Siracusa. Campagna di sterilizzazione gratuita di cani e gatti: il Comune stila due protocolli d’intesa

Il Comune di Siracusa pronto a firmare due protocolli d’intesa con l’associazione “Oasi a quattro zampe” per promuovere una campagna gratuita di sterilizzazione di cani e gatti di sesso femminile presenti nel territorio siracusano.
La proposta è stata esitata nella seduta di giunta comunale, su indicazione dell’assessore alla Sanità pubblica, Antonio Moscuzza.
“Vogliamo dare un segnale forte nella lotta al randagismo in continua crescita, per via di una mancata sterilizzazione di molti animali sul territorio. Sarà un’operazione a costo zero per il Comune, che ha già provveduto a richiedere al Dipartimento Veterinario dell’Asp i microchip e l’autorizzazione al Medico veterinario ad accedere all’anagrafe canina per la registrazione dell’esemplare per l’avvenuta sterilizzazione”.
E’ già stato dato mandato agli uffici competenti a stipulare i due protocolli d’intesa e la definizione delle procedure finalizzate alla loro attuazione. Con la campagna di sterilizzazione, si vuole ridurre il numero dei gatti per i quali occorre attivare le procedure di soccorso; il numero dei cuccioli per i quali occorre procedere annualmente al ricovero e contenere gli oneri connessi al loro mantenimento in vita e il numero dei cani randagi non sterilizzati vaganti sul territorio. Tra gli obblighi dell’associazione, il costo della sterilizzazione.
Saranno ammessi al progetto, prioritariamente, esemplari rinvenuti vaganti sul territorio per i quali associazioni di volontariato animalista e/o singoli cittadini faranno esplicita richiesta, con successiva reimmissione sul territorio come cani di quartiere, nonchè, in caso il numero degli animali non fosse sufficiente a coprire il numero di sterilizzazioni previste, cani non di razza, di taglia media e grande, di proprietà di privati cittadini che risiedono in zone extraurbane con priorità per quelli appartenenti a famiglie a basso reddito.
Per quanto attiene ai gatti di sesso femminile, dopo l’avvenuta sterilizzazione, saranno reimmessi sul territorio di provenienza (colonie feline) e, in caso di numero insufficiente, potranno essere ammessi al progetto anche gatte provenienti da cucciolate rinvenute nel territorio e adottate da privati cittadini.




Ippica. Anniversario del Mediterraneo con 7 importanti competizioni di galoppo

(c.s.) Si festeggia il 22esimo anniversario dell’Ippodromo del Mediterraneo di Siracusa con sette importanti competizioni. Il galoppo protagonista indiscusso sui tracciati siracusani, venerdì 8 dicembre, dalle ore 14:30 in poi. La dotazione più importante, €42.900 è per la Listed Race della terza corsa. Il Premio Criterium dell’Immacolata impegna i giovanissimi due anni sui 1400 metri della pista grande. Folto il campo partenti con, a brillare, ospiti dagli ottimi riferimenti che dovranno vedersela, però, con una nursery locale sempre ben preparata. I favoriti sono Elixir Of Life, Infinity Dreamer, Sir Fortress, Tanaja, Mr Tarxien, benchè nulla sia deciso a priori. €40.700 per il Memorial Francesco Faraci, che ricorda il compianto ragionier che insieme agli amministratori Concetto Mazzarella e, oggi, il figlio Fabio Faraci, continuano a mantenere viva una struttura che ha raccolto la grande passione ippica letta e valorizzata sul territorio siciliano. La distanza è quella classica dei 2300 metri di pista grande per i ben 17 anziani al via. Parte col numero 1 il già vincitore dello scorso anno Jalapeno; dovrà vedersela con Mushibest, Shocking Blue e una buona forma locale rappresentata da Cuore del Graco e Duca di Mantova. Non si possono escludere diverse valide alternative. Una chance anche per il buon Shukal e ai pesini French Alps e Gioral. La II Tris Nazionale è legata al Gran Premio Unire. Riservata ai 3 anni e oltre, sui 1700 metri della pista grande, è un altro handicap principale da €24.200. Kylach Me If U Can e Saint Steven sono i migliori rappresentanti locali che dovranno difendersi dagli ospiti: Clockwinder e Cima di Conegliano. Sul tracciato, però, schierati soggetti che già hanno dimostrato di saper vincere a Siracusa: Change of Moon e Verdetto Finale. Poi gli ospiti internazionale dell’Unione Ippica del Mediterraneo presenti a Siracusa per concludere il Campionato Fantini. In pista i rappresentanti di Algeria, Francia, Italia, Marocco e Russia. La seconda corsa, invece, sarà un Memorial a ricordo della tanto appassionata Daniela Ratti, particolarmente legata all’ippica siracusana. La passione ippica incontrerà i cavalli-motori delle auto d’epoca dell’Asas, Associazione Siracusana Automotoveicoli Storici. Saranno esposti trenta gioielli automobilistici.




