Siracusa. Il Museo Leonardo e Archimede partner del Pride: Gullotta testimonial in "comune"

Il Museo Leonardo da Vinci e Archimede di Siracusa avvia una partnership con il Siracusa Pride, in programma da oggi a sabato. Come spiega Maria Gabriella Capizzi, responsabile del Museo, la collaborazione “ha l’obiettivo di far conoscere ai partecipanti, provenienti da ogni angolo della Sicilia e non solo, l’arte, la storia e la vita dei due geni, Leonardo e Archimede, a cui il nostro museo è dedicato. A rafforzare il legame tra il Museo Leonardo da Vinci e Archimede e il Siracusa Pride – ancora Maria Gabriella Capizzi – è l’attore Leo Gullotta, testimonial storico del nostro museo e quest’anno scelto come testimonial della tre giorni di dibattiti, cultura e spettacoli incentrati sulle tematiche dei diritti.
Una postazione del Museo Leonardo da Vinci e Archimede di Siracusa sarà collocata, da oggi a sabato, all’interno del Pride Village allestito in piazza Cesare Battisti e che poi lascerà il posto al corteo finale in movimento da Porta Marina.
Tutti i partecipanti al Siracusa Pride, inoltre, potranno accedere al museo con una riduzione sul biglietto d’ingresso e usufruire di tutte le agevolazioni legate alle attività dei partner del museo.




L'omicidio di Lauretta, il reo confesso Paolo Cugno sano di mente per il consulente della Procura

Paolo Cugno capace di intendere e di volere. Per il consulente del Tribunale di Siracusa, quindi, il 27enne operaio di Canicattini sarebbe stato perfettamente in grado di comprendere la gravità e le conseguenze delle sue azioni. Questo spiega, in sintesi, la perizia depositata nel procedimento per l’omicidio di Laura Petrolito,la sua compagna 20enne, avvenuto nel marzo scorso. Il corpo senza vita della ragazza era poi stato gettato in un pozzo, nel tentativo di occultarlo. Alcune ore dopo la confessione di Paolo Cugno e l’arresto. La difesa aveva subito puntato sull’infermità mentale, presentando anche diversi certificati e perizie che indicavano una presunta schizofrenia paranoide.
Titta Rizza, l’avvocato difensore, annuncia battaglia sulle conclusioni del perito del Tribunale e anticipa la richiesta di una perizia collegiale.




Siracusa. Lo spoglio infinito: finalmente "ufficiale" il ballottaggio, si prosegue con le liste

I dati relativi alle votazioni per la scelta del sindaco di Siracusa diventano adesso ufficiali. Mancava una sezione all’appello, il certosino lavoro dell’ufficio elettorale centrale ha consentito di definire “per deduzione” i dati mancanti, facendo riferimento alle tabelle di spoglio. Ovviamente nessuno stravolgimento, si va al ballottaggio tra Ezechia Paolo Reale e Francesco Italia.
Da domani, al quarto piano di palazzo Vermexio si dedicheranno alle verifiche necessarie per completare i dati relativi ai voti di lista ed alle preferenze per il Consiglio comunale. Si spera di riuscire a ripetere quanto è stato possibile fare nel caso dei sindaci. Ma se le incongruenze dovessero risultare insuperabili, non è da escludere il ricorso alla giustizia amministrativa che è l’unica può disporre il riconteggio delle schede.
Intanto, questa mattina il commissario provinciale dell’Udc, Giovanni Magro, si è presentato in procura per presentare un esposto. “Ci sono troppe incongruenze nelle operazioni di spoglio e di conteggio delle schede. Troppe schede annullate, mancano persino i voti personali dei candidati. Temiamo che l’inesperienza dei presidenti di seggio possa incidere oltre il dovuto sull’esito delle elezioni”, le sue parole.
Smentita, invece, la voce relativa alla sostituzione notte tempo di alcuni presidenti di sezione: una leggenda metropolitana, se preferite una bufala.




Emergenza incendi: due elicotteri della Forestale e Vigili del Fuoco in contrada Mostringiano, brucia la provincia

Non è ancora arrivato il gran caldo ma sul fronte incendi è già emergenza. Giornata campale quella odierna, con i vigili del fuoco chiamati agli straordinari. In contrada Mostringiano, a Priolo, una squadra di pompieri lotta da ore contro un incendio sui Climiti che ha richiesto anche l’intervento di due elicotteri della Forestale.
Sempre nel pomeriggio, roghi a Villasmundo, Carancino e sulla Solarino-Palazzolo dove in mattina un vasto incendio ha divorato alberi e sterpaglie vicino a diverse abitazioni ed un agriturismo. Sono scattate le evacuazioni, con due squadre di vigili del fuoco sul posto supportate dalla protezione civile. Su tutti il sospetto dell’origine dolosa.




