Siracusa. L'ora del riscatto per il parco Robinson di Bosco Minniti: volontari-Comune, accordo possibile

E’ forse arrivato il momento di nuove attenzioni per il parco Robinson di Bosco Minniti. E questa volta non sono quelle di ladri, vandali o malintenzionati in genere che nell’ampia area pubblica sfogano ed hanno sfogato i loro peggiori istinti.
Perso il conto dei danni: dai bagni ai giochi per bambini, dalla copertura del tensostatico alle recinzioni dei campi e la stessa pesante ringhiera in ferro perimetrale segata a colpi di flex e portata via su furgoncini. Insomma, al parco Robinson succedono cose che voi umani…
Per tentare di porre un argine al degrado andante, un’associazione di protezione civile, la Zeus, aveva protocollato a settembre dello scorso anno una richiesta per avere in custodia la struttura. Unica richiesta al Comune, la risistemazione del recinto e dell’edificio che si trova all’interno del parco. Per tutto il resto, l’associazione avrebbe provveduto con i suoi volontari provando nel tempo anche a coinvolgere altre persone di buona volontà.
Nei giorni scorsi la richiesta è stata finalmente presa in considerazione. Il presidente della Zeus, Francesco Fazzina, è stato convocato negli uffici comunali. Insieme agli assessori Silvia Spadaro e Salvo Piccione è stata valutata la richiesta.
Il Comune, con le attività produttive, si sta mettendo in moto per quegli interventi richiesti, in particolare per il caseggiato ufficio/servizi presente all’interno. Ma bisogna ben valutare se l’associazione, con le sue sole forze, può davvero assicurare “copertura” per tutte le 24 ore di una giornata, come scritto nella richiesta. Su questo punto, con realismo, sono state mostrate alcune perplessità in particolare da parte dell’assessore Spadaro. Altro discorso, invece, sarebbe lavorare per una fascia oraria ridotta, come dalle 9 del mattino alle 20 della sera. E su questo si ragionerà a breve, quando le parti si ritroveranno per discutere nel dettaglio il progetto. Perchè chiaramente si deve anche capire cosa l’associazione vorrebbe o potrebbe poi “farne” del parco Robinson. Dettagli da chiarire per bene e mettere nero su bianco prima di procedere all’eventuale accoglimento della richiesta.
Ma dopo anni di polemiche ed alcuni tentativi a vuoto, pare essere finalmente l’ora giusta per quella grande area pubblica di Bosco Minniti che la città deve “riprendersi” a tutti i costi.




Siracusa. Strade senza spazzamento e anche Epipoli alza la voce con l'assessore mentre Igm spiega cosa succede

Dopo la Borgata, un altro quartiere di Siracusa alza la voce: Epipoli. “Da una settimana non viene svolto il servizio di pulizia e spazzamento delle strade”, denuncia il presidente della circoscrizione, Salvo Russo. Si è rivolto direttamente all’assessore all’igiene urbana, Pierapolo Coppa, a cui ha indirizzato una nota. “Eravamo fiduciosi per l’avvio del nuovo appalto rifiuti che avrebbe dovuto colmare i disservizi degli anni precedenti, rilanciare con forza la pulizia nella nostra città e potenziare la raccolta differenziata con il porta a porta. Di tutto ciò ad Epipoli non vi è traccia”, l’amara chiosa.
A quanto pare, gli operatori Igm che si “occupavano” di Epipoli sarebbero stati assegnati ad altre aree della città. “Il tempo delle mezze misure è finito, la misura è colma. Chiediamo l’immediato ripristino del servizio di pulizia e spazzamento delle strade nel territorio del quartiere”.
A spiegare l’accaduto è, intanto, Igm ovvero la società che gestisce il servizio di igiene urbana. “Stiamo riorganizzando i servizi, dando priorità alla pulizia delle discariche abusive che stanno nascendo”, argomentano dalla sede di viale Ermocrate. “A seguito di ogni cambiamento c’è sempre una fase di assestamento. Chiediamo un pò di pazienza”, l’appello dei vertici Igm. Pazienza ma anche collaborazione, l’abbandono indiscriminato di rifiuti e cartacce è purtroppo esponenzialmente aumentato in ogni area del capoluogo.




Siracusa. Mistero buffo: ma le pensiline? Due tentativi di gara, una idea tecnologica e poi nulla

Pochi gli autobus del trasporto pubblico, meno ancora le pensiline. Chi aspetta il bus alla fermata, il più delle volte, lo fa all’aperto e senza possibilità di seduta. E’ uno dei motivi per cui l’abitudine al trasporto pubblico non è mai decollata, insieme alla graduale diminuzione di mezzi circolanti. Se il livello di comfort offerto è sempre basso, sin dall’attesa, non si può certo pretendere che la gente si senta invogliata ad usare i mezzi pubblici.
Si era provato a far pronte al problema, con due idee molto diverse una dall’altra ma identiche nel risultato: non è cambiato nulla. In entrambi in casi la guida era comunale.
Nel 2015 prima e nel 2017 poi, Palazzo Vermexio provò la strada del bando pubblico per affidare in esclusiva la gestione della pubblicità negli spazi delle pensiline che però avrebbero dovuto essere acquistate, installate e curate proprio dal concessionario.
In sostanza, il Comune di Siracusa proponeva una sorta di scambio: per avere le pensiline alle fermate degli autobus, concedeva quegli spazi commerciali all’affidatario del servizio in affidamento (si sarebbe ripagato dell’investimento “vendendo” in esclusiva per otto anni la pubblicità presente in quegli impianti, ndr). Valore complessivo dell’appalto: 1,1 milioni di euro. Scadenza per le offerte (l’ultima volta): febbraio 2017. A quanto pare l’iniziativa non ha riscosso grande successo. E una falsa partenza perchè nel 2015 la procedura di manifestazione di interesse per la realizzazione di circa 150 pensile alle fermate degli autobus finì oggetto di una richiesta chiarimenti della Procura. Motivo per cui, verosimilmente, si dovette poi attendere il 2017 per il bando di gara europeo. Sia come sia, nulla di fatto.
Ma quando si tratta di pensiline – pochissime quelle esistenti – Siracusa non teme confronti in fantasia. Perchè si era anche pensato con tanto di annuncio ad installarne di moderne, ad energia solare. Inserite nel mirabolante progetto Siracusa Smart City, ancora consultabile online attraverso un sito web che racconta mirabilie che – purtroppo – non hanno mai lasciato la carta. O meglio, il mondo virtuale.




Augusta. Il sommergibile Prini in manutenzione nel bacino galleggiante dell'arsenale della Marina

Il sommergibile Prini è in manutenzione programmata all’interno del bacino galleggiante GO53 da seimila tonnellate, dell’arsenale della Marina Militare di Augusta. Era dal 2004, con gli ultimi lavori effettuati sul sommergibile Longobardo, che un battello non veniva sottoposto a manutenzioni all’interno del bacino.
Il bacino dell’arsenale augustano di recente ha assistito al ripristino dell’efficienza di una serie di servizi accessori e al recupero di un certo numero capacità tecniche delle officine e del personale. Nella fattispecie, alcuni interventi manutentivi sui motori di propulsione del SMG Prini saranno effettuati con le risorse lavorative della locale officina motori.
“Nella visione strategica della Marina Militare in Sicilia, le iniziative della direzione dell’Arsenale Militare Marittimo di Augusta sono indirizzate verso un ulteriore rilancio della produttività dello stabilimento militare, di grande interesse e di potenziale sviluppo non solo per la Forza Armata, ma anche per le realtà lavorative del territorio”, spiega il comandante MariSicilia, il contrammiraglio Nicola de Felice.
Nel corso del 2017, l’Arsenale di Augusta ha complessivamente accolto nei 2 bacini galleggianti 9 unità navali ed un rimorchiatore civile.




Siracusa. Verso le elezioni politiche: grana per Liberi e Uguali, con Zappulla di traverso: "no a logiche Rosatellum"

Appena nato ma subito sotto pressione: per Liberi e Uguali nasce a Siracusa il caso Pippo Zappulla. Il parlamentare uscente – amareggiato dalle indiscrezioni che vederebbero in prima posizione in provincia personalità “calate” da Roma – si dice pronto al passo indietro. Niente candidatura alle prossime politiche. “La gente che si è spesa insieme a me non può essere mortificata, né devono essere delusi i nostri elettori. Se la mia presenza nelle liste elettorali deve soddisfare solo le logiche del Rosatellum anziché quelle della Politica, allora preferisco fare un passo indietro”, il suo pensiero. “La scelta assunta di definire pluricandidature tesa solo a garantire piccolissimi gruppi cancellando e mortificando i territori – rincara la dose Zappulla – è politicamente sbagliata e indebolisce la capacità di conquistare consenso nei territori e la coerenza del progetto stesso”.




Siracusa. La morte di Stefano Biondo, sette anni dopo processo alle fasi finali: "giustizia per mio fratello"

E’ fissata per il 31 gennaio l’udienza conclusiva per il caso Stefano Biondo. Da anni la sorella Rossana, insieme alla grande famiglia dell’associazione Astrea – la figura mitologica della giustizia – combatte in cerca della verità.
Il giovane diversamente abile morì il 25 gennaio 2011 e da allora è rimasto sullo sfondo di questa triste storia l’amaro rimpianto di una perdita che poteva forse essere evitata. “Mio fratello ci fu strappato via da chi lo avrebbe dovuto assistere e curare”, è l’accusa che Rossana La Monica rinnova. “Da sette anni lottiamo tra richieste di archiviazione e innumerevoli rinvii. Da sette anni Stefano,che aveva già sofferto per via di una natura beffarda, non c’è più. Era sanissimo dal punto di vista fisico ed i suoi esami di laboratorio lo confermano. Esami compiuti appena 6 giorni prima di quella crisi e del suo tragico epilogo. Un tso, il soffocamento e forse manovre di contenimento errate”, i dubbi di Rossana e dell’associazione Astrea che il 31 gennaio saranno riproposti in aula, al tribunale di Siracusa. “I disabili non sono cittadini di serie B, la morte di un disabile non è una morte di serie B”.




Siracusa. Un controllo, quattro verbali: 6.000 euro di multa per uno scooterista

Multe per quasi 6.000 euro sono state accumulate in pochi minuti da un 22enne siracusano. Alla guida di uno scooter di media cilindrata, è stato fermato per un normale controllo su strada. Il casco è risultato non omologato. E i successivi accertamenti hanno permesso di constatare che il giovane non era provvisto né di patente di guida né tantomeno della regolare assicurazione R.C.A. ed inoltre non aveva con sé i documenti di circolazione del veicolo. Elevati 4 distinti verbali.




Siracusa. Furto in appartamento nonostante i domiciliari: arrestato. E un 16enne finisce denunciato

Nonostante fosse già sottoposto ai domiciliari, il 34enne Salvatore Garofalo si sarebbe reso responsabile di un furto in appartamento. Approfittando di un permesso, avrebbe raggiunto una abitazione di via Mirabella e qui avrebbe trafugato i piatti di una bilancia dal valore storico, assieme ad una cassetta degli attrezzi rinvenuta sul posto.
Notato dai carabinieri, è stato subito bloccato mentre stava tentando di vendere la refurtiva, poi restituita al legittimo proprietario che intanto ne aveva denunciato il furto.
A nulla è valso il tentativo di un 16enne di affermare che la refurtiva era in realtà proprietà di un suo parente. Invitato a tornare a casa dai carabinieri, a cui si era presentato per “difendere” il 34enne, ha tracciato sul lunotto impolverato di un’autovettura, con le dita, una scritta offensiva nei confronti dei militari, apponendo anche la propria firma. Tutto sotto gli occhi delle telecamere di videosorveglianza. E’ stato quindi denunciato per favoreggiamento ed oltraggio a pubblico ufficiale.




Siracusa. Arenella, furti in villetta: sorpreso nella notte con 3 tv lcd e un lettore dvd in auto

Un 62enne è stato sorpreso nella notte all’Arenella con 3 televisori lcd e un lettore dvd stipati all’interno della sua autovettura. Non ha saputo fornire spiegazioni chiare e valide sulla provenienza di quegli oggetti di cui si sospetta la provenienza furtiva. Sono stati infatti diverse le villette prese di mira nella zona, negli ultimi tempi. I carabinieri lo hanno denunciato per ricettazione ma le indagini mirano adesso a ricostruire esattamente la dinamica dei fatti.
L’uomo era stato arrestato lo scorso 21 novembre assieme ad un complice, in seguito alla commissione di svariati furti in abitazione, a Fontane Bianche




Siracusa. La carta d'identità elettronica si paga anche col bancomat, servizio attivo negli uffici

Il costo della nuova carta d’identità elettronica potrà essere coperto anche utilizzando bancomat o carte di pagamento. Gli uffici delle circoscrizioni cittadine stanno per essere dotati di terminali pos proprio per questa operazione.
Dallo scorso 25 settembre a Siracusa è possibile richiedere la carta d’identità elettronica che – gradualmente – andrà a sostituire quella in formato cartaceo. Il costo è di 22,20 euro, una parte dei quali resteranno nelle casse comunali come diritti di segreteria.
I terminali “Pos” saranno attivati nelle circoscrizioni Akradina in via Italia 105, Belvedere in piazza Eurialo 16, Cassibile in via delle Margherite 2, Epipoli in via Monte Lauro 12, Grottasanta in via delle Margherite 2, Neapolis in via San Metodio 38, Ortigia in piazza Minerva 5, Santa Lucia in via Caltanissetta 47 e Tiche in via Ramacca 2.
“Pur trattandosi di piccoli importi riteniamo fondamentale fornire un servizio che sia adeguatamente organizzato. Nei prossimi giorni tutti i terminali saranno operativi e a disposizione dei cittadini che potranno così pagare comodamente, oltre che in contanti, anche con bancomat o carta di credito”, spiega l’assessore al decentramento, Silvia Spadaro.