Siracusa. Verso le amministrative: Milazzo lascia e attacca, "si parla di poltrone non di problemi"

Dopo una serie di insistenti voci, arriva la conferma: Massimo Milazzo ha deciso di fare un passo indietro e ritirare la sua candidatura a sindaco. Non per aggregarsi a quello od a quell’altro candidato. Anzi, Milazzo ha proprio scelto “di non saltare su uno dei tanti carri elettorali” e di seguire come un privato cittadino la fase più accesa della campagna elettorale.
Spiega, con una vena di amara delusione, di aver lavorato “per costruire un polo civico di forze politiche responsabili, le quali, in un momento di crisi economica, sociale, etica della città, potessero condividere una visione dei problemi di Siracusa e delle soluzioni amministrative da attuare”. Ma sulle proposte avanzate “non ho registrato alcuna seria disponibilità ad un confronto sincero sui problemi di Siracusa e sullo studio dei rimedi. E non ho colto alcuna volontà di cooperare davvero ed insieme nell’esclusivo interesse della gente”. Una frase, quest’ultima, che suona come una accusa. Che Milazzo implicitamente conferma quando rivela di aver ricevuto “da ogni parte, proposte di poltrone in cambio di un mero apporto elettorale”.
Da qui, “per dignità personale e coerenza politica”, la decisione di non prendere parte alla campagna elettorale (“non lascia presagire nulla di buono per la città”), lasciando spazio a quelli che Massimo Milazzo racconta come “rappresentanti litigiosi e incapaci di comprendersi e di lavorare insieme sulle tante necessità di Siracusa”.




Siracusa. Elezioni Rsu della scuola, il buon successo della Flc Cgil. "Insidie celate ma noi forti"

Il segretario della Flc Cgil, Paolo Italia, si congratula con i 285 candidati del sindacato per l’impegno ed il buon risultato ottenuto in occasione delle elezioni per il rinnovo delle Rsu. Oltre 3.000 elettori per ottenere il 42% delle Rsu in provincia.
“Non era facile, non era dovuto, non era scontato, ma partivamo da una certezza che la serietà, la costanza nel lavoro e la coerenza nell’osservare gli impegni presi, sono fattori che ripagano sempre”, scrive in una nota.
“Abbiamo superato anche delle celate insidie messe in atto da qualche dirigente scolastico, ma i risultati ottenuti parlano chiaro: è stata una bella dimostrazione di coesione e di partecipazione da parte di tutto il personale del mondo della conoscenza”, aggiunge Italia che apre adesso una nuova fase, quella degli impegni derivanti dalle nuove norme contrattuali.




Siracusa. Il sindaco Garozzo traccia il bilancio dei suoi 5 anni: "battaglia antisistema, porto e conti sicuri"

La battaglia per la legalità, la riqualificazione del porto, gli investimenti per gli impianti sportivi, la valorizzazione del patrimonio culturale con la riapertura del Teatro comunale, i finanziamenti ottenuti per riportare le periferie al centro dell’azione del Comune: sono questi alcuni dei temi toccati dal sindaco, Giancarlo Garozzo, nell’incontro di oggi all’Urban Center. Ha tracciato un bilancio dei cinque anni di governo cittadino che stanno per concludersi. Un evento al quale hanno partecipato i vertici istituzionali e che ha visto nelle prime file anche gli assessori e gli esponenti politici che hanno condiviso l’esperienza.
Il sindaco Garozzo ha riassunto il lavoro di questi anni in una quindicina di punti, partendo dalla vicenda Open Land, nell’ambito dell’indagine sul cosiddetto “sistema Siracusa”, per poi passare all’ampia materia dei lavori pubblici, nei quali, ha detto, sono stati spesi poco meno di 44 milioni di euro. Spazio anche al tema degli investimenti futuri, come quelli per il nuovo mercato ittico o per il centro commerciale naturale delle vie Tisia e Pitia oppure per via Crispi, finanziati, come tanti altri, con i 18 milioni del “Bando periferie”.
Il sindaco si è soffermato anche sul lavoro fatto per mettere in sicurezza i conti del Comune così come sul binomio cultura e turismo alla luce dell’incremento dei visitatori registrato in questi anni, dell’apertura dei siti comunali di interesse, a cominciare dal Teatro Massimo, e delle sue ricadute economiche. Rilevante in tal senso è l’importanza data ai lavori sul porto, all’inaugurazione della prima delle due banchine per navi da crociera (già 70 gli attracchi annunciati nel 2018) e alla riapertura della banchina della Marina per gli yacht di grande stazza con la storica passeggiata.
Infine, un riferimento agli appalti (asili nido, servizio manutenzioni, nettezza urbana con l’introduzione della raccolta differenziata porta a porta) e le prescrizioni ottenute al ministero dell’Ambiente per ridurre l’inquinamento causato dalla zona industriale e percepito con i cattivi odori che arrivano fino in città.




