Calcio, Serie C. Riecco il Siracusa: perentorio 3-0 al Fondi, riparte la caccia ai piani alti

Il Siracusa ritrova smalto e successo. Rotonda vittoria sul Fondi, un largo 3-0 che strappa applausi al De Simone e allontana i cattivi pensieri in coda ad un periodo in cui poco si è giocato e molto parlato.
Con De Silvestro subito della gara, azzurri arrembanti sin dalle battute iniziali. La doccia fredda di sette giorni prima sembra aver risvegliato ardori apparsi sopiti. Dopo un paio di ottime occasioni, la prima rete arriva al 41 con Liotti. Ancora quattro minuti e il Siracusa raddoppia con Tino Parisi.
All’intervallo si va sul 2-0, con il Fondi stordito da tanto Siracusa. Non paga, la formazione di Paolo Bianco vuole la terza marcatura, realizzata da Lele Catania al 68. Il Fondi lentamente sparisce dal campo e non trova modo di impensierire Tomei, comunque attento dalle sue parti.




Siracusa. Raccolta differenziata, è il turno del quartiere Santa Lucia: istruzioni per l'uso, tra mastelli e glossario

Dopo Cassibile, Belvedere ed Ortigia è adesso la volta del quartiere Santa Lucia. La raccolta differenziata diventa regola per i siracusani che, gradualmente, quartiere dopo quartiere, stanno prendendo confidenza con il nuovo sistema che rivoluziona il modo di conferire i rifiuti. L’alba di un nuovo metodo che permetterà, probabilmente a partire dal 2019, di rivedere al ribasso l’aliquota tari. Ma prima, però, bisogna imparare a differenziare ed a partecipare alla raccolta col sistema del porta a porta.
Le istruzioni base sono contenute nel glossario che Igm ha predisposto e che vengono distribuiti insieme ai kit per la differenziata: mastelli, sacchetti e calendario. Per sapere come e dove ritirarli, quando e cosa serve – oltre ad altre utili informazioni sulla differenziata – vi proponiamo un’intervista trasmessa da FM ITALIA ed FM ITALIA TV con il direttore Igm Stefano Selleri.




Siracusa. Fabio Granata rompe gli indugi: "io, candidato sindaco per rigenerare la città"

C’è un altro nome pronto a scendere in campo nella corsa per la poltrona di sindaco di Siracusa. L’ex parlamentare Fabio Granata rompe gli indugi e annuncia il suo passo avanti. Lo fa con una nota sulla sua pagina facebook. “Ho deciso: farò questa battaglia per la mia ‘Siracusa Bellissima’ e per andare oltre questo centrodestra impresentabile e questo centro sinistra vecchio e mummificato. Lancerò – scrive – una battaglia civica e politica intransigente per ‘rigenerare’ Siracusa con le donne e gli uomini che ci staranno.
Senza condizionamenti, senza padroni: solo in difesa dei beni comuni, dei cittadini, del popolo e dei diritti degli ultimi”.




