Avola. Cocaina ed hashish in casa, scatta l'arresto per un 30enne: domiciliari

Detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. E’ l’accusa di cui dovrà rispondere Sebastiano Catinello, avolese di 30 anni.
I carabinieri, dopo una attività info-investigativa, hanno proceduto a perquisizione domiciliare presso l’abitazione dell’interessato che si è subito mostrato particolarmente agitato ed insofferente nei confronti degli operanti. Rinvenute circa 50 dosi di cocaina, alcune dosi di hashish nonché la somma contante di 800 in banconote di piccolo taglio, probabile provento dello spaccio.
E’ stato arrestato e posto ai domiciliari.




Priolo. Furto nella notte in un ristorante, rubate solo poche monete

Furto nella notte in un ristorante di Priolo. Ignoti si sono introdotti all’interno dopo aver rotto la vetrata d’ingresso. Sono riusciti a trafugare solo poche monete dal registratore di cassa. Qualcosa li ha forse messi in fuga. Indagano i carabinieri.




Avola. Turismo accessibile a tutti, la Bandiera Lilla premia le politiche del Comune

Avola è la prima città siciliana a ricevere la Bandiera Lilla, riconoscimento per quei Comuni che hanno un’attenzione particolare per il turismo accessibile a tutti. A ritirare il riconoscimento, al Salone Exposanità di Bologna, l’assessore ai Servizi Sociali, Simona Caldararo.
Dopo la deliberazione dalla Giunta municipale e la firma della convenzione tra l’amministrazione comunale e la cooperativa sociale Bandiera Lilla per incrementare e migliorare l’accoglienza verso i turisti con disabilità, si è proceduto alla valutazione del territorio sui parametri di valutazione riferiti alla possibilità di ospitare turisti con disabilità motoria, visiva, uditiva e con patologie alimentari.
“La nostra amministrazione – dice il sindaco di Avola, Luca Cannata – grazie alle politiche attuate per l’abbattimento delle barriere architettoniche, ha superato con successo tutte le fasi del processo di valutazione per ottenere la Bandiera Lilla e rendere la nostra città accessibile anche alle persone con disabilità che vogliono visitarla”.
Uno degli scopi di Bandiera Lilla, infatti, è quello di rendere l’informazione disponibile in maniera capillare ed efficace a un numero sempre più ampio di possibili utilizzatori attraverso comunicazione, anche web, e informazioni sull’accessibilità e fruibilità dei principali monumenti, musei, strutture culturali, ricreative, sportive, di ristoro e di sosta da parte di turisti con disabilità.
“Continuiamo con il percorso già intrapreso per avere una città accogliente per tutti – dice il sindaco di Avola, Luca Cannata – questa adesione ci porterà a essere un territorio aperto a tutti confermando gli impegni presi già con l’evento “Equilibri, siamo tutti diversi” che teniamo ogni anno”.




Siracusa. Brindisi in rotatoria per festeggiare l'accensione dell'impianto di illuminazione lungo la 115

Hanno festeggiato con un brindisi in rotatoria l’accensione dell’impianto di illuminazione pubblica. Atteso dal 2016, dopo il completamento dei lavori lungo la Statale 115, finalmente l’atteso momento è arrivato. Dopo denunce pubbliche, solleciti, proteste e battaglie. E le associazioni riunite nel Raggruppamento Sud si sono date appuntamento proprio lì, all’interno della rotatoria che incrocia traversa Case Abela – poco prima del Malibù – per far saltare il liberatorio tappo, sotto la luce artificiale dell’impianto ora in funzione. “Più sicurezza ma anche visibile attenzione per le vere periferie di Siracusa”, raccontano a più voci. Insieme al presidente della circoscrizione Neapolis, Peppe Culotti, al brindisi di ieri sera hanno partecipato i responsabili di Plemmirio Blu,
Comitato Pro-Arenella, Associazione T.F.M., Io Amo Fontane Bianche, Comitato Pane e Biscotti Torre Ognina, Plemmyrion e Gruppo Asparano. “Festeggiamo tutti insieme l’illuminazione della rotonda. Lavoro di sinergia che ha funzionato”, spiegano col bicchiere di plastica ancora in mano dopo il brindisi.




Due anni dopo il mondiale, la canoapolo torna alla ribalta: parte forte l'Ortea Palace Siracusa

Dopo l’ebbrezza mondiale vissuta nel 2016 con l’Italia campione a Siracusa, la canoapolo torna a prendersi la scena. Il team siracusano – costretto per il momento a trasferirsi a Catania – riparte di slancio. Trova il sostegno di un grande marchio come Ortea Palace e prepara anche il gran ritorno nel suo stadio del mare, quello tra i ponti di Ortigia. Ma intanto si gode il primo posto in classifica, dopo la netta affermazione nel primo raggruppamento stagionale, con tanto di lezione al Chiavari campione d’Italia.
Quattro campioni del mondo in rosa (tutti siracusani), alcuni rientri e felici nuovi innesti come quello di Federico Reale: il mix che vuole riportare Siracusa sul tetto d’Italia con la canoapolo.
Questa mattina, nel salone dell’Ortea Palace aperto per l’occasione, la presentazione ufficiale della squadra e della società.




