Bruno Marziano eletto nel consiglio nazionale di Dems, l'associazione del ministro Orlando

Bruno Marziano e’ stato eletto nel consiglio nazionale dell’associazione DEMS (Democrazia, Europa e Società) che fa capo all’aera di sinistra del Pd, guidata dal Ministro di Grazia e Giustizia, Andrea Orlando. L’elezione nel corso dell’assemblea a Roma, grazie al sostegno degli oltre 1.200 associati della provincia di Siracusa.
Marziano si è recato alla assemblea nazionale di Roma con una folta delegazione di soci DEMS, fra cui amministratori locali come il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, l’assessore alla pubblica istruzione del comune di Francofonte, Francesco La Rocca, Salvatore Foti consigliere comunale a Carlentini e la presidente del consiglio di quartiere Grottasanta (Siracusa), Pamela La Mesa, oltre ad alcune decine di giovani soci e simpatizzanti.
Prossimamente, oltre Marziano, altri siracusani entreranno, per elezione , nel Consiglio Nazionale della associazione che ha come obiettivo, fra gli altri, quello di fare dialogare tutte le anime della sinistra, sia quella interna al Partito Democratico che quella esterna al Pd.




Siracusa. Cocaina in piazza San Metodio, arrestato e rimesso in liberta' presunto pusher

Arresto in flagranza di reato per il 33enne Tommaso Liotta, sorpreso dai carabinieri mentre cedeva della cocaina. I fatti in piazza San Metodio. Alla vista dei militari ha tentato di disfarsi della droga, rinvenuta subito dopo tra le sterpaglie. Dopo l’arresto e’ stato rimesso in liberta’.




Avola. Controlli antidroga, un arresto e 5 persone segnalate per consumo di stupefacente

Ampio servizio di controllo del territorio dei carabinieri af Avola. Arrestato in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio, Paolo Iacono, 40 anni. E’ gia’ sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. L’uomo e’ stato trovato in possesso di diversi grammi di sostanza stupefacente, già suddivisa in dosi e pronta per essere venduta.
Controlli alla circolazione e perquisizioni veicolari nella zona del parco Robinson, e case popolari, dove sempre i carabinieri pongono attenzione particolare, hanno permesso di contestare le violazioni di norme al codice della strada per omessa copertura assicurativa, con contestuale sequestro amministrativo di un veicolo ed omesso uso delle cinture di sicurezza. Ulteriori controlli inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti, hanno permesso di segnalare 5 persone all’autorità amministrativa per consumo personale di sostanza stupefacente.




Sortino. La vita nella Pantalica antica: oggetti e reperti in mostra sino a febbraio

