Augusta. Un centro migranti nella palazzina ex Asi: Vinciullo,"da che parte sta la Regione?"

Un nuovo centro di accoglienza migranti starebbe per sorgere ad Augusta. Gli indizi portano verso i locali di proprietà dell’ex Consorzio Asi di Siracusa e ceduti a titolo gratuito dalla Regione al Ministero dell’Interno. “Vogliono realizzare un Cas, ovvero un centro di accoglienza straordinario. Una decisione che contesto come ho fatto in passato anche per il Centro attrezzato di primo soccorso per 4 anni all’intero del porto di Augusta”, rivela Enzo Vinciullo.
“Eppure il nuovo governo regionale aveva promesso che si sarebbe opposto alla realizzazione di nuove strutture di accoglienza per migranti ad Augusta. Lo aveva fatto con suoi autorevoli esponenti in visita elettorale. Vinte le elezioni, hanno dimenticato gli impegni assunti”, sottolinea sarcastico Vinciullo.
“Il nuovo centro per migranti sarebbe un danno per Augusta e la provincia di Augusta, per di più in edificio ceduto a costo zero. Il governo regionale sta con i siciliani? Lo dimostri”, taglia corto Enzo Vinciullo.




Siracusa. Ordigni bellici nelle acque del litorale di Cassibile, operazione Marina-Esercito per il brillamento

Operazione interforze nelle acque antistanti il litorale di Cassibile. Gli uomini della Marina Militare appartenenti al Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comando Subacquei ed Incursori (COMSUBIN), in sinergia con gli artificieri del 4° Reggimento Guastatori dell’Esercito di Palermo, hanno portato a termine la rimozione e messa in sicurezza di dodici residuati bellici, bombe da mortaio.
Gli ordigni, risalenti alla Seconda Guerra Mondiale e di manifattura inglese, erano stati segnalati nei giorni scorsi da privati cittadini e la Prefettura di Siracusa aveva richiesto l’intervento della Difesa. Dopo aver messo in sicurezza la zona, sono state recuperate le bombe situate su un fondale tra 2 e 5 metri. Sono state consegnate sulla riva ai colleghi dell’Esercito, che le hanno fatte brillare in una cava in zona isolata.




Siracusa. Rapina in un market di via Isonzo: ruba una birra, non paga e danneggia un'auto

Una bottiglia di birra è il bottino di una insolita rapina commessa all’interno di un market di via Isonzo. Un uomo si è impossessato della bottiglia ed ha poi aggredito il responsabile dell’esercizio commerciale che aveva chiesto il pagamento della bevanda alcolica. Per tutta risposta, il malvivente ha danneggiato anche il vetro dell’autovettura del malcapitato. Indagini in corso.




Siracusa. Fotovoltaico al Tribunale, l'impianto non riparte: fermo da 5 mesi, risparmio mancato

Il display che dovrebbe indicare la quantità di energia prodotta dall’impianto fotovoltaico del parcheggio del tribunale è ancora spento. Produzione, quindi, ferma al palo nonostante le potenzialità di quel sistema voluto dal Comune quando aveva ancora tra le sue competenze anche Palazzo di Giustizia.
Sono adesso almeno cinque i mesi di stop dell’impianto fotovoltaico, completato a dicembre 2015 ma entrato in funzione solo agli inizi del 2017. Nelle intenzioni dell’amministrazione comunale avrebbe dovuto coprire il fabbisogno energetico dei 15 istituti comprensivi di Siracusa.
“Dagli inizi di settembre 2017 l’impianto fotovoltaico è però inattivo”, fa notare il consigliere della circoscrizione Tiche, Alessandro Cotzia. A settembre 2017, un temporale abbattutosi su Siracusa avrebbe causato un guasto. Sarebbe quella l’origine del problema, non ancora risolto.
I pannelli fotovoltaici presenti nel parcheggio del Tribunale sarebbero in grado di sviluppare una potenza pari a 811,44 kw. Se perfettamente funzionante – secondo alcuni calcoli – avrebbe potuto produrre 1.200.000 kwh l’anno. Così da ottenere l’equivalente di 240.000 euro di risparmi in “bolletta” come contropartita dell’energia che i pannelli in questione avrebbero potuto produrre ogni anno.




