“Fare Impresa in Sicilia”, agevolazioni a fondo perduto per giovani imprenditori

Si chiama “Fare Impresa in Sicilia” ed è la misura attraverso cui giovani imprenditori potranno contare su agevolazioni a fondo perduto, fino al 90%, per fare impresa nell’Isola. Le somme – 26 milioni – saranno curate dall’Irfis in qualità di soggetto gestore e rientra all’interno del pacchetto “Competitività Sicilia” messo a punto dal governo Schifani per la crescita e sviluppo della regione.
Sono ammissibili progetti imprenditoriali con una nuova attività in tutti i settori, compreso quello turistico, ad esclusione della produzione primaria (pesca, agricoltura e attività correlate). Il bando (consultabile sul sito del dipartimento regionale delle Attività produttive a questo link) è aperto alle piccole e micro imprese che hanno un’unità operativa in Sicilia. Il progetto da presentare deve avere un costo che va dai 50 ai 300 mila euro e deve essere attuato entro 24 mesi dal finanziamento. Le agevolazioni sono concesse a fondo perduto fino a un massimo del 90 per cento.
«Per accedere all’avviso pubblico, i proponenti devono essere giovani dai 18 ai 46 anni o donne di qualsiasi età che, alla stessa data, risultino residenti in Sicilia”, spiega l’assessore regionale Tamajo. “Uno strumento davvero strategico – sottolinea l’assessore al Turismo, Elvira Amata – frutto dell’impegno comune tra l’assessorato Attività produttive e l’assessorato del Turismo, che consentirà alle imprese di accrescere la propria competitività grazie alle agevolazioni previste nei diversi campi d’intervento”.
Chi vorrà usufruire della misura dovrà accedere al link , registrarsi sulla piattaforma elettronica a partire dalle ore 12 del 16 gennaio 2024 e fino alle ore 17 del 19 febbraio 2024. Le istanze dovranno essere presentate, sempre per via telematica, dal 20 febbraio 2024 alle ore 10 e fino al 27 febbraio 2024 entro le ore 17.




Mense scolastiche, il ritardo di Siracusa che non riduce le disuguaglianze

Il dossier “Mense scolastiche: un servizio essenziale per ridurre le disuguaglianze” segnala il forte ritardo di Siracusa nella possibilità di accesso degli alunni delle scuole primarie alla mensa scolastica. A livello provinciale, poco meno dell’8% dei giovani studenti può contare sul servizio. E’ uno dei dati più bassi in Italia, insieme a Palermo e Ragusa, ed in generale si inserisce in quadro che presenta differenze territoriali significative tra il nord ed il sud del Paese.
Solo il 55,2% degli alunni delle scuole primarie italiane ha accesso alla mensa scolastica, secondo il Policy Paper realizzato in collaborazione dall’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani e Save The Children. Obiettivo dello studio è offrire una stima di quanto costerebbe offrire il servizio mensa gratuito ad una platea di minori più ampia di quella che attualmente ne usufruisce.
“Il servizio mensa nelle scuole diventa fondamentale non solo per garantire l’estensione del tempo pieno, ma anche per garantire ai minori, soprattutto quelli in condizioni di maggior bisogno, il consumo di almeno un pasto sano ed equilibrato al giorno”, si legge nella presentazione del rapporto. “Oltre ai benefici sulla salute dei minori, la mensa rappresenta anche un momento di socialità che può contribuire a rafforzare le cosiddette ‘soft skill’ dei bambini e delle bambine. Nonostante questo, i minori che possono usufruire del servizio mensa sono ancora pochi, e ci sono forti disparità territoriali”.
Circa il 40% degli studenti delle scuole primarie beneficia del tempo pieno, offerta formativa particolarmente scarsa in regioni come Molise (9,4%), Sicilia (11,1%) e Puglia (18,4%), mentre è più diffusa in Lazio (58,4%), Toscana (55,5%) e Lombardia (55,1%).
Il tempo pieno è un’arma efficace contro la dispersione scolastica, aumentando l’offerta formativa e influenzando positivamente sia le prestazioni scolastiche degli studenti sia l’occupazione femminile. Il tasso di abbandono scolastico in Italia è dell’11,5%, superiore alla media europea del 9,6%, con i tassi più alti in Sicilia, Campania e Sardegna.




