Siracusa. Scuole superiori sotto esame: sono sicure? La ex Provincia annuncia controlli a tappeto

L’allarme è suonato con il distacco di calcinacci dal soffitto del Quintiliano. Sotto i cocci e la polvere sono finite due studentesse ma anche quel senso di sicurezza necessaria quando i genitori affidano all’istituzione scuola i loro figli.
Non è ancora allarme rosso, ma certo le prime sirene suonano. La preoccupazione si insinua davanti ad ogni macchia di infiltrazione nei corridoi, aree inibite perchè piove dentro, crepe e piccoli altri guasti. Insomma, come stanno le scuole siracusane?
Per poter rispondere in maniera compiuta e concreta a questa domanda, il commissario della ex Provincia Regionale, Giovanni Arnone, annuncia controlli a tappetto in tutti gli istituti superiori per censire e conoscere la situazione esatta ad oggi. Da lì poi la decisione su eventuali – o necessari – lavori urgenti. D’altronde, come ha sottolineato a Siracus apiù volte l’assessore regionale Lagalla, con la sicurezza dei ragazzi a scuola non si scherza.




Val di Noto, niente da fare: fuori dalla corsa per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2020

Si ferma al primo, vero ostacolo la corsa del Val di Noto per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2020. La cordata di 8 Comuni a marchio Unesco con Noto ovviamente capofila e due capoluoghi come Siracusa e Ragusa a supporto, non ce l’ha fatta ad entrare nella short list di 10 finaliste. Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Nuoro, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso restano in gara dopo la selezione operata fal Ministero dei Beni Culturali. Ora dovranno presentare il proprio progetto nel corso delle audizioni della commissione presieduta da Stefano Baia Curioni. Entro il 31 gennaio la Giuria dovrà sottoporre al Ministero il progetto della città proposta come vincitrice con una relazione motivata.
La città vincitrice del bando “Capitale Italiana della Cultura 2020” potrà rappresentare per un anno la nuova offerta culturale e turistica nazionale, attuando il proprio progetto grazie al contributo statale di un milione di euro.




Siracusa. Rissa in via Gioberti, scatta l'arresto per due 28enni marocchini: minacce e danneggiamento

C’è voluto l’intervento in forze della Polizia in una sala scommesse di via Gioberti. Due cittadini stranieri stavano minacciando e aggredendo i titolari. Charaf El Ouaari, 28 anni, e Ayoub Mouhim, coetaneo, marocchini, sono stati arrestati per i reati di minacce, resistenza, violenza e lesioni a Pubblico ufficiale e per danneggiamento ai beni dello Stato e condotti al carcere di Cavadonna.




Siracusa. Le strade della Borgata abbandonate: "eppure ci avevano promesso interventi"

Via Pescara, via Padova, via La Spezia. E poi ancora strisce pedonali per via Malta e la messa in sicurezza di via Unità d’Italia. Il presidente della circoscrizione Santa Lucia, Fabio Rotondo, si è stancato di aspettare. “La situazione in cui versano alcune strade del quartiere è veramente triste. Avevamo chiesto interventi e avevamo avuto rassicurazioni in tal senso. Ma da un anno a questa parte nulla cambia”.
Rotondo punta l’indice contro l’assessore alla Mobilità, Salvo Piccione. “Insieme avevamo verificato è stabilito le cose da fare. L’assessore Piccione è ben consapevole che tali interventi erano urgenti insieme alla presenza dei vigili urbani oggi raramente impegnati nel controllo del quartiere; io, insieme ai consiglieri della circoscrizione, avevo dato agli abitanti della zona rassicurazioni riguardo la celerità dei lavori”. E per rinfrescare a tutti la memoria, il presidente della circoscrizione Santa Lucia ricorda che “gli impegni erano stati assunti nel mese di maggio 2017 ed a questo punto si chiede perché si prende un impegno per poi non rispettarlo”.

foto archivio




Siracusa. Per il nuovo ospedale il M5S non molla: sopralluogo a Santa Panagia. "E' l'area migliore"