Lele Scieri, un passo verso la verita': non fu suicidio, "il para' aggredito in caserma"

Lele Scieri non si tolse la vita. Non voleva dare nessuna prova di forza. E c’e’ persino il sospetto che sulla scala della torretta della caserma Gamerra di Pisa dove si asciugavano i paracadute non ci sia neanche da solito da vivo. La relazione votata dalla commissione parlamentare d’inchiesta presieduta da Sofia Amoddio smonta diciotto lunghi anni di bugie, complicita’ e omerta’. Per coprire, forse, quello che era chiaro a molti sin dall’inizio: il para’ siracusano era stato aggredito.
La commissjone ha acquisito quasi seimila pagine di documenti e ascoltato 45 persone in 20 mesi. Un lavoro che ha portato la Procura di Pisa a riaprire le indagini sul caso. “La Commissione ha lavorato con determinazione nella ricerca della verità nella consapevolezza che le responsabilità penali sono individuali con pieno rispetto e considerazione nei confronti delle forze armate”, spiega proprio la Amoddio. “Intrecciando gli elementi acquisiti nel 1999 dalla magistratura con nuovi elementi di indagine acquisiti attraverso le audizioni, la Commissione ha fornito nuovi elementi che ha consegnato alla Procura della Repubblica di Pisa”. Scoprendo dettagli sul clima generale che regnava nella caserma Gamerra di Pisa all’epoca dei fatti, il frequente ricorso a pratiche di nonnismo evidenziando “il ruolo dei caporali e l’atteggiamento e la mentalità dei militari e le risposte date dai comandanti a livello di corpo e di brigata”. E come se non bastasse,“abbiamo accertato che alla Gamerra avvenivano gravi atti di violenza, non riconducibili a semplice goliardia”.
La verita’ va cercata tra le pagine della relazione finale. “Gli elementi oggettivi riscontrati dalla Commissione consentono di escludere categoricamente la tesi del suicidio o di una prova di forza alla quale si voleva sottoporre Emanuele Scieri , scalando la torretta, tesi che nel ’99 la catena di comando della Folgore suggeri’ alla magistratura”. Sofia Amoddio aggiunge anche che “la Commissione ha accertato, attraverso la consulenza cinematica di tecnici specializzati, che la presenza di una delle scarpe dello Scieri ritrovata troppo distante dal cadavere, la ferita sul dorso del piede sinistro e sul polpaccio sinistro sono del tutto incompatibili con caduta dalla scala e mostrano chiaramente che Scieri é stato aggredito prima di salire sulla scaletta”.
La zona dove è stato ritrovato il cadavere di Emanuele Scieri non era una zona del tutto isolata, “ma era presidiata da anziani che la utilizzavano come spazio di rifugio e di svago”. Una sorta di zona franca, dentro una caserma, “in parte esente da regole e controlli ed appare molto improbabile che i vertici militari non sapessero cosa accadesse in quell’area”. La commissione ha fatto emergere le falle e le distorsioni di un sistema disciplinare fuori controllo ed ha rintracciato elementi di responsabilità depositandoli presso la Procura della Repubblica di Pisa.
Il quadro delle dinamiche all’interno della Caserma all’epoca della morte di Emanuele Scieri, così come ricostruito dall’inchiesta della Commissione, ha messo in evidenza due aspetti diversi e complementari del problema della disciplina: da un lato una altissima, sorprendente tolleranza verso comportamenti di nonnismo, nettamente in contrasto con i regolamenti militari vigenti, il carattere diffuso e noto di comportamenti trasgressivi; dall’altro l’esistenza di una sorta di disciplina parallela, legata non ai regolamenti formali ma ai concetti di consuetudine e tradizione. Una sorta di regolamento non scritto, che normando la relazione gerarchica fra i militari si trasmetteva in modo informale e definiva codici di comportamento reciproco e libertà d’azione degli allievi”.
