Il futuro del palazzo della Camera di Commercio, nuova occasione di scontro Siracusa-Catania

Il palazzo che ospitava la Camera di Commercio di Siracusa è ormai vuoto. Poco personale e pochi servizi dopo l’accorpamento con Catania e Ragusa. E allora il presidente della Camera del SudEst, Agen, ha deciso di dare vita ad un concorso di idee finalizzato a stabilire come utilizzare quel palazzo della Camera. Ciò che resta attivo della Camera di Commercio dovrà spostarsi in via Sele, dove si trova un altro immobile, sempre di proprietà.
Ma è già battaglia. Con Territorio Protagonista – associazione che raggruppa le maggiori associazioni siracusane – che si domanda perchè il provvedimento riguardi Siracusa e non Ragusa, edificio ben più grande e nelle stesse condizioni.
Da Siracusa il nuovo provvedimento viene vissuto come altra ingiustizia. All’interno del palazzo ha sede il Consorzio IGP del limone di Siracusa e una parte dei locali sono stati ristrutturati per allestirvi la biblioteca storica della Camera (oltre 150 anni di storia).
La volontà è sempre quella di rendere autonoma la Camera di Commercio di Siracusa che però deve intanto smarcarsi da quella sudditanza verso Catania di cui anche il presidente Agen ha parlato. “Macchè sudditanza. La verità è che i catanesi hanno occupato tutti i ruoli chiave: presidente e vice presidente sono di Catania; il presidente del collegio dei revisori è di Catania, mentre gli altri due componenti sono provenienti da Palermo e da Ragusa; dei cinque capiarea nessuno fa riferimento al territorio di Siracusa e infine la rappresentanza siracusana camerale nella gestione dei due aeroporti è nulla.




Siracusa. Scippa e trascina una 73enne: inseguimento in moto e arresto in pochi minuti

Avrebbe scippato una 73enne in Borgata, trascinando la vittima per diversi metri e causandola la frattura della scapola ed un trauma cranico. Con l’accusa di rapina e lesioni è stato arrestato da agenti delle Volanti l’avolese Francesco Giummo, 35 anni, condotto in carcere a Cavadonna.
Ieri mattina, poco prima delle 13, a bordo di uno scooter, si sarebbe avvicinato all’anziana vittima, strappandole la borsa e facendola rovinare a terra.
Gli agenti, allertati dalla sala operativa chiamata dal genero della vittima che aveva assistito ai fatti, si sono posti in moto all’inseguimento del malvivente che, vistosi braccato, ha perduto il controllo dello scooter, cadendo a terra. E’ stato così bloccato ed arrestato. La borsa è stata restituita alla 73enne.
Giummo è stato anche denunciato per possesso di coltello e ricettazione di una macchina fotografica, rinvenuti a seguito di perquisizione, e segnalato alla competente Autorità Amministrativa per possesso di modica quantità di hashish.

foto archivio




Siracusa. Festa finale per il progetto inclusivo "Su le mani", alla Vittorini la scuola in Lis

Si è concluso alla Vittorini di Siracusa il progetto “Su le mani”, portato avanti per tutto il ciclo di scuola primaria da una classe della sezione B. Il progetto, iniziativa unica sul territorio nazionale, ha permesso ai bambini – crescendo – di imparare oltre alle tradizionali materie scolastiche anche la Lingua dei Segni Italiana e di imparare a comunicare usando le mani.
Una esperienza partita nel lontano 2013, dalla idea della mamma di un bambino sordo che frequenta la classe. I ragazzi hanno seguito, anno per anno, un vero corso di Lis tarato secondo le loro capacità cognitive, motorie e scolastiche, consentendogli non solo di approfondire sempre di più la lingua e le sue regole ma di maturare una sensibilità verso la diversità e la sordità.
Alla cerimonia conclusiva proprio i piccoli alunni hanno recitato in lingua dei segni poesie scritte per l’occasione.
A collaborare con la scuola (la dirigente Giuseppa Garrasi, la vicepreside Gianna Corallo, le insegnanti ed in particolare la maestra Rosaria Borderi) l’Ente Nazionale Sordi (presidente provinciale Salvatore Risuglia), i docenti LIS Andrea Burgio, Teresa Alcoraci, Daniela Campisi e gli sponsor Esso Italiana Raffineria di Augusta, Sb Setec, Rotary Club Siracusa Ortigia e – ovviamente – i genitori della classe V° B.