Il Movimento 5 Stelle non demorde sull’area del nuovo ospedale. E insiste con la zona demaniale di Santa Panagia. Alcune mattine fà, sopralluogo sul posto da parte dei deputati del Movimento 5 Stelle Gianluca Rizzo, Maria Marzana, Giorgio Pasqua e Stefano Zito. Verificata la possibilità, da parte della Marina Militare, di cedere una parte dell’area per la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa.
“Sarebbe il luogo ottimale. Speriamo che la Marina, l’ASP, il Comune e la Soprintendenza riescano a fare sintesi per un accordo concreto”, spiegano i pentastellati nonostante alcune pronunce fortemente critiche, specie da palazzo di città. “L’area che abbiamo ipotizzato potrebbe a nostro avviso essere più adatta ad un ospedale che a nuovi apparati radiotrasmittenti le cui antenne si troverebbero all’interno di un quartiere e, quindi, circondate da abitazioni. A tal proposito vogliamo ringraziare la Marina per la disponibilità e sensibilità che ci ha mostrato”.
Per Stefano Zito, “serve aprire le porte al dialogo e trovare una soluzione che possa finalmente dare alla cittadinanza un ospedale nuovo, risolutivo per tantissimi problemi di salute che coinvolgono il territorio anche per via degli insediamenti industriali. La scelta di quest’area, tra Santa Panagia e la Mazzarrona – spiega ancora Zito – non è assolutamente casuale perché oltre ad un risparmio di 14,8 milioni di euro (espropri, ndr) condurrebbe alla riqualificazione di un nodo che tocca due quartieri popolari considerati difficili e da sempre dimenticati dalle istituzioni”.




Siracusa. "Fateli lavorare", la difesa pubblica dei venditori abusivi denunciati dai carabinieri

L’opinione pubblica siracusana pare essersi schierata dalla parte degli abusivi, dopo il blitz dei carabinieri in piazza delle Poste. Lasciano letteralmente senza parole i commenti apparsi sui social network nei post che si occupano della notizia. Multe, sequestri e tre venditori di ricci denunciati per minacce e resistenza a pubblico ufficiale: uno dei tre ha 16 anni appena.
Controlli a tutela della legalità, di chi rispetta leggi e regolamenti e paga le tasse oltre che del consumatore che rischia – altrimenti – di trovarsi in tavola alimenti di dubbia provenienza e potenzialmente, quindi, anche pericolosi.
“Fatele lavorare le persone che sennò poi vanno a fare furti! Andate a prendere quelli che rovinano le famiglie vendendo la m…a e non a loro!”, scrive Marco. “State togliendo il pane agli italiani. Lasciate lavorare la gente! Ci state portando alla rovina. Sindaco, porta i tuoi soldatini mandali a raccogliere i sacchi di immondizia che vi sono in giro nei dintorni di Siracusa”, il pensiero di Liliana.
Ma sono decine e decine i commenti simili, critici verso il necessario blitz delle forze dell’ordine e tolleranti oltre misura con gli abusivi. Il pensiero ricorrente è che esista “abusivismo di necessità” e per questo possano essere annullate le regole che valgono per tutti gli altri siracusani onesti. “Fateli lavorare per un pezzo di pane, si alzano la mattina presto per andare avanti”, commento firmato Rita. La concezione che così facendo si violano tutta una serie di norme, a tutela del vivere civile e della sicurezza del consumatore, sfiora davvero pochi. “Ma fateli lavorare”, ripete Eugenio. “Invece di fare multe o altro, perchè non pensate se la famiglia può mangiare o pagare le tasse. Invece di fare gli spavaldi, perchè non dite quanto è il valore della merce, ve la comprate e fate mangiare le persone invece di portarle alla rovina”, accusa Mario. E poi “perchè nn controllano le bancarelle degli extra comunitari che montano sulle piazze. No a noi italiani che moriamo di fame e uno cerca di inventare qualcosa x portare qualcosa a casa x mangiare”, argomenta Giampaolo.
Nessuno menziona o condanna la brutta abitudine di minacciare le forze dell’ordine o ricorda l’aggressione alla troupe de Le Iene, sempre ad opera di presunti venditori ambulanti.




Siracusa. Via Algeri, scuola di frontiera: vandali ma anche poche attenzioni. Chi si cura dei bimbi della Mazzarona?

La chiamano scuola di frontiera. E’ quella di via Algeri, nel popoloso rione della Mazzarona. Considerato un istituto “difficile”, è spesso preso di mira dai vandali. E mostra anche i segni del tempo e di una manutenzione ordinaria non sempre puntuale.
Quel casermone grigio avrebbe anche grandi potenzialità e spazi per aule, laboratori, palestra (attualmente chiusa) e aree esterne per lo sport. Eppure da anni è lasciata al suo difficile vivere quotidiano. Senza grandi mezzi per fronteggiare o contrastare l’andazzo.
La scuola, intesa come insegnati, ci prova con varie iniziative e la vicinanza della dirigenza che è quella della Chindemi di via Basilica. Ma le difficoltà sono oggettive e i tentativi di renderla meno “ostica” spesso lasciati a loro stessi. Come l’apertura al secondo piano della Casa dei Cittadini. E poi la volontà, sempre dichiarata, di trasferirvi il comando della Polizia Municipale.
Nel frattempo la scuola di via Algeri diventa sempre più triste del suo grigio colore esterno. Quasi rassegnata al suo destino di scuola di periferia, verso la quale pochi guardano veramente con attenzione. E i problemi si accumulano. Compresi quelli relativi alle condizioni dello stesso edificio. D’accordo per l’azione ripetuta dei vandali. Ma cornicioni distaccati, armature a vista, corrosione e umidità non sono certo “guasti” attribuibili agli indesiderati visitatori.
Forse perchè di periferia, forse perchè difficile la scuola di via Algeri fa meno notizia per le sue condizioni. Come se i bambini non fossero bambini anche alla Mazzarona, meritevoli come tutti di avere una scuola “normale” anche nel suo contenitore.
E se non si riesce a garantire la sicurezza di una scuola, beh quello diventa un altro discorso: una sconfitta a priori che non può e non deve diventare alibi per non programmare i necessari lavori. Negli anni scorsi vennero messe delle telecamere di videosorveglianza. Peccato però che – pare – non guardino da nessuna parte.




