Il comprensivo Verga di Siracusa premiato a Genova: una canzone per il Morandi

L’istituto comprensivo Verga è tra i vincitori del concorso #Genovanelcuore. Primo premio per la scuola siracusana che ha composto una canzone (“Fra rocce e mare”) sul tema proposto: il crollo del ponte Morandi.La canzone è stata eseguita dal coro scolastico – il Verga è ad indirizzo musicale – composto da 40 studenti. Insieme al Verga sono stati premiati il polo infanzia Passi D’Oro-Ionadi di Vibo Valentia, l’istituto comprensivo Voltri 2 di Genova e il liceo artistico Galvani di Cordenons (Pordenone).
Cerimonia di premiazione, ieri sera, in occasione del Salone Orientamenti in corso nel capoluogo ligure. A ritirare il premio, la dirigente Annalisa Stancanelli che ha ringraziato i ragazzi del coro ed i docenti Alessandra Furnari, Patrizia Carta, Concetta Cappuccio, Salvatore Carnemolla, Luigi Romeo e – per il video – Linda Coppa.
Alla giuria del concorso – bandito dalla direzione generale per lo Studente del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con la collaborazione della Regione Liguria – sono arrivati circa 1.400 lavori arrivati dalle scuole di ogni ordine e grado di tutta Italia. Un premio speciale della commissione è stato consegnato a Elena Rivolta dell’Ipsaar Bergese di Genova e sono state assegnate anche nove menzioni speciali suddivise tra i diversi ordini e gradi di istruzione.




Siracusa. Chi vuol gestire il parco robinson di via Algeri?

Per il parco robinson di via Algeri, inaugurato nel 2014, l’amministrazione comunale cerca una associazione disposta a gestire e salvaguardare lo spazio pubblico. Quindici giorni di tempo per presentare la propria candidatura al Servizio Verde Pubblico del Comune di Siracusa che si riserverà di scegliere per poi siglare un protocollo.
L’associazione dovrà garantire l’apertura e la chiusura quotidiana del parco e il libero accesso, richiedendo di volta in volta agli assessorati competenti gli interventi necessari per la cura del verde e della pulizia. Il tutto a titolo assolutamente gratuito. In cambio, l’associazione potrà organizzare manifestazioni sportive, culturali e di spettacolo anche in cambio di contributi economici pubblici. Il protocollo avrà durata di tre anni.
In precedenza, stessa strada era stata tentata con il parco robinson di Bosco Minniti. Nessuna associazione ha però risposto all’invito del Comune.




Priolo. Rischio industriale, sismico e idrogeologico: vademecum della Protezione Civile

Locandine per informare i priolesi su cosa qualora dovessero presentarsi emergenze da rischio industriale, sismico o idrogeologico. Da domani faranno bella mostra di sè nelle scuole e sulle vetrine di molti negozi. E’ una nuova iniziativa dell’attiva Protezione Civile comunale di Priolo, subito sposata dal sindaco Pippo Gianni.
Le locandine rappresentano una sorta di vademecum per prevenire e conoscere i pericoli connessi al rischio industriale, sismico e idrogeologico con utili indicazioni su cosa fare e come comportarsi a casa, a scuola e all’aperto.




Siracusa si tinge di viola per la settimana del prematuro: sabato la giornata mondiale

Da lunedì e fino al 17 novembre si “colorano” di viola la fontana di Diana, il prospetto dell’Umberto I e diversi altri monumenti ed edifici di Avola, Floridia, Lentini e Palazzolo. Si celebra così la settimana della prematurità che conduce all’appuntamento del 17 novembre: la giornata mondiale della prematurità. Iniziative anche nel reparto di Neonatologia e Terapia intensiva neonatale dell’ospedale Umberto I, diretto da Massimo Tirantello.
“La prematurità esiste e serve sostegno per le famiglie coinvolte”, spiegano dall’associazione Pigitin.




Consorzio di Bonifica, nuovo commissario straordinario: Francesco Nicodemo

Si insedierà domani il nuovo commissario straordinario del Consorzio di Bonifica Sicilia orientale, Francesco Nicodemo, nominato dall’assessore regionale dell’Agricoltura, Edy Bandiera.
Ex sindaco di Ramacca e già assessore provinciale a Viabilità e Lavori pubblici, Nicodemo prenderà il posto di Marcello Maisano alla guida dell’ente che riunisce i vecchi consorzi di Caltagirone, Catania, Enna, Messina, Ragusa e Siracusa.
Sposato con due figli, titolari di una importante azienda agricola vitivinicola, Nicodemo ha amministrato uno dei comuni della Piana di Catania più agrumetati, appunto Ramacca, dove peraltro insistono altre coltivazioni intensive – specie carciofi – la cui superficie irrigua è una delle piu vaste del comprensorio. Nel curriculum del neocommissario, infine, anche una buona conoscenza dell’apparato burocratico della Regione, avendo avuto delle esperienze negli uffici di Gabinetto degli Assessorati del Territorio e dell’Ambiente e poi alle Infrastrutture.
Il passaggio di consegne avverrà nella sede legale dell’ente, in via Centuripe a Catania, alla presenza dell’assessore Bandiera, alle 12.30.




