Siracusa. Fuga da Garozzo, si dimettono tre assessori: dopo Scrofani, anche Spadaro e Piccione

Ancora dimissioni a Palazzo Vermexio. Silvia Spadaro ha lasciato questa mattina l’amministrazione Garozzo. Assessore alle Attività Produttive, entrata in giunta in “quota” Scrofani, come l’ex responsabile del Bilancio ha deciso di dimettersi per quella “coerenza politica”: sarà anche lei coinvolta nel progetto di creazione di un’area moderata a Siracusa, fuori dal centrosinistra.
Nel primo pomeriggio l’anticipazione delle dimissioni di un terzo assessore: Salvatore Piccione. Saranno protocollate domani. Il responsabile di Mobilità e Trasporti ha parlato di scelta meditata da tempo e slegata dalle valutazioni che hanno portato all’addio di Scrofani e Spadaro. Vicende personali più che politiche. Ma non è un mistero che fossero sorte frizioni con il movimento che lo aveva indicato come assessore.
Gli ultimi mesi di amministrazione si presentano, allora, particolarmente accidentati per Garozzo. Dovrà nominare almeno un altro assessore se deciderà di mantenere l’interim su alcune delle rubriche dei due dimissionari. Ma il vero problema non è quello: sembra partita la corsa a prendere le distanze dall’attuale sindaco che ha sempre detto di voler ricandidarsi.
E poi c’è il nodo Consiglio Comunale, dove l’amministrazione perde di fatto la maggioranza. Con Scrofani fuori, ci sono almeno sei consiglieri (Rabbito, Malignaggi, Catera, Impallomeni, Trimarchi e Spuria) non più disposti a sostenere i provvedimenti della giunta. Altri ulteriori 3, attualmente gruppo misto, sarebbero pronti a condividere la scelta. Insomma, con ulteriori 9 consiglieri fuori di fatto dalla maggioranza cambiano radicalmente i numeri su cui l’amministrazione può contare nell’assise.
Se non è crisi, poco ci manca. Con questi ultimi mesi di amministrazione che rischiano di essere segnati dallo stallo per la contrapposizione giunta-Consiglio.




Siracusa. Tre assessori persi in 48 ore, la rabbia di Garozzo vale un anatema: "chi cambia casacca verrà bocciato"

Nel giro di 48 ore ha perso tre assessori. Un rimpasto forzato a cinque mesi dalle elezioni. Se per molti analisti la pioggia di dimissioni va letta come una presa di distanza politica dall’amministrazione Garozzo a cinque mesi dalle elezioni amministrative – e garantirsi così “mani libere” – il sindaco prova a resistere, serra le fila dei fedelissimi rimasti in giunta e passa al contrattacco.
“Comprendo il diritto di ciascuno – ha commentato – di cambiare idea e di scegliere altri percorsi politici, ma mi sfugge su cosa si sia rotto il rapporto tra Gianluca Scrofani e l’amministrazione dopo 3 anni e mezzo di lavoro e di stretta collaborazione. Conoscevo bene la provenienza politica di Scrofani ma il suo ingresso in Giunta fu concordato, una volta maturate le condizioni, non su una semplice conta dei numeri della maggioranza ma perché gli fu chiesto di abbracciare un progetto politico e un programma da realizzare. Egli ha rispettato tale impegno”.
Scrofani, e con lui Silvia Spadaro, non si riconoscono più nell’alveo del centrosinistra ed hanno annunciato la volontà di lasciare i centristi e creare una nuova area moderata. “In Italia – conclude il sindaco Garozzo – Pd e centristi condividono esperienze di governo in centinaia di città e, anche volendo analizzare gli scenari legati all’imminente voto, l’indirizzo è per la conferma della collaborazione in ambito nazionale, né vedo all’orizzonte la confluenza dei centristi nel Pd. Delle due l’una: o Scrofani difetta nell’analisi politica o la sua scelta nasconde qualcosa che non ha voluto ammettere. Aggiungo che molti di quelli che sono passati dal centrosinistra al centrodestra, alle ultime Regionali, sono stati sonoramente bocciati poiché la gente non apprezza i repentini cambi di casacca. Anteporre i fatti o le esigenze personali alla politica è sempre sbagliato”. Praticamente una profezia di sventure (politiche) all’indirizzo di Scrofani. Che per il momento non replica. E guarda avanti. Per il sindaco di Siracusa, invece, è forse arrivato il momento di guardare indietro.