Siracusa Risorse, nominato il terzo amministratore unico in tre mesi: è Maurizio Concetto Circo

Nuovo amministratore unico per Siracusa Risorse ed è il terzo da marzo ad oggi. L’assemblea della società ha preso atto delle dimissioni rassegnate da Giuseppe Romano e si è proceduto alla nomina di Maurizio Concetto Circo.
Iscritto all’albo dei dottori Commercialisti di Catania, nonché all’albo dei Revisori Legali e CTU del Tribunale di Catania è in possesso di una consolidata esperienza nella gestione di società avendo anche frequentato un Master in diritto tributario presso la Business School Sole 24 Ore di Milano, un Master in Business Administration (MBA) oltre la Professional Manager Certification presso la Central Connecticut State University – New Britain- USA.
Dal 2003 al 2011 ha lavorato per Merck Sharp & Dohme, ricoprendo diversi ruoli gestionali.
Successivamente è stato consulente amministrativo–contabile presso Pubbliservizi Spa, società partecipata della Città Metropolitana di Catania, amministratore giudiziario, custode giudiziario e professionista delegato alle vendite immobiliari, gestore della crisi (OCC) per la soluzione della crisi di sovraindebitamento ex L. 3/12, docente in materia tributaria al Master del “il Sole 24 ore” e Tutor scientifico presso Master Norme e Tributi del “il Sole 24 ore”.




Calcio, Serie C. Dopo l'addio al Siracusa, Paolo Bianco passa alla Sicula Leonzio

Dopo l’addio con Aimo Diana, la Sicula Leonzio ha ufficializzato il nome del nuovo tecnico. L’ambiziosa società bianconera ha raggiunto l’accordo con Paolo Bianco, ex allenatore del Siracusa. Si sposta, quindi, di pochi chilometri per la sua seconda panchina tra i pro, dopo un debutto più che positivo in azzurro. La stagione della Leonzio prenderà il via l’1 luglio. Questa mattina in sede la definizione dell’accordo.




Villa Rizzo, la replica: "la Cassazione si espressa sulle modalità di restituzione e non sulla proprietà"

La Cassazione ha stabilito la restituzione dell’azienda Villa Rizzo alla società Nuova Clinica Villa Rizzo. La clinica siracusana è stata oggetto di una controversia negli anni scorsi terminata con la sentenza del tribunale di Siracusa, del 19 novembre 2015, che ha disposto la restituzione dell’azienda a Gianluigi Rizzo.
La disputa era nata tra la Clinica villa Rizzo, rappresentata da Rizzo, e la Nuova clinica Villa Rizzo rappresentata da Giuseppe Liuzza. La prima sezione civile della Corte Suprema, presidente Antonio Didone, ha messo la parola fine ad una lunga querelle: “Il decreto del tribunale di Siracusa va cassato senza rinvio perché l’opposizione della società Clinica Villa Rizzo avrebbe dovuto essere dichiarata inammissibile per indeterminatezza”, si legge nel dispositivo.
Al centro del contendere, sia l’attività sanitaria che l’immobile che ospita la clinica. “Posso dire solo di aver ottenuto giustizia – sottolinea Giuseppe Liuzza, già amministratore unico della società Nuova clinica Villa Rizzo -. La mia vita nel frattempo è stata stravolta ma la Cassazione ha riconosciuto che il procedimento intentato non aveva motivo di esistere”. Liuzza ribadisce di aver “segnalato le gravi, evidenti anomalie nella vicenda. La mia società è stata dichiarata fallita su iniziativa di un pm che si trova agli arresti domiciliari in quanto indagato per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione giudiziaria e falso in atto pubblico, come accertato dalla Procura di Messina. Un sostituto che si è avvalso di un consulente contabile anch’egli indagato dalla Procura di Messina nell’ambito della stessa vicenda”, le parole rilasciate all’Ansa.
“La Cassazione si è espressa sulle modalità di restituzione e non sulla proprietà dell’azienda”. Così replica Gianluigi Rizzo, proprietario dell’omonima clinica dopo la sentenza della Cassazione.“Sulla storica clinica Villa Rizzo, la Cassazione si è espressa in merito alle modalità in cui è avvenuta la restituzione dell’azienda ma non è affatto intervenuta sulla titolarità della stessa”. Il giorno dopo la sentenza della Suprema Corte, il Gianluigi Rizzo spiega i motivi per i quali questa sentenza non tocca la proprietà della clinica Villa Rizzo.“Nel marzo 2016 – dice Rizzo – la Regione siciliana ha decretato la sospensione dell’autorizzazione e dell’accreditamento della clinica con un provvedimento di 30 pagine per gravi irregolarità nella gestione della società Nuova Clinica Villa Rizzo prima e durante il fallimento. Da quel momento la struttura ha subito profonde trasformazioni. Con la nuova azienda abbiamo fatto un titolo ex novo di autorizzazione e di accreditamento con la Regione siciliana.Occorre precisare – dice Rizzo – che i beni che costituivano l’asset della vecchia azienda erano beni intestati Td medical, la società dei soci della Nuova clinica Villa Rizzo. Questi beni, con provvedimento tribunale di Siracusa, nel dicembre 215 sono stati restituiti alla stessa società Td medical.La situazione è estremamente complessa e abbiamo motivo di ritenere che il provvedimento della Cassazione non riguardi la Clinica Villa Rizzo quanto il tribunale di Siracusa. Una cosa è parlare della clinica fondata dal prof. Frank Rizzo nel 1979 come gli atti testimoniano, un’altra è il contratto d’affitto d’azienda che si è esaurito, a prescindere da tutto, il 14 marzo 2014. Anzi, lamento una serie di soprusi subiti poiché la propria clinica è stata restituita solo il primo dicembre 2015 e non in quella data riportata nel contratto”.Rizzo ricorda che “la clinica Villa Rizzo si è dovuta sobbarcare l’onere di fare fronte a 950mila euro di Tfr dei lavoratori che spettava alla vecchia gestione e al fallimento poiché erano oneri riconducibili alla gestione dellaclinica dal 1990 fino al 2014, anno di scadenza del contratto d’affitto. Se non fosse stato per l’assunzione di responsabilità, queste somme sarebbero state perse da parte dei dipendenti, in quanto fondi sottratti dalla vecchia gestione”.




