Avola. Trasportato in ambulanza in ospedale aggredisce soccorritori, medici e guardie giurate: arrestato

I Carabinieri di Noto hanno tratto in arresto, in flagranza dei reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, minacce ed interruzione di pubblico servizio, il 38enne Massimiliano Di Noto.
Trasportato in ambulanza al pronto soccorso dell’Ospedale Di Maria di Avola, sarebbe andato in escandescenze scagliandosi contro il personale sanitario del 118, contro i medici e le guardie giurate dell’ospedale. Nell’occasione si sarebbe anche provocato delle lesioni, con intenti autolesionistici.
I carabinieri, giunti sul posto, immobilizzato l’uomo ancora sanguinante e visibilmente agitato, hanno proceduto all’arresto. Di Noto è stato trattenuto nel nosocomio, in regime di ricovero ospedaliero, per provvedere all’assistenza sanitaria necessaria in attesa della celebrazione del rito direttissimo che era previsto questa mattina.




Siracusa. Apre la Casa del Popolo dedicata alla memoria di Pino Pennisi

E’ intitolata alla memoria di Pino Pennisi la casa del Popolo di Siracusa. L’inaugurazione alle 18:30, in via Accolla, nei pressi della chiesa di Bosco Minniti. Partecipa al particolare momento la giornalista e scrittrice Luciana Castellina.
Fortemente voluta da Corrado Giuliano, Aldo Postiglione, Ezio Guglielmo, Pippo Ansaldi, Antonino Di Guardo e da Giusi Di Maria e nella tradizione della sinistra italiana, la Casa del Popolo “Pino Pennisi” nasce come centro di aggregazione culturale, sociale e ricreativo con l’obiettivo di appassionare vecchie e nuove generazioni ai temi della politica, della socialità e della gestione dei beni collettivi. Ritorna allora nel lessico politico il concetto di popolo, “oramai dimenticato e cancellato dal vocabolario della sinistra contemporanea”, spiega proprio Giuliano. “Abbiamo deciso di intitolare la Casa del Popolo a Pino Pennisi perché lui ha dedicato la sua vita ai valori solidali dell’associazionismo e del volontariato per una società plurale e più giusta”.
Aperta a tutti, la Casa del Popolo siracusano vuole diventare il in cui “affrontare i conflitti e le tensioni sociali che scaturiscono dalle dicotomie centro-periferia, residenti-immigrati e favorire forme collettive di mediazione tra società dei consumi, identità locali e attivismo politico”.




Lascia la cagnetta ammalata davanti la porta di un veterinario: denunciata per abbandono

Ha abbandonato una cagnolina ammalata, di razza york shire, davanti allo studio di un veterinario per poi allontanarsi. Ma gli agenti di polizia sono risaliti alla sua identità, denunciando per abbandono di animale una 49enne di Carlentini. La cagnetta è stata accompagnata in un’idonea struttura ed affidata alle cure di volontari.




Ex Province, il Consiglio dei Ministri non si oppone: elezioni dirette più vicine: già in autunno?

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla Legge di Stabilità della Regione Siciliana, decidendo di non impugnare i provvedimenti che sono stati votati dall’Assemblea Regionale Siciliana. “E fra le tante norme c’è quella che riguarda la possibilità di tornare a votare tra il 15 ottobre e il 15 dicembre per le ex Province Regionali”, anticipa Enzo Vinciullo.
Già nel 2017 era stata prevista l’elezione diretta del presidente della Provincia, introducendo una norma nuova rispetto al resto d’Italia dove, invece, si è votato con elezione di secondo livello, cioè con il diritto al voto solo dei sindaci e e dei consiglieri comunali.
All’epoca, il Consiglio dei Ministri impugnò la norma e in previsione della decisione della Corte Costituzionale, l’Assemblea Regionale Siciliana ha rinviato le elezioni da giugno ad una data da stabilire fra ottobre e dicembre.
“E’ chiaro che adesso la decisione dei Giudici delle Leggi verrà presa anche alla luce di quello che è il nuovo orientamento del Consiglio dei Ministri”, si dice certo Vinciullo.




Siracusa. Presidenti di seggio nella bufera, tra stanchezza e adempimenti: ecco come nascono i verbali "incompleti"

