Siracusa. Per la facoltà di Architettura scende in campo il Comune: cattedra Unesco e progetto di crescita

Il Comune e la facoltà di Architettura (Scuola didattica speciale) gettano le basi per una più stretta collaborazione che punti alla riqualificazione e alla valorizzazione della città non solo in termini urbanistici ed architettonici ma anche dal punto di vista culturale e del patrimonio storico.
Il primo passo per questo nuovo rapporto, che si misurerà su iniziative concrete, è stato compiuto stamattina con un incontro tenuto nella sede di piazza Federico di Svevia dove il preside, Bruno Messina, e una rappresentanza del corpo docente hanno ricevuto il vice sindaco, Giovanni Randazzo, e l’assessore all’Università, Fabio Granata. Quasi due ore di confronto nel quale si sono incontrate la volontà del Comune di aiutare il percorso di crescita della facoltà e quella di quest’ultima a dare un concreto contributo di idee per pensare la Siracusa del futuro e per la soluzione di alcuni dei problemi attuali.
Le condizioni di partenza sono positive, a cominciare dal recentissimo riconoscimento giunto dal Censis che, in uno studio su corsi di laurea magistrale e a ciclo unico, colloca Siracusa al terzo posto tre le facoltà italiane di Architettura dopo Ferrara a Trieste. “Un risultato – ha spiegato il preside Messina – che il frutto della qualità della didattica e dei progetti Erasmus”.
Altro punto di forza potrebbe essere l’ammissione come Cattedra Unesco richiesta dalla Sds siracusana e che potrebbe arrivare a breve. Anche questo riconoscimento aprirebbe la strada a nuove collaborazioni, anche internazionali, nell’ambito delle città Unesco sede di strutture universitarie.
Infine, il preside Messina, che ha apprezzato l’attenzione della nuova amministrazione, ha chiesto il sostegno del Comune sulla questione della sede, che si vorrebbe più adeguata e funzionale e che avesse la possibilità di ospitare fino a sessanta studenti. “Ci sono tutte le condizioni – ha concluso Messina – per il rilancio di questa facoltà e considero questo incontro l’inizio di un nuovo corso nei rapporti tra le due istituzioni”.
Tutte sollecitazioni che hanno avuto riscontri positivi nei rappresentanti del Comune. “Siamo consapevoli delle difficoltà – ha detto l’assessore Granata – ma siamo qui per superarle, così come consideriamo fondamentale per Siracusa città Unesco avere un costante confronto con la propria facoltà di Architettura su tutti quei problemi che un patrimonio storico, e fortemente stratificato come il nostro, comporta”. L’assessore Granata ha proposto l’avvio di un percorso in tre punti: “Un incontro in tempi brevi con il rettore dell’università da tenere a Siracusa per un confronto partecipato sulle questioni sul tappeto; migliorare la percezione che la città ha delle facoltà evidenziando i risultati scientifici e didattici ottenuti; rafforzare la collaborazione con il Comune mettendo a frutto i numerosi studi realizzati, a vari livelli, dalla Sds sulla città”.




Pachino. Il Consorzio Granelli consegna gli impianti requisiti ma annuncia ricorso al Tar

Il Consorzio Granelli ha ufficialmente consegnato gli impianti idrici al sindaco di Pachino, Roberto Bruno, ottemperando all’ordinanza del primo cittadino che ha requisito l’impianto che si trova in territorio di Ispica.
“Da questo momento, il Consorzio Granelli non è responsabile della fornitura dell’acqua nelle zone costiere di Granelli, Ciappa e Costa dell’Ambra. L’approvvigionamento idrico è soltanto di competenza dell’amministrazione comunale di Pachino, nella persona del sindaco”, spiega una nota ufficiale del Consorzio in cui si anticipa la volontà di ricorrere al Tar di Catania per impugnare il provvedimento. Così uno degli avvocati del Consorzio, Mario Fiaccavento: “Riteniamo che l’ordinanza del sindaco di Pachino sia illegittima, chiederemo al Tar di Catania la sospensiva”.




