Siracusa Risorse, emendamento bocciato in Finanziaria Regionale. Amarezza Cafeo

Bocciato dall’Ars il sub-emendamento alal finanziaria per la salvaguardia dei lavoratori di Siracusa Risorse. Si dice amareggiato il deputato regionale, Giovanni Cafeo, che aveva presentato il provvedimento.
“Nonostante le chiacchiere e i propositi da campagna elettorale, evidentemente alla prova dei fatti le sorti di Siracusa Risorse e soprattutto dei lavoratori della società in house non rientrano tra le priorità della maggioranza di Governo – attacca Cafeo – tanto che anche la proposta dell’assessore Grasso che voleva destinare un milione e mezzo all’ente, è stata bloccata dal suo stesso Governo”.
Il presidente Musumeci avrebbe però garantito misure idonea a tutelare, in caso, anche i lavoratori della partecipata siracusana.




Morti da esposizione all'amianto, la provincia di Siracusa prima per incidenza annuale

Messo al bando 26 anni, l’amianto continua a minacciare la salute dei cittadini e l’ambiente. Secondo i dati diffusi da Legambiente in Sicilia solo 84 Comuni su 390 si sono dotati di Piani comunali in materia. E Siracusa continua purtroppo ad essere la provincia con la più alta incidenza annuale di mesotelioma pleurico in rapporto alla popolazione residente. A seguire, Palermo e Ragusa.
Le bonifiche sono l’unica azione capace di evitare l’esposizione alla fibra killer ed alla conseguente insorgenza di patologie mortali. “In Sicilia, tra il 1998 e il 2016, si sono registrati più di 1.500 casi di mesotelioma pleurico”, ricorda nel suo report Legambiente.
Il Piano regionale sull’amianto, redatto nell’aprile del 2016 e trasmesso alla Presidenza della Regione, “non è ancora stato approvato”. E intanto otto Comuni siciliani su dieci si trovano così senza Piano comunale amianto. Anche il censimento dei siti contaminati procede a rilento. “Nel 2017 sono state solo 381 le autonotifiche prevenute pari ad appena 1/3 rispetto a quello registrato nel 2016 che si è attestato a 1113 comunicazioni”.
Legambiente Sicilia ha anche distribuito un questionario a circa 1800 persone per valutare le conoscenze sul tema. Meno della metà di coloro che hanno compilato il questionario è a conoscenza che il 1992 è l’anno nel quale i manufatti in amianto sono stati banditi dalla legge italiana; appena 1 persona su 2 conosce per grandi linee il meccanismo di rilascio delle fibre in amianto e soltanto il 35% della popolazione è consapevole del fatto che il ‘pericolo amianto’ può protrarsi per un tempo pari a 40 anni.
Quasi una persona su quattro dichiara inoltre di possedere ancora dei recipienti in eternit e solo il 29% degli intervistati si è rivolto ad una ditta autorizzata per rimuovere MCA. Tra i possessori di recipienti in eternit circa 3 su 10 dichiarano di farne uso ancora ad oggi. Oltre l’80% ha pensato di dismettere i recipienti in amianto, ma ben il 57,3% ha attribuito la mancata dismissione ad un costo troppo elevato.
Un quadro preoccupante che ha spinto Legambiente Sicilia a chiedere un impegno concreto al governo regionale e alle amministrazioni locali.




Da Gomorra a Siracusa, mini-vacanza siciliana per Marco D'Amore, il Ciro Di Marzio della serie Tv

Per il grande pubblico è Ciro Di Marzio, l’Immortale, protagonista della serie cult Gomorra. L’attore campano Marco D’Amore, 37 anni, si sta regalando qualche giorno di vacanza a Siracusa. Ospite dell’Ortea Palace Luxury Hotel, la struttura alberghiera extra lusso di piazza delle Poste, si è fatto immortalare nella luminosa hall dell’ex palazzo delle Poste. Le foto del suo “check-in”, pubblicate sulle pagine social Ortea Palace, hanno subito fatto il pieno di condivisioni e like. Sorpresi e contenti i tanti fan siracusani.




