Avola. Cocaina e munizioni varie in casa, ai domiciliari incensurato 43enne

Un 43enne incensurato è stato arrestato in flagranza dei reati di detenzione illegale di munizioni e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, ad Avola.
Una mirata perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire 10 grammi di cocaina, 115 cartucce calibro 20, 63 cartucce calibro 12 e 5 proiettili calibro 9×21. Alla vista dei carabinieri, l’uomo aveva spontaneamente consegnato anche 30 grammi hashish ed il materiale per il confezionamento delle dosi. Quanto ai proiettili, il 43enne non era in possesso di porto d’armi e, pertanto, non era autorizzato alla loro detenzione. E’ stato posto ai domiciliari.




Siracusa. Operazione Indonesia, confiscato il gasolio di contrabbando trasportato dalla Grain M

La Guardia di Finanza di Siracusa e l’Ufficio Antifrode dell’Agenzia delle Dogane, hanno
eseguito, nei giorni scorsi, il provvedimento di confisca del gasolio sequestrato nell’ Operazione Indonesia, emesso dalla Procura della Repubblica di Siracusa.
Nell’ottobre del 2017, venne individuata la motonave “Grain M”, battente bandiera del Togo, nello specchio di mare antistante la riserva naturale protetta di Vendicari.
Effettuato l’abbordaggio, il comandante dell’imbarcazione non fu in grado di esibire il previsto manifesto di carico e fu accertato che la nave trasportava un ingente quantitativo di carburante, privo di documentazione attestante la provenienza.
I Finanzieri scortarono l’imbarcazione presso il porto Grande di Siracusa, per essere sottoposta a “visita doganale” con la collaborazione dei funzionari doganali che permise di rinvenire, un enorme quantitativo di prodotto carburante, pericolosamente stipato all’interno di 3 cisterne convenzionali, posizionate nella zona maestra dell’imbarcazione ed all’interno di un doppio fondo ricavato artigianalmente nella zona di sentina, sotto la linea di galleggiamento del natante, per un quantitativo di circa 100.000 chilogrammi.
L’ispezione doganale consentì di rinvenire 11 chilogrammi di tle e 31.000 euro circa, considerato provento della illecita attività di contrabbando di oli minerali.
Il comandante 25enne venne sottoposto a fermo per i reati di contrabbando di olii minerali e di tabacchi lavorati esteri, nonché per il reato di riciclaggio. Denunciati a piede libero i quattro componenti l’equipaggio per il reato di favoreggiamento personale.
A conclusione delle indagini, coordinate dal procuratore capo Francesco Paolo Giordano e dirette dal sostituto Vincenzo Nitti è stato confiscato il quantitativo di gasolio unitamente alla somma di denaro ed ai tabacchi lavorati esteri, rinvenuti a bordo della motonave.
I proventi della vendita del carburante confiscato, inoltre, sono stati destinati
alle casse dello Stato.
La Grain M è stata dissequestrata e restituita al comandante indonesiano che nei prossimi giorni lascerà le acque territoriali unitamente al suo equipaggio.




Siracusa. Furti in villette della zona balneare, in due sorpresi e arrestati

Ancora un episodio di furto di materiale ferroso, edile ed infissi dai cantieri e dalle abitazioni della provincia aretusea, avvenuto ieri pomeriggio nei pressi di via lido sacramento. Due le ville prese di mira. I due malviventi sono stati sorpresi dai carabinieri che li hanno arrestati in flagranza di reato per furto aggravato in concorso.
Gli arrestati sono Sebastiano Giuffrida, 29 anni, e Orazio Breci, 34 anni. I due sono stati sorpresi subito dopo aver asportato 15 infissi in alluminio di vario diametro, per un peso complessivo di 150 kg da una abitazione, nonché vari capi di abbigliamento e piatti in ceramica asportati da un’altra abitazione vicina.
Nel corso della perquisizione personale i due uomini sono stati inoltre trovati in possesso di vari oggetti atti allo scasso. L’intera refurtiva infine, è stata interamente recuperata e restituita ai legittimi proprietari, mentre i due arrestati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.