Siracusa. La caffetteria del Maniace è quasi pronta e già divide: "astronave", "no, è architettura"

Eccola, quasi ormai completata, la caffetteria delle polemiche. E’ uno degli aspetti su cui si sono concentrate le attenzioni (e le polemiche) in questi giorni caldi di lavori nell’area dell’ex piazza d’armi del Maniace. Dal bando firmato dal Demanio alla posizione della Sovrintendenza, dal canone di concessione all’utilizzo di materiali come il cemento armato passando per gli scavi. Non c’è aspetto di questa vicenda che non abbia creato divisioni e analisi, alcune superficiali altre ben argomentate. E adesso arriva il nuovo motivo del contendere: la struttura realizzata è bella o brutta?
La forma, avveneristica, è stata ottenuta scomponendo e ricomponendo in nuovo ordine i pezzi del celebre gioco dell’antichità che sarebbe stato inventato da Archimede, lo stomachion. Il materiale riflettente di cui la caffetteria è rivestita dovrebbe moltiplicare l’effetto del verde presente nella riqualificata piazza d’Armi e – idealmente – vuole ricordare la leggenda degli specchi ustori e quindi sempre il genio archimedeo.
Se da una parte sembra forzato il collegamento ad Archimede, dall’altra la struttura mostra comunque elementi architettonicamente interessanti. Sufficienti perchè possa essere apprezzata dai più? Difficile. Il fuoco della polemica arde ormai alto e il nomignolo dio “astronave” coniato per la caffetteria la dice lunga su come alcuni vedano fuori posto quel pezzo considerato di modernariato. Il che non significa che non manchino i giudizi favorevoli di chi, anzi, vede con favore l’apertura al “nuovo”. In fondo, ricordano alcuni sui social, anche il Rinascimento venne osteggiato ma oggi è nei libri di storia. A siracusani e turisti, l’ultima parola. Almeno su questo aspetto della complicata vicenda. Forse marginale, ma dall’appeal immediato percè…si vede.




Siracusa. La giunta Italia debutta con un atto anti-inquinamento: "contrastare miasmi"

La giunta comunale di Siracusa ha deliberato oggi un atto di indirizzo per fronteggiare il problema dei miasmi provenienti dalla zona industriale, dovuti alle sostanze diffuse nell’aria. Si punta al risanamento ambientale delle aree Sin di Siracusa, Priolo, Melilli e Augusta. Le sostanze incriminate, nel caso specifico, sono l’anidrite solforosa, l’idrogeno solforato ed alcuni idrocarburi non metanici che, secondo Arpa Sicilia, fanno registrare sforamenti rispetto ai limiti fissati per legge. Il provvedimento è rivolto principalmente alla Regione, con l’invito all’assessorato al Territorio e Ambiente “a concludere con urgenza il procedimento di approvazione del Piano di tutela della qualità dell’aria”. Già il 2 maggio del 2017 l’Arpa Sicilia aveva trasmesso al Dipartimento regionale dell’ambiente il rapporto per avviare la procedura di Vas del Piano.
“Fino a questo momento – spiega il sindaco Italia – non è arrivata alcuna decisione e ciò impedisce alla Sicilia di fissare dei limiti specifici rispetto a quelli stabiliti dalla legislazione nazionale. Grazie all’eccellente lavoro svolto negli anni scorsi dalla nostra Amministrazione al tavolo del ministero dell’Ambiente, a marzo 2018 è stato emesso il decreto sulle prescrizioni da osservare per il rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale alle raffinerie Isab nord e sud ma – conclude Italia – in assenza dei piani di risanamento e di monitoraggio, in Sicilia non è possibile stabilire nemmeno quali sono le sostanze inquinanti e insalubri”.
L’atto di indirizzo, oltre che alla Regione, si rivolge anche al prefetto, del quale, però, si ricordano i tavoli tecnici avviati negli anni con rappresentanti dei Comuni e delle aziende per sopperire ai ritardi della Regione. Si chiede di convocare con urgenza i Comuni di Siracusa, Priolo, Melilli e Augusta e le aziende “per individuare le responsabilità, gli strumenti regolamentari e tecnici per eliminare le immissioni riscontrate nell’aria che costantemente risultano inquinanti per la salute dei residenti”.
Infine, la delibera dà mandato al dirigente comunale del settore Ambiente, Gaetano Brex, di acquisire al “ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare lo stato dei procedimenti di bonifica della rada di Augusta e delle aree pubbliche”.
“Ricordo – conclude il sindaco Italia – che il petrolchimico non comporta solo questioni legate all’inquinamento dell’aria. Già nel 2008 l’area Sin di Priolo, Melilli e Augusta vide assegnati 106 milioni di euro per le bonifiche ma a distanza di 10 anni nulla è stato fatto”.