Siracusa. Cocaina per 5.000 euro nelle mutande, arrestato 35enne

Arresto in flagranza di reato per il siracusano Giuseppe Rinaldi. Il 35enne stava percorrendo in auto a velocità elevata la strada di Targia. Fermato e sottoposto a controllo, è stato trovato in possesso di 50 grammi di cocaina pura ancora da tagliare, nascosta nelle mutande. E’ stato condotto in carcere a Cavadonna.
Lo stupefacente sequestrato, venduto a piccoli spacciatori locali, avrebbe consentito un ricavo di circa 5.000 euro.

foto archivio




RevolutionBet: sequestrati anche centri scommesse di Siracusa e provincia

Ci sono anche diversi centri scommesse della provincia di Siracusa tra quelli sequestrati nell’ambito dell’operazione RevolutionBet. Eseguiti 28 fermi, anche nei confronti di esponenti dei clan mafiosi Santapaola-Ercolano e Cappello, dediti al controllo illecito del mercato delle scommesse sportive e dei giochi esercitati attraverso rete telematica e raccolte da banco. Tra loro anche il pachinese Nino Iacono, candidato sindaco della cittadina alle ultime amministrative ed ex consigliere comunale. Siracusa, Augusta e Floridia le cittadine aretusee nelle quali sono avvenute i sequestri di centri scommesse.
I reati contestati – a vario titolo – sono quelli di associazione mafiosa, associazione a delinquere, a carattere transnazionale, finalizzata all’illecito esercizio sul territorio nazionale di giochi e scommesse sportive; di riciclaggio; di autoriciclaggio; di intestazione fittizia di beni; di truffa a danno dello Stato; di omessa e infedele dichiarazione dei redditi, reati aggravati dalla finalità di agevolazione dell’associazione di stampo mafioso, per avere consentito ai due sodalizi mafiosi summenzionati l’infiltrazione e la connessa espansione nel settore dei giochi e delle scommesse on line, nonché l’autoriciclaggio dei proventi derivanti dalle attività criminose delle stesse associazioni.
Contestualmente all’esecuzione dei provvedimenti di fermo, sono stati eseguiti in via d’urgenza sequestri preventivi di beni per un valore di circa 70 milioni di euro, in Italia che all’estero e 46 agenzie di scommesse/internet point nelle province di Catania, Messina, Siracusa, Caltanissetta e Ragusa.
In particolare, la Guardia di Finanza di Catania, con l’ausilio del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (Scico), ha dato esecuzione a sequestri preventivi finalizzati alla confisca, anche per “sproporzione”, di un patrimonio complessivo dell’ingente valore sopra indicato in virtù di approfondite indagini economico-finanziarie condotte da questa stessa Forza di Polizia e con l’attivazione dei canali di cooperazione
internazionale giudiziaria e di polizia che hanno consentito di individuare e sequestrare circa un centinaio di rapporti bancari e conti correnti accesi in Italia e nelle Isole di Man, mentre altrettanti conti correnti e depositi bancari sono stati individuati in altri Paesi.
Sempre la Guardia di Finanza ha inoltre sequestrato venticinque centri scommesse attivi nelle province
di Catania, Messina e Siracusa; i Carabinieri ne hanno sequestrata uno a Misterbianco (Ct) mentre altre venti sono stati individuati e sequestrati dalla Polizia di Stato, riconducibili direttamente o indirettamente al clan Cappello.
Le indagini si sono avvalse tutte, oltre che di attività tecniche e dinamiche, del contributo di un collaboratore di giustizia che era stato, grazie alle proprie competenze tecniche specifiche, l’ideatore della struttura organizzativa utilizzata dai sodalizi mafiosi per operare nel settore. E’ stato lui a fornire la chiave di lettura che ha permesso di svelare il sistema illecito che procurava alle organizzazioni criminali ingenti profitti derivanti da un volume di scommesse quantificato dalla Guardia di Finanza di Catania, solo per il sito web “revolutionbet365.com in circa 20 milioni di euro da ottobre del 2016 a giugno del 2017. Un volume di scommesse del tutto sconosciuto all’Erario. Una simile attività criminale avrebbe assicurato ai sodalizi mafiosi catanesi un profitto complessivo di oltre 50 milioni di euro tra il 2011 e il 2017.
Le agenzie di scommesse controllate direttamente o indirettamente dai clan simulavano un’attività di trasmissione dati per la raccolta “on line” di scommesse, ma in realtà operavano la tradizionale raccolta “da banco” per contanti. La riconducibilità ai sodalizi mafiosi di tali agenzie è stata schermata attraverso un reticolo di società estere (localizzate principalmente nelle Antille Olandesi a Curaçao) amministrate da prestanome, che ha permesso di riciclare i guadagni illecitamente conseguiti.
Per il versante siracusano dell’operazione, figura di spicco è ritenuta dagli investigatori quella dell’imprenditore pachinese Antonino Iacono che avrebbe curato gli interessi del clan Cappello.
La Guardia di Finanza ha sequestrato 42 unità immobiliari e 36 società commerciali (tra le quali oltre a società nazionali ed estere attive nel gaming anche un autosalone, una società di rimessaggio di barche e noleggio di moto d’acqua, una palestra, una squadra di calcio militante nel campionato di Promozione). Tra i beni di particolare pregio, vi sono una villa sul mare, edificata ad Augusta e non censita al catasto e un lussuoso appartamento di 11 vani sita a Castelnuovo di Porto a Roma (fittiziamente intestato a un Gruppo Europeo di Interesse Economico maltese) nonché 5 appartamenti in Austria (Vienna e Innsbruck).
Attive ed interessate al sistema illegale erano due distinte associazioni a delinquere, dedite all’esercizio del gaming on line clandestino, “socie” in interessi coincidenti con quello della compagine mafiosa di riferimento.