Pachino. "Non puoi truccarti per uscire da sola" e lei tenta il suicidio: un 64enne arrestato per maltrattamenti

Un 64enne è stato arrestato a Pachino con l’accusa di maltrattamenti, lesioni personali aggravate e porto abusivo di arma. Agenti di polizia hanno eseguito l’ordinanza di custodia in carcere emessa dal gip del tribunale di Siracusa.
L’uomo non tollerava che la moglie – 60 anni – si truccasse per uscire da sola. Per questo l’avrebbe sempre costretta in uno stato di soggezione. In alcune circostanze l’aveva minacciata di morte con una pistola, in altre con una motosega. Prima di rifugiarsi da un’amica, la donna avrebbe anche tentato il suicidio con lo stesso attrezzo.




Scambio sindaci Nord-Sud, l'esperimento di Avola e Rapallo da oggi al via: Cannata in Liguria, Bagnasco in Sicilia

Scambio di poltrone per quattro giorni: inizia oggi l’interessante esperimento tra i sindaci di Avola e Rapallo, in Liguria. Luca Cannata e Carlo Bagnasco si “scambiano” le città per condividere esperienze e metodiche di lavoro. Un esperimento che si è guadagnato grandi attenzioni mediatiche, dopo Sky se ne occupa anche il Tg1.
Cannata e Bagnasco si confronteranno su opere, infrastrutture e turismo per capire le differenze tra amministrare una città del nord e una del sud. Avola e Rapallo partono da una base comune: entrambe città di mare, con circa 30.000 abitanti e due sindaci giovani (38 anni Cannata, 40 Bagnasco).
Cannata sarà accolto da varie associazioni, incontrerà dipendenti e politici del Comune e il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. Poi visiterà le realtà produttive locali. Bagnasco, invece, sarà accolto dalla Pro loco e dalla rete di imprese turistiche e visiterà Avola Antica, il centro e il teatro Garibaldi per finire con la cena a base di prodotti locali. Martedì accoglienza in Comune e poi visita al depuratore e al centro comunale di raccolta. E ancora sopralluogo al lungomare e al borgo, al museo dei sapori di Avola, e alle aziende della filiera della mandorla, dei limoni e del vino. E non mancherà l’incontro con i carristi avolesi che si stanno preparando per il carnevale. Previste due visite ufficiali: a Palermo, per incontrare il presidente Musumeci, e poi giro a Siracusa.
Lo scambio terminerà giovedì quando in Anci nazionale i due sindaci si scambieranno le proprie impressioni.




Siracusa. Una proposta per avere finalmente la Guardia Medica in Ortigia

Ci vorrà ancora del tempo prima del trasferimento della Guardia Medica in Ortigia, nei locali che già ospitano il 118. “Nonostante l’Azienda Sanitaria Provinciale abbia ultimato i lavori di sistemazione e nonostante siano state già montate le telecamere, si continua a perdere tempo”, dice Enzo Vinciullo.
Il problema sembra essere legato alla esistenza della Ztl e quindi alla possibilità di libera fruizione della guardia medica proprio all’interno di una zona a traffico limitato.
“La soluzione è facile. Nel centro storico abbiamo anche farmacie di turno e le stesse farmacie, in maniera propositiva e collaborativa, forniscono al Comando della Polizia Municipale l’elenco di coloro i quali hanno avuto bisogno di farmaci durante la chiusura di Ortigia al traffico. Pertanto, basta registrare gli utenti e le targhe delle macchine che sono state utilizzate per raggiungere la guardia medica e inviare i dati alla Polizia Municipale per evitare di elevare multe a coloro i quali hanno avuto bisogno di usufruire del servizio di Guardia Medica in Ortigia”, la proposta di Vinciullo.