Calcio, Serie C. Cutrufo lascia il Siracusa a Giovanni Alì, rileverà l'intero pacchetto

Non solo un nuovo assetto societario. Il Siracusa cambia direttamente proprietario. Gaetano Cutrufo e la sua famiglia passano la mano a Giovanni Alì che assumerà il 100% della società azzurra. “Domani completeremo tutti gli atti dal notaio con questa novità”, spiega Cutrufo in una nota ufficiale. “Inizialmente pensavo di mantenere una quota anche minoritaria per favorire l’avvio del lavoro alla nuova dirigenza e successivamente defilarmi dall’organigramma societario. Ma si sono reso conto che si tratta di un gruppo organizzato e capace che può certamente camminare da solo. La mia più grande preoccupazione era quella di lasciare il Siracusa in mani sicure e al cospetto di un progetto solido. Sono sicuro che è così e formulo i miei auguri e un in bocca al lupo a Giovanni Alì”. Subito dopo la firma sarà convocata una conferenza stampa a cui parteciperanno Giovanni Alì e Gaetano Cutrufo.




Siracusa. Il sindaco Italia incontra Piero Agen, "il palazzo della CamCom non in vendita"

Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, ha incontrato stamattina nello studio verde di palazzo Vermexio il presidente della Camera di commercio del SudEst, Pietro Agen. Quest’ultimo era accompagnato dal segretario generale, Alfio Pagliaro, e dai consiglieri siracusani Paolo Lentini, Arturo Linguanti, Vincenza Privitera, Sandro Romano e Virginia Zaccaria.
Si è trattato di un primo incontro istituzionale con il nuovo sindaco ma che è servito a individuare alcuni temi sui quali i due enti possono avviare iniziative comuni per lo sviluppo e la crescita economica del territorio.
Diversi i punti toccati: dalla necessità di un costante dialogo istituzionale (“che non può avvenire solo attraverso i giornali”, ha detto il sindaco) al miglioramento dei collegamenti infrastrutturali interni alla Sicilia e dell’Isola con il resto del Paese e del mondo. In questo senso, il sindaco Italia e il presidente Agen si sono trovati d’accordo sulla necessita di garantire alla Sicilia la continuità territoriale.
Non è mancato un riferimento al palazzo della Camera di commercio di Siracusa, sul quale il presidente Agen ha detto di escludere la vendita e di volere avviare un confronto per raccogliere le idee della città sulla sua destinazione d’uso, soluzione che Italia ha mostrato di apprezzare.
Sul fronte del turismo il sindaco ha sottolineato l’urgenza di “fare sistema tra le tre province del sud-est mettendo a punto un’offerta integrata ed omogenea. Le distanze tra Siracusa, Catania e Ragusa – ha aggiunto – sono talmente brevi che i visitatori provenienti da una grande città non comprendono talune differenze di prezzo, per esempio della tassa di soggiorno, o le difficoltà nei collegamenti”. In riferimento al centro storico, Italia ha detto di volere puntare “sull’alta formazione, che qualifica le città e crea un forte indotto, e sulle attività culturali in un’ottica di collaborazione tra pubblico e privati. La nostra offerta – ha spiegato il sindaco – è fortemente attrattiva e lo è ancora di più nei Paesi non europei che si stanno aprendo sempre più all’occidente, come la Cina”.
Stesso interesse, Italia e Agen hanno detto di riscontrare anche rispetto al settore agroalimentare al punto che i nostri produttori non riescono a reggere la domanda. È stato tuttavia convenuto di trovare soluzioni affinché l’offerta possa crescere.




Siracusa. Servizi sociali in campo per Agnes, la migrante che vive in corso Umberto: accoglienza o decoro, cosa deve vincere?

Servizi sociali in campo per Agnes, la nigeriana che ha scelto come casa corso Umberto, subito dopo il ponte Umbertino. La sua vita si dipana tra la soglia di una vetrina di una banca e la panchina poco distante. La situazione igienica e il cosiddetto decoro urbano non ne escono bene. E nel frattempo la donna è diventata oggetto anche di dileggio e atti vigliacchi – alla luce anche di suoi presunti problemi di natura psichiatrica – come il lancio di uova di domenica scorsa.
Dopo alcuni tentativi per fornire una assistenza mai accettata dalla donna – incline a scatti d’ira non indifferenti – allo studio delle politiche sociali rette dall’assessore Alessandra Furnari c’è una nuova linea di intervento. Che parte dal dialogo e dalla costruzione di un rapporto di fiducia con la migrante tale da farle accettare la sistemazione in una struttura idonea per le sue esigenze.
E’ evidente che Agnes non può continuare a vivere così. Ed anche se rifiuta tutti gli aiuti e spesso si segnala per comportamenti “fastidiosi”, si deve trovare il modo di intervenire per aiutarla e darle il sostegno adeguato. O, se si preferisce la diversa definizione, risolvere quello che rischia di diventare un problema di decoro ed ordine sociale.




Siracusa. Entrare in Ortigia evitando code in via Malta: l'idea di Gradenigo. E se funzionasse?

