Siracusa. Porticato di Santa Lucia: dopo le feste, i lavori di consolidamento

Il porticato della chiesa di Santa Lucia extra moenia sarà oggetto di un intervento di messa in sicurezza. Nei giorni scorsi l’allarme per le condizioni della struttura settecentesca, con le colonne che presentano evidenti lesioni in parte collegate alla ricostruzione effettuata dopo il crollo del 1970.
Subito dopo la parentesi delle festività natalizie, cominceranno i lavori. Sono stati finanziati per circa 30.000 euro ed affidati ad una ditta di Noto. Sarà la Sovrintendenza a seguire e verificare l’esecuzione del progetto. Se ne discuterà approfonditamente domani, nel corso di una tavola rotonda a cui è stato invitato a partecipare il rettore della basilica, Fra Daniele. Settimane addietro si era rivolto al Fec (Fondo Edifici di Culto) per attenzionare le condizioni del porticato. La chiesa, intanto, si prepara a cambiare denominazione per diventare Santuario Diocesano.




Inquinamento, Confindustria non ci sta: "Su Rai Tre ascoltate verità parziali"

Confindustria Siracusa rompe il silenzio dopo la messa in onda su Rai Tre della trasmissione I Dieci Comandamenti. Dedicata all’inquinamento industriale (“Pane Nostro”, il titolo scelto) ed alle sue conseguenze nel polo petrolchimico siracusano, ha destato forte impressione presso l’opinione pubblica. Ma per l’associazione degli industriali, l’inchiesta di Domenico Iannacone avrebbe raccontato verità parziali. Sono nove i punti contestati e sui quali, attraverso un avviso pubblicato a pagamento su alcuni media, Confindustria Siracusa dice la sua.
Lamentato, anzitutto, il mancato diritto di replica “perchè non interpellati”. Poi una serie di smentite e correzioni su dati, numeri e circostanze relative ai diversi e più scottanti temi denunciati dalla trasmissione che – dice ancora Confindustria – ha destato “ingiustificato scandalo ed allarme sociale, non coinvolgendo le autorità e le istituzioni competenti (arpa, ex Provincia, sindaci ed Asp)al fine di fornire un quadro d’insieme del territorio oggettivo, completo e basato su dati scientifici e verificati”. Rivendicato, poi, da Confindustria Siracusa l’impegno delle aziende della zona industriale nel rispetto delle normative ambientali vigenti con l’obiettivo di promuovere la sostenibilità e la responsabilità sociale.
Anche il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, non hanno gradito diversi passaggi dell’inchiesta di Rai Tre perchè poco rispondenti al vero. Motivo per cui ha inviato una nota anche alla Commissione di vigilanza Rai chiedendo il diritto di replica.




Augusta. Smobilitata la tendopoli, "porto a vocazione commerciale, basta sbarchi"

Al porto commerciale di Augusta sono state smontate le tende che per mesi e hanno accolto i migranti in arrivo, per le operazioni di primo soccorso. Dopo l’annuncio delle settimane scorse sullo stop ai lavori per la realizzazione di un hotspot, il Dipartimento Regionale di Protezione Civile ha provveduto alla smobilitazione. Si proseguirà con l’eliminazione di tutte le altre strutture amovibili.
“Un’operazione voluta per la quale mi sono spesa, con ogni forza, nell’interesse di Augusta”, rivendica il sindaco Cettina Di Pietro. Che si augura adesso che torni centrale la vocazione commerciale del porto megarese. “Si avvii una nuova fase, in cui il nostro porto possa affermarsi negli ambiti in cui merita e, non di certo, come porto di sbarco”.




Siracusa. Rapina tabaccheria, "tradito" dai vestiti e da una lite in famiglia

I vestiti indossati hanno permesso ai carabinieri di risalire all’identità del presunto autore di una rapina ai danni di una tabaccheria. L’episodio è avvenuto lo scorso 19 novembre, in via Vanvitelli. Circa 150 euro il “bottino”. Dalla visione delle immagini di videosorveglianza, gli investigatori hanno riconosciuto il 24enne Aleandro De Simone che qualche ora prima della rapina, durante una lite in famiglia, era già stato identificato dalla stessa pattuglia dei carabinieri intervenuta per la rapina.
E’ stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto e agli arresti domiciliari. Fermo convalidato dal Tribunale di Siracusa, insieme ai domiciliari.




Siracusa. Droga in auto, arrestata con 3kg di hashish nascosti in una borsa

Aveva in auto 3kg di hashish, occultati all’interno di una borsa in plastica. E’ stata arrestata dai carabinieri la 41enne Simona Chiaramonte, posta ai domiciliari. Lo stupefacente era confezionato in tre diversi involucri da un chilo ciascuno, chiuso con nastro da imballaggio.