Sofia Amoddio, presidente della commissione, punta il dito contro “errori grossolani e responsabilità evidenti nel contrappello della sera del 13 agosto 1999, quando i militari addetti, pur avendo saputo da alcuni commilitoni dello scaglione di Scieri che Emanuele quella sera era rientrato in caserma, non annotarono le informazioni ricevute nel rapportino della sera e liquidarono l’assenza di Scieri consegnando all’ufficiale di picchetto il rapporto con la dicitura mancato rientro anziché non presente al contrappello”.
“Con la giusta dicitura si sarebbero potute disporre immediate ricerche all’interno del perimetro della Gamerra, cosa che invece non avvenne”. La Commissione di fatto boccia l’archiviazione per omicidio colposo decisa all’epoca dalla Procura nei confronti degli addetti al contrappello “che omisero di effettuare una qualsivoglia ricerca di Emanuele Scieri”.
Superficialità che avrebbe segnato molti aspetti delle indagini. I tabulati con le chiamate pervenute al telefono di Scieri dal 13 al 16 agosto 1999 non vennero mai acquisiti e pertanto non è possibile riscontrare se il 14, 15 e 16 agosto 1999, dalla caserma Gamerra furono effettuate ricerche telefoniche al cellulare di Scieri. “Emergono anche numerose anomalie nell’effettuazione dei rilievi e dei sopralluoghi sulla scena del crimine. Apprendiamo che intervennero tre nuclei diversi dell’Arma dei Carabinieri e che le operazioni di rilevamento presero avvio in assenza del pm e senza la presenza dei Ris. La scena fu modificata con lo spostamento di alcuni tavoli ed armadietti che ostruivano il passaggio, apprendiamo per esempio che il cadavere dello Scieri fu manipolato per estrarre dal marsupio il telefono cellulare del ragazzo e risalire al suo numero di telefono; apprendiamo, dalle foto agli atti, che un carabiniere in divisa e stivali di ordinanza, camminava sui tavoli presenti ai piedi della scala, senza indossare calzari o altre protezioni; apprendiamo che al carabiniere Pirina fu ordinato dai suoi comandanti presenti sul luogo, di salire sulla scala metallica dalla quale sarebbe precipitato lo Scieri, per scattare delle foto dall’alto. Il Pirina, audito in Commissione, ha dichiarato di non aver utilizzato guanti e calzari specifici per effettuare i suoi rilievi. Prima che Pirina salisse sulla scala per effettuare i rilievi fotografici, nessuno accertò con il tipico utilizzo del luminol se su quella scala fossero presenti impronte digitali di terze persone. A quanto pare e senza alcun evidente elemento, la morte di Scieri fece pensare subito a un suicidio. L’aspetto piuttosto oscuro della vicenda è sicuramente la presenza di tracce ematiche sui pioli della scala metallica da cui si suppone sia precipitato Emanuele Scieri e per le quali non ci sono rilievi. Dagli atti di indagine della Procura, in seguito all’esame del Dna di una sola macchia risulta che le tracce ematiche appartenevano al carabiniere Pirina. Come é possibile che, effettundo i rilievi fotografici, si ferì senza accorgersene e poi fotografò quelle stesse macchie di sangue?”.
I 17 anni trascorsi hanno paradossalmente agevolato gli approfondimenti della Commissione, “atteso che molti degli auditi hanno raccontato la vita militare ed i fatti allora accaduti, senza alcun timore di subire ritorsioni, contrariamente a quanto avvenne all’epoca dei fatti in cui vi era una forte campagna mediatica. Nel 99 l’avvio incrociato delle indagini interne e di quelle della Procura, produssero un diffuso atteggiamento di timore e cautela”.
Alcuni hanno mostrato, in sede di esame della Commissione, atteggiamenti di chiara apertura su questioni fondamentali per ricostruire la vita della caserma Gamerra all’epoca dei fatti; altri, invece hanno continuato a negare “e ciò evidenzia il permanere di sacche di fortissima reticenza o addirittura di vera e propria omertà nelle versioni di alcuni degli auditi su questioni definitivamente accertate, che lasciano immaginare altre ben più significative omissioni”. Anche tra i responsabili dei vertici militati la Commissione ha riscontrato diverse percezioni del fenomeno del nonnismo e della concezione stessa del fenomeno. Adesso, finalmente, il passo deciso verso la verita’.