Scala Greca, svelata l’edicola votiva dedicata alla Madonna delle Lacrime di Siracusa

“Svelata” l’edicola votiva che è stata installata sulla rotatoria al termine di viale Scala Greca, a Siracusa, prima della bretella di Targia. Dedicata alla Madonna delle Lacrime è stata voluta e donata da due coniugi devoti mariani, Salvatore Medas e Anna Maria Albanese. Con le autorizzazioni del caso, sono iniziati nei giorni scorsi i lavori leggeri per l’installazione dell’edicola votiva all’interno dell’ampia rotatoria.
Questa mattina la cerimonia d’inaugurazione alla presenza, tra gli altri, dell’arcivescovo Francesco Lomanto, del vicesindaco Edy Bandiera e del rettore del Santuario della Madonna delle Lacrime, Aurelio Russo. Ricordato anche il prezioso lavoro di raccordo burocratico svolto da padre Michele Giansiracusa, della parrocchia di Sant’Antonio.
L’edicola votiva, realizzata in marmo, conserva al suo interno una riproduzione in ceramica del quadretto che nel 1953 versò lacrime umane nella casa di via degli Orti.




Il leone, l’azzurro, la storica denominazione: Giuliano dona al Siracusa “eredità immateriale”

Questione di logo e di eredità immateriale che passa per il Leone, l’azzurro e una storica denominazione: As Siracusa 1924. Nell’anno del centenario, la società del presidente Ricci “ritrova” le fondamenta storiche del calcio siracusano che rischiavano di sparire nella consumazione dell’ultimo atto del fallimento che fu. Ad acquisire tutto quel pacchetto “immateriale” fu l’avvocato e dirigente sportivo Paolo Giuliano. Nei giorni scorsi, la cessione gratuita al Siracusa di Ricci, dopo un incontro tra i due.
“Ho rilevato quell’eredità sportiva che rischiava di sparire nella chiusura del fallimento. Ho acquisito e conservato tutto in attesa di un progetto nuovo a cui affidare la storia del calcio a Siracusa. Non ho mai voluto speculare o fare cassa ma solo tutelare simbolo, colori e denominazione sociale”, racconta oggi Giuliano.
“Ho incontrato una sola volta Ricci, mi ha subito colpito per il suo entusiasmo. Ringrazio il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, che ha voluto e promosso quell’utile momento di confronto. Mi ha favorevolmente colpito l’attenzione anche verso i temi del calcio da parte del primo cittadino. Adesso spero che il Siracusa, e la sua eredità storica, siano valorizzate”, dice ancora l’ex dirigente sportivo che rivendica con giusto orgoglio l’avere preservato quel “patrimonio” da alcuni tentativi poi dissoltisi come neve al sole.
“Mi spiace per i tanti insulti ricevuti in questi anni. Mi considero solo un custode del bene As Siracusa 1924. Ho cercato di fare tutto sempre in maniera chiara ed aperta, coinvolgendo il Comune di Siracusa prima e gli stessi tifosi poi”, racconta ancora. Nulla di concreto, però, sino all’arrivo di Alessandro Ricci. Nell’anno del centenario, il Siracusa può adesso assumere – se lo volesse – la denominazione “storica” (As Siracusa 1924) e magari richiedere alla Serie C una copia della Coppa Italia SemiPro vinta nel 1979 ma andata perduta ma in ogni caso “parte” dell’eredità immateriale conservata da Paolo Giuliano ed ora tramandata alla società calcistica che ha riacceso entusiasmo e appartenenza.