Siracusa. Ballottaggio, squadre di assessori al completo: Sandro Campagna con Reale, Fabio Granata con Italia

In vista del ballottaggio del 24 giugno, ufficializzate le squadre di assessori designati al completo.
Ezechia Paolo Reale ha aggiunto i nomi di Federica Barbagallo (giovane imprenditrice, la terza più votata in Forza Italia), Benedetto Brandino (fratello del compianto Peppe, avvocato) ma soprattutto spicca il nome di Sandro Campagna ovvero il coach del Settebello, la nazionale di pallanuoto. Erano già stati ufficializzati in precedenza i nomi di Loredana Faraci, Gaetano Cutrufo, Gianluca Scrofani ed Enzo Vinciullo.
Francesco Italia ai nomi, già noti, di Nicola Lo Iacono, Pierpaolo Coppa, Giusy Genovesi ed Alessandra Furnari ha aggiunto quelli di Fabio Granata, Fabio Moschella e Giovanni Randazzo. Non sfugge che si tratta di tre candidati sindaco domenica scorsa, due di area di centrosinistra, che rendono così ufficioso una sorta di “apparentamento”.
Ad una prima vista può sorprendere la presenza di Fabio Granata. Il diretto interessato, però, spiega: “si gioca il futuro della città e non possiamo restare alla finestra. Abbiamo chiesto ed ottenuto l’inserimento nel programma di Italia di parti fondamentali del manifesto per la rigenerazione di Siracusa. Dalla battaglia contro l’inquinamento industriale e per le bonifiche a quella per la rigenerazione urbana, dall’attenzione per Cassibile, Belvedere e per le aree marinare alla rigenerazione del cimitero, dalla creazione del Grande Parco Archeologico di Siracusa ai collegamenti ferroviari e marittimi, dalle politiche sociali a quelle per la scuola, lo sport e l’università, dall’attenzione per la legalità al superamento del degrado della città”. Nessun simbolo di partito, nessun riferimento al centrosinistra è l’altra clausola su cui si fonda l’accordo.




Siracusa. La giunta comunale "taglia" le sedi delle circoscrizioni: da 9 a 6 per spending review

L’atto di indirizzo della giunta con cui si dismettono gli affitti degli uffici di alcune circoscrizioni ha alimentato in poche ore discussioni accese. “Si tagliano i servizi penalizzando chi è più lontano dal centro città”, l’accusa ricorrente.
Da nove a cinque sedi, questo il taglio deciso “per razionalizzazione dei servizi e dei costi” spiegano da Palazzo Vermexio. Se in precedenza le nove sedi fisiche servivano soprattutto per dare dignità alle rappresentanze politiche delle circoscrizioni – i consigli – che lì dovevano riunirsi ed operare, adesso che i consigli di quartiere non ci sono più si è pensato di eliminare i costi ritenuti non più necessari, mantenendo i servizi. Che poi sono soprattutto l’emissione di carte d’identità. Questo lo spirito dell’atto.
Le sedi di Cassibile, Belvedere, Akradina, Grottasanta, Ortigia e Neapolis non si toccano. “Spariscono” quelle di Tiche, Epipoli e Santa Lucia. Con un risparmi di circa 50mila euro/anno per sede. Tiche era ospitato in un plesso scolastico, a 200 metri in linea d’aria dalla sede di Akradina. Si è optato, allora, per trasferire nei locali della circoscrizione la scuola materna, di cui quel plesso non è dotata. Santa Lucia è stata ritenuta in posizione baricentrica tra l’ufficio centrale di San Giovanni e quelli di Ortigia e pertanto un “doppione”. Discorso simile per Epipoli, considerata servita da Belvedere o, in alternativa, San Giovanni. Neapolis, attualmente senza sede fisica, trova casa all’ufficio centrale di San Giovanni. Le altre restano.