Siracusa inghiottita dalla "lupa": la nebbia che arriva dal mare copre la città, da Ortigia ad Epipoli. Le foto

Risveglio con un inusuale “nebbione” su Siracusa. Tutto inghiottito in una “nuvola” di umidità che riduce la visibilità da Ortigia ad Epipoli, passando per le zone balneari. E’ il fenomeno meteo noto come “lupa” ovvero una particolare nebbia che si forma quando l’aria umida e calda passa per avvezione sopra il mare. La temperatura dell’acqua è ancora relativamente bassa, quindi l’aria calda viene raffreddata anch’essa.
Viene storicamente denominata “lupa” in Sicilia e sul versante ionico.

foto apertura Ufficio Stampa Comune di Siracusa




Siracusa. Dal 3 aprile iniziano i lavori al camposcuola Di Natale, "strutture sportive rimesse a nuovo"

L’annuncio arriva ancora una volta via social. Dalla sua pagina Facebook il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, annuncia la data di avvio dei lavori al camposcuola Di Natale: “Giorno 3 aprile iniziano i lavori di manutenzione straordinaria. La struttura dopo parecchi anni riavrà il certificato di omologazione per disputare gare ufficiali a livello internazionale”. Questo l’incipit di una più ampia riflessione che mira a rispondere ad una domanda collegata all’annuncio, cioè perchè si interviene sugli impianti sportivi e non sulle strade? “La risposta e’ semplice, gli impianti sportivi sono finanziati da Coni, Ministero dello Sport e Credito Sportivo. Abbiamo interloquito in più occasioni con il Ministero e abbiamo partecipato ai bandi e li abbiamo vinti. Non esistono bandi regionali, nazionali ed europei, per le manutenzioni stradali. Quindi sono fondi reperiti con una specifica destinazione. Solo per opportuna conoscenza e per chi ama lo sport, un intervento di queste dimensioni, su tutti gli impianti sportivi della città, di proprietà comunale, non si faceva dai tempi di Concetto Lo Bello”. Ed elenca in un intervento lungo e articolato come non mai prima sulla sua pagina facebook i lavori eseguita al De Simone, quelli al campo di Belvedere e Cassibile, le attenzioni per le strutture di via Lazio e via Pachino. Senza dimenticare la Cittadella dello Sport ed il coinvolgimento dei privati per un impegnativo piano di riammodernamento e funzionalità.




Pallanuoto, Serie A1. Ortigia a Savona per coltivare il sogno Final Six

Rifinitura a Savona, questa sera, per l’Ortigia che domani, alle 14.30, affronterà i biancorossi liguri, quarti in classifica. La comitiva biancoverde è partita nel primo pomeriggio. “Savona è uno dei campi più difficili della serie A – sottolinea il tecnico biancoverde Stefano Piccardo – Solo la Canottieri è riuscita a passare. I liguri sono un’ottima squadra e lo dimostra il fatto che, negli ultimi tre anni, hanno centrato sempre la Final Six. È una squadra strutturata e di ottimo livello. Hanno un buon portiere, Soro, un serbo naturalizzato brasiliano; un ottimo mancino croato che sostiene la parte sinistra del gioco. E poi, soprattutto, è una squadra allenata bene. Noi saremo ancora privi di Siani e andiamo coscienti di dover affrontare una battaglia sportiva. Ci sono ancora nove partite, tra le tante trasferte questa è sicuramente tra le più complicate. Se dobbiamo coltivare, però, il sogno della final six non possiamo pensare di tirarci indietro”.
Grande voglia di affrontare questo turno di campionato tra i giocatori. “È una di quelle partite che si vogliono giocare – ammette senza mezzi termini Marko Jelaca – Di quelle che aspetti per gran parte del campionato. Sarà una bella sfida, tra quarta e quinta. Due squadre che stanno facendo bene. Loro vorranno rifarsi della sconfitta di Catania e tornare a fare punti. Sarà una partita fisicamente dura, molto maschia. Ma credo che la nostra squadra è pronta anche per questa trasferta”.




