Pachino. Carenze igieniche e strutturali, i Nas chiudono un panificio

Gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali oltre alla mancata attuazione del piano di autocontrollo alimentare. Sono i motivi per cui i carabinieri di Noto, insieme ai NAS di Ragusa, hanno chiesto e ottenuto dal dipartimento di prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa, la chiusura di un panificio di Pachino. Il valore dell’infrastruttura ammonta a circa 300.000 euro.




Siracusa. Venti di guerra nel Pd sconfitto. Garozzo: "il partito non esiste più"

Inevitabilmente, dopo spaccature e alleanze dell’ultima ora, dopo esclusioni dalla lista e bocciature eccellenti, il Pd siracusano rischia di implodere. Tutti contro tutti. A fare la voce grossa è il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo. L’esponente renziano, forte del risultato del “suo” candidato alle regionali, Cutrufo, frettolosamente liquidato dal Pd e spedito in Alternativa Popolare, attacca i vertici provinciale e regionale del Pd.
“Dopo il risultato disastroso fatto registrare dal Partito democratico, sia a livello regionale che provinciale, il segretario regionale Fausto Raciti e il segretario provinciale di Siracusa Alessio Lo Giudice dovrebbero dimettersi. E con loro dovrebbe fare una seria riflessione anche Matteo Orfini che in piena campagna elettorale, invece di venire in Sicilia per sostenere la candidatura di Fabrizio Micari a presidente della Regione, ha pensato bene di recarsi a Carlentini per fare cosa? Costituire l’area Orfini. Viene da ridere ma la cosa è tristemente seria”, si sfoga Garozzo
“Resto basito e fortemente perplesso davanti agli atteggiamenti tenuti da questi tre personaggi, Raciti, Lo Giudice e Orfini, prima, durante e dopo la campagna elettorale per le regionali.
Il segretario provinciale Lo Giudice, il giorno dopo le elezioni dirama un comunicato stampa di pura retorica per redarguire personalità varie quasi a voler attribuire loro i risultati ottenuti dal partito in provincia, farfugliando di regole e di statuto”. Per Garozzo, il Pd “non esiste più”. E definisce “voto di scambio” quell’accordo che ha coinvolto l’area nord della provincia a favore “di un candidato favorito a Raciti” (Cafeo, ndr) dietro promessa – sostiene il sindaco del capoluogo – di ipoteche candidature alle nazionali.
“Se dirigenti provinciali, regionali e nazionali si comportano in questa maniera e si prestano a queste operazioni di basso cabotaggio è chiaro a tutti che il Pd non c’è più.
Il risultato fallimentare registrato alle elezioni regionali è da attribuire in larga parte proprio a Raciti che ha gestito in maniera scomposta tutto il percorso verso le elezioni, dalla stesura delle liste al metodo per scelta del candidato presidente. Questo fa di lui l’artefice e l’attore principale del disastro del Pd. A mio avviso l’unica cosa che possono fare e rassegnare immediatamente le dimissioni”.




Calcio, Serie C. In trasferta il Siracusa non manca un colpo: 0-2 alla Reggina

Il Siracusa è un gran bel caso. Nelle ultime cinque in casa ha lasciato 11 punti per strada ma in trasferta non perde un colpo.
La conferma arriva dal Granillo di Reggio Calabria. Dove basta un primo tempo di bella fattura per liquidare la Reggina.
Dopo una veloce fase di studio, Siracusa avanti alla prima, vera occasione. Minuto 22, Vittorio Bernardo centra il bersaglio grosso. I granata padroni di casa accusano il colpo e dopo un colpo di testa a lato, Liotti trova il raddoppio al 31. Turati potrebbe firmare tris subito dopo ma sarebbe stata troppa grazia.
Siracusa agonisticamente più arrabbiato dopo il ceffone preso in casa dalla Paganese. La Reggina si fa pericolosa solo nella ripresa, poco per riaprire una gara che gli uomini di Bianco tengono in controllo senza però riuscire a chiuderla, nonostante un altro paio di buone giocate che avrebbero meritato miglior fortuna.
Il punteggio non cambia. Siracusa ancora squadra formato trasferta. E aumentano i rimpianti per un cammino tra le mura amiche che oggi disegnerebbe una classifica ancora più lusinghiera.