foto: a sinistra il logo storico (antoniorandazzo.it); a destra Paolo Giuliano




Vinci (Mpa) eletto presidente del Consiglio comunale di Lentini, soddisfazione di Carta

Si rafforza ancora la presenza del Mpa all’interno delle amministrazioni locali del siracusano. Dopo il capoluogo e Augusta, anche a Lentini gli Autonomisti prendono una casella importante. Eletto presidente del Consiglio comunale Alessandro Vinci. Il gruppo consiliare, di recente formazione, conta cinque consiglieri: Silvana Bosco Santocono, Gianmarco Di Grande, Giuseppe Vasta, Alessandro Vinci e Carlo Vasile (capogruppo).
“La seconda carica del comune di Lentini è uno degli esponenti della famiglia siracusana del Mpa, le capacità dell’avvocato Alessandro Vinci sono conosciute in città – afferma l’on. Giuseppe Carta – Sono certo che svolgerà al meglio questo importante compito per garantire al Consiglio Comunale di continuare ad operare per il bene della città.”
Vinci ringrazia e si presenta con il suo motto: “lavorare insieme”. Anche a Lentini, la sfida è la capacità di spesa ed utilizzo del Pnrr.




Una siracusana nel Consiglio generale di Associazione Italiana Confindustria Alberghi

Si è svolta a Roma l’Assemblea Privata di Associazione Italiana Confindustria Alberghi che ha portato all’elezione del nuovo Consiglio Generale e degli Organi di Controllo. Nel Consiglio generale, che resterà in carica per il biennio 2023/2025, è stata eletta tra gli altri Lidia Falzone, di Lanterne Magiche Ortigia-Alagona Srl, in rappresentanza della Sezione Turismo ed Eventi di Confindustria Siracusa .
“Il settore alberghiero, in particolare in Sicilia, ha possibili scenari di crescita che vanno accompagnati da politiche lungimiranti. Gli imprenditori fanno la loro parte con impegno ed entusiasmo – ha commentato Lidia Falzone – Le interlocuzioni con i Governi regionale e nazionale nello spirito concertativo, devono mirare ad assicurare sostegni e facilitazioni per accompagnare la crescita”.
Soddisfazione per il risultato ottenuto è stata espressa dal Presidente di Confindustria Siracusa Gian Piero Reale e dalla Presidente della Sezione Turismo ed Eventi di Confindustria Siracusa Patrizia Candela.
“Per la prima volta- ha commentato Gian Piero Reale – la Sicilia, ed in particolare la provincia di Siracusa, ha un rappresentante nel Consiglio nazionale. Sono certo che daremo un contributo sostanziale per le attività a sostegno del Turismo, settore strategico della nostra economia”.

“In Sicilia ed in particolare a Siracusa i dati sono confortanti – ha detto Patrizia Candela, Presidente della Sezione Turismo ed Eventi di Confindustria Siracusa – i segnali positivi ci danno ottimismo per il futuro. Registriamo una buona performance anche nei mesi autunnali con un + 10% di media; con ovvie differenze tra le varie categorie di hotels e le previsioni ci dicono che anche il periodo delle feste proseguirà con segnale positivo. Siamo ottimisti e molto soddisfatti della presenza di una rappresentante della Sicilia e di Siracusa nel Consiglio Generale di Confindustria, evento che conferma la nostra intenzione di far sentire la voce della nostra Isola in ambito nazionale, perché il turismo in Sicilia non è e non può essere considerato marginale, ma resta un volano fondamentale”.