Siracusa. Si è chiuso all'Insolera il ciclo di incontri della Guardia di Finanza con gli studenti

Al “Filadelfo Insolera” di Siracusa si è concluso il ciclo degli incontri della Guardia di Finanza con gli studenti.
Insieme a rappresentative dell’Alberghiero e del Quintiliano hanno discusso di educazione alla Legalità Economica. Il ciclo di incontri nasce da un protocollo d’intesa tra il Comando Generale delle Fiamme Gialle ed il ministero dell’istruzione.
Il preside Maria Ada Mangiafico ha accolto all’Insolera il comandante provinciale ed i finanzieri intervenuti, evidenziando l’importanza della presenza nelle scuole della Guardia di Finanza: “è conveniente far comprendere ai giovani studenti la convenienza dell’agire nella legalità”.
“Comprende quali siano i comportamenti scorretti da evitare ed isolare i consapevoli”, il messaggio del comandante provinciale, il comandante Antonino Spampinato. “La Guardia di Finanza sarà sempre al fianco di chi è corretto”.
Il capitano Dario Bordi, comandante della Compagnia di Siracusa, ha illustrato gli ambiti in cui il Corpo opera a tutela delle attività economiche e contro ogni forma di frode.
Si è parlato di evasione fiscale, sperpero di denaro pubblico, contraffazione ed infine uso e spaccio di sostanze stupefacenti. Svolta anche una dimostrazione sulle modalità di ricerca delle sostanze stupefacenti nascoste, mediante l’utilizzo di un cane antidroga.




Siracusa. Sequestrata al "Bronx" droga per 25.000 euro: padre, figlia e compagno agli arresti

La zona attorno via Marco Costanzo, nota come “Bronx”, continua ad essere al centro delel attenzioni dei carabinieri. Dopo il blitz di febbraio, non cala l’attenzione dei militari impegnati a contrastare il fenomeno dello spaccio di droga.
Altri tre arresti nelle ore scorse. Bloccati in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti il 45enne Alan Modica, Filippo Antonio Contavalle (23 anni) e una 19enne incensurata. Denunciato a piede libero un 38enne siracusano, disoccupato e pregiudicato.
Una perquisizione nell’abitazione di Alan Modica ha permesso di scovare nell’armadio della camera da letto, 5 involucri contenenti marijuana per un peso complessivo di 226 grammi, 105 dosi di cocaina, per un peso totale di 30 grammi, un involucro sigillato con cellophane e nastro adesivo, contenente un pezzo unico di cocaina pura del peso di 100 grammi, 3 panetti di hashish per un peso complessivo di 150 grammi, un involucro contenente 32 grammi di mannite, tipica sostanza da taglio, denaro contante pari a 6.984 euro divisi in 3 mazzette distinte, 2 bilancini di precisione ed un coltello a serramanico.
L’importante quantitativo di stupefacente sequestrato, destinato allo spaccio nella città di Siracusa avrebbe fruttato nella vendita al dettaglio fra i 24.000 e i 25.000 euro. Di fronte a tali evidenti segnali indicanti una fitta attività di spaccio, i carabinieri hanno dichiarato in arresto i 2 uomini e la donna presente in casa. Si tratta di padre, figlia e compagno. L’Autorità Giudiziaria, valutate le singole posizioni ha disposto, in attesa del rito direttissimo, la detenzione domiciliare per Alan Modica e la figlia, mentre Contavalle è stato accompagnato in carcere.




Siracusa. La proposta di Garozzo ai candidati sindaco: "Un impegno solenne a rifiutare voti di corrotti e mafiosi"

Un appello agli elettori in cui si fa pubblico giuramento di rifiutare i voti dei corrotti e dei mafiosi. A proporlo a tutti i candidati alla carica di sindaco di Siracusa è l’attuale primo cittadino, Giancarlo Garozzo. “Finalmente, dopo un silenzio tombale che molti continuano a praticare, si torna a parlare di voto di scambio e di corruzione”, dice di fronte alle prese di posizione pubbliche da collegare in massima parte alla vicenda Gennuso. “Questo non può che essere utile per la democrazia e per chi mette al centro della sua vita i temi dell’onestà. Ma tra i troppi silenzi che ancora parlano ci sono quelli dei candidati a sindaco delle prossime amministrative che ad oggi risultano ancora silenti. A questo proposito mi permetto di avanzare una piccola proposta. Quando le candidature saranno presentate inviterò tutti i candidati a firmare un appello agli elettori in cui si fa pubblico giuramento di rifiutare i voti dei corrotti e dei mafiosi. Sono certo che in questa battaglia saremo tutti insieme”.




