Siracusa. Legambiente chiama a raccolta i volontari: "puliamo il Robinson"

I volontari di Legambiente in azione al parco Robinson di Bosco Minniti. Sabato Legambiente celebra la 26esima edizione di Puliamo il Mondo, la più grande iniziativa di volontariato ambientale italiana. E quest’anno la “casa” siracusana sarà proprio il grande spazio pubblico di via Madre Teresa di Calcutta.
Appuntamento alle 9, per una veloce illustrazione pratica su come si raccolgono, si separano e si conferiscono correttamente i rifiuti in maniera differenziata. Dalle 9.30 scatta la pulizia del parco.
L’edizione 2018 è caratterizzata dallo slogan “Puliamo il mondo dai pregiudizi”: azioni di cittadinanza attiva, per promuovere la vivibilità e la bellezza dei luoghi ma anche per offrire un’occasione di integrazione e di abbattimento delle barriere culturali e sociali.
Hanno già aderito diverse scuole come il Quintiliano ed il Gargallo, insieme al comprensivo Costanzo. E poi l’Unione degli Studenti, Arciragazzi, Croce Rossa, Accoglierete, Arci, Amnesty International, Cas, Banca Etica, Slow Food. Sostegno logistico di Igm.




Augusta. Avvicendamento al comando tattico di Mare Sicuro

Ieri 24 settembre si è svolta a bordo della fregata Alpino, ormeggiata in porto ad Augusta, la cerimonia di avvicendamento al comando tattico dell’Operazione Mare Sicuro.
Alla presenza del Comandante in Capo della Squadra Navale, ammiraglio di squadra Donato Marzano, il contrammiraglio Angelo Virdis ha ceduto dopo quasi due mesi di attività in mare il comando al contrammiraglio Davide Berna.
L’Operazione Mare Sicuro, avviata il 12 marzo 2015a seguito dell’evolversi della crisi libica, prevede il dispiegamento di un dispositivo aeronavale allo scopo di garantire attività di presenza, sorveglianza e sicurezza marittima nel Mediterraneo centrale e nello Stretto di Sicilia, in applicazione della legislazione nazionale e degli accordi internazionali vigenti.
Le unità d’altura incluse nel dispositivo aeronavale operano in un’area di mare di circa 160.000 km quadrati assicurando presenza e sorveglianza, tutela degli interessi nazionali, sicurezza delle attività marittime di interesse nazionale, protezione delle linee di comunicazione e delle navi commerciali in transito, protezione delle fonti energetiche strategiche d’interesse nazionale e la sorveglianza dei possibili movimenti delle formazioni jihadiste, nonché per assicurare la necessaria cornice di sicurezza alle operazioni dei mezzi nazionali in Mediterraneo centrale.Dal 1 gennaio 2018, i compiti della missione sono stati ampliati ed ora comprendono le attività di supporto e di sostegno alla Guardia Costiera e alla Marina Militare libiche rafforzando quanto già in atto da parte della Marina Militare che opera nel Mediterraneo.
La fregata Alpino, attualmente sede del comando dell’Operazione Mare Sicuro, è la quinta nave italiana costruita nell’ambito del programma italo-francese denominato Fregata Europea Multi Missione (FREMM). Per la nostra Marina è prevista la realizzazione di dieci fregate, di cui sei in configurazione polivalente (General Purpose – GP) come il Bergamini e quattro in configurazione antisommergibile (Anti Submarine Warfare – ASW).
Con un equipaggio di 168 tra uomini e donne, 144 metri di lunghezza ed un dislocamento a pieno carico di 6.700 tonnellate, nave Alpino è una fregata polivalente, progettata all’insegna dell’innovazione e della flessibilità, in modo da operare attivamente nella tutela degli interessi nazionali e poter rispondere con successo agli scenari futuri.




Siracusa. Vende ma poi si "riprende" una bici elettrica: denuncia per furto

Denunciato un 59enne siracusano per il reato di furto di una bicicletta con pedalata assistita. Era stata precedentemente oggetto di una vendita ma siccome il prezzo non sarebbe stato interamente pagato, l’uomo avrebbe deciso di riprendersi il mezzo elettrico. E si sarebbe fatto aiutare da un minorenne, fatto contestato come aggravante.




