Rapina in gioielleria da 25.000, arrestati all'alba in tre: avrebbero fatto parte del commando

In tre sono stati arrestati all’alba dalla Polizia in una operazione che ha visto insieme il Commissariato di Lentini e la Squadra Mobile di Catania, sotto la direzione della Procura di Siracusa. Eseguita un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Federico Sciuto (24 anni), Aurelio Barbagallo (56 anni) e Vito Battiato (39 anni). Sarebbero i presunti autori di una rapina ai danni di una gioielleria di Francofonte avvenuta nel giugno del 2016. A loro carico, gli investigatori avrebbero raccolto “gravi indizi di colpevolezza”.
Attraverso le immagini registrate dal sistema di video sorveglianza dell’esercizio commerciale, la polizia ha potuto concentrare la sua attenzione su alcuni personaggi malavitosi del catanese, riuscendo ad individuare gli arrestati.
In 5 fecero irruzione all’interno della gioielleria, immobilizzando il titolare con del nastro adesivo alle braccia ed alla bocca, per trafugare monili in oro, orologi ed oggetti preziosi per circa 25.000 euro.




Truffe finanziarie per 200 milioni di euro l'anno, un siracusano "mente" dell'associazione: arrestato

E’ siracusana una delle “menti” di un’articolata associazione a delinquere capace di truffe milionarie. Non ha dubbi la Guardia di Finanza di Forlì che ha arrestato un 50 enne di Siracusa, Giovanni Davide Ferreri, consulente finanziario non iscritto all’albo, insieme ad un coetaneo di Casoria. I due sarebbero stati alla guida dell’associazione capace di agire su tutto il territorio nazionale, ma anche all’estero, con un giro di affari di 200 milioni di euro l’anno.
Il sistema: emettevano e proponevano false fideiussioni finanziarie in cambio di laute provvigioni, acquisivano società in crisi, stipulavano contratti d’affido di azienda per gestire le aziende svuotandole di fatto dei loro beni.
L’operazione denominata “Mister James” (dal nome di una finanziaria utilizzata), ha portato all’emissioni di un’ordinanza di custodia cautelare per 8 persone: due in carcere e sei ai domiciliari.
Sono accusati a vario titolo di abusivismo finanziario, bancarotta fraudolenta, truffe, anche aggravate, realizzate mediante emissioni di garanzie fideiussorie false, ricettazione ed appropriazione indebita.
Denunciati 34 soggetti. Al momento sono 150 gli episodi di truffa ricostruiti. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Francesca Rago, sono iniziate nel 2016. Secondo quanto ricostruito dalla Finanza il gruppo operava in Lombardia, Lazio, Campania e Sicilia attraverso più società. Individuati ingenti flussi finanziari dirottati anche su banche estere nel Principato di Monaco e Malta.




Noto. Minacce di morte per il candidato alla Camera di Casa Pound, "fermeremo la scalata democratica dei fascisti"

Minacce di morte a un candidato siciliano di CasaPound. “Nei giorni scorsi – spiega il movimento di estrema destra in una nota – è stata fatta arrivare al domicilio di Andrea Insenga Azzaro, nostro candidato alla Camera nel Collegio di Siracusa, una lettera minatoria firmata dalla sigla anarchica Collettivo Antifascista Carlo Giuliani”. Nel testo del messaggio, “scritto in stile vecchie Br”, si legge, tra l’altro, che “al pericolo fascista si risponde con la lotta armata” e che “il tentativo di scalata democratica dei fascisti deve essere fermato ad ogni costo e con ogni mezzo”.
La lettera termina con un’ultima minaccia: “L’antifascismo militante colpirà gli uomini e gli strumenti della guerra psicologica”. Azzaro, accompagnato dal proprio legale di fiducia, ha denunciato ai carabinieri di Noto l’accaduto.
Polemiche a Noto nei giorni scorsi dopo l’affissione di un manifesto firmato proprio CasaPound contro l’immigrazione.




Calcio, Serie C. Sabato in notturna Siracusa-Rende, i tifosi chiamano tutti a raccolta

I tifosi del Siracusa si mettono in moto per rilanciare entusiasmo ed affetto attorno agli azzurri. E in occasione della ripresa del campionato, con l’impegno sabato sera al De Simone contro il Rende, invitano tutti gli abbonati a regalare un biglietto ad amici o parenti. “Sosteniamo la squadra della nostra città, ogni siracusano doc dovrebbe venire al De Simone”, raccontano gli artefici dell’iniziativa. “E’ giusto che la città renda il giusto omaggio alla squadra che attualmente si trova in quarta posizione, in zona play off” spiegano. E intanto hanno fatto rimbalzare l’invito sui social, raggiungendo oltre 1.500 persone. SI danno un gran daffare Pietro Lombardo, Roberto Giuffrida, Giuseppe Scandurra, Enzo Di Falco, Luca Regina, Rossella Garro, Duccio Di Stefano, Raffaele Strano, Stefano Stilo, Fabio Rotondo e l’associazione Amici di Siracusa.
“Non rimanete a casa, sosteniamo l’orgoglio sportivo di Siracusa, i nostri leoni hanno bisogno dei cori di tutti noi”, l’accorato appello.