Siracusa. Adesso il teatro comunale è…stabile: arrivata l'agibilità definitiva

Era l’ultimo tassello che mancava per poter considerare a tutti gli effetti “in funzione” il teatro comunale di Siracusa. Ed è arrivato nel pomeriggio, quando la commissione comunale di vigilanza sui pubblici spettacoli ha rilasciato l’agibilità definitiva per lo storico edificio di Ortigia. Si chiude così un iter complicato, su cui aveva pesato anche “l’incidente” relativo al contestato impianto antincendio.
“Grazie ai componenti della commissione, al corpo dei Vigili del Fuoco, all’associazione nazionale Carabinieri, alle maestranze e a tutti coloro che negli anni hanno lavorato duramente per ottenere questo importantissimo risultato”, il primo commento del sindaco, Francesco Italia.
Esulta anche l’assessore alla cultura, Fabio Granata, che definisce “storica” questa giornata. “Il mio ringraziamento va a Guido Meli che con l’Istituto Regionale del Restauro assecondò e intraprese la mia visione sul recupero del Teatro chiuso dal 1956. Ed a Titti Bufardeci, a Roberto Visentin e a Giancarlo Garozzo che proseguirono la strada intrapresa e soprattutto a Francesco Italia con il quale condivido, non da oggi, una visione dinamica e innovativa di cultura, oltrechè il governo della nostra città che da domani sarà certamente più ricca con il suo teatro Comunale”.




Nuovo ospedale, adesso tutti lo vogliono più vicino: incontro tra sindaci

Il nuovo ospedale di Siracusa divide i sindaci della provincia. Non si riesce a trovare un punto di sintesi, ognuno “tira” per interessi di comunità e si rischia un nuovo stallo in un iter iniziato nel 1984 e che non ha visto sino ad oggi un solo grammo di cemento impiegato per la tirar su la nuova struttura.
Accogliendo le richieste dei Comuni della “Valle degli Iblei” (Buccheri, Buscemi, Canicattini Bagni, Cassaro, Ferla, Palazzolo Acreide, Sortino), il sindaco di Siracusa ha convocato per giovedì 29 Novembre, alle 15:30 a Palazzo Vermexio, la Conferenza dei Sindaci della provincia di Siracusa.
I centri della zona montana chiedono che la struttura sanitaria ospedaliera di Siracusa, nel suo ruolo distrettuale e provinciale, sia facilmente raggiungibile anche dalla provincia senza incorrere in quelle criticità viarie che una realizzazione in pieno centro abitato potrebbe creare. La decisione sulla migliore e funzionale scelta dell’area per il nuovo ospedale di Siracusa, deve – per i sindaci della provincia – nascere da un sereno e lucido confronto con tutto il territorio provinciale.
Viene da domandarsi, però, come si sia fatto in tutti questi anni a non sollevare problemi simili, vista la posizione dell’Umberto I a Siracusa e il piano della rete ospedaliera deciso – come sempre – dalla Regione.