Con Guido Marangoni a Siracusa, la bellezza della diversità di ogni essere umano

(cs) Raccontare, con leggerezza, la bellezza e la potenza della diversità di ogni essere umano. E’ la scommessa vincente lanciata da Guido Marangoni, ingegnere informatico, scrittore, padre di Anna, una bambina con sindrome di Down che tanto lo ha ispirato e continua ancora a farlo nei suoi spettacoli che porta in giro in tutta Italia ormai da anni.
Martedì 5 dicembre alle 15.30 “Siamo fatti di-versi, perché siamo poesia” , lo spettacolo che ha già superato la soglia delle 200 repliche in piazze e teatri di tutta Italia (spesso sold out), farà tappa a Siracusa all’Urban Center. L’evento è promosso da Aipd – associazione italiana persone Down – sezione di Siracusa, con la compartecipazione di Siracusa Città educativa ed Urban center, in collaborazione con la Demea eventi culturali ed il patrocinio del Comune di Siracusa. A dialogare con Guido Marangoni, spigolando tra le pagine dei suoi libri “Universi di-versi” e “Anna che sorride alla pioggia” sarà il giornalista Prospero Dente.
L’incontro pomeridiano, aperto alla partecipazione di quanti vogliano conoscere qualcosa in più sulle persone con sindrome di Down, o in generale sulle persone con diversa abilità e la loro capacità di provocare anche sorrisi, seguirà la mattinata dedicata alle scuole. A partire dalle 9,30, sempre all’Urban Center, Gudo Marangoni dialogherà con gli alunni degli Istituti comprensivi “Paolo Orsi” e “G.A. Costanzo” di Siracusa. interverranno il vicesindaco del Comune di Siracusa Edgardo Bandiera e Barbara Ruvioli, assessore alle politiche sociali del Comune di Siracusa.




Il Questore Benedetto Sanna su FMITALIA, “Siracusa realtà bella e complessa”

Ultimo giorno da Questore di Siracusa per Benedetto Sanna. Ore dedicate agli ultimi incontri ed ai saluti istituzionali. Pur nel vortice degli impegni, Sanna ha voluto trovare il tempo per parlare ai siracusani, attraverso FMITALIA.
Gradito ospite, il Questore ha ripercorso alcune tappe della sua importante carriera nella Polizia di Stato: i primi anni a Corleone, l’impegno contro la mafia ed i suoi boss, poi il giro d’Italia come funzionario e dirigente di prima fascia alle prese con delicati reparti, fino alla nomina a Questore di Siracusa.
Diciannove mesi durante i quali ha tracciato un solco preciso: contrastare la crescente domanda di droga, investendo al contempo nella prevenzione a partire dai 9 anni di età. E poi c’è l’emergenza crescente della violenza di genere e dei maltrattamenti in famiglia. L’importanza della denuncia, gli strumenti di tutela e difesa della persona offesa (Codice Rosso, protocollo Eva, protocollo Zeus) e lo strumento che permette di intervenire anche in assenza di denuncia di parte: l’ammonimento del Questore. Utile più di quanto generalmente si pensi.
Di seguito, la conversazione con il Questore Benedetto Sanna.




Mutuo da 6,2mln: il Consiglio comunale chiude il contenzioso Sogeas, contrario il Pd