Siracusa. Guardia Medica in Ortigia, la Ztl non è un ostacolo. I dottori chiedono più vigilanza

“Non è l’esistenza della Ztl a star rallentando l’apertura della Guardia Medica in Ortigia”. L’assessore alla Mobilità, Salvo Piccione, interviene nel dibattito pubblico che si è aperto sui ritardi nello spostamento del servizio medico nella casermetta Mazzini, dove è già operativo il 118 Ortigia. “Noi siamo pronti ad adottare tutte le misure idonee a consentire il transito e la sosta dei veicoli degli operatori e degli utenti della struttura in assoluta sicurezza”, dice Piccione. “A brevissimo verranno messi in atto tutti gli strumenti utili a garantire agli utenti della guardia medica il libero accesso durante gli orari in cui sarà in vigore la Ztl e questo mediante un monitoraggio delle vetture di chi realmente si recherà presso la struttura”.
Ma pare che la compenente medica della struttura si sia messa di traverso su un altro aspetto. Quello relativo alla sicurezza. La presenza delle telecamere non viene percepita come sufficiente dai medici di Guardia Medica. “Guardia giurata e ci spostiamo in quel tugurio”, conferma alla nostra redazione un dottore in servizio di GM.




Augusta. Sciopero della fame per la riapertura del Teatro Comunale: la protesta di due giovani

Due ragazzi in sciopero della fame per il teatro comunale di Augusta. Si tratta del presidente dell’associazione Bella Storia, Manuel Mangano, e del rappresentante d’istituto del liceo Mègara, Ruben Aparo. A nulla è servito l’appello a loro rivolto dall’assessore ai Lavori pubblici, Roberta Suppo: ha invitato i due a sospendere la protesta perchè i lavori propedeutici all’apertura del teatro sono stati appaltati.
Appello caduto nel vuoto. Mangano e Aparo vanno avanti con lo sciopero della fame, fino a quando “l’amministrazione comunale non indicherà una data ufficiale entro cui saranno ultimati tutti i lavori necessari per rendere fruibile al pubblico questo bene così importante per la nostra città”.




Siracusa. La disoccupazione giovanile vola al 62%, mentre si continuano a mancare le occasioni di rilancio

I numeri sono freddi e senza cuore. Fotografia puntuale quanto impietosa della situazione che la provincia di Siracusa vive dal punto di vista occupazionale. Come fosse una litania, il segretario provinciale della Cgil, Roberto Alosi, è tornato a battere sull’emergenza lavoro.
La disoccupazione generale è al 24%, quella giovanile al 62%. I neet sono il 38%, povertà assoluta per il 20% della popolazione residente, povertà relativa 26%. Oltre 100.000 persone senza lavoro.
Eppure, come spesso si ripete, non mancano le occasioni di rilancio: “porto di Augusta, bonifiche industriali, investimenti nel polo industriale, potenziamento infrastrutture e mobilità sostenibile, risorse su turismo, agricoltura e agroindustria, riqualificazione delle periferie e rimedi alle emergenze abitative”, insiste Alosi.
Il sindacato, intanto, si mette in moto con due strumenti: il “Piano provinciale straordinario per l’occupazione e lo sviluppo”, che deve contemplare tutte le potenzialità del territorio in un’ottica d’insieme; e il “Piano per il lavoro territoriale” che finalizzi le risorse esistenti e ne scovi nuove, che punti realmente a sbloccare la spesa pubblica, ad avviare i cantieri, molti bloccati dalla burocrazia. “Noi abbiamo idee e soprattutto un piano organico di sviluppo. Si tratta di attuarlo”, il messaggio lanciato dal segretario della Cgil.