In foto gli ormai ex presidenti delle Circoscrizioni




Un sedicente frate eremita e quel contratto di locazione sospetto: sequestro preventivo di immobili a Noto

E’ stato disposto il sequestro preventivo di alcuni immobili nei pressi di Contrada di San Corrado di Fuori, a Noto. Erano nella materiale disponibilità di un uomo conosciuto alle forze di polizia e già indagato per i reati di truffa, falsità materiale commessa dal privato e abusivismo edilizio.
L’attività d’indagine, condotta dagli investigatori del Commissariato di Noto, ha consentito di acquisire, nell’agosto 2017, elementi di responsabilità a carico di un sedicente eremita circa una possibile attività truffaldina condotta ai danni di un malcapitato. Approfittando dello stato di vulnerabilità della vittima, conseguenza di un grave incidente, il sedicente eremita – con abilità persuasiva – lo induceva in errore, facendogli stipulare un contratto di comodato d’uso a titolo gratuito di un immobile a suo vantaggio. Una casa di circa 70 mq, composto da tre vani, un bagno e un cortiletto interno, adibito a deposito arredi a supporto di altro immobile dove la vittima svolgeva attività commerciale, ubicato a in Contrada San Corrado Fuori le Mura. La vittima si decideva a concedere gratuitamente l’immobile in quanto l’individuo si era presentato come un frate e la destinazione d’uso ipotizzata doveva riguardare la realizzazione di alloggi per religiosi.
Il sedicente frate, in cambio, si dichiarava pronto ad incrementare il turismo in quella zona a vantaggio dell’attività commerciale della vittima. Pensando di fare un’opera di bene in favore di un religioso, la vittima cedeva l’immobile. Le successive indagini hanno permesso ai poliziotti di acquisire il contratto di comodato in questione, sul quale era stata apposta la firma dello pseudo frate, della vittima, nonché di un ignaro religioso superiore che, venuto a conoscenza dei fatti, prendeva le distanze dall’atto redatto e dalla firma chiarendo bene che da tempo si era allontanato dall’indagato e che non aveva firmato alcun tipo di contratto, né delegato alcuno in tal senso.
Un sopralluogo nell’abitazione dove lo pseudo frate risiedeva ha consentito di riscontrare l’anomala esecuzione di lavori di ristrutturazione in atto, con abbattimento di pareti, in assenza di autorizzazione prevista per immobili sottoposti a vincolo idrogeologico e paesaggistico.
Il sedicente frate, dalle cangianti identità, che riusciva a farsi accogliere in diocesi dal vescovo di Noto, vanta numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio anche mediante frode commessi in altre regioni d’Italia. Si professa appartennete alla Comunità religiosa missionari eremiti urbani oblati di San Corrado, una comunità non contemplata in alcun atto della diocesi. Sussistendo, pertanto, il fumus dei delitti di truffa, falsità materiale, abusivismo edilizio, stante il rischio di consolidamento del danno cagionato, il profitto del delitto di truffa, e ritenendo sussistente il pericolo che la libera disponibilità delle opere in sequestro da parte dell’indagato potesse agevolare la commissione di nuovi reati della stesse specie di quelli per cui si procede o aggravare le conseguenze del reato col completamento delle opere abusive, il Gip il Tribunale di Siracusa ha disposto il sequestro preventivo degli immobili.




Ortigia fa da cornice al lancio polacco di un nuovo smartphone: incanto alla Graziella con Anja Rubik

A fare da cornice da dolce vita al lancio sul mercato polacco del nuovo Samsung Galaxy 9 plus è uno dei rioni storici di Ortigia, la Graziella. E’ lì che si muove la top model (anche lei polaca) Anja Rubik, già volto per Fendi, Dior, Chanel, Armani, Dolce&Gabbana, Jimmy Choo e molti altri.
Tripudio di colori, bancarelle di frutta, il sole e la luce di Ortigia per una campagna di pubblicità più vicina ad un accessorio moda che ad un tecnologico smartphone.
Nel video, il making of dello spot: