Incidente sul lavoro, si ribalta muletto: elisoccorso per 26enne

Un grave incidente sul lavoro è accaduto questa mattina in un’azienda agricola, poco fuori Solarino. Un 26enne siracusano è stato trasportato in elisoccorso al Cannizzaro di Catania. Secondo le prime informazioni, l’operaio si sarebbe arrampicato su un muletto per raggiungere meglio degli alberi da potare. Per cause al vaglio degli investigatori, il mezzo sarebbe però scivolato finendo in una sorta di scarpata adiacente.
Le condizioni del giovane sono subito apparse serie, a causa delle multiple fratture. Sul posto i Carabinieri per le indagini del caso. La Procura ha aperto un’indagine.

Foto archivio




Isab, possibile riassetto societario? Goi Energy: “Nessuna cessione”

Una breve apparsa su “Milano Finanza” allarma i sindacati siracusani. Il quotidiano economico paventa un possibile riassetto societario per Isab, pochi mesi dopo il passaggio a Goi Energy.
“Sorpresi”, si dicono i segretari generali di Filctem, Femca e Uiltec Siracusa Fiorenzo Amato, Alessandro Tripoli e Andrea Bottaro.
Con una sua nota, però, Goi Energy smentisce “categoricamente” l’esistenza di qualsiasi progetto di cessione della proprietà di Isab e quindi della raffineria di Priolo.




Rimpasto di giunta a Siracusa e il peso del Mpa, “Collaborazione ad ampio respiro”

Dopo Lentini ed Augusta, il Movimento per l’Autonomia pronto ad entrare in giunta anche a Siracusa? “L’ingresso in giunta non è una nostra priorità, miriamo ad una collaborazione più consapevole e di ampio respiro, coerente con la nostra appartenenza al centrodestra nel governo regionale”, dice il leader provinciale Giuseppe Carta. “Riconosciamo al sindaco Italia il merito di avere attuato nella sua azione amministrativa linee d’impronta liberal-riformista che coincidono con la nostra visione politica. Ambiamo a consolidare ancora di più questa collaborazione avvicinandolo alla nostra area. Discuteremo sulle future prospettive future con lui e coi nostri alleati”.
Un messaggio che vale quasi come un “trattative in corso”. Non è un mistero che gli Autonomisti abbiano contribuito alla vittoria al ballottaggio del sindaco Italia. E con il supporto del Mpa è nata una solida maggioranza in Consiglio comunale, con Di Mauro (Mpa) eletto presidente. “Siamo grati al sindaco Francesco Italia per il contributo importante che ha dato al momento dell’elezione del nostro Alessandro Di Mauro. Manteniamo l’impegno che abbiamo preso con i siracusani: assicurare stabilità all’assemblea cittadina”, chiarisce Carta.




La Siracusa-Gela adesso arriva fino a Modica, aperto il nuovo tratto

Cerimonia d’inaugurazione dell’atteso tratto autostradale Ispica/Pozzallo-Modica, nuovo tassello dell’autostrada Siracusa-Gela. Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha simbolicamente tagliato il nastro del nuovo svincolo di Modica, consegnandolo all’uso della collettività. Presenti anche l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò, il presidente del Cas, Filippo Nasca, altre autorità istituzionali, militari, civili e religiose.
«Oggi abbiamo raggiunto un nuovo importante traguardo per la mobilità di tutto il territorio sud-orientale della Sicilia. Due anni fa la Regione, grazie al Consorzio autostrade siciliane, ha portato per la prima volta un’infrastruttura autostradale nel territorio ragusano, adesso aggiungiamo un altro tassello per dotare di un collegamento moderno ed efficiente un’area ancora più ampia. Non ci fermeremo qui. Con il Cas vogliamo andare avanti nella realizzazione dell’arteria sino a Gela, come originariamente previsto. Con l’ammodernamento della Ragusa-Catania avviato dall’Anas, inoltre, la rete stradale di questa parte della nostra regione, tra le più produttive dell’Isola, sarà rafforzata in un’ottica di sistema che prevede anche il potenziamento dell’aeroporto di Comiso come scalo cargo, progetto su cui il mio governo è molto impegnato», ha detto Schifani.
Il nuovo tratto autostradale da Ispica/Pozzallo allo svincolo di Modica, lungo 12 chilometri, è stato completato lo scorso settembre e si aggiunge agli 8 chilometri già messi in esercizio nell’agosto del 2021 tra Rosolini e Ispica/Pozzallo. I lavori dell’intero lotto sono stati avviati nel 2014, per un importo contrattuale di quasi 233 milioni di euro, su un finanziamento complessivo di circa 325 milioni, a valere su risorse P.O. Fesr Sicilia 2007/2013, Pac 2007/2013, Pac 2014/2020, D.M. 773/2000, Legge 295/98 (complessivamente 301,5 milioni) e fondi di bilancio del Consorzio autostrade siciliane (24 milioni).
Il tratto sino a Modica, aperto oggi al traffico, è un’opera compatibile con un territorio molto sensibile dal punto di vista ambientale: il viadotto Salvia e il viadotto Scardina, assieme alla galleria Mandriavecchia, sono gli elementi più significativi dell’intero intervento. Con una larghezza tipica di 25 metri, ogni senso di marcia comprende tre corsie: marcia, sorpasso ed emergenza, rispettivamente larghe 3,75 metri (marcia/sorpasso) e 3 metri (emergenza). Le due carreggiate sono separate da un margine interno di 4 metri. La galleria Mandriavecchia ha uno sviluppo di circa 820 metri mentre il viadotto Salvia, di ben 1500 metri, rappresenta, dal punto di vista tecnico, una soluzione di pregio in quanto ad unica travata priva di giunti intermedi. Soluzioni tecnologiche di ultima generazione sono state adottate per la sicurezza della galleria Mandriavecchia e per il telecontrollo di tutta la tratta, gestita da remoto direttamente dalla sede Cas di Messina, grazie alla connessione a mezzo di fibra ottica realizzata con separati appalti e convenzioni con i gestori delle fibre.
«L’opera che consegniamo al territorio di una provincia importante e produttiva come Ragusa – ha aggiunto l’assessore alle Infrastrutture e alla mobilità Alessandro Aricò – è frutto dell’impegno del CAS, delle istituzioni coinvolte e delle aziende che hanno lavorato con dedizione, utilizzando soluzioni ingegneristiche all’avanguardia anche dal punto di vista tecnico. Il nostro intento è proseguire nella realizzazione di tutto il percorso autostradale previsto dal progetto e lavoreremo per raggiungere questo risultato. Abbiamo già avviato anche il dibattito pubblico per le ipotesi progettuali sul primo lotto dell’itinerario Gela-Agrigento-Castelvetrano, per il completamento dell’anello autostradale dell’Isola. Proseguiremo in questa direzione»




Comunità per anziani attiva nonostante provvedimento di chiusura, interviene la Polizia

Nonostante un provvedimento di chiusura notificato dal Comune di Siracusa, il titolare di una comunità per anziani continuava nell’attività come niente fosse. La struttura, ubicata nella zona alta del capoluogo, ha ricevuto la visita degli agenti della Squadra Amministrativa della Questura, insieme a personale medico del Sian (servizio igiene alimenti e nutrizione) e Siav (servizi igiene ambienti vita).
Al titolare dell’esercizio era stato intimato di provvedere entro 25 giorni dalla notifica del provvedimento di chiusura alla sistemazione degli ospiti presso i parenti e/o altre strutture regolarmente autorizzate all’accoglienza degli anziani. Al momento del controllo, il personale intervenuto ha accertato che all’interno della struttura erano ancora presenti alcuni anziani e che alcuni farmaci erano mantenuti all’interno di un frigorifero unitamente a prodotti alimentari.
Il titolare è stato denunciato per avere omesso di ottemperare al provvedimento di chiusura e, conseguentemente, poiché svolgeva l’attività senza alcuna autorizzazione sono state elevate le contestazioni di carattere amministrativo.




Parapiglia sugli spalti, Aretusa: “Non siamo violenti, subito intervenuti”

Due giornate di chiusura disposte dal Comune di Siracusa dopo il parapiglia accaduto sugli spalti nel post gara tra Aretusa e Scicli, squadre che militano nel campionato di pallamano di Serie B. “La Pallamano Aretusa non è affatto una società violenta e l’immagine che ne è scaturita in questi giorni a seguito della pubblicazione dei fatti da parte di alcuni organi di stampa (e dai commenti che ne sono scaturiti), non rappresenta minimamente il nostro modus operandi. La Pallamano Aretusa ha sempre svolto un ruolo sociale e solidale, curando nei dettagli il proprio vivaio, non solo dal punto di vista agonistico ma anche e principalmente comportamentale”, puntualizza la società siracusana. “La Pallamano Aretusa, in relazione a quanto accaduto nel post-gara contro lo Scicli è prontamente intervenuta, con i propri dirigenti, per sedare gli animi senza rendersi protagonista di episodi di violenza, tanto più che non si è registrato alcun problema fisico a persone e né tantomeno a cose. Per questo motivo, la società vuole ribadire il fatto che l’immagine che ne è scaturita in questi giorni non è conforme a quanto invece è la Pallamano Aretusa. Un modello di crescita riconosciuto in questi anni a più latitudini, che un singolo episodio non può macchiare. Peraltro, dai filmati si evidenzia che non è successo nulla di grave. La nostra società – prosegue la nota – ha da sempre richiamato i propri atleti, tecnici e genitori a comportamenti conformi al fair play e al rispetto dell’avversario, punendone quando reso necessario, ogni atteggiamento non conforme. E per tale motivo non siamo stati d’accordo sulle punizioni, ritenute eccessive, pur avendole accettate facendo capire a chi ci ha accusato, di essere rispettosi delle decisioni di chi ci governa. Altresì la Pallamano Aretusa ribadisce di non accettare lezioni di moralità o civiltà da alcuno, non conoscendo affatto come siano andate in maniera approfondita le cose. Purtroppo oggi il mondo dei social amplifica fatti e si presta troppo spesso a considerazioni affrettate senza alcuna riflessione. Abbiamo contattato anche i massimi rappresentanti della società Scicli Social Club per un confronto chiarificatore e per ribadire un messaggio di fair play come è giusto che avvenga sempre nello sport”.
E anche lo Scicli Social Club si è espresso sulla stessa linea dell’Aretusa, tramite il presidente Carmelo Ficili. “Come l’Aretusa, pure la nostra società è contraria all’immagine che si è data in questi giorni dopo la fine della partita. Alcuni momenti concitati non possono ledere la credibilità e la serietà di tanti addetti ai lavori che hanno da subito cercato di sedare gli animi, tanto più che poco dopo la fine della gara ci siamo stretti la mano con i dirigenti dell’Aretusa e rinnovato, in questi giorni, i rapporti di reciproca stima e collaborazione come avvenuto anche negli anni passati con alcuni atleti transitati a Siracusa. Ci siamo anche noi scusati per l’accaduto consapevoli che non si debba mai andare oltre certi limiti, perché al termine della gara, seppur tirata e animata, deve poi essere messo tutto da parte e pensare ai prossimi appuntamenti. A Scicli come a Siracusa e anche altrove, lo spirito che ci deve e dovrà contraddistinguere, sarà sempre quello del massimo rispetto e del fair play, promuovendo e difendendo con tutte le risorse il gioco della pallamano in contesto sano ed educativo”.




Incontro di legalità nelle scuole, la Polizia al Da Vinci di Floridia

Nell’ambito dei quotidiani incontri di legalità organizzati dalla Questura di Siracusa di concerto con l’Ufficio Scolastico Provinciale, i rappresentanti dell’Ufficio per la Comunicazione della Questura aretusea si sono confrontati con gli studenti del Liceo “Leonardo da Vinci” di Floridia,
Sono stati affrontati i temi della lotta al consumo e allo spaccio di sostanze stupefacenti, fenomeno in crescita che gli Uffici operativi della Polizia di Stato stanno contrastando con ogni sforzo; l’uso consapevole della rete Internet e dei social. Particolare attenzione è stata dedicata alla prevenzione di questi fenomeni che presuppone la collaborazione dei giovani nell’abbattimento della domanda di stupefacenti che, dovrebbe, anche fare diminuire l’offerta nelle piazze dello spaccio siracusane.




Dimensionamento, la reazione di Palazzo Vermexio: “ci opporremo in ogni sede”

«Non ci aspettavamo granché dalla Conferenza regionale sull’organizzazione scolastica ma con amarezza devo dire che sono riusciti ad andare oltre le peggiori previsioni. Anche per questo ci opporremo in ogni sede alla decisione presa». Lo afferma il sindaco, Francesco Italia, commentando le conclusioni della riunione con la quale è stato disegnato il sistema scolastico a Siracusa e in tutta la provincia.
«Sapevamo – prosegue il sindaco Italia – che il destino di Martoglio e Insolera era, in qualche modo, segnato, ma la scelta di far sparire, oltre alla Chindemi, e anche l’Archimede è sconcertante. Il tavolo regionale sul dimensionamento scolastico non ha fatto altro che applicare pedissequamente le indicazioni del governo nazionale, finalizzate prioritariamente a realizzare dei risparmi tagliando le dirigenze didattiche. Mi chiedo, allora, perché siano stati investiti i territori se si voleva solo far prevalere la logica dei numeri e ignorare, come è stato fatto, le esigenze degli alunni e della famiglie».
Aggiunge il sindaco Italia: «Ci è stato subito chiaro che la provincia avrebbe pagato un prezzo altissimo e per questo, come sindaci, abbiamo messo sul tavolo soluzioni alternative dettate dal buon senso e, soprattutto, rispettose dell’interesse primario che la Scuola dovrebbe perseguire: assicurare la migliore formazione possibile dei giovani, cioè di coloro che rappresentano il nostro futuro. Invece ci siamo scontrati contro un muro di gomma e contro la volontà di affermare un modello scolastico fatto di istituti affollati, con centri decisionali distanti dagli studenti e, soprattutto per i Comprensivi, poco consapevoli dei contesti in cui i ragazzi vivono e crescono. Un modello che – conclude – proprio per la nostra approfondita conoscenza dei territori, respingiamo e che combatteremo».




Scuola, la dura reazione del sindacato: “Conferenza provinciale di Siracusa sconfessata”

“Bisognava pensarci prima, ora le lacrime sono inutili. Da un anno gridiamo che il governo toglieva alla Sicilia più di tutti gli altri. Con questi tagli, abbiamo ulteriormente confermato che un diritto fondamentale come la scuola pubblica non è uguale su tutto il territorio nazionale ma rimane legato al luogo geografico in cui si nasce o si vive. La Sicilia, con queste scelte miopi (92 autonomie scolastiche in meno,ndr) perderà capacità occupazionale e sarà gradualmente sempre più condannata a fenomeni di denatalità e di spopolamento”. Così Paolo Italia, siracusano segretario regionale della FLC Cgil, il sindacato della scuola, commenta le scelte operate con il dimensionamento.
Dura anche la sua analisi su quanto accaduto a Siracusa. “Farsi bocciare un piano di dimensionamento provinciale, alla presenza del proprio Direttore generale, dovrebbe indurre i maggiori responsabili delle conferenze scolastiche locali ad una profonda riflessione, se non direttamente ad un passo indietro nella conduzione del proprio incarico”.
A lui fa eco Giovanni La Rosa, segretario provinciale della FLC Cgil. “La provincia di Siracusa perde ben 11 autonomie scolastiche, addirittura una in più di quelle previste, un prezzo troppo alto da pagare per la nostra provincia e che determinerà la perdita di parecchi posti di lavoro tra il personale scolastico”, dice. Quanto alle singole scelte, “non si capisce la soppressione dell’istituto Archimede di Siracusa che ha più di 700 alunni o ancora l’accorpamento dell’intero istituto Chindemi al comprensivo Wojtyla: scuole che hanno indirizzi musicali in comune e quindi con probabile conseguente perdita di posto di un docente di strumento musicale. Sarebbe stato più razionale lasciare autonomo l ‘istituto Chindemi. Così come pare del tutto errata la soppressione del primo circolo didattico di Avola e il conseguente accorpamento con la scuola Capuana: si crea un mega istituto con quasi 2000 alunni. E non si è affatto operato bene nemmeno con i dimensionamenti fatti nei comuni di Pachino e Floridia. Infatti il dimensionamento solo creato dei condomini”, prosegue il sindacalista. Quanto alle superiori, “spiace per la scomparsa di due istituti superiori come l’Insolera di Siracusa ed il Moncada di Lentini. Si poteva ottenere una deroga per consentire a queste scuole di riprendersi come numero di iscritti. Ridurre il numero di scuole nei comuni di Noto, Augusta e Lentini ci sembra un azzardo, considerando l’ estensione territoriale ed il numero di abitanti”.