Siracusa. Si accascia al suolo e perde la vita davanti ai passanti: infarto fulminante

Si è accasciato pochi passi dopo il palazzo dell’Inail, in riva forte Gallo. Un infarto fulminante che non ha lasciato scampo al pensionato 78enne che stava passeggiando con la moglie. Sul posto è intervenuta prima una ambulanza di base, con il personale paramedico che si è prodigato per diversi minuti in un disperato massaggio cardiaco. Nel frattempo è arrivata anche l’ambulanza medicalizzata e con defibrillatore. Ma per l’uomo non c’era purtroppo nulla da fare, nonostante ogni tentativo messo in atto per strapparlo alla morte. Tutto attorno e sul ponte Umbertino, che si affaccia sul luogo dove tutto è avvenuto, decine di curiosi.




Siracusa. Come è difficile averla pulita: si lamenta la Borgata, urla Neapolis. Spazzamento e raccolta della discordia

Un altro anno sta per andare in archivio e per Siracusa è purtroppo trascorso senza novità di rilievo in un settore delicato come quello dell’igiene urbana. La pulizia lascia a desiderare in molti angoli della città, lungo diverse vie e non sempre e non solo in periferia. Alla Borgata diversi residenti lamentano come da gironi sarebbe stato sospeso il servizio di spazzamento. Veniva effettuato da una cooperativa per conto di Igm, ma il 30 novembre sarebbe scaduto il contratto. E il risultato sarebbe piuttosto evidente, a pochi giorni dall’avvio della fiera di Santa Lucia e dell’arrivo del simulacro della patrona nella chiesa a lei intitolata.
Non ve meglio nelle periferie. Dove ad alzare la voce è il presidente della circoscrizione Neapolis, Peppe Culotti. “La normale attività di raccolta dei rifiuti è carente. ALtro che rivoluzione con il nuovo contratto. Qui i cittadini si sentono di serie B, lasciati nel caos di una raccolta inadeguata, incompleta, indegna di un Paese civile a fronte di una tassazione esagerata da cittadina scandinava. E le timide lamentele dell’assessore Coppa – conclude Culotti – non sembrano aver avuto alcuna conseguenza e anzi la situazione resta drammaticamente cristallizzata”.
Nel fine settimane, le immagini dei cassonetti stracolmi di sabato e domenica hanno riempito le bacheche facebook. Anche quello della sospensione raccolta rifiuti nel week end è un aspetto rivedibile.




Siracusa. Fuoco in Ortigia, le fiamme distruggono un'auto e danneggiano altre due vetture accanto

Anche in Ortigia, il salotto buono della città, auto in fiamme. E’ successo nella notte, tre le vetture con i danni maggiori ma sono 6 in totale quelle “toccate” dal rogo. Completamente distrutta dalla fiamme è andata una Fiat 500L posteggiata al lungomare di Levante, nella sua parte finale, a pochi metri dal forte San Giovannello. Le fiamme hanno causato notevoli danni anche ad altre due vetture, posteggiate subito dopo.
Colpisce il luogo scelto, considerato da sempre “bene” e peraltro di fronte a due strutture alberghiere. L’ultimo mese, dal punto di vista delle notizie di cronaca, non è stato particolarmente felice per Siracusa. Sono però ancora premature valutazioni che possano inserire l’accaduto in quel filone. Da valutare anzitutto le cause del rogo (l’autocombustione è però considerata molto rara, ndr) e come i proprietari del mezzo distrutto possano essere divenuti eventuale oggetto di attenzioni o vendette tutte da valutare. Le indagini sono in corso e affidate alla Mobile di Siracusa.




Incidente sulla Statale 194, la "ragusana". Tre i mezzi coinvolti, feriti i conducenti

E’ di tre feriti il bilancio dell’incidente avvenuto lungo la statale 194, nei pressi di Carlentini. I tre, tutti uomini, erano alla guida dei tre veicoli rimasti coinvolti nello scontro. Hanno 47, 27 e 66 anni: sono stati condotti in ambulanza in ospedale per i controlli del caso.
L’incidente è avvenuto ieri pomeriggio, al chilometro 10+300. L’autocarro si muoveva in direzione Catania mentre procedevano in direzione opposta la Peugeut e la Fiat Bravo.
E’ intervenuta la Polizia Stradale. Traffico rallentato in carreggiata fino alla rimozione dei mezzi ed al completamento delle operazioni di rilevamento.