I presidenti di seggio sono finiti al centro del caso elettorale di Siracusa. Verbali non congruenti, numeri che non tornano, attese infinite durante la notte dello spoglio e verifiche in corso per “chiudere” correttamente i conti.
L’ufficio elettorale centrale farà chiarezza e non c’è particolare preoccupazione. Con l’ausilio delle tabelle di spoglio conservate dall’ufficio elettorale di via San Metodio sarà possibile definire con esattezza numeri e percentuali di liste e candidati. Il clamore mediatico ha stupito alcuni dei componenti l’ufficio centrale. “Abbiamo sempre fatto queste verifiche e c’è sempre voluto del tempo prima di arrivare alla proclamazione”. Vero. Ma forse mai prima d’ora era balzato agli occhi il problema di un albo dei presidenti di seggio da aggiornare e svecchiare. E su questo punto bisognerà sollecitare anche la Corte d’Appello di Catania, che lo conserva e gestisce.
Un caso su tutti: sezione numero 123. E’ il seggio ospedaliero. Numero di votanti, 33 appena. Ma i verbali delle operazioni di spoglio sono arrivati solo alle 6 del mattino di lunedì, con urne chiuse alle 23. Un tempo estremamente lungo. Dall’altro è anche corretto segnalare che gli adempimenti richiesti – e relativi chiarimenti in corso d’opera – hanno richiesto un tempo che non può essere rapportato solo ed esclusivamente al numero dei votanti. Senza dimenticare la fila di primo mattino per la consegna dei verbali in via San Metodio: tempo si tempo.
Il fatto poi che 31 presidenti nominati abbiano rinunciato a 48 ore dalla competizione elettorale è cosa che ha contribuito ad alimentare la confusione. La Corte d’Appello di Catania non ha avuto tempo di convocare tutti i sostituti per cui – come prevede la legge – il compito è passato al sindaco. Chi ha accettato, lo ha fatto senza ricevere quella formazione che, invece, l’Ufficio elettorale comunale aveva garantito ai 123 presidenti di seggio inizialmente nominati.
Si dirà, la legge non ha aiutato nell’interpretazione del voto e di cosa fare. Però è anche vero che i presidenti possono chiamare l’ufficio elettorale per ricevere assistenza durante le operazioni di spoglio. Ma le uniche telefonate arrivate in via San Metodio sono state quelle delle forze dell’ordine che presidiavano i seggi, secondo il racconto dei responsabili dell’ufficio comunale. Alcuni presidenti di seggio smentiscono, “abbiamo chiamato e ricevuto i chiarimenti richiesti per potere procedere”.
Confusione e stanchezza hanno finito per avere la meglio su tutto e su tutti. Si spiegano così verbali completati magari fino alla lista numero 5 (su 19 totali) ed altre incongruenze. Che poi è il motivo per cui manca ancora la certezza sui voti di lista e sulle preferenze e per cui nella notte e nella mattinata post elezioni sul sito del Comune gli aggiornamenti si sono bloccati ad un certo numero di sezioni: i numeri non tornavano.
Niente brogli, niente manovre strane. Le tabelle di scrutinio risolveranno ogni dubbio sui verbali incompleti. “Siamo sereni e tranquilli. Abbiamo lavorato senza alcuna sbavatura”, assicurano dal servizio elettorale di Palazzo Vermexio. Lo stesos non può dirsi per alcuni dei 123 presidenti di seggio.




Siracusa. Attese per domani le squadre di assessori designati dai due sfidanti Reale-Italia: focus su alleanze

I due candidati si preparano alla sfida finale, il ballottaggio. Ezechia Paolo Reale e Francesco Italia si confrontano – a distanza al momento – sui social network a colpi di video, post e supporter. Ma la “battaglia” vera è quella che si consuma sottotraccia, per definire gli apparentamenti.
I più corteggiati, da entrambi, sono i 5 Stelle che con il loro 16% rappresentano il vero ago della bilancia. Ufficialmente, i portavoce ribadiscono che la linea pentastellata è di libertà di voto. Però è evidente che quel patrimonio di voti e consensi deve essere politicamente “capitalizzato” se non si vuole disperdere la finalmente acquisita presenza a palazzo Vermexio.
C’è poi da capire se tutte le liste che appoggiavano Moschella candidato sindaco saranno compatte nel sostegno ad Italia. E qui gli interrogativi riguardano ciò che rimane del Pd e soprattutto Presenza Cittadina. Insieme rappresentano quasi il 10% ma che tra Foti, Cafeo ed Italia non corra buon sangue non è un mistero. Tant’è che in un comunicato ufficiale proprio Presenza Cittadina si smarca. “Nell’imminenza del ballottaggio non ci si può chiedere di stendere un velo di silenzio sul giudizio che in questi anni abbiamo dato sulla giunta Garozzo di cui Francesco Italia è stato vicesindaco, giudizio condiviso dalla maggioranza del Pd e sancito in numerose prese di posizione ufficiali”. Insomma, il candidato supportato non sarà il vicesindaco di Garozzo. “Si scrive Presenza cittadina ma si legge Gino Foti e questa volta non ho intenzione di soprassedere sulle accuse e le giustificazioni che Foti tenta di trovare per attaccarmi ancora una volte e per giustificare la scelta di votare Reale”, è l’incipit della piccata replica di Giancarlo Garozzo. “Foti, che in più occasioni si è scusato con il suo elettorato per avermi fatto votare, finalmente ha deciso di farsi una propria lista senza nascondersi dietro me o i voti di Giovanni Cafeo. Questa è stata la sua occasione di contare i propri voti e il risultato ce lo hanno detto i siracusani: Presenza Cittadina non è riuscita a eleggere neppure un consigliere comunale. Ancor più del risultato ottenuto dalla lista, mi preme sottolineare che Foti non è stato cercato da nessuno di noi, non vogliamo il suo sostegno in questa competizione, non lo abbiamo voluto al primo turno non lo vogliamo adesso, al ballottaggio. Chi lo ha cercato, ce lo ha detto lo stesso Foti, è stato invece Ezechia Paolo Reale”. Anche Francesco Italia sfiora la vicenda. “Non mi interessano i risentimenti di natura personale, da qualunque parte provengano. Il mio sguardo è alla città, al presente ed al futuro”, dichiara il candidato sindaco.
Intanto Reale deve serrare le fila delle sue liste che già al primo turno hanno dato segni di limitata coesione: gli 8 punti percentuali di differenza tra i voti raccolti dalle 8 liste (45%) e quelli andati al candidato (37%) necessitano analisi interna. La Lega (1%) convergerà naturalmente su Reale. Da capire le scelte di Fabio Granata.
E il primo chiarimento arriverà domani quando scade il termine per presentare le squadre di assessori al completo. Le scelte che verranno operate parleranno chiaro anche di alleanze anche se per gli apaprentamenti c’è tempo fino a domenica.