Siracusa. Visite di controllo su vigilesse aretusee inguaiano medico di Agrigento: sospeso per un anno

Un medico di Agrigento è stato sospeso per un anno dell’esercizio della professione. E’ il risultato di apposite indagini scattate a Siracusa e condotte dal procuratore capo Francesco Paolo Giordano e dal sostituto Tommaso Pagano.
Nell’agosto dello scorso anno, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa aveva segnalato alla Procura che due agenti di Polizia Municipale avevano dichiarato di essersi presentate presso l’ambulatorio del medico in questione per essere sottoposte al programma di sorveglianza sanitaria in seguito ad infortunio sul lavoro. Le due vigilesse avrebbero anche dichiarato di aver sottoscritto dei moduli in bianco, uno dei quali era il giudizio di idoneità del medico competente.
Sono scattati così i controlli da parte degli investigatori siracusani, come il monitoraggio degli ingressi e delle uscite del laboratorio medico dove venivano eseguite le visite sanitarie e l’acquisizione di tabulati telefonici del medico. E’ stato così possibile riscontrare la presenza del medico persino in un’altra provincia quando invece, sui documenti, risultavano eseguite le stesse visite. L’indagato poi sottoscriveva i relativi certificati medici, oggetto di acquisizione da parte della Polizia Giudiziaria. Non soltanto il giudizio di idoneità ma anche la cartella sanitaria e di rischio, il verbale di visita medica preventiva e l’esame obiettivo.




Augusta. Omissione di soccorso: ritirata la patente al 23enne già accusato di lesioni personali gravi

Ritorna protagonista delle cronache locali Mirko Miduri, il ragazzo augustano accusato di aver aggredito un 20enne lo scorso 20 gennaio. Arrestato dai carabinieri è stato poi rimesso in libertà il 23 gennaio dal gip del tribunale di Siracusa che ha ritenuto sufficiente la misura dell’obbligo di firma.
Ma nella serata di ieri, è stato denunciato dai carabinieri per omissione di soccorso. Gli è stata anche ritirata la patente. Tutto in seguito ad un incidente stradale in via Limpetra, all’incrocio con via Xifonia. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, si sarebbe dato alla fuga dopo aver urtato una vettura il cui conducente e passeggero si sono visti refertare alcuni giorni di prognosi per le lievi ferite riportate.




La triste piaga del caporalato: da Lentini ad Avola, stranieri nei campi senza contratto e tutela