Siracusa. Sgominata la banda specializzata nel furto di sportelli bancomat: nove arresti, bottino da 200.000 euro

Nove persone sono state arrestate dai carabinieri del comando provinciale di Siracusa. Sgominata una banda dedita ai furti di sportelli bancomat. Il modus operandi era sempre lo stesso: con l’aiuto di escavatori, asportavano fisicamente gli sportelli bancomat dalle pareti degli edifici. Cinque i colpi di cui la banda sarebbe responsabile, tutti messi a segno in pochi mesi tra le province di Siracusa e Catania. In otto sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al compimento di furti e rapine. L’operazione è stata soprannominata Voragine proprio per via degli squarci enormi provocati durante i colpi. Un sesto furto è stato sventato a Villasmundo a novembre del 2016. Ingente il bottino su cui la banda aveva messo le mani: circa 200.000 euro, mai recuperati. I nove arrestati sono stati condotti in carcere a Cavadonna. Si tratta di Luca Rinaudello (Francofonte, 43 anni), Nicola De Luca (Lentini, 35 anni), Antonino Montagno Bozzone (Augusta, 28 anni), Andrea Mendola (Catania, 23), Salvatore Leonardi (Catania, 22 anni), Luca Agatino Ragonese (Catania, 34), Agatino Aparo (residente a Carlentini, 43 anni), Sebastiano Sambasile (Vizzini, 49 anni) e Angelo Condorelli (Catania, 28).
La complessa attività di indagine coordinata dal procuratore Fabio Scavone e dal sostituto Vincenzo Nitti ha permesso di smantellare un gruppo criminale ritenuto particolarmente “pericolo” e che si era specializzato in furti eclatanti quanto remunerativi. Presi di mira istituti di credito e postali di Francofonte, Villasmundo e Vizzini.
Importanti anche le intercettazioni e alcune immagini raccolte da impianti di videosorveglianza.
I nove erano altamente “specializzati”. Dopo un sopralluogo per calcolare anche gli eventuali tempi di reazione delle forze dell’ordine in base alle distanze tra banche e caserme, il gruppo passava all’azione rigorosamente tra le 3 e le 3.30 del mattino. Usavano escavatori cingolati per arpionare e sradicare gli sportelli Atm, poi posizionati su furgoni o mezzi pesanti. Trasportati in luoghi isolati, venivano scassinati senza far attivare i meccanismi standard di protezione.




Siracusa. Turismo, previsioni rosee per il 2018 e Comune/Noi Albergatori non si scompongo per le critiche

Le polemiche sul turismo a Siracusa girano tutte attorno al protocollo siglato con l’associazione Noi Albergatori. Ed esplodono proprio nel giorno in cui il Comune di Siracusa rende noti i dati sui flussi turistici, proprio in collaborazione con Noi Albergatori.
Non si scompongono di fronte alle contestazioni delle ultime ore nè l’assessore Francesco Italia nè Peppe Rosano, portavoce di Noi Albergatori. Parlano di un progetto comunque aperto alla collaborazione di quelle categorie che vorranno mettersi a disposizione e che conta già sulla vicinanza e collaborazione di guide turistiche, ristoratori e tassisti.
Nessun fine di lucro o interesse corporativo nell’apertura di un info-point, probabilmente all’Antico Mercato e non più in largo XXV Luglio come inizialmente ipotizzato. Anche le due opere d’arte che saranno realizzate con il protocollo da 38.000 euro – una spirale archimedea in pietra bianca a slargo Aretusa ed un cavallo corinzio di 5 cinque metri di altezza – sono di fatto “donazioni” di artisti a cui verranno solo pagati i materiali (circa 8.000 euro nel caso del cavallo corinzio, opera di Dino Pantano).
“Avremmo potuto utilizzare quelle somme per partecipare a fiere ed eventi, abbiamo deciso di fare qualcosa che rimanga a beneficio della città”, rivendica con orgoglio Rosano, per Noi Albergatori. Le altre associazioni rumoreggiano però sulle modalità con cui è stato deciso quel contributo per quel protocollo d’intesa, senza dare possibilità ad altri di partecipare – ad esempio – ad un bando.
L’occasione, comunque, era dedicata ai dati sul turismo. Siracusa conferma il segno più e anche le previsioni per il 2018 lasciano ben sperare, con una crescita degli arrivi stimata del 18,3%. “Dobbiamo lavorare di più e meglio sulle presenze”, analizza Rosano indicando come il vero salto di qualità sarà possibile “trattenendo” i visitatori con soggiorni oltre le due notti di media e non solo totalizzando presenze comunque record. Nell’ultimo triennio si sfiora il milione di visitatori. Dato che non ha bisogno di commenti e che ha permesso di mantenere aperti gli alberghi siracusani anche al di là della classica stagione turistica. Il che si traduce in un aumento di occupazione, anche se contratti a tempo determinato, e in una sempre maggiore valenza del settore turistico nella formazione del pil provinciale. Non è obiettivo lontano ormai il 13%.
Cresce il mercato degli stranieri, che hanno superato il 40% degli arrivi. Francesi e tedeschi compongono il grosso della fascia turistica siracusana ma è interessante assistere alla crescita esponenziale dei cinesi: quello asiatico è un mercato emergente su cui puntare. Tra gli italiani, sono i siciliani stessi i visitatori più numerosi. Poi lombardi, piemontesi e laziali. Potenziali mercati, come quello pugliese, sono rallentati dai noti problemi infrastrutturali.