Noto. Bullismo al femminile: aguzzine minorenni si accaniscono contro una 15enne

Hanno 16 e 15 anni le “aguzzine” di una coetanea netina. Sono state denunciate dalla Polizia per lesioni personali dolose aggravate dalla premeditazione, minacce, atti persecutori continuati.
Tutto inizia il 18 settembre scorso. La vittima viene avvicinata dalle due, all’uscita da scuola, alle spalle dell’edificio scolastico per un colloquio riservato. Qui l’avrebbero offesa e minaccia, picchiandola, tirandole i capelli fino a farla cadere in terra. La più piccola delle due bulle le avrebbe anche sferrato pugni alla testa, mentre un gruppo di ragazze accorreva intorno e sembrava quasi divertito dallo “spettacolo”.
Al rientro in casa, la giovane vittima ha raccontato tutto alla madre che decideva di accompagnarla in ospedale. Nel tragitto, la vittima ha incrociato per strada le due ragazze che l’avevano aggredita. La madre ha arrestato la corsa in auto per affrontare le giovani e chiedere loro spiegazioni. E’ stata anche lei aggredita, afferrata per i capelli, stretta in una morsa senza possibilità di scampo. La figlia è intervenuta in soccorso della madre, ma anche stavolta aveva la peggio. In ospedale i medici riscontravano nei riguardi della minore e della madre trauma alla guancia, al cuoio capelluto per strappo di capelli, graffi, ecchimosi con una prognosi rispettivamente di 10 e 7 giorni.
Non paghe, le due bulle si sono recate a casa della loro vittima per danneggiare la minicar della ragazzina.
La Polizia ha avviato una attività di indagine. Ricostruito che il movente dell’aggressione sarebbe riconducibile alla gelosia per un comune interesse sentimentale nei confronti di un ragazzino.




Siracusa. Poliziotti in bici, a caccia di "cattivi" in Ortigia: Gianluca ed Emanuele, agenti a due ruote

Da agosto si muovono per i vicoli del centro storico in bici. Sono i poliziotti di quartiere che, su iniziativa del questore, Ioppolo, sono montati sulla due ruote ed hanno iniziato a pedalare per contrastare il crimine in Ortigia. E in poche settimane sono diventati un importante riferimento per residenti e turisti.
Positivi anche i risultati con inseguimenti conclusi con denunce o, addirittura in un caso, vite salvate.




Siracusa. Una valanga a Cinque Stelle, il Movimento avanti ovunque: Zito, 18.008 preferenze

Chiamatela valanga, anche se per qualcuno può apparire più uno tsunami. Il Movimento 5 Stelle è incontenibile a Siracusa, provincia più grillina della Regione. In nessun collegio elettorale siciliano tanti voti come in quello siracusano. Sono stati, per la precisione, 52.437. “Un voto di opinione”, spiega dal primo minuto Stefano Zito come a voler allontanare l’idea che sia sempre e solo una preferenza di pancia e protesta quella che confluisce nel partito di Cancelleri, Di Maio e Di Battista.
Quasi il 35% degli elettori siracusani ha scelto il M5s. Come è distante – visto da lì – il 16,7% della pur rediviva Forza Italia. E come è lontano e piccolo quel 12,9% del Pd, marcato da vicino dall’exploit provinciale dell’inesistente (in Regione) Alternativa Popolare (9,1%). Il segnale è chiaro, adesso bisogna fare i conti anche con i pentastellati, nell’equilibrio politico provinciale che si prepara ad altri importanti appuntamenti elettorali: le nazionali, le provinciali, le comunali nel capoluogo. Il 2018 sarà anno grillino? Lo diranno le urne.
Intanto il M5s raddoppia la sua deputazione in Regione. A Zito si affianca adesso il priolese Giorgio Pasqua, premiato come secondo in lista dalla valanga di voti arrivata in provincia. Ma a dare le dimensioni del trionfo a 5 Stelle è, più di ogni altro dato, quel 18.008 di preferenze personali andate a Stefano Zito (9.271 nella sola Siracusa). Una “mostruosità” numerica che non si vedeva dai tempi della Dc.
E tutto senza una campagna elettorale “classica”, senza inondare di volantini e lettere, senza porta a porta, senza promesse ed incontri, senza considerare gli elettori “pacchetti”. Zito e il “suo” M5s hanno razziato preferenze che una volta andavano a destra ed a sinistra. Una sinistra – soprattutto – rasa al suolo dal voto siracusano, spazzata via da uno tsunami a 5 Stelle che studia adesso da Movimento di governo e non più solo di lotta.




Siracusa. Il vano exploit di Enzo Vinciullo, campione di voti "frenato" dall'inesistente Ap

Il risultato è ottimo. Ma non basta. La “vittima” eccellente di un partito sbagliato è Enzo Vinciullo. Il presidente uscente della commissione bilancio piazza l’ennesimo exploit personale, con quasi 7.000 preferenze. Una messe di voti che sarebbe stata ben più che sufficiente per ritrovarsi nuovamente eletti. Persino nel Pd di questi tempi. Ma non nell’inesistente Alternativa Popolare di Alfano, che a Siracusa – grazie soprattutto a Vinciullo e poi a Cutrufo – arriva al 9% con quasi 14 mila voti ma sparisce in ottica regionale con una percentuale che non supera il 5% di sbarramento.
Sforzo vano quello del “professore” Enzo che paga – ma con onore – una cosa davvero rara nella politica di questi tempi: la coerenza. Quella che non avrebbero mostrato i centristi, indicati come i “traditori” dell’accordo che condusse alla nascita di Ap.
Da più votato dei non eletti, Vinciullo serrerà adesso le fila e si presenterà per la riscossa. Che potrebbe partire dalle amministrative di giugno a Siracusa, con una candidatura a sindaco del capoluogo.