Pachino. Incendio di un'auto in via De Pretis, arrestato presunto autore

Arrestato a Pachino, nella flagranza di reato, Pasquale Falco. I carabinieri sono intervenuti in via de Pretis, dove era stata segnalata un’autovettura in fiamme. Giunti sul posto hanno constatato che le fiamme avevano invaso l’abitacolo dell’autovettura ed hanno notato una persona sospetta aggirarsi nelle vie limitrofe.
Bloccato l’uomo hanno provveduto, assieme ai Vigili del Fuoco del distaccamento di Noto ad accertarsi che non ci fosse nessuno all’interno dell’autovettura e quindi a spegnere le fiamme. Accertata la natura dolosa dell’evento, il fermato è stato tratto in arresto in attesa della celebrazione del rito direttissimo previsto per la giornata odierna presso il Tribunale di Siracusa.




RevolutionBet, intercettazioni: "soldi virtuali diventano soldi veri"

L’imprenditore pachinese Nino Iacono, uno dei fermati nell’operazione RevolutionBet, racconta in una telefonata intercettata e finita agli atti dell’inchiesta come i soldi virtuali diventavano regolari. Uno dei meccanismi che sarebbero stati seguiti ed utilizzati dalle organizzazioni che controllavano i centri scommesse.
Iacono spiega al suo interlocutore come far circolare i soldi utilizzando schedine e centri scommessi specifici, come la Planet Win, perchè “ti dà servizi in più“. Da Noto a Scicli, passando per Avola, Pachino e Palazzolo Iacono mostra di sapere dove e come è meglio muoversi. “In questi cinque paesi abbiamo il monopolio noi altri, se lui se li paga con il 7,9% gli pulisce le labbra a quello… Si deve pagare l’affitto, i dipendenti lui… E tutte cose”.




Siracusa. Consiglio comunale, nervi tesi tra Castagnino e il sindaco di Palazzolo

Alta tensione in Consiglio comunale durante la seduta di questa mattina. Si è sfiorato lo scontro fisico tra il consigliere comunale Salvo Castagnino ed il sindaco di Palazzolo, Salvo Gallo. Quest’ultimo era seduto tra il pubblico per seguire i lavori dell’aula.
Durante l’intervento di Castagnino, che stava ponendo una pregiudiziale sulla formulazione nell’ordine del giorno del punto relativo all’area dell’ospedale, il primo cittadino di Palazzolo ha più volte interrotto il consigliere. Per riportare la calma, il presidente Moena Scala ha deciso di interrompere i lavori. Ma nel frattempo i toni si erano scaldati. Castagnino, alla ripresa della seduta, ha fatto mettere a verbale di non essersi sentito tutelato nello svolgimento della sua funzione.
“Quando ho detto che i cittadini della provincia non possono essere trattati peggio dei profughi, il consigliere Castagnino ha chiesto che venissi allontanato”, spiega Salvo Gallo. “A quel punto ho indossato la fascia tricolore. Non ho provocato nessuno ed ho difeso il presidente del Consiglio di Siracusa che veniva attaccata con irriverenza dal consigliere. Mi sono allontanato volontariamente mentre venivo minacciato da Castagnino intenzionato ad usare violenza sulla mia persona”, denuncia il sindaco di Palazzolo.
Parole di fronte alle quali sorride il consigliere vinciulliano, difeso trasversalmente dai consiglieri di maggioranza ed opposizione peraltro intervenuti per cercare di riportare la calma. “Non ho offeso nessuno e non ho provocato. Sono stato anzi io provocato. Il regolamento è chiaro e dice che un consigliere non possa essere interrotto, peraltro con irrituale frequenza, durante un suo intervento. Ho apprezzato il comportamento dell’aula. Meno, ovviamente, il comportamento del sindaco di Palazzolo che si è messo sull’attenti con la fascia tricolore dentro l’aula”, spiega Castagnino.
“Non conosce il valore di questo simbolo”, ha ruggito Gallo prima di lasciare l’aula al quarto piano di Palazzo Vermexio, nel trambusto generale, che ha visto anche l’intervento degli agenti della Polizia Municipale presenti. “Lo tranquillo, conosco e rispetto quel simbolo. Lui però dovrebbe mostrare più rispetto per il Consiglio comunale di Siracusa”.