Ortigia "invasa" dalle Mini: raduno in piazza delle Poste per il via del Mini Maremonti

Giornata conclusiva per la quinta edizione del Mini Maremonti, raduno degli appassionati della storica auto arrivati per l’occasione da Malta, Lazio, Puglia, Piemonte, Veneto e ovviamente Sicilia. Una cinquantina di vetture, dalle old Mini Cooper sino ai modelli più recenti firmati Bmw, per poco meno di un centinaio di appassionati che stanno colorando con la loro carovana le strade della provincia siracusana.
Ieri sera il raduno in Ortigia, in piazza delle Poste. Poi la coreografica partenza del Mini Maremonti dal castello allestito poco distante dal ponte Umbertino. Si tratta di una rivisitazione del tracciato originale dello storico rally, adatto e cucito a misura di Mini. Non una gara di velocità, piuttosto una divertente prova di orientamento. I partecipanti, infatti, non sono stati messi a conoscenza del tracciato e per cimentarsi nella prova, con il solo aiuto del navigatore seduto accanto e di un roadbook con “indizi”, hanno dovuto “leggere” con attenzione ogni elemento (anche paesaggistico) chilometro dopo chilometro.
A curare l’organizzazione della tre giorni è stato lo staff di SiciliainMini. Un club con 12 anni di storia e decine di raduni alle spalle. “Tutto lo staff è composto da volontari – afferma Manlio Mancuso, responsabile dei tracciati – e mette a disposizione il proprio tempo libero. Ognuno ha un compito e non ci sono prove generali”. Altra anima della manifestazione è Davide Seggi, che ha seguito una per una le vetture in partenza, salutando i partecipanti giunti da varie parti d’Italia e da Malta.

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Rapinata tabaccheria, bottino di 800 euro. I malviventi entrati in azione in pieno giorno a Lentini

Rapinata una tabaccheria di Lentini. I fatti sono accaduti ieri mattina. Due individui, con il volto travisato, hanno fatto irruzione nel locale di via Conte Alaimo. Si sono impossessati dell’incasso, circa 800 euro, e si sono dati alla fuga facendo perdere le loro tracce. Indagini affidate alla polizia.

foto archivio




Siracusa. Insegnanti e studenti europei a confronto al Corbino: tecnologie per apprendimento comune

Si è concluso al Liceo Corbino di Siracusa il progetto Erasmus Plus “Closing the ga in Ict”. Protagonisti studenti e docenti europei (Germania, Polonia, Bulgaria, Lituania, Svezia, Grecia, Romania e Turchia), impegnati in attività di formazione per il superamento di ogni ostacolo nel processo di apprendimento grazie agli ausili informatici. Tramite la conoscenza comune dell’uso di piattaforme digitali, gli insegnanti possono supportare gli studenti nello studio autonomo delle diverse discipline, mettendo così in atto una delle competenze di cittadinanza attiva, ossia imparare ad imparare.
L’aula magna e i laboratori del Liceo Corbino sono stati gli spazi creativi per la costruzione di un sapere innovativo e multiculturale. “La scuola si è arricchita sempre di più dal confronto con le diverse realtà dell’Europa, offrendo agli studenti possibilità formative che potranno efficacemente sfruttare nel corso degli studi universitari e nel mondo del lavoro”, commenta la dirigente, Lilly Fronte.




Pallanuoto, Serie A1. Ortigia a valanga sulla cenerentola Acquachiara: 24-6

L’Ortigia concede poco al fanalino di coda Acquachiara e alla “Paolo Caldarella” finisce 24 a 6. I biancoverdi sono in formazione tipo, i napoletani si presentano in undici a referto e con Nicola Borrelli in panchina al posto dello squalificato Paolo Iacovelli.
Parte forte l’Ortigia che infila un primo parziale di 6 a 1. Ritmo e intensità, pressing sugli ospiti che poche volte arrivano al tiro. Partita in crescendo con capitan Giacoppo cinque volte a segno e Di Luciano che ne fa 6. Buona la prestazione del gruppo che adesso si prepara ai festeggiamenti dei 90 anni del Circolo. Martedì prossimo, 1 maggio, a partire dalle 18.30, amichevole contro il Settebello di Alessandro Campagna che, da domani, sarà a Siracusa per un collegiale.
“Non ci sono partite da sottovalutare, soprattutto in questa fase della stagione. Per noi l’obiettivo è la final six e vogliamo arrivarci senza nessun calo di tensione”, dice a fine gara Sebastiano Di Luciano. “Oggi è stata una buona prova e siamo soddisfatti per quello che abbiamo mostrato. Adesso di pensa alle altre finali che ci attendono e ci godiamo anche i festeggiamenti per i 90 anni della nostra società”.