Siracusa. Arretramento delle coste, esperti a confronto il 26 settembre

Dalla Germania all’Italia, la Sicilia – e Siracusa – sarà il terzo punto di incontro per il Mopp-Medflood, un progetto di ricerca finanziato dall’Inqua (International Union for Quaternary Research) per il periodo 2016-2020. L’obiettivo è fronteggiare fenomeni legati alle dinamiche costiere: sollevamento del livello del mare, erosione, mareggiate e tsunami.
L’evento, che si terrà mercoledì 26 settembre presso il Consorzio dell’Area marina protetta del Plemmirio, gode del patrocinio e della co-organizzazione dell’Ordine regionale dei geologi di Sicilia: “Si tratta di studi e ricerche ai quali guardiamo con grande attenzione e partecipazione. Sono molto importanti per conoscere e contrastare l’arretramento della costa”, commenta il presidente dell’Ordine, Giuseppe Collura.
Il primo incontro, i cui responsabili sono Giovanni Scicchitano dello Studio Geologi Associati T.S.T. di Misterbianco a Catania e Matteo Vacchi dell’University of Exeter in UK, si è tenuto nel 2016 a Brema, in Germania. Qui sono state condivise finalità e strategie della ricerca. Nel 2017 il gruppo di lavoro si è incontrato a Palau, in Sardegna, per una campagna di rilievi e studi.
Diverse e varie le pubblicazioni scientifiche raccolte in questi anni e che mercoledì verranno presentate assieme ai risultati preliminari dei progetti internazionali di ricerca MOPP-MEDFLOOD e IGCP 639.
In questi giorni vari gruppi di ricerca italiani ed internazionali radunati in Sicilia per l’evento si sono incontrati e confrontati sulle tematiche oggetto dei progetti, “soprattutto – spiega il geologo Marco Andolina – sullo studio delle dinamiche costiere in relazione alle variazioni relative del livello del mare avvenute in epoche geologiche e storiche, nonché alla modellizzazione di scenari futuri di sommersione”.




Pachino. Parco urbano di contrada Cozzi: 1,5 milioni per riqualificarlo

“La nuova area attendamenti e containers nascerà all’interno del parco urbano di contrada Cozzi: sarà un’opportunità unica per riqualificarlo”. E’ il pensiero del sindaco, Roberto Bruno, dopo l’approvazione da parte della giunta municipale del nuovo progetto esecutivo. “L’amministrazione comunale – ha dichiarato – ha deciso di utilizzare i fondi della Regione destinati all’area attendamenti e containers per realizzare l’opera all’interno del parco urbano, cioè puntando su un immobile di proprietà dell’ente stesso, con il duplice scopo di mettere a disposizione dei cittadini un luogo di assembramento in caso di eventi sismici, ed anche per riqualificare il parco urbano facendolo diventare, per la rimanente parte, anche quell’area ludico ricreativa che la città attende da anni». Quando il dipartimento regionale della Protezione civile accrediterà i fondi (che sono già stato assegnati) sarà avviata la fase della gara d’appalto.




Bonifiche, l'altra faccia: l'inerzia che blocca lo sviluppo. Appello di Confindustria