Le reazioni della politica. Il sospetto del M5S, l’appello del Pd

Se il deputato regionale Riccardo Gennuso (FI) festeggia per lo scampato pericolo del comprensivo Sant’Alessandra di Rosolini, non nasconde la sua rabbia il deputato del capoluogo Carlo Gilistro (M5S). “Più che un piano di dimensionamento scolastico, questo è un vero e proprio attacco alla scuola italiana. Applicando i parametri voluti da questo governo di centrodestra, anche in Sicilia è andato in scena il triste spettacolo dell’ennesimo taglio ad un servizio base. Colpire le scuole nel nome di un non meglio chiarito risparmio, spogliando i territori di presidi di legalità e formazione, come è avvenuto a Siracusa con il comprensivo Archimede e con il comprensivo Chindemi, è mossa irresponsabile le cui conseguenze saranno chiare a tutti nel giro di pochi mesi, quando però il danno formativo, culturale, lavorativo sarà irreparabile”. Il deputato regionale Carlo Gilistro (M5S) non fa sconti e reagisce di getto al piano di dimensionamento scolastico regionale, dettato da norme nazionali. A difesa delle scuole siracusane si era ripetutamente mosso, con una interlocuzione continua con l’assessore regionale Turano. “Ci sono state delle ‘complicità’ a livello locale, ho la sensazione che non tutti a Siracusa si siano mossi a difesa della scuola siracusana, quasi servendo alla Regione l’occasione per intervenire. Il sospetto è che certe informazioni siano state sottostimate o direttamente non fornite, nonostante diversi incontri pubblici, agevolando così un’azione che ha penalizzato il capoluogo ma, curiosamente, non alcuni centri della provincia. I deputati di maggioranza non hanno niente da dire ai siracusani?”, si domanda Gilistro.
Per il deputato nazionale Filippo Scerra (M5S), “dopo avere tolto alla Sanità, il governo Meloni toglie adesso alla Scuola. E la Regione, in ossequio, si uniforma e presta il fianco. Fino a quando il governo di Roma e quello di Palermo faranno masticare amaro alla Sicilia ed ai siciliani?”.
Anche il PD di Siracusa ruggisce. “Non si può cancellare la storia della città di Siracusa, né cancellare, con un semplice colpo di spugna, un’istituzione scolastica che porta il nome di Archimede dal 1890. Siracusa non può e non deve rinunciare ad una scuola intitolata al suo cittadino più illustre, che è stata ed è punto di riferimento culturale per intere generazioni”, dice il senatore Nicita insieme al segretario cittadino Romano ed ai consiglieri comunali PD. “Il dimensionamento riguarderà, peraltro, anche il Comprensivo Chindemi e l’Istituto Insolera, due istituzioni centrali per la città e per la provincia”, insistono gli esponenti PD che esortano l’assessore regionale Mimmo Turano “a rivedere il Piano regionale prima della firma del decreto, tenendo in maggiore considerazione le proposte concertate nella Conferenza Provinciale e trovando delle soluzioni che non mortifichino le comunità scolastiche interessate e la città di Siracusa”.

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