Torna l'incubo delle "spaccate": tre episodi nella notte, tra Rosolini e Noto

Torna l’incubo dei furti con spaccata. Tre gli episodi nella notte, tra Rosolini e Noto. Nel primo caso, ignoti hanno preso di mira un supermercato. Grazie alle telecamere di sorveglianza dell’esercizio commerciale, i carabinieri hanno immediatamente ricostruito la dinamica dei fatti: hanno utilizzato una utilitaria come ariete e, una volta infranto il vetro ed introdottisi all’interno del negozio, hanno sottratto il registratore di cassa. L’arrivo dei carabinieri ha ha fatto desistere i malviventi che si sono dati alla fuga.
Gli altri due episodi a Noto. Un primo negozio, visitato da ignoti con la stessa modalità (vetrina sfondata) si è concluso senza che venisse rubato alcunchè. Nel secondo caso, sono state asportate alcune bottiglie di vino in esposizione in un panificio.
Sono in corso le indagini del caso al fine di individuare gli autori dei reati.

foto archivio




Tenta di spegnere l'incendio della sua auto, rimane ustionato: 34enne di Rosolini al Cannizzaro

Un operatore ecologico di Rosolini è rimasto gravemente ustionato e trasferito al Cannizzaro di Catania. L’uomo, 34 anni, stava tentando di spegnere le fiamme che avevano avvolto la sua auto, parcheggiata in via Asiago. L’incendio è scoppiato attorno alle 2 della notte scorsa.
E’ stato il 34enne ad accorgersi dell’incendio dell’auto, una Golf, di proprietà della moglie. Ha cercato di domarlo con mezzi di fortuna ma è rimasto ustionato alle braccia ed alle gambe. Da accertare le cause dell’incendio. Indagano i carabinieri.




Siracusa. Consiglio comunale, è game over: l'opposizione vince l'ultimo round. "Tari, si doveva fare di più"

Il Consiglio comunale si congeda senza concludere l’analisi di tutti gli emendamenti al Regolamento sulla Tari. Dopo l’approvazione di quello proposto da Carmen Castelluccio (allargamento della tipologia delle apparecchiature elettriche ed elettroniche che conferite in discarica permettono una riduzione del tributo e compostaggio di comunità con riduzione del 15% della quota variabile della tariffa) è venuto a mancare il numero legale.
L’assessore al bilancio, Salvatore Piccione, ha illustrato il terzo punto all’ordine del giorno, riguardante altre modifiche migliorative al regolamento sulla Tari, poi i consiglieri di opposizione hanno abbandonato l’aula (Alota, Di Lorenzo, Impallomeni, Princiotta, Sorbello e Vinci.
“Il provvedimento approvato ieri- ha detto Simona Princiotta riferendosi al piano tariffario – prevede una riduzione minima della Tari. Si poteva e si doveva fare di più, ma nessuna risposta è venuta dall’amministrazione sui criteri di riduzione adottati. Non ci soddisfano e confermano Siracusa come la città italiana con la Tari più alta”.
Da oggi il Consiglio comunale potrà essere convocato solo per l’approvazione di atti straordinari, contingibili ed urgenti, come i debiti fuori bilancio.




Siracusa. Riduzione Tari a rischio? Approvato oltre i termini, "il provvedimento può essere impugnato"