Incendio di Villa Carrubba, pena definitiva per un pluripregiudicato sortinese

Pena definitiva per Innocenzio Pandolfo, accompagnato dai carabinieri nel carcere di Brucoli. Dovrà scontare una condanna a 6 anni e 8 mesi per estorsione aggravata dal metodo mafioso.
I fatti risalgono al 2013, quando un incendio doloso danneggiò gravemente la struttura turistico-ricettiva “Villa Carrubba”, poco fuori Melilli. Pochi giorni dopo il rogo, vennero arrestati i fratelli Pandolfo, Cesare ed Innocenzio, ritenuti responsabili del reato di estorsione in concorso aggravata dal metodo mafioso. Gli accertamenti svelarono che tramite le intimidazioni anche di Innocenzio Pandolfo, conosciuto dalla comunità sortinese per essere legato ad esponenti di spicco della criminalità organizzata, il locale venne “costretto” già dall’estate precedente ad assumere come buttafuori il fratello Cesare retribuito, indipendentemente dalla presenza o meno. Ma poco prima del carnevale del 2013, al buttafuori venne espressamente comunicato che Villa Carrubba si sarebbe rivolta ad una ditta autorizzata e specifica del settore.
A distanza di cinque anni dall’episodio, i Carabinieri della Stazione di Augusta hanno dato esecuzione al mandato di carcerazione per Innocenzio Pandolfo.




La musica per la canzone del vescovo di Noto: "non mi ha pagato", "falso, nessun accordo"

“Il vescovo di Noto non mi ha pagato”. A lanciare l’accusa è il piemontese Antonio Cospito, consacrato della famiglia Dehoniana, che ha musicato e arrangiato il brano “Indimenticabile Sei”, scritto dal vescovo di Noto, Antonio Staglianò. “E non sono mai stato pagato”, lamenta Cospito. Il ricavato del brano musicale è stato interamente versato all’Elemosineria Apostolica di Papa Francesco. Ma ora Cospito chiede i soldi per pagare i musicisti che hanno registrato il brano in uno studio in Liguria. “Il vescovo aveva assicurato avrebbe fatto fronte a quei costi”.
Diversa la versione della Diocesi di Noto, affidata al vicario episcopale don Fortunato Di Noto che spiega al Giornale di Sicilia che nessuna somma era stata pattuita. “Il vescovo non ha mai preso nessun accordo economico con questa persona. Purtroppo in buona fede si è fidato e questo è stato il risultato”.




Siracusa. Il dissesto della ex Provincia, la rassicurazione: "nessun esubero, garanzie anche per la partecipata"

Il dissesto dichiarato dalla ex Provincia Regionale di Siracusa non creerà nessun esubero. Il commissario straordinario dell’ente, Carmela Floreno, ha voluto rassicurare i dipendenti incontrando i sindacati della funzione pubblica. A loro ha garantito che non ci sarà perdita di un solo posto di lavoro: non tra i dipendenti dirette e neanche tra quelli della partecipata Siracusa Risorse.
Allontanate così alcune fibrillazioni degli ultimi giorni. Resta però il nodo stipendi, con risorse trasferite dalla Regione non sufficienti a coprire il fabbisogno per l’anno in corso. Come si procederà? L’interrogativo rimane aperto. Solo un vertice (richiesto) a Palermo potrà aiutare a far luce sulla questione.




Aree pedonali a Cassibile, c'è l'ordinanza fino al 15 settembre: l'elenco delle vie

Fino al 15 settembre via delle Rose a Cassibile diventa zona pedonale, tutti i giorni della settimana e per 24 ore al giorno. Da venerdì a domenica, invece, e dalle 19:00 alle 24:00 diventano pedonali via San Lio, nel tratto interposto tra via del Fiume Cacipari e via Nazionale; via delle Magnolie, nel tratto interposto tra via della Madonna e via dell’Anemone; via delle Acacie, nel tratto interposto tra via del Fiume Cacipari e via Nazionale.