Caporalato e lavoro nero, operazione di contrasto condotta ancora una volta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Siracusa, unitamente al Nucleo Ispettorato del Lavoro (N.I.L.) d’intesa con il dirigente dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro. Si tratta di un’attività ad ampio raggio, con controlli serrati e ripetuti nel tempo. Rilevato anche questa volta che lo sfruttamento dei lavoratori, nel particolare contesto delle produzioni e raccolta di prodotti agricoli tipici del territorio, è ancora molto presente da nord a sud della provincia. Nei casi più eclatanti, i militari dell’Arma hanno verificato che alcuni lavoratori di origine straniera venivano impiegati a giornata dietro il compenso di 10 euro, di un’abitazione imposta e del vitto. L’attività lavorativa degli stranieri iniziava all’alba quando venivano condotti nei campi per essere recuperati a sera inoltrata. Ovviamente inesistente il contratto di lavoro ed inesistente ogni forma di garanzia; basti pensare che le prestazioni erano continuative senza la possibilità di usufruire di giorni di riposo.
In particolare, ad Avola, presso un’azienda di raccolta di frutti pendenti, i Carabinieri hanno riscontrato che tutti e 7 i braccianti agricoli presenti al momento dell’accesso risultavano essere impiegati senza nessuna forma di contratto e di tutela per l’opera prestata. Controlli effettuati in alcuni fondi agricoli a Pachino, riconducibili ad una ditta di produzione di pomodori, hanno invece consentito ai militari di rilevare la presenza di 3 lavoratori in nero, per cui la ditta non è stata in grado di fornire prova della regolare occupazione lavorativa, di cui due extracomunitari ed uno sprovvisto di alcun tipo di documento di riconoscimento.
A Lentini, i Carabinieri della locale Stazione, con il qualificato supporto Nucleo Ispettorato del Lavoro, nel corso di un servizio iniziato alle prime ore dell’alba, hanno intercettato 4 soggetti extracomunitari di nazionalità albanese mentre venivano accompagnati al lavoro, constatando oltretutto, che uno di questi risultava irregolare sul territorio italiano e già colpito da decreto di espulsione. Lo straniero, unitamente agli altri 3 connazionali vivevano a Lentini presso un’abitazione di proprietà di un soggetto locale, pregiudicato, che veniva quindi denunciato poiché, concedendo la locazione dello stabile, favoriva la condizione di illegalità dell’uomo. Nel corso dell’operazione sono stati quindi individuati e denunciati all’Autorità Giudiziaria anche altri due uomini lentinesi proprietari delle aziende agricole per l’intermediazione illecita e lo sfruttamento dei quattro lavoratori avendo tratto ingiusto profitto dalla stessa condizione di illegalità e dal loro stato di necessità e bisogno che consentiva di impiegarli a fronte di un’irrisoria remunerazione e di una prestazione lavorativa faticosa ed ininterrotta.
Le violazioni riscontrate alla regolare occupazione dei lavoratori individuati all’atto degli accessi ispettivi, hanno permesso di elevare delle ammende e sanzioni per oltre 15.000 euro oltre che alla sospensione delle 4 attività imprenditoriali controllate.




Siracusa. La nuova stazione marittima del Porto Grande, il progetto c'è. Da nove anni ormai