Passa a maggioranza l’emendamento per chiudere il contenzioso con il fallimento Sogeas. Il “si” del Consiglio comunale di Siracusa non arriva però all’unanimità: sono tre i voti contrari, espressi con motivazione dal gruppo consiliare del Pd.
Poche settimane dopo aver messo una pezza sul contenzioso milionario con Igm, Palazzo Vermexio si mette alle spalle anche quello l’ex società che gestiva il servizio idrico. Il Comune di Siracusa era stato condannato in primo grado al pagamento di circa 7 milioni di euro, per una vicenda di investimenti non ammortizzati. Una vicenda che nasce negli scorsi, approda in Tribunale nel 2021 e nei mesi scorsi conosce la prima sentenza notificata agli uffici di piazza Duomo.
Per non esporsi al rischio di una nuova condanna in appello, con i relativi interessi a maturare sulla somma e nuove spese legali, è stato proposto e votato a maggioranza un accordo transattivo che chiude la controversia. Il Comune di Siracusa accenderà un mutuo per versare 6,2 milioni alla società in liquidazione da fallimento Sogeas. Da parte sua, con la transazione il fallimento Sogeas accetta una riduzione della parte della quota capitale e rinuncia agli interessi maturati.
Per l’esecutività dell’accordo serviva il pronunciamento del Consiglio comunale, arrivato nell’attesa serata di ieri, dedicata alle variazioni di bilancio.
Tutti favorevoli tranne i tre consiglieri del Pd (Angelo Greco, Massimo Milazzo e Sara Zappulla). Un no che viene motivato dal consigliere Angelo Greco: “Parliamo di 6 milioni di euro sottratti così agli investimenti. Un nuovo mutuo per vicende di anni passati di cui siamo chiamati a rispondere adesso e senza avere agli atti la sentenza di condanna del Comune di Siracusa. Così non ci sono le condizioni per una valutazione completa della vicenda. Inoltre, per sostenere il mutuo si applicano tagli alle voci di bilancio sulle retribuzioni del personale, della Municipale ed alla solidarietà sociale. Non lo riteniamo corretto – spiega ancora Greco – come se dovessero loro pagare per errori di altri e commessi negli anni passati”.




Ancora uno sciopero in zona industriale, si fermano i metalmeccanici. “Richieste ignorate”

I lavoratori metalmeccanici della zona industriale siracusana hanno incrociato le braccia: altre otto ore di sciopero, indetto dalle principali sigle sindacali di categoria. La nuova mobilitazione segnala come rimanga alta la tensione tra aziende della zona industriale e lavoratori, con distanze notevoli sulle rivendicazioni.
I sindacati da tempo spingono per l’applicazione in busta paga dell’integrativo provinciale. Ma soprattutto rilanciano sul tema della sicurezza, chiedendo non solo investimenti ma anche più tutela per i lavoratori chiamati spesso – secondo i sindacalisti Fiom, Fim e Uilm – a frequenti turni di straordinario che comportato maggiore pressione, stanchezza e stress. “Elementi che rischiano di tradursi in maggiore rischio di incidenti industriali”, spiegano.
Dopo l’ultimo incontro con Confindustria, rimangono ancora distanti le parti. Ed ecco la nuova giornata di sciopero che ha bloccato sin dal primo mattino le portinerie della zona industriale, da Priolo ad Augusta. Da quasi due mesi, intanto, i sindacati dei metalmeccanici hanno indetto l’astensione dallo straordinario, proprio per lanciare un segnale chiaro alle aziende, dirette e dell’indotto, che operano nella zona industriale.
I segretari provinciali Angelo Sardella (Fim Cisl), Antonio Recano (Fiom Cgil) e Giorgio Miozzi (Uilm Uil): “Siamo stati costretti a indire lo sciopero – hanno detto – dopo un recente tavolo di confronto con Confindustria e Federmeccanica. Abbiamo riscontrato divergenze e di conseguenza è stato proclamato un pacchetto di sciopero di 24 ore che scatta da questa mattina su tutto il polo industriale. Sono mesi che discutiamo per l’adeguamento dei salari dei lavoratori. Il 4 aprile scorso presentammo una piattaforma senza che ci sia stato alcun riscontro positivo: avevamo chiesto, in sostanza, che non ci fossero discriminazioni di salari fra lavoratori metalmeccanici, ma così non è stato in quanto c’è chi percepisce il vecchio integrativo e chi, invece, assunto dal 2014 non ha ricevuto una adeguazione al riguardo. Così, non avendo trovato una intesa con Federmeccanica e Confindustria, abbiamo deciso di mettere in atto le 24 ore di sciopero: auspichiamo, naturalmente, un tavolo di confronto al fine di rivedere i parametri per l’adeguamento dei salari, oggi diversi da quelli richiesti, in quanto ciò che è stato fatto sino ad oggi, è stata la regolamentazione delle ore straordinarie per quello che prevede il contratto nazionale del lavoro”.