(c.s.) Sortino per due giorni “centro” dell’arte e dell’archeologia. Prima il convegno “Pantalica, un sito siciliano tra Protostoria e Medioevo” poi l’inaugurazione, nell’Antiquarium del Medioevo sortinese, la mostra di reperti della Necropoli di Pantalica e di Sortino diruta.
Esposti per due mesi, fino al 16 febbraio 2018, 40 reperti archeologici che fanno parte delle collezioni del Museo archeologico regionale Paolo Orsi di Siracusa: una parte proveniente dall’attuale percorso espositivo, un’altra dai depositi. «La scelta dei materiali – spiega Maria Musumeci, direttore del Polo regionale di Siracusa per i siti e i musei archeologici, museo archeologico regionale Paolo Orsi – consente sia di storicizzare le ricerche effettuate in questo sito, ma soprattutto di seguire l’evolversi dei materiali caratteristici di questo contesto attraverso le varie fasi di vita della necropoli. Vengono presentati materiali dal vecchio fondo del museo con la tipologia espositiva dell’epoca. Essi rappresentano i tipi delle fibule che si evolvono nel lungo arco di tempo di vita delle necropoli. Gli stessi materiali ceramici sono stati scelti per documentare le caratteristiche dei corredi, soprattutto della prima e terza fase dall’area sia di Pantalica Nord sia di Pantalica Sud. Sono stati scelti corredi completi che fanno parte di un’unica tomba in modo da cercare di rendere l’idea dell’articolazione e ricchezza dei vari contesti. Si evidenziano, così, le varie tipologie ceramiche, da quelle caratterizzate dalla tipica ceramica rossa stralucida fino a quelle che documentano i contatti con la cultura greca, sia attraverso le forme che attraverso la decorazione. Sono presenti, accanto alle ceramiche, anche i piccoli oggetti di uso comune che accentuano il richiamo alla vita quotidiana. Proprio per seguire le fasi di vita di Pantalica sono anche esposti i materiali di epoca greca, rinvenuti all’interno di tombe, che documentano il loro riutilizzo in epoche posteriori. Del periodo bizantino si espone una fibbia in bronzo, di una tipologia frequente tra il VI –VII secolo d.C., che costituiva corredo dell’abbigliamento dell’epoca».
Esposti, per quella che dopo il 16 febbraio diverrà una mostra permanente, anche quasi 250 reperti, tra ceramiche, bronzi e monete, del periodo medievale rinvenuti da Gioacchino Bruno, fra i primi a trascorrere interi giorni alla scoperta di sentieri ormai impraticabili dell’antica Sortino e che da decenni dedica le sue energie alla valorizzazione del territorio, grazie anche all’iniziale supporto di Siciliantica. E così per la prima volta sono esposti campanelle, fischietti, piccole statue votive, posate di rame e di bronzo e, ancora, materiale in terracotta: cocci di vasi e di contenitori vari che, come spiegato da Gioacchino Bruno, si trovavano in ogni abitazione.
Al taglio del nastro erano presenti Vincenzo Parlato, sindaco di Sortino, Rosalba Panvini, soprintendente ai Beni culturali e ambientali di Siracusa, Maria Musumeci, direttore del Polo regionale di Siracusa per i siti e i musei archeologici, museo archeologico regionale Paolo Orsi, il ricercatore Gioacchino Bruno e Mario Blancato, coordinatore del convegno nel cui ambito è stata organizzata la mostra.




Pallanuoto, Serie A1. L'Ortigia ritrova il sorriso, battuta la Lazio 8-5

L’Ortigia batte la Lazio per 8-5 e torna a fare punti buoni per la propria classifica.
Primo tempo a ritmi blamdi. Nel secondo parziale l’Ortigia piazza un devastante 4 a 0 che vale come deciso allungo. Nel terzo parziale l’Ortigia serra le fila in difesa e chiude gli spazi ai tiratori avversari.
Arrivano cosi’ tre punti importanti e, soprattutto, una ritrovata consapevolezza dopo la battura d’arresto di Recco. “I ragazzi hanno mostrato carattere e concentrazione”, commenta l’allenatore Stefano Piccardo. “Buona prova della difesa dove abbiamo concesso veramente pochissimo. Forse ancora troppi errori in superiorità che, almeno all’inizio, ci hanno frenato. Avremmo sicuramente dovuto allungare prima. Sono comunque contento per la prova dell’intera squadra. Bisogna lavorare su alcune cose ma la reazione che avevo chiesto c’è stata”.




Siracusa. Nel 2016 spesi 79,92 milioni di euro in giocate alle slot machine e video lottery. Dato in crescita

Quanto e dove si gioca in Italia in slot machine e video lottery? Lo svelano i numeri dell’inchiesta dei quotidiani locali Gedi e del Visual Lab, in collaborazione con Dataninja. Incrociando i dati di popolazione (Istat), reddito (Mef) e raccolta gioco (Aams) è stato creato un database in grado di mostrare quanto vale il mercato delle “macchinette”.
A Siracusa, nel 2016, sono stati giocati complessivamente 79,92 milioni di euro. Il dato nazionale è pari ad oltre 49 miliardi. Sono 515 gli apparecchi attivi in città, ovvero 4,2 ogni mille abitanti. Nell’indice di “virtuosità” (dove virtuoso è un Comune con un numero ridotto di apparecchi) Siracusa ha valutazione 2 in una scala di 5.
Rispetto al 2015 crescono le giocate pro-capite: da 594 a 654,9 euro.
La Sicilia è, comunque, fanalino di coda in Italia per giocate pro-capite e per numero di “macchinette”. La Lombardia guida la classifica nazionale per slot e videolottery seguita da Lazio, Veneto, Emilia Romagna, Campania, Piemonte, Toscana, Puglia, Sicilia e Liguria.




