"Nero come il petrolio", passa per Augusta l'inchiesta di Report

“Nero come il Petrolio” è l’inchiesta della trasmissione Report che ha puntato le sue attenzioni sul contrabbando di petrolio lungo la rotta Libia-Malta-Italia. Giorgio Mottola firma un’interessa approfondimento di denuncia. Ricostruisce come il petrolio di contrabbando dalla Libia, attraverso Malta, raggiunga la Sicilia, precisamente Augusta. Qui sarebbe lavorato e venduto spesso a prezzi più bassi rispetto alla media. Un “dumping” che mette in crisi i distributori che si approvvigionano da canali regolari, che – di conseguenza – o si adeguano comprando anche loro dal canale illegale, o chiudono. L’inchiesta giudiziaria è ancora in corso.
Nel corso della puntata, mostrate anche le intercettazioni ambientali della Guardia di Finanza che diversi personaggi coinvolti in recenti operazioni (Dirty Oil, ndr) pranzare in un ristorante di Brucoli, la frazione di Augusta. C’è poi anche la storia misteriosa di un traghetto adesso in secca ma per alcuni anni sotto sequestro al porco commerciale megarese. Per rivedere la puntata clicca qui.




Borderless, l'agente marittimo di Augusta intercettato: "i rifiuti non sono barzelletta"

“Il rifiuto non è una barzelletta, il rifiuto è una cosa seria, che ci vuole un’origine, si deve classificare, c’è l’Europa, l’Italia e tutto un sistema di codici, e se uno parla di una cosa e parla dell’altro qua si finisce in galera”. L’agente marittimo di Augusta, tra i 24 indagati dell’inchiesta Bordless della Procura di Catania, non sapeva di essere intercettato. E con un fornitore di Vos Prudence parlava liberamente, fornendo preziosi indizi agli investigatori impegnati a far luce sul sistema di smaltimento dei rifiuti dei migranti arrivati a bordo delle navi delle ong.
Secondo le indagini, nel periodo dal primo gennaio del 2017 al 10 maggio del 2018 Vos Prudence avrebbe smaltito illecitamente circa 4.500 chili di rifiuti solidi, con un risparmio indebito di più di 50mila euro a fronte di una spesa sostenuta di 14mila euro. Per l’Aquarius l’ipotesi è di aver conferito circa 19.500 chili di rifiuti solidi con un risparmio di oltre 410mila euro a fronte di una spesa sostenuta di 61mila euro.
Una parte del sistema viene illustrata nella intercettazione, con tanto di consigli a proposito dello smaltimento dei vestiti indossati dai migranti. “Voi state creando soltanto cose che già avete l’opportunità di scendere in maniera tranquilla, andando a fare queste informazioni voi rischiate che la spazzatura ve la portate a casa voi. […] Altri porti ti chiedono 3.000 o 5.000 euro o te la lasciano a bordo, perché non vogliono avere a che fare con quel tipo di rifiuti, il rifiuto non è una barzelletta, il rifiuto è una cosa seria, che ci vuole un’origine, si deve classificare, c’è l’Europa, l’Italia e tutto un sistema di codici, e se uno parla di una cosa e parla dell’altro qua si finisce in galera […] Sono già cose da tre anni che facciamo ad Augusta, il discorso dei vestiti, perché dal Burbon (nave Bourbon Argos, ndr) fino adesso abbiamo fatto diverse altre volte, noi la classifichiamo come rifiuto speciale, come se fossero stracci della sala macchina”.