Il presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona, lancia un appello ai sindaci dell’area industriale e quindi compreso quello di Siracusa: “chiedano con forza, d’intesa con i parlamentari, al Governo nazionale la ridefinizione del perimetro della stessa area Sin che appare allargata a dismisura”.
Il tema è noto. Il sito di interesse nazionale ingloba territori di 4 Comuni: Priolo, Augusta, Melilli e Siracusa. Non tutte le aree incluse però sono interessate da fenomeni di inquinamento industriale o da presenza industriale. Un eccesso di zelo del passato che oggi presenta il conto: lo Stato, in 18 anni, ha bonificato solo il 20% dell’area che avrebbe dovuto. Una inerzia che ha pesato anche sulla regolare crescita di quelle zone.
“L’attuale Sito di Interesse Nazionale – dice Bivona – è un’area di 5.814 ettari e comprende non solo l’area industriale (2134 ettari) ma ingloba grandi pezzi di territorio ed a Siracusa si spinge fino a Epipoli, il porto, la fascia costiera fino ai Pantanelli e non si comprende quale criterio è stato seguito per inserirli all’interno dell’attuale Sin. Vorrei ricordare che ciò ha causato negli anni passati il blocco di importanti investimenti anche turistici e la fuga di imprenditori che volevano investire nella provincia di Siracusa”.
I terreni all’interno dell’area Sin di Priolo infatti sono regolamentati da accertamenti e soggetti a vincoli non solo onerosi economicamente ma anche a tempi di svincolo indefiniti, che rendono di fatto difficile l’avvio di nuove attività imprenditoriali.
“Oggi abbiamo un altro rischio: che si perda anche l’occasione dei vantaggi previsti per chi investe nelle aree ZES la cui gestione è affidata alla Autorità di Sistema di Augusta-Catania. Il Governo Regionale sta infatti definendo – continua il Presidente di Confindustria Siracusa – i confini della Zona Economica Speciale che sarà di estensione limitata per disposizione ministeriale e che interesserà parte di aree della Sicilia orientale da Messina fino a Gela. Saranno escluse le aree soggette a vincoli come nella fattispecie le aree SIN”.
Un paradosso. Il porto di Augusta, la cui caratteristica di porto “core” è fondamentale per il riconoscimento della Zes, non genera per il territorio siracusano alcuna ricaduta economica, “a vantaggio di territori delle province di Catania, Messina, Ragusa e Caltanissetta-Gela. La mobilitazione che chiediamo ai rappresentati politici della nostra provincia – conclude Bivona – è finalizzata a salvare la nostra economia, a creare realmente occasioni di investimenti e dunque di crescita, sviluppo e occupazione”.




Floridia. Auto sospetta a bordo strada: arrestato 51enne, droga sotto il sedile

I carabinieri di Floridia lo hanno sorpreso a bordo di un auto con 45 grammi di hashish, 2 grammi di marijuana, 16 semi di canapa indiana nonché una somma contante pari ad euro 350, probabile provento dell’attività di spaccio.
Quell’auto sospetta, ferma a bordo strada e con un uomo solo a bordo ha insospettito i militari che hanno deciso di approfondire il controllo del veicolo, procedendo ad una perquisizione nel corso della quale è stato appunto trovato stupefacente di diversa tipologia occultato sotto il sedile del passeggero.
Il 51enne bracciante agricolo siracusano è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E’ stato posto ai domiciliari.




Siracusa. Doppi turni all'Alberghiero, scatta la protesta degli studenti

La settimana si apre con la manifestazione degli studenti dell’Alberghiero. Corteo per le vie cittadine partito alle 8.30 dal camposcuola Di Natale e arrivato poco dopo in largo XXV Luglio, in Ortigia. Poi incontro dei rappresentanti con i funzionari della ex Provincia. Da oggi dovevano scattare i doppi turni, come da provvedimento della dirigenza scolastica già sottoposto al Consiglio d’Istituto.
Una scelta che nel 2018 appare in linea generale anacronista e che però sottolinea una volta di più i crescenti problemi dell’ediliza scolastica siracusana. “Ho cercato di evitare i doppi turni in ogni modo ma c’è un problema fisico, di spazi e classi”, spiega la dirigente, Giuseppa Rizzo.
L’Alberghiero, peraltro, è l’istituto con il maggiore numero di iscritti in provincia, circa 1.200. Diviso in più plessi, negli anni ha visto acuirsi i suoi problemi strutturali sino ad arrivare all’attuale necessità di far ricorso ai doppi turni, costringendo studenti e famiglie a fatiche supplementari.
Dalla ex Provincia parlano di problema di facile soluzione perchè vi sarebbero 5 aule messe a disposizione nei bassi dello Juvara. Ma in pratica non sarebbe così semplice. Intanto non vi sarebbe nessun atto ufficiale di affidamento di quelle aule. Che in ogni caso, precisano dall’istituto, non scongiurerebbero i rischi di doppi turni perchè l’Alberghiero ha oggi bisogno di 30 classi più i laboratori. Attualmente le classi disponibili sono 22, con le eventuali 5 recuperate in extremis si arriverebbe a 27 quindi 3 mancherebbero comunque all’appello. Tecnicamente 3 classi mancanti costringono quindi l’Alberghiero a ricorrere ai doppi turni. Eppure, un documento dello scorso giugno attribuirebbe alla scuola dei locali finiti poi “occupati” da altro istituto. Nè si può pensare di spezzettare ulteriormente in altri plessi l’attività della scuola e dei suoi ragazzi.




