Siracusa. Scooter investe pedone in via Monteforte: a zig-zag tra le auto

Incidente in via Monteforte. Poco prima delle 18.30 un pedone è stato centrato da uno scooter. L’uomo è rimasto a terra, soccorso da passanti e poi trasportato in ambulanza al pronto soccorso per gli accertamenti del caso.
Secondo una prima ricostruzione, basata su alcune testimonianze, lo scooter procedeva zigzagando tra la auto, forse per “tagliare” la coda al semaforo. In questo pericoloso procedere non si sarebbe accorto del pedone che stava attraversando la strada, centrandolo.




Siracusa. Il rifacimento di via Crispi non parte: i soldi ci sono, il progetto anche. Che manca?

La riqualificazione di via Crispi diventa un piccolo mistero. I soldi ci sono, il progetto pure, la modifica anche. Cosa manca per aggiudicare i lavori e dare il via al cantiere?
La domanda, attualmente, rimane senza risposta.
L’anno che sta per chiudersi si era aperto con una buona notizia. A gennaio disponibili 1,8 milioni di euro per riqualificare la dissestata strada che conduce alla stazione. Via libera dall’assessorato regionale alle Infrastrutture al finanziamento con decreto. A settembre l’ufficio tecnico ha lavorato ad una modifica al progetto per poter “rinforzare” il fondo stradale e la delicata posa delle basole onde evitare lo “sprofondamento” notato in corso Umberto. Entro l’anno era poi prevista l’aggiudicazione. Con i cui risparmi si sarebbe poi asfaltato anche il tratto meno “nobile” di corso Umberto, la parallela di via Crispi, al limite della praticabilità. Dell’aggiudicazione, però, non si hanno notizie precise. Insomma, tutto il 2017 rischia di passare senza novità concrete per il rifacimento di via Crispi, nonostante la buona notizia di gennaio scorso.
Il progetto prevede la ripavimentazione della strada, mantenendo il sistema delle basole. Saranno rifatti e modificati i marciapiedi, razionalizzando gli spazi per la sosta, e sui quali saranno realizzate le corsie per ipovedenti. Sarà del tutto ammodernata l’illuminazione pubblica, sia per quel che riguarda l’impianto che i corpi illuminanti, e sarà collocata la segnaletica turistica.




Chiara Ferragni e Fedez, il matrimonio a Noto: il fatidico "si" nella sala degli Specchi di Palazzo Ducezio

L’influencer Chiara Ferragni è rimasta stregata da Noto. Più volte nella città barocca per lavoro, ha avuto modo di respirare dal “vivo” l’atmosfera magica degli eleganti palazzi. Al punto da scegliere Noto per le sue nozze con Fedez. Cornice dell’evento mondano e – come annuncia la coppia anche “social” – sarà la sala degli specchi di Palazzo Ducezio.
La notizia, rilanciata dal Giornale di Sicilia, ha subito fatto il giro dei principali portali di gossip. Quanto alla data delle attese nozze, poche le certezza. Il “si” tra agosto e settembre, quando la coppia rientrerà in Italia da Los Angeles. Nel mezzo, il lieto evento della nascita del loro primo figlio.




Siracusa. Inchiesta Stes e le richieste di rinvio a giudizio: Princiotta-Zappulla, "Il Comune si costituisca parte civile"

“Non eravamo vis­ionari e non utilizzava­mo la via giudiziaria per fini politici”. Dopo la richiesta di rinvio a giudizio di sei tra dirigenti e funzionari comunali, parlano Simona Princiotta e Pippo Zappulla. La consigliera comunale ed il parlamentare nazionale erano al fianco di Franco Abruzzo, il presidente della cooperativa Stes, per quella denuncia da cui è partita l’inchiesta giudiziaria. Udienza preliminare il 15 febbraio.
“Il Sindaco Garozzo non ha pr­oprio nulla da dichiarare e proprio nessun provvedimento da prendere?”, si chiedono togliendosi il classico sassolino dalla scarpa. “I fatti denunziati dal presidente ovvero pres­sioni indebite, tang­enti e favori sono stati ritenuti in qualche modo fonda­ti, fino ad ipotizzare per 6 dirigenti e funzionari del Comune di Siracusa le accuse di concussione e di abuso di ufficio. Rispetto massimo ne­l lavoro della Magistratura e nei principi dello stato di diritto, ma ognuno si assuma le proprie respons­abilità e ne rispond­a: delle responsabilità giudizi­arie nelle aule di tribunale, di quelle politiche di fronte all’opinione pubblica e alla città”, dicono ancora i due.
“Il sindaco dichi­arò di volere attend­ere l’esito delle in­dagini prima di assu­mere qualsiasi decis­ione e provvedimento. A lui, che nel frattempo ha addiri­ttura premiato alcuni dei dirigenti sotto inchiesta, e che non ha riten­uto di far costituire il Comune parte ci­vile nei vari proced­imenti nei confronti di dipendenti e fun­zionari chiediamo conto e ragione di queste sue scelte e posizioni. A nostro avviso il Comune di Siracusa deve costituirsi parte civile in tutti i procedimenti aperti, compresi quelli relativi alle politiche sociali per tutelare la città e in particolare le fasce più deboli ed esposte di Siracusa. Chiediamo di conosce­re le sue eventuali decisioni che vorrà nel merito assumere”.