Siracusa. "Siamo tutti bambini di Riace", la politica nella marcia dell'Infanzia

Divampa la polemica sullo striscione apparso durante la marcia dei diritti dei bambini, a Siracusa. Non è passato inosservato quel “siamo tutti bambini di Riace”, finito esposto in bella mostra dopo il corteo in piazza Santa Lucia. Non è, in effetti, esattamente chiaro il nesso tra la lodevole iniziativa del corteo e le riflessioni sui diritti dell’infanzia e quel messaggio che richiama in maniera diretta una vicenda che ha spaccato – politicamente – il Paese. Perchè, insomma, coinvolgere ragazzini di dieci anni in una storia di cui oggi poco possono comprendere? A molti è apparsa una intromissione della politica dei grandi in un corteo che doveva essere solo dei piccoli. Un rischio strumentalizzazione dietro l’angolo che ricorda da vicino quell’altro scivolone, la canzoncina con cui venne accolto l’allora premier Matteo Renzi alla Raiti.
“Si poteva evitare”, ammettono a mezza bocca da Palazzo Vermexio. Il Comune ha collaborato alla manifestazione, organizzata dalle associazioni della rete Siracusa Città Educativa. “Non controlliamo gli striscioni, non censuriamo e non suggeriamo slogan o idee”, spiegano anche dalle Politiche Scolastiche. Difesa però la bontà dell’iniziativa, “che vuole insegnare i valori della fratellanza e dell’inclusione”. Anche se diventa difficile comprendere come questi nobili principi debbano per forza passare da Riace e non da concetti di più semplice comprensione e condivisione per i bimbi degli istituti comprensivi come un generico “siamo tutti uguali, senza differenze di razza, cultura o religione”.
Rabbiosa la reazione del centrodestra siracusano che parla senza mezzi termini di uso strumentale dei bambini. La capogruppo di Cantiere Siracusa, Chiara Catera, annuncia una mozione formale perchè “i bambini devono restare fuori dal dibattito politico e strumentalizzarli è un atto inqualificabile. Non si può sporcare un’iniziativa così importante come quella della marcia per i diritti del bambino e sfruttarli, perché ignari di veicolare messaggi politici sugli striscioni. La compartecipazione all’iniziativa dell’amministrazione comunale con Città Educativa è certamente lodevole ma l’ingerenza politica è una chiara caduta di stile a cui non avremmo voluto assistere. Chiediamo che il Sindaco venga in aula a fare chiarezza”, il pensiero di Cantiere Siracusa. Anche il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Paolo Cavallaro, mostra di non gradire come “inconsapevoli e innocenti bambini” sarebbero stati utilizzati “per una squallida propaganda politica”.
Motivo per cui, secondo Fratelli d’Italia, “l’amministrazione comunale deve chiedere scusa alla cittadinanza intera e ai bambini, i cui diritti, soprattutto in questa città, sono largamente non rispettati e tutelati. Si è capito benissimo cos’è cittadinanza attiva: un contenitore dal volto nuovo ma strumento antico di un’area politica che vuole manipolare uomini e coscienze. Ma nessuno tocchi i bambini”.
Misurato il commento di Ezechia Paolo Reale, che guida l’opposizione in Consiglio comunale. “Non voglio strumentalizzare, ma i bambini vanno tenuti fuori dalle polemiche. La vicenda di Riace è divisiva, non andavano trascinati su questo tema che è politico. E’ un episodio di una manifestazione più ampia che va sostenuta e valutata positivamente. Ma ripeto, lasciamo stare i bambini e non coinvolgiamoli in vicende politiche. Portiamo avanti ognuno le nostre idee, ma i bambini non sono di destra o di sinistra: sono uguali e meritano una infanzia serena e tranquilla. La prossima volta pensiamoci un pò di più prima di preparare certi striscioni”, commenta. Ma non è l’unico nodo polemico. Fa discutere anche la presenza di Stonewall (associazione pro Lgbt, ndr) alla manifestazione dei bambini. “Ritengo inopportuno mischiare temi. Era anche il caso di informare prima i genitori che così come scelgono l’ora di religione potevano scegliere che tipo di informazione dare su temi delicati per un minore”, dice ancora Reale. “Si tratta di contenuti estranei all’appuntamento. Restituiamo ai bambini la loro infanzia e teniamo per noi adulti la trattazione di temi e questioni politiche e divisive della società”. Non la pensa così il sindaco, Francesco Italia, che parla di una “marcia per i diritti in cui diverse associazioni portano e rispecchiano i valori dell’inclusione. Stonewall fa parte della rete di Siracusa Città Educativa e partecipano a questi appuntamenti. Mi spiace che ci sia qualcuno a cui non piacciano alcune associazioni”. Sul tema dello striscione, il sindaco da la sua visione: “premesso che nessuno dell’amministrazione ha scritto striscioni, quello incriminato ribadisce che i bambini sono tutti uguali, come dice articolo tre della costituzione. siamo in momento delicato della nostra storia politica italiana, spira vento di discriminazione e razzismo. Se le maestre insegnano i bambini a rispettare i valori, fanno solo il loro dovere ed io a mia volta ho il dovere di fare i complimenti a chi insegna solidarietà, inclusione, rispetto delle differenze”.




Augusta. Ampliamento discarica di Costa Gigia, il prefetto commissario ad acta

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa di Palermo ha nominato il prefetto di Siracusa commissario ad acta per il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale ed il giudizio di compatibilità ambientale per l’ampliamento della discarica di Costa Gigia, ad Augusta. Condannato ancora una volta l’assessorato regionale Territorio ed Ambiente che dovrà pagare le spese legali.
L’impianto di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi ed urbani è gestito dalla Green Ambiente srl, società che nel 2011 ha presentato un’istanza per il rilascio di un’autorizzazione integrata ambientale (AIA) e del giudizio di compatibilità ambientale (VIA) per procedere ad ampliamento. Non avendo ricevuto risposta, nonostante numerosi solleciti e i pareri favorevoli resi dai diversi enti coinvolti nel procedimento, la società ha proposto ricorso, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Bice Pasqualone, avverso il silenzio rifiuto, chiedendo la nomina di un commissario ad acta per l’ipotesi di ulteriore inadempimento.
Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana in sede giurisdizionale, con sentenza del 2016, ha accolto il ricorso, accertando l’illegittimità del silenzioso rifiuto sulla domanda a suo tempo presentata dalla Green Ambiente e dichiarava l’obbligo di concludere il procedimento senza indugio, con riserva di nominare un commissario ad acta decorsi ulteriori novanta giorni dalla comunicazione della sentenza. Un termine che non ha prodotto novità fino alla nomina – richiesta dalla società – di un commissario ad acta che dovrà adesso completarsi per completare l’iter autorizzativo.

foto generica dal web




Rosolini. Carabinieri sequestrano ad un 72enne un fucile a canne mozze

Arrestato a Rosolini Giovanni Alecci, 72 anni, trovato in possesso si un fucile a canne mozze, con calcio tagliato e 49 cartucce illegalmente detenute. Lo teneva in casa. Immediato il sequestro dell’arma e delle munizioni. I carabinieri stanno indagando per appurare come l’uomo possa essere venuto in possesso dell’arma, di cui non era autorizzato alla detenzione. E’ stato posto ai domiciliari.

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