Siracusa. Il procuratore capo Giordano verso il trasferimento a Catania, primo ok del Csm: deciderà il Plenum

La terza commissione del Consiglio superiore della magistratura ha accolto la richiesta di trasferimento del capo della Procura di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, alla procura generale di Catania come sostituto procuratore generale. Il plenum del Csm si pronuncerà la prossima settimana e in caso di conferma sarà dichiarato estinto il procedimento di trasferimento d’ufficio.
“Da settimane ho fatto domanda in via principale per essere trasferito alla direzione nazionale antimafia come sostituto procuratore antimafia dove ho esercitato funzioni negli anni 2004/2008, in linea subordinata alla procura generale di Catania come sostituto procuratore generale», ha spiegato lo stesso Giordano.
Il procedimento d’ufficio per incompatibilità ambientale era scaturito in seguito all’esposto di otto sostituti procuratori che aveva dato vita all’inchiesta sul Sistema Siracusa con l’arresto del sostituto Giancarlo Longo.




Siracusa e il tema dell'immigrazione, attivisti in piazza ma la città è contraria: "fate le valigie ed aiutateli a casa loro"

Volontari delle associazioni cittadine, studenti, la Cgil, mamme e semplici cittadini si sono dati appuntamento ieri in piazza Archimede, sotto la sede della Prefettura. Nel momento in cui esplode a livello internazionale il problema della gestione dell’accoglienza dei migranti, hanno voluto mettere al centro parole chiave come “porti aperti” e “restiamo umani”. Un centinaio di persone si sono così rivolte al ministro dell’Interno per il tramite della Prefettura. Alcuni hanno anche indossato giubbetti di salvataggio per rendere ancora più palese il messaggio.
Ma il clima, a Siracusa, pare essere cambiato. Nell’opinione pubblica c’è stanchezza più che razzismo vero e proprio. “A questa gente che parla di accoglienza, che parla di aiutare dico: fate le valigie ed andate ad aiutare queste persone a casa loro, sicuramente ne aiuterete molte di più. Vediamo poi che accoglienza vi riservano. Ci sono mille modi per aiutare la gente e vederli buttati per strada o ai semafori ad importunare la gente non è aiuto”, scrive Chiara. “Se ci tenete tanto andateveli a prendere e ve li portate a casa vostra! Capisco che con questo business vi entrano parecchi soldi ma come dice Salvini la pacchia è finita!”, aggiunge Loredana, siracusana anche lei. E poi c’è Alessandro: “continuano ancora a non capire che non è più accoglienza ma businesss, perché quando vengono qui rimangono in povertà con la differenza che li campiamo noi”. Sono centinaia i messaggi arrivati in poche ore alla nostra redazione. Tra questi anche quello di Loredana, “prima di aiutare gli extracomunitari, pensassero ad aiutare le tante famiglie siracusane che vivono con mille difficoltà economiche. Famiglie che purtroppo non riescono nemmemo a garantire il cibo giornaliero ai loro bambini”. E poi ancora Flavia (“Non capisco, adesso siamo: razzisti, incivili, senza umanità quando per anni abbiamo accolto migliaia di persone ogni settimana e nonostante qui stanno a ciondolare tutto il giorno, delle volte ubriachi, per non parlare delle malattie”) e Mary (“Perché non aiutano quelli che sono già in Italia. È accoglienza lasciare bivaccare una donna in corso Umberto, da un anno, dove passano tutte le massime istituzioni della città, sarà passato da li anche il prete? È accoglienza lasciali elemosinare davanti a ogni supermercato e a ogni semaforo? È accoglienza lasciali vivere ai villini? Se l’accoglienza è questa?”) e Corrada (“Accoglienza? Ci stanno costringendo a non uscire più da casa, chi è tanto altruista se li portasse a casa”) e poi ancora Luisa ( “Avete rotto le balle portateli a casa loro. Siracusa ormai è piena e ne abbiamo le scatole piene. Nella strada di Tivoli ci sono marocchine che si prostituiscono”).
Simona Cascio, la presidente di Arci Siracusa, tra le organizzatrici del presidio in piazza Archimede, prova a chiarire. “Noi non facciamo business, siamo associazioni di volontari. Abbiamo anche accolto in casa nostra e senza farci pubblicità per questo. Crediamo nell’umanità. Capisco la stanchezza verso un sistema che ha dato l’impressione, alle volte, di speculare sugli stessi migranti ma non confondiamo i temi. Anche io sono per l’ordine e le regole, no a sbarchi indiscriminati però il si ai corridoi umanitari quello deve esserci per forza”, dice provando a controbattere l’ostilità di fondo che cresce in città.




