochi d’artificio alla Borgata, per salutare l’arrivo del simulacro di Santa Lucia sarà ufficiale. La Deputazione della Cappella ha presentato il suo progetto, che prevede un giochi di luci (fontane, girandole, etc) in piazza Santa Lucia. I fuochi d’artificio alla Borgata erano richiesti a gran voce e da tempo da quanti seguono con passione e devozione la festa del 13 dicembre.
Confermati i fuochi di giorno 20, processione dell’Ottava, all’altezza dei ponti. Saranno “sparati” dal Molo Sant’Antonio e non dal piazzale della Capitaneria. Dalla Deputazione filtra dispiacere per l’impossibilità di tenere lo spettacolo pirotecnico vicino alla processione, alla Santa ed ai fedeli. Ma non era possibile altra scelta. Quando due anni fa venne usato il piazzale IV Novembre si trattò di una eccezione legata a fortunate condizioni difficilmente ripetibili. Non c’erano unità navali vicine, i pescherecci erano stati spostati, le banchine si presentavano in una determinata condizione, c’erano lavori in corso al pontile privato della Marina, per cui anche lì non vi erano barche etc. Ma l’unico luogo nell’area che è stato omologato per eventi di questo tipo dalla commissione materiali esplodenti della Prefettura è all’altezza del Molo Sant’Antonio. Deroga a quella scelta non è possibile, se non su input diretto della Prefettura.
Pucci Piccione, presidente della Deputazione, avrebbe preferito poter riavere i fuochi d’artificio davvero sui ponti. Non sarà possibile. “Così si allontana lo spettacolo dalle persone per cui quello spettacolo è pensato. Peccato perchè non sono segnalati particolari problemi di sicurezza. Dovremo cambiare anche la posizione del simulacro e spingerlo fino alla fine del ponte Umbertino prima dei fuochi, altrimenti ne impedirebbe o quasi la vista. Lo faremo, senza polemica. Ma se dovesse esserci tempo e margine per altra soluzione, sarebbe gradita”.




Siracusa "ponte" diplomatico tra 12 Nazioni che cercano intesa contro i traffici illeciti

I rappresentanti di 12 Paesi dell’area balcanica allargata provano a trovare una lingua comune ed a dialogare sul contrasto al traffico illecito in Europa sudorientale. Contraffazione, droga, armi, diamanti, organi e tratte di essere umani: dietro la definizione di traffico illecito c’è una galassia di attività illegali che fruttano miliardi alle organizzazioni criminali.
Contrastarle in maniera univoca e decisa cooperando tra Nazioni differenti non è sempre facile, specie in aree che solo da pochi anni hanno messo alle spalle sanguinosi conflitti che però lasciano pesanti scorie nelle relazioni internazionali. Manca il dialogo e allora il Siracusa International Institute (ex Isisc) prova a fare da ponte con una due giorni dedicata al primo regional strategic dialogue.
Oggi e domani ministri e funzionari nazionali dell’ampia regione geografica, oltre che i maggiori attori regionali e internazionali impegnati nella lotta al fenomeno, prenderanno parte alla sessione di confronto. Alla presenza del direttore esecutivo Interpol, Tim Morris. E poi Snejana Maleeva, direttore generale Southeast European Law Enforcement Center (SELEC); Brian Donald, capo dello staff del direttore esecutivo Europol; Jean-Luc Lemahieu, direttore della sezione Policy Affairs and Public Information dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il Controllo della droga e la Prevenzione del Crimine; Leigh Winchell, ex vicedirettore dell’unità Enforcement and Compliance, Organizzazione Mondiale delle Dogane.
Lo scopo principale dell’iniziativa è discutere con i leader politici e le diverse autorità nazionali,
regionali e internazionali le sfide poste dal traffico illecito sviluppando al contempo nuove strategie di contrasto al fenomeno.
Il Regional Strategic Dialogue è organizzato dall’Istituto nell’ambito del suo progetto biennale di ricerca e assistenza tecnica sul “Rafforzamento della lotta contro il traffico illecito in Europa Sudorientale”.




Siracusa. Proposta l'intitolazione a Dino Cartia del parco giochi di piazza Adda

A sei anni dalla scomparsa, Siracusa ricorda il giornalista Corrado Cartia intitolandogli l’area a verde e parco giochi tra via Basento, via Adige, via Tevere e Tagliamento. Lo ha stabilito la giunta comunale su proposta della commissione toponomastica. Non essendo trascorsi i dieci anni dal decesso prescritti, è stata chiesta una deroga alla Prefettura.
Difficile riassumere la figura di Corrado “Dino” Cartia in poche righe. Editore, programmista regista, informatore Rai, giornalista pubblicista, scrittore, direttore artistico ed editoriale per diverse testate locali. Memoria storica della politica e della vita cittadina, ha raccontato momenti e personaggi siracusani con il suo inconfondibile papillon e la sciarpetta. Grande studioso di Elio Vittorini, appassionato di Futurismo ma anche amante della musica e talentuoso batterista.
Nascono anche via Giuseppe Panico, il Giardino di Antonino Immè (ex Marinaretti), via Filippo Munafò, Largo Salvatore Modica, Largo Vincenzo Moscuzza e il parco giochi Ketty Gallia.