Zone Franche Montane, è il momento del rilancio per sei Comuni degli Iblei

(c.s.) La sala consiliare del comune di Palazzolo Acreide riusciva a contenere a stento nella giornata di ieri, sabato 27 gennaio, i numerosi partecipanti all’incontro, organizzato da CNA Siracusa, dedicato alla legge regionale sulle Zone Franche Montane.
Dopo i saluti di Nina Tanasi, presidente comunale di CNA Palazzolo Acreide, il vicesegretario provinciale di CNA Siracusa Gianpaolo Miceli ha introdotto Vincenzo Parlato, sindaco di Sortino e presidente dell’Unione dei Comuni degli Iblei che ha ricordato quanto alcuni dei mestieri storici legati a queste zone siano a rischio estinzione a causa delle oggettive difficoltà di natura infrastrutturale, fiscale o anche per l’eccessivo spopolamento che impedisce di fatto il ricambio generazionale.
Nella sua relazione iniziale, Gianpaolo Miceli ha posto l’accento sulla necessità di passare, dopo anni di parole, ai fatti attraverso l’unico strumento efficace e cioè quello legislativo.
La legge sulle Zone Franche Montante, ha ricordato ancora Miceli, è nata nella precedente legislatura anche grazie al lavoro dell’ex parlamentare regionale Bruno Marziano; bloccata in commissione a causa di alcune incongruenze nel testo (ricordate in un suo intervento da Vincenzo Vinciullo), oggi è stata riproposta a firma dell’onorevole Barbagallo. La legge sarà però finalmente emendata e quindi potrebbe avere, almeno sulla carta, il via libera definitivo.
Tanti sono i settori, ha ricordato ancora Gianpaolo Miceli, sui quali si può e si deve far leva per il rilancio della zona montana: i prodotti d’eccellenza enogastronomici ad esempio, ma anche il turismo esperienziale, settore su cui CNA Siracusa sta puntando moltissimo.
Miceli ha infine enfatizzato la necessità di “parlarsi”, di comunicare e di coordinare gli sforzi da fare a favore del territorio, un impegno che non può escludere nessuna delle parti sociali e politiche presenti.
Tutti i parlamentari intervenuti hanno dato un giudizio positivo e un impegno concreto all’approvazione della norma, una volta corrette le incongruenze, a cominciare da Giovanni Cafeo, cofirmatario del disegno di legge, dalla rappresentanza del Movimento 5 Stelle all’Ars, Giorgio Pasqua e Stefano Zito, supportati anche dall’onorevole nazionale Maria Marzana, finendo poi con Rossana Cannata, esponente della maggioranza di governo regionale.
L’assessore regionale all’Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea Edy Bandiera, ha voluto ricordare che il Governo regionale non attende con le mani in mano l’esito della legge ma nel frattempo sta già preparando provvedimenti a tutela del territorio siciliano, a cominciare dall’istituzione di un marchio di qualità legato alla Sicilia. Ma Edy Bandiera ha voluto sottolineare come dal suo assessorato, a cui competeranno gran parte dei decreti attuativi della legge sulle Zone Franche Montante, ma in generale da tutto il Governo non mancherà il sostegno a questa legge.
Un rarissimo caso di unanimità di pareri dunque che supera ogni divisione politica ed attua, finalmente, quella voglia di riscatto di un territorio che non può non passare dalla comunione di intenti dei suoi rappresentanti.

Hanno poi partecipato al dibattito Paolo Sanzaro, segretario provinciale della CISL il cui intervento, iniziato raccontando i molti dubbi e perplessità prima di decidere di partecipare all’incontro, è diventato ancora una volta un grido di allarme verso questo territorio, con l’incitamento finale al coinvolgimento di tutti per provare a far partire la ripresa; e Massimo Franco, vicepresidente di Confagricoltura Sicilia che nel suo breve discorso ha espresso l’auspicio di far tornare i tanti giovani trasferiti al nord o all’estero in questi territori, per dare con il loro contributo freschezza e sviluppo.
Presenti in sala anche Pippo Gianninoto, segretario provinciale della CNA Siracusa, Paolo Gallo, segretario Filca CISL Siracusa/Ragusa, Mario Malignaggi della CGIL pensionati, Salvatore Tanasi della UIL di Palazzolo Acreide oltre ai sindaci di Palazzolo Acreide, Carlo Scibetta, di Buccheri, Alessandro Caiazzo, Nellino Carbè sindaco di Buscemi, Michelangelo Giansiracusa, Primo Cittadino di Ferla e la vicepresidente del Consiglio Comunale di Canicattini Mariangela Scirpo.




Siracusa. Marciapiedi di via Re Ierone, condizioni non "perfette": servita l'ironia, è l'ingresso della catacombe

La curiosa foto arriva da via Re Ierone, a Siracusa. Lungo il marciapiedi, in prossimità di alcune “buche”, una mano anonima ha affisso alcuni cartelli. Fogli stampati al computer, protetti da una cover in plastica e lasciati affissi là dove ancora rimangono i tondini in ferro che segnalano il pericolo o, delle volte, lavori non ancora completati.
Sia come sia, l’anonimo estensore dei cartelli ha deciso di segnalare con l’ironia la presenza delle buche sul marciapiede. “Catacombe di Siracusa, per visite guidate rivolgersi all’ufficio turistico”.




Siracusa. Giallo in contrada Fusco, trovato il corpo senza vita di un uomo: forse un clochard, impiccato

E’ ancora un mistero l’identità dell’uomo trovato privo di vita nel primo pomeriggio di ieri in un edificio abbandonato di via Necropoli del Fusco. Ad allertare i soccorsi sono stati alcuni allevatori che hanno notato tra i pilastri in cemento il corpo penzoloni, impiccato.
Sul posto si sono precipitati i carabinieri insieme al 118. I sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo. Potrebbe trattarsi di un senza tetto della zona, sulla cinquantina. Accanto ad un giaciglio di fortuna ha lasciato i propri occhiali da vista, un orologio ed un pacchetto di sigarette sistemati ed ordinati con perizia, probabilmente prima di compiere il triste gesto.
L’uomo, non ancora identificato poiché sprovvisto di qualsiasi documento, era vestito con un berretto di lana blu, un maglione grigio ed un pantalone blu scuro, calzava invece delle scarpe marroni. Il medico legale, intervenuto sul posto, ha ipotizzato che il suicidio sarebbe avvenuto alle prime ore della mattinata di ieri. In corso gli accertamenti per risalire all’identità dell’uomo.