Da consigliere comunale in pectore, Carlo Gradenigo (Libertà e Condivisione) offre al dibattito pubblico sulla mobilità in Ortigia una idea compiuta per provare a risolvere il tema evergreen dell’accessibilità al centro storico siracusano.
L’idea è quella di istituire su via Malta una corsia riservata per bus navetta-bici-residenti, da piazzare sulla corsia di destra ed operativa – inizialmente – solo in concomitanza con l’attivazione della ZTL.
Alcune modifiche alla viabilità rendere attuabile il piano. Come il cambio di percorso della navetta dovrebbe abbandonare via Malta all’altezza di via Nino Bixio (Urban Center) per raggiungere la fermata capolinea San Antonio.
Al parcheggio Molo San Antonio andrebbe istituito l’accesso a senso unico da via Bengasi e uscita obbligata da via del Porto Grande.
“Sarebbe così assicurato – spiega Gradenigo – il riequilibrio dei flussi e il numero delle corsie in ingresso ed uscita dal centro storico”. Benefici ne trarrebbe anche il servizio di bus navetta, che potrebbe contare su due corsie preferenziali: in uscita, quella di corso Umberto ed in entrata quella di via Malta. Ma il sistema potrebbe reggere solo se fossero sempre disponibili sul tracciato 3 navette, in modo da ottenere – secondo alcuni calcoli – un passaggio navetta ogni 7 minuti rendendo utile e conveniente l’uso del servizio bus.
“I residenti avrebbero così possibilità di accedere facilmente al centro storico e raggiungere le proprie abitazioni anche nei giorni di maggior afflusso. I visitatori dotati di automobile potranno usare la corsia riservata per recarsi in hotel, posare i bagagli e tornare fuori per parcheggiare l’auto, come avviene oggi con la ZTL. Gli stessi potranno inoltre utilizzare il servizio navetta per rientrare. I non residenti potranno evitare inutili incolonnamenti su via Malta e scegliere prima a quale parcheggio dirigersi grazie ai pannelli indicatori presenti in piazzale Marconi”, spiega Gradenigo. “Lancio questa proposta, sperando che l’amministrazione trovi il tempo e le risorse per attuare nel breve termine una revisione della viabilità, nell’interesse di tutti”.




Presunte irregolarità erariali a Pachino, Stefano Zito chiede l'invio di ispettori regionali

Il deputato regionale del M5s Stefano Zito invoca l’invio di ispettori regionali al Comune di Pachino. Lo ha fatto con una interrogazione rivolta al presidente Musumeci ed all’assessore alle Autonomie Locali, Grasso. “Un Comune che recupera appena 479 euro di affitti non pagati all’Ente in dieci anni, ovvero 40 euro per anno, evidentemente ha dei problemi che sono già sotto la lente di ingrandimento degli organi preposti e che non possono non essere vagliati dalla Regione che ha competenza in materia di Enti Locali”.
Zito chiede, insomma, chiarimenti sulla regolarità amministrativa e contabile nel settore delle concessioni edilizie e sulla gestione del patrimonio immobiliare da parte del Comune siracusano. “Dalle relazioni dei revisori dei conti – spiegano Zito e il componente del locale meetup, Fabio Fortuna – sono emerse criticità molto forti su alcune spese, tra le quali gli oneri di urbanizzazione o le sanatorie. Da sottolineare peraltro come tali irregolarità siano emerse da controlli a campione. Sarebbe chiaramente auspicabile che i controlli vengano resi sistematici”.




Siracusa. Elezioni finite, scrutatori non pagati: dovranno attendere la fine dei controlli dell'Ufficio Elettorale Centrale

Gli scrutatori ed i presidenti delle 123 sezioni siracusane aspettano il pagamento delle spettanze a quasi tre settimane dal turno di ballottaggio. E la loro attesa è destinata ad andare di pari passo con quella dei consiglieri comunali che attendono la proclamazione al termine delle accurate verifiche dell’Ufficio Elettorale Centrale (ancora in corso, ndr). Storia nota, quest’ultima. E di cui bisognerà aspettare la conclusione prima di procedere con il mandato di pagamento per gli scrutatori. Questa è la tempistica indicata della Ragioneria Generale del Comune di Siracusa che ha ricevuto nei giorni scorsi il provvedimento dell’ufficio elettorale di via San Metodio per procedere con i relativi pagamenti. Ma non prima della fine del lavoro della cosiddetta sezione 1. Esclusa la natura “punitiva” del provvedimento (per la confusione nei verbali, ndr), semmai il problema parrebbe di liquidità in cassa.