Si ritorna a parlare della nuova stazione marittima del porto Grande di Siracusa. Lentamente, molto lentamente, la vicenda si muove a piccoli passi. Che al momento sono prettamente burocratici. Contatti tra enti, commissioni, Regione, Genio Civile, Soprintendenza e quant’altri.
Il progetto esiste già ed è quello che si è aggiudicato il concorso apposito nel 2009. L’idea vincente risultò quella del team italo-spagnolo guidato da Enrico Reale e composto da Vincenzo Latina, Jordi Garcés, Emanuela Reale, Daria de Seta, Anna Bonet, Raimondo Impollonia, Angela Tortorella e Jose Zaldìvar. Hanno immaginato una costruzione nei pressi della nuova banchina 3 (che all’epoca non esisteva, ndr) quella cioè destinata all’approdo di navi da crociera.
Vediamo intanto la proposta di Enrico Reale. La nuova struttura portuale a due piani si articola su un grande basamento in pietra lavica, dal quale prendono forma tre enormi vele triangolari, di colore chiaro, con giacitura inclinata. Questa la prima particolarità.
Dalla piattaforma litica della stazione marittima si dipartono vari spazi e percorsi. I tempi di realizzazione del progetto si aggirano attorno ai due anni, per un costo pari a 9 milioni di euro. Così spiegava Archiportale il progetto. I soldi vennero “trovati” nelle risorse Fas 2005-2008 messe a disposizione dalla Regione per la messa in sicurezza delle infrastrutture portuali (platfond da 13,8 milioni).
Altre specifiche direttamente dalle schede esplicative del progetto. “La stazione e l’area circostante diverranno spazio pubblico composto da edifici coperti da piani inclinati in larga misura pubblici e praticabili. Il terminal avrà un sistema di imbarco/sbarco passeggeri caratterizzato da due differenti percorsi che si innestano sull’edificio in due differenti punti della quota inferiore. L’articolazione dinamica dell’edificio genera una serie di percorsi che, organizzano lungo tali direttrici pensiline, sedute, piccole zone per esposizioni temporanee o semplici camminamenti. L’edificio assume un duplice ruolo di terminal marittimo, con gli indispensabili requisiti di sicurezza e controllo in fase di imbarco e sbarco passeggeri e le attività connesse e una chiara ed evidente vocazione pubblica data dalla compresenza di spazi di servizio, che si articolano al di sopra e che realizzano un podio, un bel vedere pubblico a servizio delle città”.
Come ricordavamo prima, il progetto non è esecutivo. Deve essere quindi completato per acquisire il livello più idoneo per l’inserimento nella richiesta di finanziamento. E in effetti nel 2010 venne dato mandato in questo senso all’allora capo dell’ufficio tecnico comunale. Nel 2012 venne richiesta ai progettisti una integrazione, per poter procedere in tal senso. E questo mentre, nel frattempo, la Soprintendenza dava il suo ok alle scelte adottate dal Comune per la realizzazione della nuova stazione marittima.
Nel 2014, il rup Giuseppe Di Guardo ha richiesto alla Commissione Regionale Lavori Pubblici il parere tecnico sul progetto preliminare. Solo nel 2016 da Palermo è arrivata una prima risposta, peraltro interlocutoria. In pre-conferenza, infatti, la Commissione ha acquisito la relazione del Genio Civile per poi darsi appuntamento in seconda riunione per valutare gli approfondimenti, i chiarimenti e le integrazioni. Ad esempio sulla conformità dell’opera con lo strumento urbanistico vigente all’interno del porto; sullo stato attuale della zona di intervento e sullo stato ante e post operam dei lavori di ampliamento del molo Sant’Antonio; e sugli studi geologici compiuti riferiti all’area di sedime dell’opera in progetto.
In verità, servirebbe anche di più. Ovvero effettuare una revisione completa dell’opera, motivo per cui nei giorni scorsi Palazzo Vermexio ha deciso di affidare ad un professionista esterno l’incarico di collaborare con il rup per il progetto di fattibilità della nuova stazione marittima nel porto Grande di Siracusa. Incarico da 27mila euro per un altro passo avanti (la speranza). Intanto, dal concorso di idee di progettazione ad oggi sono passati già nove anni circa.

stazione marittima




Noto. Incendio in agriturismo, brutta avventura per una coppia: lei è la presidente della Sibeg (Coca Cola Sicilia)

Brutta avventura a Noto per la presidente della Sibeg, la società che imbottiglia le bevande a marchio The Coca-Cola Company in Sicilia. Nell’agriturismo di cui è proprietaria è scoppiato nella notte un incendio, in contrada Vaddeddi.
Con l’imprenditrice (Cristina Elmi Busi) c’era il marito: al momento la struttura ricettiva è chiusa. Per cause in fase di accertamento, una delle stufe adoperate per riscaldare gli ambienti avrebbe accusato un probabile malfunzionamento. Messisi in salvo, sono stati accompagnati al pronto soccorso del Trigona di Noto a causa del fumo inalato. Per loro tanta paura ma fortunatamente poco altro. I danni alla struttura, invece, sarebbero estesi e comunque al momento non quantificati.




Elezioni politiche del 4 marzo, le liste sono finalmente fatte: ecco i candidati nel siracusano

Dopo giornate intense per le segreterie dei partiti politici, ad ogni livello, le liste dei candidati alle prossime elezioni politiche sono definite e complete. Non sono mancati scontri, delusioni, esclusioni e novità in una “battaglia” che ha coinvolto Siracusa, Palermo e Roma.
Il 4 marzo si vota con la nuova legge elettorale, il Rosatellum. Liste per il proporzionale e liste per l’uninomale, Camera e Senato, ecco tutti i nomi in corsa nel collegio siracusano.