Siracusa. Tre imprenditori volano negli Emirati con Confindustria: "formativo e stimolante"

Il presidente dei giovani imprenditori di Confindustria Siracusa, Giuseppe Giardina Papa, in missione negli Emirati Arabi con i Giovani Imprenditori dell’associazione degli industriali. Con lui il vicepresidente Raffaele Maria Liberto, membro della Commissione Energia dei Giovani imprenditori di Confindustria, e il fratello Giuseppe Liberto.
Alla guida della delegazione composta da quattordici giovani imprenditori, il presidente nazionale Alessio Rossi.
La missione è iniziata con la visita al cantiere di Expo Dubai 2020 e a seguire si sono svolti incontri BtoB con imprenditori degli emirati. La seconda giornata è stata dedicata a Masdar City, una città che vivrà esclusivamente di energia solare, con un’economia a emissioni zero e un’ecologia senza rifiuti. Poi incontro con l’Istituto del Commercio Estero italiano a Dubai e con Sace e con un incontro all’ambasciata italiana ad Abu Dhabi con l’ambasciatore Liborio Stellino.
La terza giornata ha visto i giovani imprenditori impegnati nella visita del più grande progetto fotovoltaico al mondo, che porterà il Al Maktoum Solar Park a raggiungere una potenza di 700 MW.
La missione si è poi conclusa con la partecipazione alla giornata di apertura del World Future Energy Summit, l’evento annuale più importante al mondo dedicato allo sviluppo futuro dell’energia, all’efficienza energetica e all’uso delle tecnologie pulite.
“Un’esperienza utile e formativa in una atmosfera stimolante, un contesto di sviluppo ricco di opportunità e in continuo fermento”, le parole di Giuseppe Giardina Papa. “Un paese che ha l’obiettivo di rendersi sempre più indipendente dallo sfruttamento di petrolio e gas naturali, puntando sulla produzione di energia pulita da fonti rinnovabili merita la massima attenzione”.




Siracusa. Lavori infiniti per la fognatura: vertice a Palermo, ma il ribaltamento allacci è già un mistero

Riunione decisiva questa sera a Palermo per i complessi ed infiniti lavori della nuova rete fognaria alla Borgata. I tecnici del Comune di Siracusa si presentano in Regione per ottenere un finanziamento per l’opera, purtroppo rimasta incompleta. Si parla di una somma pari a 1,3 milioni che Palazzo Vermexio porterebbe poi con sue risorse a 1,8 milioni di euro.
Si sbloccherebbe così la nuova impasse che riguarda in particolare il cantiere di via Agatocle. Con quei soldi si potrebbe completare la nuova rete ma, attenzione, non gli allacci delle utenze della Borgata: il cosiddetto ribaltamento, vale a dire il passaggio dei singoli scarichi alla nuova rete. Per quella operazione occorrerà in una fase successiva una somma vicina ai 5 milioni di euro (attualmente non disponibili, ndr) e non è difficile prevedere, quindi, in futuro un nuovo stop nella realizzazione delle opere per mancanza di fondi.
Genesi sofferta quella della nuova rete fognaria. Il progetto venne cofinanziato dall’Unione Europea, appaltato nel 2004 ma con cantiere aperto solo nel 2009. Poi una serie di problematiche, tra cui rinvenimenti archeologici, che portarono alla sospensione dei lavori nel 2012. Con la necessaria perizia di variante (e nuove economie) a metà 2014 si è rimessa in moto la macchina, anche con operazioni di rifacimento del manto stradale di alcune vie del popoloso rione. Fino all’ultimo stop, nel 2016 dopo le operazioni in via Malta, per mancanza di fondi.




Siracusa. Lungomare Alfeo, il Comune "chiama" un ingegnere per le verifiche statiche: chiusura da evitare

Sarà l’ingegnere Sebastiano Floridia a verificare le condizioni in cui versano i marciapiedi a sbalzo di Lungomare Alfeo. Stabilirà, insomma, se esiste un rischio crollo o meno. Il Comune di Siracusa, non disponendo di attrezzature per l’indagine, si è rivolto al professionista, con una spesa di 10.000 euro.
La recente conferenza dei servizi per i lavori di consolidamento del muraglione sottostante ha segnalato le condizioni critiche del marciapiede costruito come affaccio sul mare, a sbalzo dal muraglione. Al sindaco è stata chiesta anche la chiusura al transito pedonale di Lungomare Alfeo, con l’interdizione della fruibilità degli spazi per tutelare la pubblica incolumità.
L’ingegnare siracusano dovrà verificare lo stato di consistenza degli sbalzi con la tempestività che la situazione richiede. Il Comune vorrebbe, infatti, riuscire ad evitare la chiusura di Lungomare Alfeo ma – se dovesse emergere la necessità di lavori per mettere in sicurezza quel marciapiede – potrebbe essere inevitabile. I tempi si allungherebbero e tra progettazione ed intervento c’è anche il dubbio fondi: dovrebbe intervenire il Comune sul quale – è stato stabilito in conferenza dei servizi – gravano i costi di questa operazione.