Dal canto suo Vinciullo fa la sua disamina e fa notare alcuni dati in particolare. “Alternativa Popolare con il 9.11% dei consensi, in provincia di Siracusa, si conferma fra i primi partiti- esordisce- Alla Regione, invece, il dato di Siracusa è in assoluto il primo fra quelli riportati da Alternativa Popolare in tutte le rimanenti province. Lo dichiara l’On. Vincenzo Vinciullo, Presidente della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS. Un risultato straordinario frutto del lavoro di tutti gli attivisti, i dirigenti, gli amici che si sono spesi con grande impegno e abnegazione che, se si fosse avuto anche in altre province, vedrebbe Alternativa Popolare essere presente nel Parlamento Siciliano.A Siracusa, con il 12.47% siamo il secondo partito. In numerosi comuni della provincia siamo riusciti a superare di molto il risultato a due cifre ed in alcune realtà siamo arrivati ad oltre il 27%. Risultato questo che è frutto anche dell’impegno profuso da me e da Cutrufo che ha conseguito un risultato personale di assoluto rilievo. Spiace che il candidato dei centristi abbia conseguito solo 5 voti e con ciò ha impedito la possibilità che Alternativa Popolare diventasse il primo partito in città.Ringrazio i quasi 7000 elettori che mi hanno espresso fiducia e con ciò mi hanno invitato a continuare nell’azione politica da me intrapresa ormai da anni. Continuerò sulla strada intrapresa a difesa del territorio”.




Priolo. Manifesti funebri per "salutare" la mancata elezione dell'ex sindaco Rizza. Lui: "denuncia contro ignoti"

Coda elettorale polemica a Priolo. La mancata elezione a deputato regionale dell’ex sindaco, Antonello Rizza, candidato nella lista di Forza Italia, è stata “salutata” da mani anonime con l’affissione nella cittadina siracusana di alcuni manifesti funebri.
Il nome di Antonello Rizza campeggia al centro, subito sotto la dicitura “pluri-indagato ex sindaco di Priolo”. Viene riportata anche la tradizionale frase per cui “addolorati ne danno l’annuncio la moglie, lo squalo, il comitato pro-rigassificatore e la sua cricca tutta”. Lo squalo sarebbe l’ex presidente del Consiglio comunale, Beniamino Scarinci. Il macabro scherzo ironizza anche sul divieto di dimora di Rizza a Priolo, disposto dalla magistratura: “i funerali avranno luogo fuori da Priolo”.
Pochi giorni prima, in piena campagna elettorale, era toccato anche ad Enzo Vinciullo. Antonello Rizza ha già fatto sapere che presenterà denuncia contro ignoti. Amareggiato, parla di un gesto “che si commenta da solo. Certamente non elegante, quasi troglodita. Mi spiace per il clima che si avverte a Priolo. I miei avversari politici non hanno evidentemente argomenti”.




Siracusa. Il record di Pippo Gennuso, deputato regionale per la quarta volta: la "prima" nel 2006

Adesso chiamatelo pure highlander. Nessuno come Pippo Gennuso, deputato regionale eletto per la quarta volta. Come dire che Palermo, dopo la “sua” Rosolini, è ormai seconda casa. La quarte elezione vale come regalo di compleanno, il 64.o, festeggiato proprio alla vigilia di questa ultima tornata di votazioni regionali.
Per il ragioniere siracusano un autentico record iniziato nel 2006 con l’elezione con l’allora Movimento per l’Autonomia: 6.606 preferenze per lui. Poi la conferma nel 2008 con l’Mpa con un risultato personale da brividi: 14.326 voti personali. Poi la scorsa tornata elettorale, segnata anche dalla battaglia per la ripetizione delle elezioni in alcune sezioni della zona sud della Provincia (come disposta dal Cga) e l’ingresso “tardivo” in Ars (2015, subentrando a Pippo Gianni) con Grande Sud-Pid-Cantiere Popolare (8.753 voti). E ora, la quarta affermazione con Popolari e autonomisti: 6.557 preferenze.




Vendicari. Dissequestrati i capanni di osservazione. "Tutto a norma, nessuna difformità"

I nuovi capanni di osservazione che la Forestale sta costruendo a Vendicari sono a norma. Il sequestro pertanto non è stato convalidato. Le autorizzazioni sono risultate a norma. Nessuna difformità dell’opera rispetto al progetto autorizzato.
“La polemica, sollevata da alcuni cittadini, è stata eccessiva e inopportuna”, sostiene l’associazione ambientalista Natura Sicula. “I vecchi capanni, fatti in pietra e legno, erano in pessime condizioni. Alcuni erano addirittura diventati pericolosi, pertanto non erano più fruibili. Adesso stanno usando anche il cemento ma solo per la base e perché i capanni durino più a lungo”, spiega a proposito Fabio Morreale. “In una zona umida costiera come Vendicari, che conta 252 specie diverse di uccelli e gode dello status di riserva naturale orientata, la possibilità di praticare birdwatching e censire l’avifauna senza arrecare disturbo è necessaria e praticabile solo attraverso i capanni”.
Con lo stesso finanziamento la Forestale ha finalmente ricostruito, in maniera più solida e duratura, il sentiero che conduce alla spiaggia principale.