Siracusa. Riduzione immediata della Tari, si può fare. Piccione: "Ora un primo ribasso"

Ridurre la Tari nel corso del 2018, l’anno della differenziata a Siracusa. Fattibile ma gradualmente. “Chi dice sia possibile già adesso parla per ignoranza della materia o solo per farsi pubblicità elettorale”, taglia corto l’assessore al Bilancio del Comune di Siracusa, Salvo Piccione. “Il calcolo dell’aliquota Tari è molto complesso, composto da una lunga serie di elementi. Non si calcola semplicemente ragionando di quanto si spende per la raccolta e per i conferimenti in discarica nell’anno corrente. La riduzione ci sarà ed anche corposa. Ma non adesso: sarà possibile non appena la differenziata avrà raggiunto percentuali superiori al 65%”, spiega ancora. Oggi Siracusa è poco sopra il 10%. Con la differenziata avviata ad Epipoli previsto un nuovo step in avanti. Ancora più deciso con l’estensione a Neapolis e poi Akradina e Tiche.
Vedranno uno sconto nelle bollette di prossimo invio quei siracusani che, durante il 2017, hanno conferito i rifiuti differenziati nei centri comunali di raccolta, utilizzando il sistema di pesatura. Sconto dal 20 al 40% sulla parte variabile. “Altre riduzioni saranno previste nel regolamento 2018 che a breve verrà presentato al Consiglio comunale. In ogni caso, stiamo lavorando per ridurre la Tari per tutti a partire dal 2018”, l’assicurazione del responsabile del Bilancio.
La riduzione immediata “non sarà enorme, ma con gli uffici stiamo lavorando senza sosta. Contiamo di chiudere tutto entro la settimana. Presenteremo il piano Tari al Consiglio Comunale la prossima e, nel rispetto di tutti gli adempimenti, speriamo di poter definire tutto entro il 31 marzo”.




Siracusa. L'Autodromo a rischio sequestro: pneumatici abbandonati, bonifica o sigilli. La ex Provincia faccia in fretta

Non è passato inosservato il nostro reportage su quello che una volta sarebbe dovuto essere l’autodromo di Siracusa. Le condizioni dell’impianto ma soprattutto la presenza di diverse centinaia di pneumatici accatastati senza alcuna misura di sicurezza sono state verbalizzate da forze di polizia, nel corso di un sopralluogo esterno avvenuto questa mattina.
Subito contattato l’ente proprietario dell’autodromo, ovvero la ex Provincia Regionale. Il Settore Ambiente è stato ammonito sullo stato di abbandono di quelli che sono considerati a tutti gli effetti rifiuti speciali.
L’attuale situazione crea, inoltre, una situazione di pericolo per la salute pubblica tale da richiedere misure urgenti. Se la ex Provincia non dovesse provvedere in tempi brevi è pronto a scattare il provvedimento di sequestro dell’intera area dell’autodromo.
Vi riproponiamo il servizio di SiracusaOggi.it




Siracusa. Restano gravi le condizioni di Bashar, la comunità bengalese: "è stato aggredito". La prudenza degli investigatori

Ha 24 anni lo straniero trovato con il cranio fracassato sulla battigia del porto piccolo, nei pressi di viale Montedoro. Si chiama Bashar ed ha 24 anni. E’ originario del Bangladesh. Le sue condizioni sono ancora critiche, lotta tra la vita e la morte in una struttura specializzata di Palermo, dove è stato trasferito in elicottero dopo l’arrivo al pronto soccorso di Siracusa. Nelle ultime ore viene registrato un lieve miglioramento ma il ragazzo non ha ancora ripreso conoscenza.
Quattro sere fa lo hanno trovato riverso per terra due turisti, tra le 22 e le 23. Sono stati loro a chiamare i soccorsi. E da lì che è iniziata la storia di un giallo ancora senza soluzione.
La paura della comunità bengalese di Siracusa è che si possa trattare di una aggressione a sfondo razziale. Bashar, privo di documenti regolari, vendeva rose per le vie di Ortigia. Venerdì mattina, la moschea di via delle Grazie, in Ortigia, pregherà per lui. A seguire, le porte rimarranno aperte per quanti vorranno effettuare donazioni per aiutarlo ad andare avanti. Il presidente della comunità, Nabine Sayfuislam, ha lanciato un appello: chi sa, parli.
I carabinieri, che stanno conducendo le indagini, invitano però a maggiore prudenza nelle valutazioni. Due le piste seguite: quella di un’aggressione o di una rissa (anche tra connazionali, ndr) e quella di un evento accidentale, una caduta. Le telecamere presenti nella zona non hanno chiarito i dubbi. Non offrono, infatti, una copertura chiara della zona dove il giovane è stato ritrovato.