Siracusa. Il sequestro dell'impianto di contrada Fusco, Legambiente: "basta scarico in mare, il porto muore"

Legambiente aveva più volte segnalato e monitorato la presenza di un inquinamento (“forte”) alla foce del canale Grimaldi. Il monitoraggio di Goletta Verde, fino a luglio dello scorso anno, ha registrato livelli anomali alla foce di quello che per circa trent’anni è stato utilizzato come scarico di emergenza.
“Non sappiamo ancora se gli sversamenti accertati siano stati determinati da un problema gestionale dell’impianto di depurazione della città o se piuttosto siano riconducibili a comportamenti preordinati a smaltire illegalmente i reflui civili non trattati dal ciclo della depurazione. Questo lo accerterà l’indagine in corso. In ogni caso ci troviamo davanti a un fatto gravissimo”, recita la nota dell’associazione ambientalista.
La gente, per nulla sorpresa, ricorda di quello strano colore marroncino di cui si colorava l’acqua della playa, non balneabile. “Altro che fenomeni algali”, commenta qualcuno. E tornano alla mente quelle immagine registrate cinque anni fa dal consigliere comunale Gaetano Bottaro da cui sarebbero partite le attuali indagini.
Di fronte ai dati registrati, e prima del sequestro dell’impianto di contrada Fusco, Legambiente si era rivolta all’ente gestore dell’impianto, al Comune di Siracusa e agli organi pubblici di controllo per chiedere da cosa dipendesse lo stato di inquinamento registrato. “Deve esser posto termine allo scarico all’interno del Porto Grande di Siracusa dei reflui, depurati o meno, provenienti dal depuratore cittadino. L’impatto ambientale di circa 10.000.000 metri cubi di acque reflue su un ecosistema quasi chiuso come il porto è molto elevato: il notevole apporto di sostanze nutritive determina un processo di vera e propria eutrofizzazione, con la formazione di alghe e il deposito sul fondo di fanghi. Di questo passo, lo abbiamo denunciato, il porto muore”, l’accusa di Legambiente.
Nel marzo 2012 l’impianto di depurazione cittadino fu sequestrato dalla magistratura a seguito di indagini che riguardavano la gestione dei fanghi prodotti dal ciclo di depurazione. Il procedimento penale che ne è seguito, a carico di di funzionari e dirigenti dell’allora ente gestore Sai 8, nel quale Legambiente si è costituita parte civile, a breve dovrebbe essere definito nella fase di primo grado.




Siracusa. L'attualità irrompe in campagna elettorale: la politica sul sequestro della centrale Fusco

Il sequestro della centrale di sollevamento reflui di contrada Fusco irrompe nella campagna elettorale siracusana. Il candidato sindaco Cicco Midolo (Lega) si congratula con gli investigatori ed auspica una approfondita opera di controllo per comprendere cosa è realmente accaduto. “Ma bisogna soprattutto evitare che eventuali sversamenti possano ancora ripetersi, con rischi ambientali per l’intero ecosistema del porto Grande. E su questo la politica deve intervenire, creando le condizioni per potenziale infrastrutturalmente l’impianto, se e dove carente. Noi pronti a recuperare gap trentennale”, anticipa l’esponente leghista.
Anche il candidato sindaco Giovanni Randazzo interviene sul tema. “L’episodio, ove lo sversamento risulti confermato, è di una gravità estrema se si considera altresì che in condizioni ordinarie il refluo depurato tramite il torrente Grimaldi, convogliato nel tratto di costa in prossimità della foce del fiume Anapo, contribuisce a peggiorare la qualità delle acque del porto. Diventa assolutamente improcrastinabile – prosegue il candidato di Lealtà e Condivisione per Siracusa – l’eliminazione dello scarico del refluo depurato nel torrente Grimaldi che durante i trent’anni di esercizio dell’impianto di depurazione ha prodotto il degrado delle acque del porto grande. Ed è questo il primo intervento che la futura amministrazione della città deve compiere con urgenza”.
“Un plauso all’azione della magistratura e alle indagini svolte da Capitaneria di porto e dal Nucleo operativo del corpo Forestale in qualità di polizia giudiziaria e pene severe per chi inquina e ha inquinato”, lo ha detto Fabio Granata, candidato sindaco per #siracusaoltre2018 . “Per il futuro auspichiamo controlli rigidi da parte degli enti preposti e, per quanto riguarda la prossima Amministrazione comunale, al primo punto riguardo al Porto Grande: il suo disinquinamento”.




Zona industriale, nuvola di fumo nella mattina: lieve perdita, nessun danno a persone o cose

Fumo dalla zona industriale questa mattina, poco dopo le 9. Un malfunzionamento dell’impianto 700 Gofer della raffineria Isab Sud ha provocato una fuoriuscita di prodotto (simile al gasolio) su un’area pavimentata, causando elevata fumosità. “L’evento, la cui durata si è limitata a pochi minuti, ha comportato la fermata secondo le procedure del manuale operativo e la contestuale attivazione del sistema torce di raffineria”, spiega la nota ufficiale di Isab. Nessun danno a persone o all’ambiente, viene inoltre specificato. La fuoriuscita è stata subito contenuta dalle squadre interne.

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