Sistema Proporzionale – Camera Dei Deputati

PD: Maria Elena Boschi, Fausto Raciti, Sofia Amoddio, Mario D’Asta

Movimento 5 stelle: Maria Lucia Lorefice, Gianluca Rizzo, Maria Marzana, Filippo Scerra

Liberi e uguali: Guglielmo Epifani, Valentina Borzì, Luigi Cottone, Rosetta Noto

Forza Italia: Stefania Prestigiacomo, Giovanni Mauro, Rosi Pennino, Fabio Cancemi

Casapound: Pierluigi Reale, Stefania Longordo, Andrea Insenga Azzaro, Manuela Mormina

Potere al popolo: Milena Angiletti, Luigi Cicero, Sveva D’Antonio, Giorgio Piccione

Il popolo della famiglia: Salvatore Asero, Margherita Campisi, Corrado Salonia, Laura Gurrieri

Sistema Proporzionale – Senato

PD: Valeria Sudano, Giuseppe Picciolo, Alessandra Furnari, Fabio D’Amore

Movimento 5 stelle: Mario Giarrusso, Nunzia Catalfo, Cristiano Anastasi, Barbara Floridi

Liberi e uguali: Franca Antoci, Leo Micali, Ambra Monterosso, Sebastiano Occhino

Forza Italia: Gabriella Giammanco, Bruno Alicata, Gaetana Palermo, Salvatore Torrisi

Uninominale – Camera Dei Deputati

Collegio Avola: Giovanni Giuca (centrosinistra) Daniela Armenia (centrodestra) Maria Marzana (Movimento 5 stelle) Paolo Randazzo (Liberi e Uguali)

Collegio Siracusa: Sofia Amodio (centrosinistra) Nicoletta Piazzese (centrodestra) Paolo Ficara (Movimento 5 stelle) Cristina De Caro (Liberi e Uguali)

Uninominale – Senato

Alessandra Furnari (centrosinistra) Mariella Muti (centrodestra) Giuseppe Pisani (Movimento 5 stelle) Franca Antoci (Liberi e Uguali)




Siracusa. Non ci fu truffa all'Inda: assolto l'ex sindaco Visentin insieme ad altre 9 persone

L’ex sindaco di Siracusa, Roberto Visentin, è stato assolto dal gup del Tribunale di Siracusa. Non ci fu truffa all’Inda relativamente ai fondi europei del 2009 e del 2010. Lo ha deciso il gup, Carmen Scapellato, che ha disposto l’assoluzione anche per altri 9 indagati tra ex amministratori regionali, dirigenti e funzionari dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico accusati a vario titolo di truffa, falso e concussione. Chiara la motivazione: “il fatto non sussiste”.
Visentin insieme a Silvia Lombardo e Tiziana Caccamo avevano scelto il rito abbreviato. Non
luogo a procedere perché il fatto non sussiste per Enza Signorelli, Sergio Scaffidi, Sonia Navarra, Marco Salerno, Margherita Modica, Giacomo Currò, Elio Carreca.
L’inchiesta della Procura di Siracusa era partita dopo una indagine della Guardia di Finanza sull’erogazione di contributi europei per gli anni 2009 e 2010. Secondo la tesi dell’accusa, la Fondazione avrebbe percepito indebitamente circa 2 milioni di euro.




Siracusa. In Cattedrale a Roma il crocifisso realizzato da Ramzi Harrabi con pezzi di barconi di migranti

L’artista tunisino Ramzi Harrabi, da anni di casa a Siracusa, ha realizzato diverse opere utilizzando pezzi dei barconi utilizzati dai migranti durante le traversate della speranza lungo il Mediterraneo. Brandelli di legno che hanno trovato nuova vita grazie al progetto “Uprooted”, attraverso il quale l’artista porta avanti il suo duplice messaggio: da una parte il rispetto tra religioni e culture, dall’altra la ferma condanna del triste fenomeno del traffico di esseri umani.
ALcune opere, tra cui anche un crocifisso in legno, saranno esposte a Roma proprio in occasione della giornata della preghiera contro il traffico umano. Appuntamento sabato 3 febbraio a San Giovanni in Laterano alle 16.30. I fedeli si riuniranno e pregheranno anche al cospetto di quel crocifisso realizzato da Ramzi Harrabi con brandelli di barconi di migranti.