Siracusa. Bus navetta, notte fonda: nessuna offerta, restano fermi in garage

I bus navetta restano fermi in deposito. Nessuna offerta è arrivata a Palazzo Vermexio per la gestione sino a dicembre di 4 mezzi elettrici in servizio tra i parcheggi Molo e Talete ed Ortigia. All’apertura delle buste, questa mattina, ci si è limitati a prendere atto che la gara è andata deserta.
La legge consentirebbe adesso all’amministrazione di proporre un ulteriore ribasso al canone, già notevolmente ridotto, fissato in 9.800 euro. Una cifra che deve essere stata considerata antieconomica dalle aziende del settore che si sono ben guardate dal partecipare.
Serve una soluzione di urgenza, purtroppo quasi mai foriera di buoni consigli. Ma il problema è duplice: da una parte i mezzi restano fermi e spostarsi dentro Ortigia è diventata per tanti operazione assai complessa, dall’altra rischiano ora anche gli autisti. Questi ultimi sono 14, troppi secondo alcune versioni che circolano nei corridoi del Comune, a fronte di 4 bus da rimettere in strada (erano 6 in origini, ndr) e soprattutto di fronte allo stop attuale del servizio per cui non hanno – non per loro colpa – nulla da guidare.
Paradossalmente, servirebbe forse una serena analisi degli ultimi anni per valutare la possibilità di riaprire il dialogo con la Genius Automobiles che ha comunque dimostrato nei mesi di affidamento di saper svolgere bene un lavoro tecnico e più complesso – anche per autorizzazioni richieste – di quanto si fosse sin qui pensato. D’altro canto, anche Genius dovrebbe rivedere però al ribasso le sue pretese. Una buona dose di umiltà da entrambe le parti in causa porterebbe giovamento alla città che ancora una volta perde un servizio faticosamente ritrovato nel 2014.
Difficile, ad oggi, fare previsioni. Le tanto vituperate proroghe, forse, sarebbero questa volta tornate utili.




Siracusa. Consigli anti-truffa, disponibile il vademecum delle Poste

Arriva anche negli 11 uffici postale di Siracusa e nei 26 della provincia il “Vademecum Antitruffa”. Semplici e utili consigli per evitare spiacevoli sorprese quando si opera con il proprio conto online attraverso un computer o uno smartphone o quando si ritirano contanti dallo sportello automatico.
Le raccomandazioni dell’opuscolo vanno dalle precauzioni utili nel mondo digitale, ad esempio quelle relative al “phishing” (il tentativo di carpire i dati di accesso degli utenti attraverso messaggi di posta elettronica e siti Internet contraffatti) a quelle altrettanto preziose su come custodire il proprio libretto degli assegni e il codice PIN collegato alla carta di debito o l’attenzione nei confronti di chi si presenta a casa o in strada a nome dell’azienda.
L’iniziativa, che proseguirà nei prossimi mesi coinvolgendo tutti i 12.800 uffici postali italiani, ha l’obiettivo di promuovere la cultura della sicurezza e contribuire alla prevenzione dei fenomeni di microcriminalità, in linea con il tradizionale ruolo sociale di Poste Italiane e con i valori di inclusione e vicinanza ai cittadini che da sempre ne ispirano l’azione.