Siracusa. Turismo: intese, info-point e migliaia di euro. Ma i totem multimediali restano spenti

Di turismo si parla molto a Siracusa nelle ultime ore. I dati relativi a presenze e soggiorni nel capoluogo sono in crescita, complici anche favorevoli congiunture internazionali, e la città ha dichiarato la sua voglia di puntare sul turismo “culturale e di qualità”.
E’ pertanto il momento buono per tornare a chiedere soluzione per lacune (del settore) sotto gli occhi di tutti. Come nel caso dei totem turistici multimediali: conclusa l’esperienza con il Cnr rimangono lì, spenti e inutili, accanto ai monumenti siracusani. In piazza Duomo, in piazza Minerva, in piazza Archimede, in Largo XXV Luglio, al parco archeologico della Neapolis. Non danno più uno straccio di informazione, niente contenuti multimediali, filmati in 3d, ricostruzione in computer grafica della grandezza della città di epoca greca. Ci si era “dimenticati” della voce manutenzione al momento della stipula dell’accordo e del bando. E ora? Niente, possono anche restare spenti.
Nel frattempo, intanto, si sono trovate risorse per 38.000 euro per un info-point turistico e due interventi artistici (spirale archimedea e cavallo corinzio) da realizzare d’intesa con l’associazione Noi Albergatori.
Eppure anche i totem multimediali sono da considerarsi validi aiuti nell’informare il turista, che anzi è ormai sempre più abituato – a livello internazionale – alla consultazione tecnologica più che allo sportello fisico di informazione. E poi, se questi totem sono stati installati, messi in funzione e celebrati non possono adesso diventare scatole nere misteriose, ingombranti oggetti di arredo urbano accanto ai monumenti. D’accordo l’info-point e l’arte, ma non sarebbe stato possibile – e forse anche indicato – inserire pure il recupero della funzione dei totem multimediali in un accordo pensato per incrementare ed incentivare i flussi turistici?




Siracusa. Via Mozia, i residenti si rivolgono alla Procura: "condizioni pietose, nessuno ci da ascolto"

I residenti di via Mozia, zona Pizzuta, non ce la fanno più. Hanno segnalato a più riprese le condizioni che definiscono “penose” della strada lungo cui si affacciano le loro abitazioni. Buche, veri crateri, polvere: insomma quella che una volta veniva definita “trazzera”, in piena città.
Inascoltati, hanno deciso di presentare un esposto in Procura. Al loro fianco c’è l’associazione Nuova Siracusa che in passato aveva battagliato, insieme ad altri soggetti tra cui il Comitato Attivisti Siracusani, per via Mineo, poi riasfaltata.
Serve una somma di poco inferiore ai 40.000 euro per dotare via Mozia di un asfalto degno di questo nome e che possa porre fine all’agonia continua di auto e moto di passaggio, oltre che dei residenti. “Ma la somma utilizzata per la dog area di Neapolis non poteva invece servire per asfaltare via Mozia?”, si domanda Pierluigi Chimirri, portavoce di Nuova Siracusa.




Zona industriale: pozzo contaminato a Città Giardino, assolti 5 dirigenti Isab: "il fatto non sussiste"

Non fu disastro doloso. Cinque tra dirigenti e responsabili dell’Isab sono stati assolti dall’accusa che parlava anche di avvelenamento delle acque e omissione di misure atte a contenere l’inquinamento ambientale. L’inchiesta iniziò nel 2012 quando il proprietario di un pozzo nella frazione di Città Giardino (Melilli) denunciò la presenza di idrocarburi nell’acqua. Una perizia dimostrò la presenza di quella sostanza nel periodo precedente alla gestione della raffineria da parte dell’Isab, oggi Lukoil.
Il gup del tribunale di Siracusa, Andrea Migneco, ha accolto la richiesta del pm e dell’avvocato difensore Massimo Milazzo. Assolti “perchè il fatto non sussiste” i tre dirigenti del parco serbatoi Giancarlo Cogliati, Antonino Amato e Luigi Scalici e i due capi reparti Giuseppe Petrillo e Leonardo Gambino.