Siracusa. Simboli del Natale, luci accese per l'albero di Tetrapack. In piazza Duomo pronta una nuova soluzione

Luci accese per l’albero di Tetrapack. La struttura ideata da Siracusa Città Educativa con il coinvolgimento delle scuole, dei centri anziani e dei centri per migranti sarà ufficialmente inaugurata tra due giorni. Ma le luci accese ieri sera non sono passate inosservate. E sui social sono apparse le prime foto del simbolo natalizio realizzato decorando una struttura in ferro con cerchi di tetrapack tagliati a misura e collegati con centinaia di anelli metallici.
E’ l’albero delle scuole cittadine e, va riconosciuto, con le luci accese regala un bell’effetto. E’ stato allestito nel parco antistante il nuovo Urban Center, l’ex Sala Randone, in via Bixio. Facilmente visibile dalla trafficata via Malta è un invito al riciclo ed al riuso, concetti con cui i siracusani sono chiamati da qui a breve a prendere una certa “confidenza”.
Quanto all’albero di Natale “istituzionale”, quello che prenderà posto in piazza Duomo, arrivano le prime indiscrezioni. “Sarà una sorpresa”, assicurano alcune voci che rimbalzano nei corridoi di palazzo Vermexio. Non un tradizionale albero, una soluzione sobria ma al tempo stesso elegante e raffinata. Non tornerà in piazza l’albero tortile degli ultimi anni, “dirottato” in viale Tisia. In attesa dell’accensione delle luci al Santuario, prevista per il 20 dicembre.




Augusta. Rissa tra quattro giovani eritrei: scatenati, attaccano anche Carabinieri e Guardia Costiera. Denunciati

Rissa alla darsena del porto di Augusta, ieri sera. Protagonisti quattro minori eritrei, passati alle vie di fatto per futili motivi. Il quartetto, domiciliato presso il centro di prima accoglienza “Albachiara”, probabilmente dopo qualche drink di troppo, era stato notato da militari della Capitaneria di Porto. Sono stati i primi ad intervenire per tentare di farli calmare. Per tutta risposta, i quattro gli si sono scagliati contro. A quel punto è stato necessario l’intervento di alcune pattuglie dei Carabinieri per immobilizzare gli eritrei, ormai fuori controllo.
I quattro sono stati segnalati alla Procura minorile di Catania per il reato di rissa e resistenza a pubblico ufficiale.




Priolo. Era specializzata in truffe agli anziani, quasi 11 mesi di reclusione per una 30enne

Arrestata a Priolo, in ottemperanza ad un ordine di esecuzione per espiazione pena emesso dalla Corte di Appello di Torino, Salvatrice Rasizzi, 30 anni. La donna infatti dovrà scontare 10 mesi e 29 giorni di reclusione perchè responsabile dei reati di tentata truffa, furto e indebito utilizzo di carta di credito. Fatti commessi ad Asti nel 2013.
Le modalità delle truffe, fra le più svariate, spesso la portavano a fingersi medico o impiegata della locale Unità Sanitaria per andare ad effettuare visite a domicilio ed avere così la possibilità di appropriarsi di denaro contante o preziosi, che riusciva a rinvenire all’interno dell’abitazione. In una occasione in particolare, era riuscita a trafugare anche una carta di credito, con relativo pin, con cui aveva poi immediatamente effettuato esosi acquisti.
Dalle segnalazioni delle vittime, quasi tutte persone anziane che vivevano sole in casa, sono state avviate le indagini che hanno portato poi all’identificazione della responsabile e al suo deferimento all’autorità giudiziaria. L’arrestata infine, accompagnata nei locali della Stazione Carabinieri per le incombenze di rito, è stata sottoposta al regime degli arresti domiciliari nella propria abitazione, così come disposto dalla autorità giudiziaria competente.