Siracusa. Per l'Ottava tornano i cilii in processione? Decine di volontari, lunedì la decisione

Per l’Ottava di Santa Lucia i cilii potrebbero tornare ad accompagnare il simulacro della patrona. Diventa sempre più concreta la possibilità che i 12 pesanti ceri, decorati con fiori e arance possano tornare in strada, elemento caratteristico della festa. Non saranno però i figuranti che negli ultimi anni si sono presi cura dei cilii a portarli in processione. Dopo lo “strappo” di giorno 13 per ragioni di carattere economico, il clamore suscitato dalla notizia lanciata da SiracusaOggi.it ha prodotto un movimento di devoti e fedeli che si sono offerti gratuitamente per trasportare i cilii.
Un primo incontro è avvenuto ieri, lunedì si entra nel dettaglio operativo. Alle 13 appuntamento nella basilica di Santa Lucia al Sepolcro. Poche ore per prendere “confidenza” con quegli oggetti comunque complicati da gestire senza la dovuta esperienza. Un gap da recuperare in fretta, in particolare grazie agli sportivi. Alla Deputazione della Cappella di Santa Lucia, che organizza la festa, si sono offerti come volontari atleti della Syrako Rugby, dell’Ortigia di pallanuoto, dell’Albatro e del Siracusa Boxing Team oltre al Gruppo Sportivo dei Carabinieri. Garantiscono prestanze e forza, necessarie per il trasporto dei cilii. Da organizzare movimenti e cambi ma la nuova soluzione è fattibile. Ci sarà tempo per lavorare ai “costumi”. Le divise sociali vanno già più che bene, in ogni caso.
E’ forse vero che c’è più devozione verso la festa che per la Santa in sè, ma in fondo spiritualità e folklore da sempre si toccano e si mischiano in un rito che riesce a ripresentarsi nei secoli proprio per il suo “strano” meltin pot di sentimenti e sensazioni.




Siracusa. In vendita il battello Aquavision, addio all'antesignano del "turismo per tutti"

Vi ricordate del battello Aquavision? Offriva allegre escursioni in mare nell’area del Plemmirio. Grazie al suo pavimento di vetro, il trimarano consentiva di ammirare i fondali marini. Dopo qualche anno di onorato servizio, è finito in rimessaggio in un cantiere navale nella zona di Targia. E adesso finisce direttamente in vendita.
Il Consorzio dell’Amp ha pubblicato un avviso pubblico per acquisire manifestazioni di interesse “per l’alienazione, a titolo oneroso, del battello a visione subacquea Aquavision”.
C’è tempo fino al 9 gennaio del 2018 per presentare la manifestazione di interesse. Alla prima scadenza, quella del 4 dicembre, non era arrivata alcuna busta. Le offerte economiche andranno formulate in una seconda fase. Attualmente non è stato indicato un minimo corrispettivo.
Il trimarano ha debuttato nel 2007, con i primi tour. L’imbarcazione, capace di ospitare fino a 50 persone ed attrezzata per i diversamente abili, guidava in una immersione “in trasparenza” tra i fondali del Plemmirio, partendo dal molo principale di Ortigia. Negli ultimi anni sono state sempre più rare le sue uscite.