Caso Gennuso, il Pd rompe il silenzio e dichiara guerra: "clientelismo ha impedito rinnovamento"

La vicenda Gennuso fa discutere la politica siracusana. Dopo l’intervento del coordinatore provinciale di Forza Italia, Bruno Alicata (“basta sciacalli dello scaricabarile”) rivolto in particolare alla presa di distanze di Idea Sicilia-Popolari e Autonomisti, l’accusa di Garozzo (“opacità nel centrodestra”) arriva adesso la posizione del Pd. “La vicenda relativa all’arresto di Pippo Gennuso è rappresentativa di un modus operandi che, purtroppo, ha inquinato e condizionato la vita politica della provincia di Siracusa negli ultimi venti anni, in particolare nella zona Sud”, commenta il segretario provinciale, Alessio Lo Giudice. “Il sistema di clientela richiamato da tale vicenda sembra aver pesantemente condizionato la libertà del voto impedendo in molti casi un rinnovamento necessario, in termini di competenze e qualità, della classe dirigente della nostra provincia”, dice quasi anticipando sentenze.  E il Pd? “Il Partito Democratico ha sempre osteggiato e denunciato pubblicamente i metodi oggetto dell’indagine della Magistratura. Lo ha fatto, per citare alcuni esempi fra i tanti, Giovanni Giuca a Rosolini il quale, per anni, ha battagliato politicamente e alla luce del sole contro Gennuso. Lo ha fatto il sindaco di Pachino, Roberto Bruno, in tante occasioni e anche attraverso la costituzione di parte civile del Comune di Pachino nel processo che vede Gennuso imputato per adulterazione delle acque e frode in relazione all’erogazione dell’acqua da parte del Consorzio Granelli. Le denunce del Partito Democratico e il nostro essere alternativi culturalmente, prima ancora che politicamente, a qualsiasi sistema di natura clientelare, rappresentano un autentico tratto distintivo ma, al contempo, ci inducono a rimpiangere la qualità morale e civica che si sarebbe potuta raggiungere nei nostri territori in presenza di un voto libero e privo dei condizionamenti esercitati da un ceto politico troppo spesso incline a chiedere ed ottenere consensi con metodi illeciti”. Parole taglienti, destinate a spaccare ancora di più il mondo politico provinciale spesso tacciato di lunghi silenzio su inchieste e fatti di cronaca.  

foto: Alessio Lo Giudice, secondo da destra, accanto al deputato regionale Cafeo




"Con il presunto voto di scambio ad Avola non c'entro nulla", Daniela Ternullo puntualizza e attacca

Daniela Ternullo subentrerà in Assemblea Regionale Siciliana a Pippo Gennuso, dopo l’arresto di lunedì sera. Per la vice sindaco di Melilli, però, il debutto regionale è condito da polemica. “Sono indignata ed amareggiata per essere finita nel tritacarne mediatico, ma allo stesso tempo lucida da capire che qualcuno pagherà il conto per essere stata diffamata”, dice con riferimento ad alcune notizie che hanno ripreso intercettazioni su presunte preferenze comprate.
“Non voglio pensare male, ma i miei sospetti sono su una regia politica occulta che ha l’obbiettivo di colpirmi. Io non ho nulla da temere, perchè nella mia vita di madre, moglie e politica ho sempre agito nella massima trasparenza e nel rispetto della legalità”, rivela la Ternullo. “Non sono indagata, né tantomeno persona informata sui fatti ed io con la vicenda del presunto voto di scambio che sarebbe avvenuto ad Avola non c’entro un bel nulla. Puntualizzo, inoltre che non conosco questi signori che avrebbero fatto il mio nome e non vorrei che ci fosse stato un abbaglio con uno scambio di persona. Anche perchè non sono stata l’unica donna candidata alle Regionale del 2017. Per la parità di genere dovevano essere due per ogni lista”.
E poi ancora: “ad Avola, lì dove risiedono i presunti procacciatori di voti, ci sono andata una sola volta in campagna elettorale per incontrare i cugini di mio marito ed ho ottenuto soltanto 46 preferenze, attribuibili a parenti e qualche amico. La mia – conclude Ternullo – è stata soltanto una candidatura di servizio per gli Autonomisti e Popolari senza alcuna ambizione di potere arrivare all’Ars. Al contrario di altri che correvano per vincere sperando magari nelle disgrazie altrui”.