Siracusa. Debiti per milioni di euro, sequestrata la casa di cura Villa Azzurra. In tre sotto indagine

La Guardia di Finanza di Siracusa ha eseguito questa mattina un provvedimento di sequestro firmato dal capo della procura di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, in merito alla casa di cura Villa Azzurra. E’ una delle strutture private convenzionate con il sistema sanitario.
L’attività investigativa dei finanzieri ha fatto emergere che la Casa di Cura Villa Azzurra srl – società che ha accumulato nel tempo residui debiti nei confronti del Fisco e dell’Inps per circa 7,5 milioni di euro e nei confronti di terzi per quasi 4 milioni di euro – una volta acquisita dall’attuale gruppo societario nell’anno 2015, nel successivo luglio 2016 ha concesso in locazione l’intera azienda ad altro soggetto economico la Gesin srl.
Gli ulteriori approfondimenti posti in essere dai finanzieri hanno consentito di rilevare che le stesse società nel mese di ottobre scorso hanno stipulato un contratto preliminare di vendita della stessa azienda già in locazione, così rimanendo svuotata degli asset societari idonei all’ottenimento dei ricavi e, altresì, gravata di debiti per oltre 10 milioni di euro e disponendo solo di redditi derivanti dal canone di locazione d’azienda, questi ultimi non sufficienti a generare flussi finanziari tali da far fronte al pagamento degli ingenti debiti accumulati nel tempo.
Con la richiesta di fallimento in corso, la locazione del ramo d’azienda prima e la successiva stipula del preliminare di compravendita con la Gesin srl appaiono operazioni volte a sottrarre ai creditori (pubblici e privati) l’unico bene aggredibile: il complesso dei beni mobili e immobili della casa di cura organizzati per l’esercizio dell’attività di casa di cura, il know how, le autorizzazioni e le licenze per l’esercizio delle attività, gli impianti, le apparecchiature elettromedicali, i contratti di lavoro occasionali e di lavoro dipendente, i farmaci e le merci, nonché gli immobili strumentali all’attività di casa di cura di proprietà o in locazione.
Entrambe le società – Casa di Cura Villa Azzurra srl e Gesin – sono riconducibili alle stesse persone ovvero allo stesso gruppo familiare, ragion per cui, i due negozi giuridici (l’affitto di azienda prima e di cessione di azienda dopo), parrebbero preordinati a svuotare la società “decotta” per continuare le attività con la società in bonis che nel frattempo ha acquisito le autorizzazioni sanitarie regionali già di titolarità della Villa Azzurra srl.
Pertanto, il preliminare di vendita dell’azienda ovvero dei suoi asset strumentali all’esercizio dell’attività rappresenterebbe – secondo le indagini – l’ultimo atto di una complessa operazione finalizzata a permettere agli amministratori di una società in stato di insolvenza (Villa Azzurra srl) di intraprendere la stessa attività di impresa, con la stessa azienda, ma con una società diversa (Gesin srl), sempre dagli stessi amministrata, con pregiudizio dei creditori, soprattutto di quelli pubblici.
Tre gli indagati. Si tratta di Fabrizio Italia, individuato quale amministratore di fatto di entrambe le società, Sebastiano Volante e Giuseppe Caramma rispettivamente amministratori di Villa Azzurra srl e Gesin srl. Italia è accusato di diverse ipotesi di reato che vanno dalla bancarotta fraudolenta per distrazione alla causazione dolosa del fallimento della società, nonché la sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
Dieci le pattuglie della Guardia di Finanza impegnate nelle perquisizioni presso le sedi societarie di Siracusa e Floridia e le abitazioni degli indagati. L’azienda è stata affidata in custodia al rappresentante legale della Casa di Cura Villa Azzurra srl, con facoltà d’uso per la sola ordinaria amministrazione della clinica.