Siracusa. Tangenti e "favori" in cambio di lavori: 6 richieste di rinvio a giudizio per dirigenti comunali. E' il caso Stes

Sei richieste di rinvio a giudizio per dirigenti e funzionari del Comune di Siracusa nell’ambito della vicenda Stes. Sono accusati, a vario titolo, di concussione e abuso d’ufficio. Deciderà se andare o meno a processo il gup, nell’udienza fissata il 15 febbraio prossimo.
Il rinvio a giudizio è stato chiesto dal pm per l’ingegnere capo, Natale Borgione, i dirigenti Enzo Migliore, Loredana Caligiore e i funzionari Rosario Pisana, Sebastiano Reale e Sergio Russo. Si va verso per l’archiviazione per Enzo Miccoli, Giovanni Parisi, Rosaria Garufi e Salvatore Correnti.
Il “caso” Stes ha preso le mosse dalla denuncia del presidente della cooperativa che per anni ha curato lavori di manutenzione stradale per conto di Palazzo Vermexio, Francesco Abruzzo. Anche in una conferenza stampa, di fronte a telecamere e microfoni, con accanto la consigliera comunale Simona Princiotta e il deputato nazionale Pippo Zappulla, Abruzzo ribadì le forti accuse: tangenti e “favori” di varia natura a dirigenti e funzionari.
La Stes ha sempre lavorato per il Comune dal 2000 al 2015. “Nell’ultimo periodo, procedendo con proroghe di corto respiro e tagli di budget. Spremuti come limoni- ha detto l’imprenditore nel settembre del 2016 – abbiamo deciso di denunciare e siamo stati messi alla porta”. Pesanti le accuse: regali e assunzioni, effettuate nel tempo, a beneficio di figli d’arte. “Noi, lavoratori onesti colpiti dal sistema”.




Scoperto laboratorio abusivo di formaggi a Francofonte: due denunce e 25.000 euro di multa

Una garage era stato adibito a fatiscente fabbrica per la produzione di formaggi. La scoperta è stata effettuata dai carabinieri, intervenuti anche con il Nucleo Anti Sofisticazioni. Sono stati così denunciati due coniugi di Francofonte, peraltro multati anche per complessivi 25.000 euro.
Da settimane l’attività dei due era tenuta sotto osservazione dai carabinieri. Varie le accuse: inottemperanza ad ordinanza dell’Autorità Sanitaria, frode in commercio con uso di etichetta mendace, alimenti detenuti in cattivo stato di conservazione, mancanza di rintracciabilità dei prodotti alimentari, carenze strutturali, igienico sanitarie e assenza di procedure per l’autocontrollo.
Il garage adibito a laboratorio, del valore di 100.000 euro, è stato posto sotto sequestro. Così come una vasca refrigerata contenente 1.500 litri di latte crudo nonché 1.580 kg di prodotti a base di latte (valore complessivo di 20.000 euro), poiché privi di qualsiasi sistema di rintracciabilità ed oltretutto detenuti in cattivo stato di conservazione e con dati mendaci riportati in etichetta.
I prodotti, lavorati nel francofontese, venivano però smerciati anche altrove, pronti ad essere acquistati dai cittadini sui banchi dei mercati rionali. Nel mercato di Augusta sono stati sequestrati circa 40 kg di formaggi, del valore di 400 euro.




Noto. "Sei grassa": risate e offese sul bus, identificati e denunciati 5 bulli. C'è anche una ragazza

Sono stati identificati e denunciati i 5 giovani responsabili di alcuni gravissimi casi di bullismo ai danni di una ragazza poco più che ventenne. Il certosino lavoro dei carabinieri di Noto ha permesso di risalire a due maggiorenni e tre minorenni, tra loro anche una ragazza.
Le molestie, secondo le accuse, andavano avanti da due anni. Alla fermata dell’autobus i 5 non mancavano di prendere di mira la ragazza, per via della sua corporatura robusta. Battute, scherzi e vere e proprie offese. In alcuni episodi, le avrebbero lanciato contro addirittura dei sassi.
Derisioni e scherni continuavano sul mezzo di trasporto. La vittima, di recente, si era anche dovuta recare al pronto soccorso a causa del malessere psichico causato da quelle parole e da quegli atteggiamenti. Da qui la scelta di rivolgersi alle forze dell’ordine che, nel giro di alcune settimane, sono risalite ai bulli presunti responsabili dei pesanti “scherzi”.