Siracusa. Il Jobs Act degli autonomi spiegato da Cna: "cambia il mondo del lavoro"

Dottori commercialisti, consulenti del lavoro e in generale liberi professionisti e lavoratori autonomi. E poi anche un gran numero di studenti. Affollato icnontro al Fermi per parlare insieme a Cna Siracusa di Jobs Act dei lavoratori autonomi. Per la prima volta vengono inserite garanzie e tutele fino ad oggi previste esclusivamente per i lavoratori subordinati o parasubordinati anche per gli autonomi.
Dopo i saluti di Maria Iangliaeva Gallitto, presidente provinciale di Cna Professioni, di Antonino Butera, presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Siracusa, del dirigente dell’ ITIS “Enrico Fermi” il professor Antonio Ferrarini, particolarmente soddisfatto di aver ospitato una simile iniziativa su un argomento legato a doppio filo al futuro professionale dei propri studenti e di Alessandro Abbruzzo per l’Ordine dei Dottori Commercialisti e Contabili della provincia di Siracusa, il vicesegretario di CNA Siracusa Gianpaolo Miceli ha moderato i vari interventi. A spiegare le novità introdotte dalla recente normativa è stata Cristiana Alderighi, coordinatrice nazionale di CNA Professioni.
E’ stato poi il presidente nazionale di CNA Professioni, Giorgio Berloffa a chiudere l’incontro, ricordando soprattutto ai ragazzi presenti come i profondi cambiamenti del mondo del lavoro, passato da “fisso” a “smart”, da “rigido” ad “agile” possano diventare un’opportunità di crescita personale e lavorativa per tutte le nuove professioni, specie da quando le moderne tecnologie hanno abbattuto di fatto ogni limite in tal senso.




Domiciliari per Antonello Rizza, il Riesame ripristina la misura. Il legale: ricorso in Cassazione

Di nuovo arresti domiciliari per Antonello Rizza. Il tribunale del Riesame ha ripristinato la misura cautela per l’ex sindaco di Priolo. La vicenda è sempre quella che vide Rizza arrestato un prima volta il 14 ottobre scorso con l’accusa di truffa e tentata truffa. Era l’indagine “Res pubblica” con nel mirino alcuni appalti del Comune di Priolo.
Nella tarda mattinata di oggi la sentenza che ha accolto la richiesta del sostituto procuratore Margherita Brianese, che aveva addirittura chiesto la custodia cautelare in carcere. La Procura di Siracusa si era opposta alla scarcerazione decisa dal gip con la sola applicazione del divieto di dimora a Priolo.
Per i due funzionari comunali Salvatore Cirnigliaro e Flora La Iacona il Riesame ha deciso la sospensione dai pubblici uffici di 1 anno per il primo e di 9 mesi per la seconda.
Il provvedimento odierno non è esecutivo e il legale dell’ex sindaco, Domenico Mignosa ha già preannunciato ricorso in Cassazione.




Siracusa. Festa di Santa Lucia, controlli di sicurezza rinforzati: metal detector e jersey

Non sarà una festa blindata, questo è bene dirlo subito. Ma per la prima volta, per la festa di Santa Lucia scatteranno misure di sicurezza mai viste prima. Se ne è discusso in Prefettura, durante l’ultima riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Le disposizioni antiterrorismo sono chiare e neanche Santa Lucia farà eccezione.
Non per questo, giorno 13 dicembre piazza Duomo verrà militarizzata. La presenza di forze dell’ordine e uomini della Protezione Civile sarà discreta, per quanto possibile. Debutteranno però i metal detector per controlli a campione, insieme a dispositivi di sicurezza passivi come i jersey che potrebbe essere piazzati lungo il percorso che il simulacro compie da piazza Duomo fino alla chiesa della Borgata. Da valutare l’impatto sul normale traffico veicolare, già messo a dura prova dalla festa. In tema di jersey, verrà rimosso per l’occasione quello di corso Matteotti. Così come spariranno i “panettoni” di Largo XXV Luglio, ma solo per consentire del passaggio del simulacro e dei fedeli al seguito. Ambulanze e presidi mobili di soccorso verranno attivati in più punti del tracciato della processione. Si ripete con controlli e misure di sicurezza rinforzate anche per l’Ottava, giorno 20, e in occasione della veglia notturna al Santuario.