Smaltimento di rifiuti pericolosi degli sbarchi, Augusta nell'indagine Aquarius

Anche le “soste” in porto ad Augusta nell’indagine della Procura di Catania che ha portato al sequestro della nave della ong Aquarius. E’ finita al centro di una maxi inchiesta sullo smaltimento dei rifiuti pericolosi degli sbarchi. Da qui la formulazione dell’accusa: traffico illecito di rifiuti. Sequestrati anche 460 mila euro, corrispondenti “al profitto accertato – scrivono gli inquirenti – rispetto ai delitti contestati ‘attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti’, nei confronti sia degli agenti marittimi Francesco Gianino e Giovanni Ivan Romeo, sia delle Ong Medici senza frontiere – Operational Centre Belgium – Missione Italia, Medici senza frontiere – Operational Centre Amsterdam”. Gianino (indagato) è titolare dell’impresa individuale Mediterranean Shipping Agency con sede ad Augusta, intermediario dei rapporti commerciali tra l’ong Medici Senza Frontiere e le imprese imprese incaricate del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti di bordo operanti in vari porti d’Italia.
Notificati dalla Guardia di Finanza, unitamente al Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e della Squadra Mobile della Questura di Catania, 24 avvisi di conclusione delle indagini preliminari. Il decreto di sequestro preventivo d’urgenza delle somme di denaro è stato convalidato dal Gip di Catania, che ha anche disposto il sequestro preventivo della nave Ong “Aquarius” attualmente ormeggiata a Marsiglia in Francia.

“I soggetti coinvolti – scrivono i magistrati – a vario titolo, risultano aver sistematicamente condiviso, pianificato ed eseguito un progetto delittuoso di illegale smaltimento di un ingente quantitativo di rifiuti pericolosi a rischio infettivo, sanitari e non, derivanti dalle attività di soccorso dei migranti a bordo delle navi Ong Vos Prudence (da marzo 2017 a luglio 2017) e Aquarius (dal gennaio 2017 al maggio 2018) e conferiti in modo indifferenziato, unitamente ai rifiuti solidi urbani, in occasione di scali tecnici e sbarco di migranti nei porti di Catania, Augusta, Pozzallo, Trapani, Messina, Palermo nonché in altri porti italiani”.
Le indagini avrebbero permesso di scoprire come le Ong concordassero “con gli agenti marittimi di smaltire sistematicamente rifiuti speciali sanitari pericolosi a rischio infettivo, sanitari e non, derivati dall’attività di soccorso dei migranti a bordo della nave Aquarius, classificandoli fraudolentemente come rifiuti speciali e conferendoli in modo indifferenziato insieme ai rifiuti solidi urbani”.
In una intercettazione agli atti dell’inchiesta Bordless, Francesco Gianino spiega che i vestiti dei migranti “noi li classifichiamo come rifiuto speciale, come se fossero stracci della sala macchine”. Parla di “equilibri talmente sottili ormai consolidati in 2-3 anni” e si “va a certificare” l’urina di “gente che possono avere malattie infettive”. Ecco perché, spiega al suo interlocutore, bisogna comportarsi “come una zanzara in una cristalliera, non come un elefante dentro la cristalliera…si spezza il coso poi non posso aiutarti”.
L’accusa, nei confronti delle Ong, è di “attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti” commesso a loro vantaggio dai diversi soggetti di varie nazionalità. “Gli indagati – sostiene la Procura di Catania – qualificavano, conferivano e smaltivano fraudolentemente, in modo indifferenziato, i rifiuti derivati dall’attività di salvataggio in mare (gli indumenti contaminati indossati dagli extracomunitari, gli scarti degli alimenti somministrati agli stessi, nonché, i rifiuti sanitari infettivi utilizzati a bordo per l’assistenza medica) eludendo i rigidi trattamenti imposti dalla loro natura infettiva (in ragione della quale gli stessi andavano classificati come pericolosi, sanitari e non, ad alto rischio infettivo)”.
Dalle indagini sarebbe emersa la consapevolezza da parte degli indagati della pericolosità degli indumenti indossati dai migranti, “in quanto fonte di trasmissione di virus o agenti patogeni contratti durante il viaggio, come emergeva tra l’altro anche dai Sar Report Rescues in relazione alle condizioni sanitarie dei migranti assistiti a bordo dell’Aquarius (ove si segnalano frequenti casi di scabbia, HIV, infezioni del tratto respiratorio quali tubercolosi, meningite)”.