Siracusa. Bike sharing, cambiato il nome ma non la sostanza: il servizio non ingrana. Soluzione cinese?

Il servizio comunale di bike sharing si è lentamente eclissato. Espressione metaforica per indicare la scomparsa di un servizio di mobilità sostenibile su cui non si è voluto veramente investire o credere fino in fondo. Ad oggi non è semplice – per un utente – nemmeno capire se il servizio sia ancora attivo o meno. Il sito web (www.siracusainbici.it) è offline però sul sito web del Comune di Siracusa rimane il link che conduce ad una pagina sospesa. Il problema – almeno quest’ultimo – non è difficile soluzione: si deve pagare il canone di collegamento internet tra le postazione.
Veloce riassunto. Dopo un primo tentativo di rimettere le bici in strada riportando in vita Go-Bike (120 bici a maggio 2014), nel 2016 venne deciso dall’amministrazione comunale il restyling totale del servizio. Nuovo nome (Siracusainbici), nuovo software gestionale degli stalli (interamente siracusano), nuova livrea per le biciclette (bianco e amaranto).
Ma la ventata di novità si è fermata all’annuncio. Da 120 bici negli stalli si è scesi a poco meno di venti, con due postazioni attive sulle dieci installate in città. E le altre bici? Sono pronte, funzionanti e manutenzionate. Ma ferme in magazzino.
Il problema sembra sia stato quello (solito) dei costi: cambiare le colonnine degli stalli, aggiornarne il software e altre operazioni di controllo si sono rivelate troppo costose. E nonostante la buona volontà dell’annuncio, si è dovuto fare i conti (letteralmente) con la realtà. Non ci si poteva pensare prima? E’ la prima domanda. A cui segue subito un altro interrogativo: non si poteva continuare con il servizio Go-bike così com’era stato riportato con fatica in vita nel 2014?
Nonostante la buona volontà di alcuni, il destino del servizio pare ormai segnato. Eppure ci sarebbe un’alternativa. A suggerirla al Comune era stata un paio di mesi fa Alternativa Libera. La proposta: il bike sharing free floating. Già attivo in città italiane come Milano e Firenze, funziona così: gli utenti prendono le bici, le usano e le lasciano dove vogliono in città. Non devono riporle nelle apposite stazioni a rastrelliera, insomma, come succede con i tradizionali bike sharing. Bisogna scaricare la app di Mobike, una società cinese in forte espansione che cura il servizio. Le bici di Mobike hanno le ruote interamente in gomma, senza la camera d’aria e non hanno cambi: più facili da manutenere, quindi. L’app per smartphone, scaricabile sull’App Store o sul Play Store, funziona più o meno come quelle dei servizi di car sharing: c’è una mappa che mostra la posizione dell’utente e le bici più vicine. Cliccandoci sopra la si può prenotare per 15 minuti. Una volta raggiunta la bici, si deve scansionare con la fotocamera dello smartphone un codice QR presente sulla bici, il cui lucchetto (integrato nel telaio) viene automaticamente sbloccato. Quando si è finito di usarla, la si può lasciare dove si vuole, purché non intralci il traffico di pedoni e auto: si chiude il lucchetto manualmente, e il noleggio finisce. Costi abbattuti, non servono stalli ingombranti per strada ma giusto qualche rastrelliera. Il noleggio costa 30 centesimi per ogni mezz’ora, da account collegato alla carta di credito tramite la app.
Servirebbe un nuovo bando per il bike sharing senza stazioni o magari invitare i cinesi di Mobike a presentare un’offerta per Siracusa la turistica. Unico problema: la mano libera che hanno sul territorio i vandali.




Siracusa. La storia riaffiora dai fondali: scoperti ed identificati due aerei alleati caduti in mare

La storia di Siracusa come teatro di guerra, durante il Secondo conflitto Mondiale, non è nota a tutti. E in parte, ancora da scrivere in alcuni suoi passaggi. In questa operazione aiutano le recenti scoperte del team di diver professionisti guidati da Fabio Portella. Il “cacciatore” di relitti è riuscito, con il suo team, a trovare e identificare due relitti caduti in male. Velivoli utilizzati dagli alleati, un Wellington ed un C-47. Aereo portatore di morte il primo, utilizzato per paracadutare uomini e mezzi il secondo, con aliante a traino.
Si trovano in due diversi punti dei fondali siracusani. Mentre il primo sarà presto inserito tra i siti visitabili in immersione nell’area marina protetta del Plemmirio, il secondo è una sfida per diver esperti per via della profondità: oltre 70 metri. Le due scoperte sono state illustrate questa mattina.