Siracusa. Esercito di associazioni contro il Comune: "protocollo per il turismo? No, mancia pre-elettorale"

I 38.000 euro del protocollo tra Comune di Siracusa e Noi Albergatori per incentivare il turismo attraverso una installazione artistica di 5 metri (cavallo corinzio) ed un infopoint gestito dagli albergatori finiscono al centro delle polemiche. Confindustria Siracusa, Confimprese Sicilia, Casartigiani, Confartigianato, Confagricoltura – Agriturist, A.G.C.I., Confcooperative e Confesercenti Siracusa attaccano le scelte in questione. Un esercito di associazioni di categoria a cui aggiungere anche il movimento politico Progetto Siracusa.
“Restiamo esterrefatti nel constatare che per incrementare i flussi turistici si finanzi, tramite un protocollo d’intesa, la realizzazione di opere di arredo urbano che, seppur meritevoli di attenzione, non vediamo come possano incrementare la presenza turistica nella nostra città, tra l’altro impegnando 38.000 euro del bilancio comunale e affidando la realizzazione delle opere ad una associazione di albergatori che con la realizzazione di opere d’arte non c’entra nulla”, è l’incipit di una nota di fuoco vergata dai rappresentanti delle associazioni di categoria.
Che non si fermano certo a questo. “Nel protocollo d’intesa non vengono definite le caratteristiche realizzative con progetti esecutivi delle opere da costruire e neppure la quantificazione del valore economico delle singole voci che compongono il progetto. Ci chiediamo chi c’è dietro queste opere? Di solito, per la realizzazione di opere di arredo urbano si coinvolgono gli artisti con un bando pubblico”, l’appunto mosso all’amministrazione comunale. “Sempre nello stesso protocollo d’intesa, si affida la realizzazione e gestione di un info-point agli albergatori. Se da un lato può essere considerato una buona iniziativa, dall’altro va considerato che la gestione di informazioni turistiche per conto di una pubblica Amministrazione, come il Comune di Siracusa, deve essere svolta con l’applicazione di un regolamento che garantisca la terzietà di chi fornisce le informazioni, evitando la possibilità che un soggetto privato, gestendo un servizio pubblico finanziato con risorse pubbliche, svolga attività commerciali a vantaggio di pochi e a discapito di tanti”. Insomma, gli albergatori sono soggetti troppo interessati per poter fornire informazioni “terze” ai turisti, il pensiero delle associazioni che si mettono di traverso sul protocollo.
“Non possono essere queste le azioni e le modalità per incrementare i flussi turistici nella nostra città. Vogliamo evidenziare inoltre che le associazioni datoriali, legalmente riconosciute, hanno ripetutamente chiesto a questa amministrazione di confrontarsi e condividere le scelte nell’ambito turistico all’interno dell’organismo deputato, ovvero la Consulta sull’imposta di soggiorno”.
Per questo, l’esercito delle importanti associazioni invita la giunta comunale a “ritirare questo provvedimento che nulla ha a che vedere con la promozione o all’incremento dei flussi turistici, ma che anzi ha tutto il sapore di una mancia pre-elettorale”.
Va giù pesante anche Progetto Siracusa, con Ivan Scimonelli. “L’installazione di qualsiasi opera in una città patrimonio dell’Unesco non può essere lasciata alla libera fantasia di chiunque, soprattutto quando quell’opera non è un dono ma è lautamente retribuita”, la posizione. Si cita l’assenza di parere della Soprintendenza, “la gestione privata di un info point da parte di una associazione di imprenditori direttamente interessati a veicolare i turisti presso le proprie strutture” e i tempi “europei” per l’approvazione della proposta di protocollo (10 giorni appena, ndr).
“Senza risposta è la domanda sulla provenienza delle somme stanziate dall’amministrazione in favore dell’associazione. Se si trattasse di somme prelevate dall’imposta di soggiorno – prosegue Scimonelli – ci si sarebbe dimenticati del parere obbligatorio della Commissione apposita; se si trattasse di somme derivanti dal fondo di riserva del sindaco, potremmo chiederci a quale evento eccezionale, calamitoso o celebrativo, possa porre rimedio il contribuire all’installazione di un cavallo corinzio e di una spirale archimedea e l’apertura di un secondo info-point”.