Siracusa. La Marcia dei Diritti dei Bambini, partecipazione record

Numeri che aiutano anche a raccontare il caos che si è venuto a creare attorno: sono stati poco meno di 1.500 i bambini e ragazzi degli Istituti Comprensivi di Siracusa che hanno animato oggi la Marcia dei diritti dei bambini, organizzata dalle realtà associative e cooperative della rete degli Amici di Siracusa Città Educativa e dal Comune di Siracusa.
Il corteo, in partenza dal Campo Scuola Pippo Di Natale, si è snodato lungo viale Teocrito e viale Luigi Cadorna. Arrivo in piazza Santa Lucia per il saluto del sindaco e i numerosi volontari delle associazioni e cooperative, per una mattinata di giochi, animazioni e letture sui diritti promulgati dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia.
“Bisogna lavorare insieme per consegnare un mondo migliore ai bimbi e le bimbe e noi ci stiamo impegnando affinchè ciò avvenga”, ha detto Cristina Aripoli, referente delle associazioni amici di Città Educativa. In corso, intanto, la settimana dell’educazione dedicata alla memoria di Pino Pennisi. “Questa settimana continuerà all’insegna della formazione, dei laboratori e dei seminari su tematiche quali diversità, differenze, inclusione, rispetto e tanto ancora.Le associazione e cooperative del terzo settore saranno sempre in prima fila per tutelare i diritti dei più piccoli”.




E' stata fatta brillare la pesante bomba rinvenuta a Palazzolo: zona rossa ok

Sono cominciate questa mattina, pochi minuti dopo le 8.00, le operazioni di bonifica e brillamento di un ordigno bellico risalente al secondo conflitto mondiale, rinvenuto in contrada Bibbia tra Palazzolo e Canicattini. Si tratta di una bomba di 250 libbre di fabbricazione inglese. Al lavoro gli specialisti del Reggimento Genio Guastatori di Palermo, arrivati nei giorni scorsi per i rilievi e le operazioni propedeutiche del caso.
La zona rossa interessata dalle operazioni ha un raggio di 2 km. Tutte le abitazioni presenti nella zona sono state evacuate, sotto il controllo del centro di coordinamento creato per l’operazione dalla Prefettura di Siracusa.
La strada provinciale 86 è chiusa dalle 8.00 e presidiata costantemente dalle forze dell’ordine, sino al termine delle operazioni, previsto per le 13. Ma il brillamento è stato concluso attorno alle 11, senza alcuna difficoltà.
A Palazzolo e Canicattini avvertita una deflagrazione, dovuta all’esplosione controllata dell’ordigno.
A trovare la pesante bomba inesplosa, un cercato di funghi scivolato proprio sull’ordigno. “Il 9 e il 10 luglio del 1943 Palazzolo fu attaccato dalle squadriglie anglo-americane con due pesanti bombardamenti. Le vittime tra civili e militari non furono mai stimate esattamente, ma il paese fu semidistrutto e molte famiglie persero figli, parenti e amici. Molte case furono colpite e ridotte in macerie, testimonianza fino a poco tempo fa ne erano alcuni palazzi della via Garibaldi dove si trovava il comando militare cittadino. Grossi danni anche per il palazzo comunale e il palazzo della pretura, mentre delle bombe colpirono i pressi di piazza del popolo e piazza Umberto I causando terrore e innumerevoli feriti tra le persone che si trovavano tra le vie del centro storico”, ricorda il sindaco Salvo Gallo.




Siracusa. No ai pass Ztl per i clienti dei ristoranti: bocciata la proposta

Il Consiglio comunale ha detto no ai pass temporanei alla Ztl per i clienti dei ristoranti. Respinto l’ordine del giorno che era stato presentato da Franco Zappalà. Il consigliere comunale proponeva quella soluzione per andare incontro alle esigenze di quanti, esercenti e ristoratori del centro storico, lamenterebbero “difficoltà ad ospitare i clienti siracusani poichè impossibilitati a entrare in Ortigia”. Persto veniva chiesto all’amministrazione di concedere ai ristoratori pass segnalatori per i loro utenti, impegnando tale autorizzazione al costo simbolico di 5 euro ad accesso, limitato al consumo del pasto.
Finita subito al centro di un acceso dibattito pubblico, la proposta è stata prima bocciata dall’opinione pubblica e – adesso – anche dal Consiglio comunale.