Veliero con migranti intercettato al largo di Marzamemi, fermati tre presunti scafisti

Un barca a vela impegnata nel trasporto di migranti ne è stata intercettata intorno alle ore 3:00 al largo di Marzamemi dal guardacoste G.128 Stanisci di Pozzallo in coordinamento con la Sezione Operativa Navale di Siracusa e i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa che, a seguito di uno sbarco precedentemente avvenuto, aveva attivato il dispositivo aeronavale.
Il veliero è stato intercettato ed i finanzieri, vista la linea di galleggiamento particolarmente bassa per il carico, hanno deciso di effettuare un controllo approfondito. Ma all’alt l’imbarcazione non si è fermata. Dopo un breve inseguimento, i militari sono riusciti a salire a bordo e hanno accertato la presenza di 58 migranti, tra cui 12 bambini e 13 donne. Sono stati fermati dal Gruppo Interforze della Procura di Siracusa i 3 presunti scafisti: un lituano, un azerbaigiano e una donna afgana.
Il veliero monoalbero, della lunghezza di circa 12 metri, battente bandiera tedesca, è stato scortato in porto ad Augusta, dove sono state attivate le procedure di prima accoglienza.




Siracusa. Una donna denuncia: "un uomo di colore ha tentato di aggredirmi al Parco Robinson"

“Aiuto, sono stata aggredita con un bastone”. A chiamare agitata i carabinieri è stata una donna che ha raccontato di essere stata avvicinata da un uomo di colore mentre passeggiava con un’amica ed il cane all’interno del parco Robinson di Bosco Minniti.
Alla reazione delle due donne, il malintenzionato avrebbe desistito e si sarebbe allontanato per le vie circostanti. Indagini per risalire all’identità del responsabile.




Siracusa. Verso il ballottaggio: Fabio Moschella fa chiarezza ("io centrosinistra") e Cutrufo lancia la volata

Fabio Moschella si è affrettato a chiarire “l’equivoco” involontariamente ingenerato dall’ultimo comunicato diffuso alla stampa. Guardando al ballottaggio lasciava intendere che le porte fossero aperte ad entrambi i contendenti (“ascoltiamo le proposte”) con sorpresa dell’elettorato di centrosinistra che considerava pressochè naturale un apparentamento con Francesco Italia. Onde evitare che una interpretazione potesse diventare pensiero dominante, lo stesso Moschella ha dovuto fare chiarezza: “l’unico campo di azione in cui mi riconosco è il centrosinistra. La mia vita politica e la mia campagna elettorale sono di una limpidezza cristallina. Respingo quindi ogni insinuazione che rispedisco al mittente”.
In attesa di comprendere le mosse dei corteggiatissimi grillini – vero ago della bilancia del ballottaggio – nello schieramento di Reale è l’assessore designato Gaetano Cutrufo a lanciare la volata al candidato sindaco. Dopo aver sottolineato l’ottima prova elettorale del suo movimento – Amo Siracusa – Cutrufo vede in queste giornate “una fase importante della campagna elettorale, che deve concludersi con l’elezione del candidato Ezechia Paolo Reale. Un sindaco che potrà rilanciare Siracusa in una visione complessiva e non limitata a spazi e salotti. Siracusa è una città complessa e solo con un programma vasto e articolato può uscire dal torpore”.




Priolo. Il ritorno di Pippo Gianni, 27 anni dopo è di nuovo sindaco: la cerimonia di insediamento

Ventisette anni dopo, Pippo Gianni si è “ripreso” la sua Priolo. Cerimonia di insediamento in Municipio, fascia tricolore indosso, sguardo che poco ha concesso all’emozione. Il suo è certamente un grande ritorno sulla scena politica, dopo il boccone amaro del dicembre 2014 quando venne estromesso dall’Ars in seguito alle elezioni regionali bis in alcune sezioni di Rosolini e Pachino.
Dopo una parentesi commissariale, Gianni riprende le redini di un Comune che proprio con lui alla guida seppe vivere una stagione di rilancio che i priolesi, evidentemente, non hanno dimenticato. Il suo è stato un successo netto, con gli avversari tenuti a distanza.
Certo, rivederlo sindaco di Priolo 27 anni dopo l’ultima volta fa un certo effetto. Specie in quello che è stato il Comune più grillino d’Italia, recentemente. Al punto che diversi quotidiani nazionali hanno giocato nei loro titoli: dal “ritorno della Prima Repubblica” al voto siciliano “a macchia di Gattopardo”.