Siracusa. Charity dinner per Telethon, insieme Drago Conserve e Ortea Palace Hotel

“Drago Conserve” e “Ortea Palace Luxury Hotel” al fianco della Fondazione Telethon, per sostenere la ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare. Sabato 8 dicembre, il prestigioso hotel siracusano ospiterà l’evento “Lo facciamo con il cuore”, il primo charity dinner a favore di Telethon organizzato dalle due realtà imprenditoriali.
Una cena che vuole coniugare solidarietà, cultura e amicizia ed il cui ricavato sarà devoluto alla ricerca per sottolineare come “ogni vita conta”.
Lo chef Salvatore Barbara e lo chef pasticcere Giuseppe Tarantino accompagneranno gli ospiti lungo un percorso gustativo creato utilizzando i prodotti offerti dall’azienda Drago e abbinati ai vini dell’azienda Vinicola Murgo di Santa Venerina.
“Siamo orgogliosi di questa importante partnership – spiegano Alessandro e Pierpaolo Drago – perché la nostra azienda è da sempre impegnata sul fronte della solidarietà e questa serata di beneficenza, che si svolge in una location così prestigiosa, non fa altro che rafforzare i valori che la ispirano. La nostra azienda è in continua espansione ed è per questo che vogliamo ripartire dai fondamentali, dagli esempi in cui ogni giorno ci piace pensare di poterci riconoscere”.
Giovanni Girmena, coordinatore provinciale Telethon, che sarà ospite della serata, spiega che la raccolta fondi Telethon è ormai una ricorrenza tradizionale e la generosità di chi sostiene la ricerca potrebbe essere data per scontata, “ma sappiamo bene che non è così e che ogni anno abbiamo sempre più bisogno di un nuovo e rinnovato supporto. Ma non vogliamo che sia dato per scontato anche il nostro grazie che pronuncio a nome di tutte le famiglie che attraverso Telethon, e quindi anche attraverso gli organizzatori dell’evento, potranno contare su una ricerca a loro dedicata”.
“Drago Conserve” e “Ortea Palace Luxury Hotel”, rappresentato da Sebastiano Russotti, hanno scelto di supportare la Fondazione Telethon per la sua riconosciuta professionalità.




Igiene Urbana. Parla il numero uno di Tekra: "Siracusa, orgogliosi di essere qui"

Superato lo scoglio della migrazione del personale Igm, dal 10 dicembre sarà Tekra ad occuparsi del servizio di igiene urbana a Siracusa. Una nota ufficiale della società campana ufficializza il cosiddetto passaggio di cantiere, come anticipato da SiracusaOggi.it questa mattina dopo l’incontro all’ufficio del lavoro.
L’amministratore Alessio Antonello Balestrieri (foto) ed i legali Del Sorbo e Fasciano hanno seguito le ultime fasi della vertenza, dagli incontri in Prefettura alla firma della mattinata.
“Lunedì avvieremo il servizio di igiene urbana a Siracusa”, ha subito detto Alessio Antonello Balestrieri. “Per Tekra srl e per l’intero gruppo Balestrieri questo rappresenta sicuramente motivo di orgoglio. Sappiamo che svolgere il servizio in una città così importante, ricca di storia e cultura e tra le più belle del mondo porta con sé grandi responsabilità. Ma è una sfida che vogliamo cogliere”.
Poi un ringraziamento al prefetto Castaldo ed al viceprefetto Romano per gli sforzi messi in campo nella risoluzione delle ultime problematiche, esteso al “sindaco Francesco Italia, all’amministrazione comunale ed agli uffici tecnici comunali e grazie all’Ufficio Provinciale del Lavoro, alle rappresentanze sindacali ed alla Igm srl”.




Rifiuti. A Siracusa è il momento di Tekra: c'è l'intesa per il passaggio del personale

Da lunedì può iniziare ufficialmente l’era Tekra nella gestione dell’appalto rifiuti a Siracusa. Raggiunto l’accordo tra le aziende, è arrivato anche il si condizionato dei sindacati. Si sono ritrovati tutti attorno al tavolo convocato all’Ufficio del Lavoro – dopo la positiva mediazione della Prefettura – per siglare l’accordo che segna il passaggio del personale dalla società di Giulio Quercioli alla’azienda campana.
Tekra assorbirà 238 unità sulle 244 complessive attualmente in servizio per Igm. Mancano all’appello due lavorati in pensione e due dirigenti che hanno preferito rimanere nella galassia Igm. In un’altra sede Tekrà discuterà con i sindacati la riorganizzazione del personale, sulla base dell’articolo 7 del contratto collettivo nazionale. Rimane quindi in discussione il proposto demansinamento che il nuovo gestore vorrebbe operare alla luce di un numero di impiegati e dirigenti ritenuto troppo elevato rispetto alle necessità del servizio.
I sindacati presenti al tavolo hanno chiesto l’impegno formale di Tekra al rispetto dei livelli e delle retribuzioni maturate come da articolo 6 del contratto di categoria. Il nuovo gestore ha garantito che non saranno toccati questi aspetti eccezion fatta per i superminini o altri accordi intercorsi tra il lavoratore e Igm.
Resta da capire quale sarà il futuro dei circa 50 lavoratori delle cooperative che sino al 9 dicembre svolgeranno servizi aggiuntivi per il gestore uscente. Non essendo “coperti” da nessuna garanzia contrattuale nel passaggio di cantiere, rischiano di ritrovarsi fuori da ogni possibilità di accordo.