Augusta. "Lungomare Liberato", all'ex Idroscalo scattano i sequestri

Secondo round per l’operazione “Lungomare Liberato” della Capitaneria di Porto di Augusta. Dopo le diffide posizionate nei giorni scorsi su tutte le imbarcazioni di ignoto proprietario, abbandonate sul pubblico demanio, è scattata la rimozione. Centro delle attività odierne, l’area dell’ex Idroscalo.
Oltre 40 imbarcazioni sono state sequestrate: 20 erano collocate sull’arenile e 20 in acqua, ormeggiate ai gavitelli od ai pontili. Dodici pontili sequestrati, insieme a 3 roulotte.
Chiesta all’Autorità di Sistema Portuale di Augusta la bonifica delle aree, ponendo in essere la rimozione coatta dei natanti ancora presenti, dei veicoli e dei pontili.
Impegnate un’aliquota di personale della Guardia Costiera, un’unità navale militare della Guardia Costiera, un Nucleo di Operatori Subacquei sempre della Guardia Costiera, oltre che la partecipazione di un’aliquota di personale appartenente al Commissariato di Polizia, alla Compagnia Carabinieri, alla Compagnia Guardia di Finanza, ed al Corpo di Polizia Municipale, tutti di Augusta.




Siracusa. Sequestrati 32kg di pescato: sanzioni per 4.500 euro

Sequestrati a Siracusa 32 kg di prodotto ittico privo di tracciabilità. Il pescato era a bordo di un furgone frigorifero bloccato mentre era in transito per le vie cittadine. Il mezzo era sprovvisto di qualsiasi autorizzazione sanitaria e per questo motivo il conducente è stato sanzionato per 3.000 euro, oltre ai 1.500 euro della contestazione di illecito amministrativo per mancata tracciabilità.
Il prodotto ittico è stato sottoposto a visita organolettica da parte di personale dell’Asp che lo ha giudicato inadatto al consumo umano. Disposta la distruzione.




Siracusa. Consiglio comunale "snobbato" da assessori e dirigenti

Torna in aula oggi alle 18 il Consiglio comunale di Siracusa, in seconda convocazione. Nervi tesi per l’assenza di assessori e dirigenti che ha reso, ieri, complicati i lavori per la mancanza di interlocutori. Il vuoto è stato poi riempito dal vice sindaco e assessore alla Mobilità, Giovanni Randazzo, che si è scusato per il suo ritardo e per le assenze.
A sollevare la questione Salvo Castagnino quando è stato chiamato a relazione sul primo argomento: la nomina del capo di gabinetto del sindaco. Il consigliere ha prima espresso perplessità sulla scelta di una professionalità esterna all’Ente, ma poi ha chiesto di calendarizzare il punto in una prossima seduta proprio per la mancanza di rappresentanti dell’amministrazione. L’assenza è stata stigmatizzata in maniera decisa da Cetty Vinci, Zappalà e da Paolo Reale che, dopo essersi chiesto se fosse legittima la scelta di un capo di gabinetto esterno operando con un bilancio in dodicesimi e viste la difficoltà finanziarie del Comune, ha proposto di abbandonare l’aula in segno di protesta rinunciando tutti al gettone di presenza. Favorevoli si sono detti Roberto Trigilio e Mauro Basile, mentre Michele Mangiafico ha suggerito di limitarsi a trattare solo gli atti di indirizzo che non richiedevano la presenza dell’amministrazione; Mangiafico e Ferdinando Messina hanno chiesto alla presidente dell’assemblea, Moena Scala, di essere più incisiva nel chiedere la presenza di assessori e dirigenti ai lavori dell’aula.




Siracusa. Sorpreso a spacciare in piazza San Metodio: arrestato

Arrestato in flagranza del reato di spaccio di stupefacenti il 24enne Tommaso Liotta. I Carabinieri lo hanno sorpreso mentre cedeva dosi in piazza San Metodio. Era stato arrestato per lo stesso reato solo 4 giorni fa. Un’accurata perquisizione personale ed un’ispezione della zona circostante hanno permesso di rinvenire 13 dosi di marijuana confezionate singolarmente e nascoste all’interno di una cavità del tronco di una palma, utilizzata come posto sicuro ove nascondere la droga e da cui prelevarla volta per volta. E’ stato posto ai domiciliari.