Oggi è l’ultimo, vero giorno di lavoro per il Consiglio Comunale di Siracusa. In discussione il regolamento Tari e diversi emendamenti. Da domani scatta il termine dei 45 giorni prima delle elezioni che vincola quindi l’attività dell’assise (e delle commissioni) solo ad affari urgenti ed indifferibili.
Con un colpo di coda, e proprio sulla soglia, il civico consesso ha intanto votato favorevolmente il piano tariffario Tari che varrà una riduzione della tassa rifiuti 2018 per i contribuenti siracusani, ma solo a partire dalla bolletta di fine anno.
Polemiche politiche a iosa. Da una parte la campagna social contro chi ha votato “no” al provvedimento (per semplificare, presentato come un “no” allo sconto), con tanto di elenco fornito al pubblico ludibrio con nome e cognome; dall’altra la controffensiva di chi bolla come “ridicola fake news” quella relativa alla riduzione della Tari.
Tra questi ultimi, il consigliere comunale di opposizione Salvo Sorbello. “E’ fumo negli occhi dei siracusani” e attacca il provvedimento. “La riduzione doveva decorrere dal 1 gennaio, così lo sconto sarebbe stato reale. Ma qui si è perso tempo ed anzichè approvare il piano tariffario nei termini previsti dalla legge (fine marzo, ndr) si è atteso l’ultimo giorno utile, per utilizzare questa risibile riduzione come campagna elettorale. In realtà, si sono solo persi 4 mesi a danno dei contribuenti”, l’affondo di Sorbello che non correrà alle amministrative di giugno.
In effetti, il Consiglio comunale di Siracusa è andato clamorosamente in letargo nel 2018. L’ultima riunione era datata 13 marzo. Poi, oltre un mese di nulla o quasi sino ad ieri ed alla seconda convocazione di questa mattina. In Italia, diversi Consigli comunali si sono riuniti anche nella settimana di Pasqua per approvare nei termini previsti il piano tariffario Tari. “L’averlo fatto solo ora ed oltre quei limiti, espone peraltro il Comune di Siracusa ad un ulteriore rischio: se qualcuno presenta ricorso, il provvedimento potrebbe essere annullato”.
Sono anche queste le ragioni alla base del voto contrario della minoranza. “E comunque siamo rimasti responsabilmente in aula, assicurando il mantenimento del numero legale. Se fossimo andati via, non sarebbero neanche riusciti ad approvarselo quel provvedimento lì”, pungola ancora Sorbello. Che ricorda poi come “nel novembre 2013 uno dei primi provvedimenti della giunta fu l’aumento del 20% della Tari che divenne la più cara d’Italia. In quattro anni non hanno mai portato in Consiglio un piano finanziario e ora con una diminuzione ridicola pretendono gli applausi?!?”.




Siracusa. Gli agenti di Polizia Penitenziaria si "autoconsegnano": non lasciano il carcere per protesta

Singolare protesta degli agenti di Polizia penitenziaria in servizio alla casa circondariale di Cavadonna a Siracusa. Hanno deciso di autoconsegnarsi: finito il normale turno di lavoro, restano in carcere, quasi fossero anche loro “detenuti” nella struttura. Anche domani, 25 aprile, proseguiranno nella loro singolare azione.
Da tempo lamentano il sottodimensionamento dell’organico in servizio a Cavadona, specie dopo l’apertura del cosiddetto nuovo padiglione. “Un carcere nel carcere”, lo definiscono.
La popolazione carceraria cresce e il numero di agenti in servizio non viene ritenuto sufficiente. Diverse le note dei sindacati, due sit-in in Prefettura, incontri con la direzione della struttura ma per gli agenti di Polizia Penitenziaria la musica non è cambiata. Creando anche pericolose situazioni di insicurezza che hanno portato ad alcune aggressioni da parte di detenuti.




Siracusa. Si chiama Olympia, ammiraglia della Celestyal Cruise: in banchina 3, con mille passeggeri

In attesa della tanto agognata “sorpresa” della Msc – che potrebbe optare per un paio di scali a Siracusa – in banchina 3 è arrivata questa mattina l’Olympia, della compagnia Celestyal Cruise. Nave da crociera lunga 215 metri, 725 cabine distribuite lungo i suoi 9 ponti, è stata ristrutturata nel 2005 ed è una delle ammiraglie del gruppo crocieristico ellenico. Arrivata da Brindisi, ha a bordo poco più di mille passeggeri quasi tutti scesi a terra per scoprire il centro storico di Siracusa. L’Olympia riprenderà il mare questa sera alle 20 diretta verso un altro porto italiano, quello di Capri.

foto da facebook




Evade dai domiciliari e va in giro armato di una calibro 7.65: arresto a Pachino per un 53enne

Arresto in flagranza del reato di evasione per Michele Renato Boager. Il 53enne è attualmente sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. I carabinieri lo hanno sorpreso in una delle vie del centro di Pachino mentre armeggiava con uno sgabello. Non ha saputo giustificare in maniera plausibile il volontario allontanamento dalla detenzione domiciliare. Condotto in caserma, l’uomo è stato dichiarato in arresto e, a seguito di perquisizione, è stato trovato in possesso di una pistola calibro 7.65 e di 37 cartucce dello stesso calibro. E’ stato condotto in carcere a Cavadonna a disposizione dell’A.G. aretusea.