Siracusa. Elezioni: mal di pancia in Forza Italia: Prestigiacomo detta i nomi, Cannata scalcia

Definite le candidature di Forza Italia in provincia di Siracusa per le prossime politiche di marzo. A dettare la linea è Stefania Prestigiacomo, peraltro capolista nel plurinominale a Siracusa e Messina. Più donne che uomini, una valanga rosa “che intende giocare sulla qualità politica una campagna elettorale che altri vogliono giocare su demagogia e populismo”, spiega l’ex ministro.
Per la Camera, ecco i nomi: Mariella Muti, ex soprintendente ed ex assessore comunale. Nicoletta Piazzese, una giovane avvocato esperta in materia ambientale. E poi Daniela Armenia, manager impegnata nel sociale. Quindi Catia Bruno, da anni attivista del centrodestra nel ragusano, è una esperta di politiche europee”.
Nel proporzionale al Senato, Gabriella Giammanco, parlametare uscente che ha condotto in questi anni una campagna per la difesa dei bambini promuovendo l’istallazione di telecamere anti-abusi negli asili.
“E c’è anche una novità di grande rilievo politico nelle liste del proporzionale della Sicilia sud orientale. Si candida con Forza Italia Rosi Pennino, una donna con una storia di impegno nelle battaglie per l’inclusione dei disabili, per una società di uguali non di diversi. E’ una persona di valore che viene da una storia politica diversa dalla nostra e che accogliamo con piacere e onore nelle nostre liste”, commenta Stefania Prestigiacomo.
Ma non tutti dentro Forza Italia assistono e accettano. Si ripropone, come dopo le elezioni regionali, la contrapposizione con la forte componente Cannata, il sindaco di Avola Luca e la sorella deputato regionale Rossana.
“La gente è stufa dei vecchi metodi verticistici e lontani dal confronto con il territorio. C’è bisogno di un vero cambiamento nel fare politica”. Insomma, la corrente Cannata non si sente coinvolta e non si rivede nelle decisioni prese in vista delle elezioni politiche del 4 marzo. “Mi aspettavo quantomeno un confronto sui nomi e sul metodo e non la sola informativa a cose fatte”, lamenta il sindaco rieletto con il 70% delle preferenze.
“Non c’è stata alcuna condivisione né partecipazione – dice – dimostrando ancora una volta l’incapacità nell’ascoltare la base e sottovalutando quindi le ultime dinamiche politiche regionali e amministrative. L’on. Prestigiacomo ha detto che Forza Italia non può permettersi il lusso di essere debole nella zona sud della provincia di Siracusa e per questo ha proposto la candidatura di Daniela Armenia, nuora dell’on.Pippo Gennuso. Inoltre dice che tale candidatura mi servirà politicamente. Così dicendo, l’ex ministro non solo non tiene conto di chi in Forza Italia ha anni di militanza, ma offende il nostro elettorato e il nostro lavoro svolto per portare un’ondata di speranza e di vero cambiamento nella politica della nostra provincia”.
Dunque Cannata non comprende il senso delle scelte operate dalla Prestigiacomo, ritenendo che operazioni calate dall’alto non solo non rafforzano, ma rischiano di deludere la base e l’elettorato. “È un’operazione a perdere tutto ciò che non prevede la partecipazione di tutti ed è -conclude Cannata- dunque palese che il nostro elettorato attende segnali di coinvolgimento e di discontinuità altrimenti si comporterà di conseguenza”.




Siracusa. Le scelte del Pd, Marziano fuori dalla lista: "logiche in mano ad una sola componente"

L’ex assessore regionale Bruno Marziano mastica amaro dopo le decisione assunte dalla direzione nazionale del Pd. La sua esclusione dalla lista dei candidati spinge l’esponente della corrente Orlando a parlare di un partito che così condanna “a meno di un miracolo, la provincia di Siracusa a non avere più nessun rappresentante nelle istituzioni parlamentari nazionali perché, pur con tutti gli sforzi che si potranno fare le candidature nei collegi uninominali partono da condizioni di svantaggio elettorale”.
Marziano conferma comunque il suo sostegno al Partito Democratico in campagna elettorale ma “non condividiamo le logiche che consegnano in mano ad una sola componente interna le scelte politiche in generale, ed in questo caso le scelte sui nomi dei candidati”. Messaggio che politicamente ha un solo destinatario.