Siracusa. Divieto di sosta, questo sconosciuto: la città è una giungla. Il caso limite di corso Matteotti

Le auto in divieto di sosta, se non in seconda fila, dovrebbero finire nello stemma di Siracusa. E’ una delle infrazioni maggiormente commesse e ricorrenti in città eppure sembra quasi esser la meno affrontata. Quasi tollerata con cristiana sopportazione. Dagli utenti della strada di sicuro.
D’accordo, di emergenze ce ne sono a bizzeffe. Ma in decenni di manica larga e tolleranza, la situazione pare sfuggita di mano con tendenza al caos andante. Specie poi in periodo natalizio. Basta fare un giro in via Tisia, viale Zecchino o corso Matteotti – giusto per citare tre casi noti – per capire come la città possa diventare una giungla.
Corso Matteotti è, a suo modo, paradigma. Il divieto di sosta c’è, ma non si vede. In fondo tutti parcheggiano davanti alle attività commerciali dell’elegante strada di accesso al cuore di Ortigia senza troppe conseguenze. I vigili? Ad onor del vero, si vedono pure. E multano. Ma evidentemente non con quella frequenza necessaria per bandire il “solo 5 minuti e vado via” che giustifica la sosta dove è chiaramente indicato che è vietata.
L’infrazione c’è, il contrasto deciso quasi impossibile. Provocazione: aboliamo direttamente il divieto di sosta dal codice della strada in vigore da Targia al Maniace?




Siracusa. Nuovo ospedale, Vinciullo: "strampalato il piano dei 5 Stelle"

La proposta del Movimento 5 Stelle sulla realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa sa di boutade fuori tempo massimo. Positiva l’intenzione di risparmiare in espropri ed anche la volontà di garantire un accesso più semplice in auto, senza il traffico della Pizzuta dove – invece – è stata individuata l’area su cui verrà costruito il nosocomio. Un giorno. Forse.
Serve unità da parte di tutti, se si vuole arrivare al risultato. Continuare a discutere di un’area o di un’altra rischia di far scivolare in un bla, bla, bla sterile quello che dovrebbe essere un impegno con la città: costruire il nuovo ospedale.
L’area individuata c’è. Il Consiglio comunale si è pronunciato. Adesso ci si muova con tutti i passaggi del caso – dall’Asp alla Regione ed al governo di Roma – per farlo costruire l’ospedale. I tempi del parlarsi sopra, specie di passaggi solo propedeutici – è finito.
Non è una critica rivolta ai 5 Stelle ma a quanti – tanti – non hanno ancora capito di stare giocando una partita di primaria importanza prima ancora della loro carriera o grandezza politica.
A bocciare l’idea di realizzare il nuovo ospedale a Punta Santa Panagia, area militare, anche Enzo Vinciullo. “L’area è sottoposta a vincolo militare e per poter averla disponibile occorreranno decenni”, spiega il politico che da anni segue da vicino la gestazione complessa della necessaria opera. “Insiste inoltre un vincolo paesaggistico archeologico con livello di protezione 3 nel Piano Paesaggistico appena approvato: di conseguenza, bisognerebbe chiedere alla Sovrintendenza di abbassare il livello di protezione, eliminando anche il cosiddetto vincolo Morinello che tutela anche le mura Dionigiane”.
Vinciullo bolla come inattuabile e strampalato il piano dei pentastellati anche perchè “bisognerebbe modificare il Piano Regolatore Generale della città, prevedendo una nuova viabilità di penetrazione e di accesso verso il nuovo ospedale. Che a Punta Santa Panagia diventerebbe struttura totalmente isolata dal contesto provinciale e difficilmente raggiungibile dagli utenti dei rimanenti 20 Comuni della provincia di Siracusa”.
Resta il nodo centrale. Quand’anche vi fosse intesa – auspicabile – sull’area su cui costruire (peraltro già individuata dal Consiglio comunale, ndr) mancano i soldi necessari. La Regione partecipa con il 5,5% dell’investimento. Il grosso deve arrivare da Roma. La Lorenzin, ministro della Salute, ha assicurato proprio nella sua ultima visita in città cje avrebbe fatto inserire i soldi necessari in Finanziaria.