Caldo anomalo e siccità, allevatori in crisi. Spada (Pd) e Auteri (FdI) chiedono interventi

“La crisi che stanno vivendo gli allevatori per il costo eccessivo dei mangimi mette a repentaglio la sopravvivenza di numerose aziende siciliane e di migliaia di posti di lavoro. La Regione deve intervenire per dare un contributo diretto agli imprenditori”. A sottolinearlo è Tiziano Spada, deputato regionale del Partito Democratico, in considerazione dei disagi economici che stanno vivendo gli allevatori siciliani da diversi mesi.
“La mancanza di piogge – continua il deputato – ha provocato non solo la diminuzione nella produzione del latte ma anche un aumento del costo di gestione del bestiame. Questi due fattori stanno mettendo a dura prova il settore a seguito della mancanza di riserve, impossibili da produrre. Il costo del frumento è aumentato in maniera spropositata: anche per questo gli imprenditori non sono più nelle condizioni di andare avanti e hanno bisogno di essere aiutati perché rischiano la chiusura entro la fine dell’anno”.
Spada è al lavoro per dare risposte immediate ai titolari e ai lavoratori delle aziende. “Al netto di un contributo – conclude – la Regione potrebbe intervenire facendosi carico dell’acquisto del frumento, distribuendo alle aziende in base ai capi di bestiame. Un’altra opzione sarebbe l’erogazione di un contributo diretto da parte dell’amministrazione regionale allevierebbe la crisi. Serve risolvere in fretta la situazione per tutelare la salute dei lavoratori siciliani e delle loro famiglie”.
Anche il deputato regionale Carlo Auteri (FdI) interviene sul tema. “La siccità e il cambiamento climatico, soprattutto nella nostra provincia, stanno mettendo in ginocchio gli allevatori. Serve immediatamente un intervento della Regione, per questo ho avviato un’interlocuzione con il dirigente Dario Cartabellotta e con il presidente della commissione Bilancio all’Ars”. Un aiuto agli allevatori siciliani che si trovano in condizioni difficili a causa delle temperature ancora estive e della carenza di piogge. “Reitero il mio appello all’assessore Sammartino perché abbiamo il dovere di aiutarli con un contributo speciale – evidenzia – Dobbiamo intervenire e farlo in fretta, coinvolgendo tutti i deputati siciliani. Abbiamo l’obbligo di sostenere le nostre aziende”.




Caro-voli, per Ryanair “gli sconti per i siciliani porteranno ad aumento delle tariffe”

L’iniziativa della Regione che con 13 mesi garantirà sconti sui biglietti aerei per i residenti in Sicilia viene bocciata da Ryanair. Per la compagnia low cost, questa strategia si rivelerà un boomerang, incentivando ad alzare le tariffe. Lo ha detto all’Ansa il direttore commerciale Ryanair, Jason McGuinness.
Al tavolo promosso a Roma dal ministro Adolfo Urso e dedicato al confronto sull’accessibilità del servizio aereo e sulla competitività e concorrenza del settore, Ryanair ha presentato le sue tre proposte per la Sicilia: togliere lo sconto dal 25 al 50% per introdurne uno fisso in euro; eliminare la soglia minima di 50 euro per la sua applicazione; e inserire tutte le rotte nazionali e non solo gli scali su Roma (Ciampino, Fiumicino) e Milano (Malpensa, Linate, Orio al Serio).
Secondo Ryanair il problema per l’Italia è di posti disponibili. “Per garantire tariffe basse in Italia serve ridurre i costi che ci sono per le compagnie aeree ma questo purtroppo non sta avvenendo. L’Italia non è competitiva. Il governo deve rendersi conto di questo. Non c’entra l’algoritmo, è roba senza senso, si sta abbaiando alla cosa sbagliata”, le parole all’Ansa di McGuinness. La compagnia irlandese ha segnalato come il costo dei controllori del traffico aereo in Italia sia del 70% più alto che in Spagna.
Intanto, le associazioni dei consumatori lanciano l’allarme: i costi dei voli verso le isole (Sicilia e Sardegna) per le prossime festività natalizie avrebbero già subito un aumento del 78% rispetto all’inizio di novembre.




Dieci scuole da tagliare nel siracusano, Azione: “Deputazione regionale chieda deroghe”

Il segretario provinciale di Azione, Pippo Incatasciato, interviene nel dibattito in atto sul dimensionamento scolastico in provincia. “Tutto parte da un Decreto licenziato dal Governo Nazionale che tiene conto solo dei freddi numeri dettati dalla statistica, senza tener conto delle realtà territoriali così differenti da regione a regione, da provincia a provincia. Differenze che dovrebbero essere fatte valere in quegli organismi, come la Conferenza Provinciale, dove dovrebbero prevalere interessi comuni della provincia e non campanilismi tra le amministrazioni. Diversamente – analizza – si sacrificheranno Istituti che, nonostante abbiano i requisiti per mantenere l’autonomia, finiscono nella tagliola del dimensionamento”.
Per il segretario di Azione, “paradossale” è il caso dell’Istituto Comprensivo Sant’Alessandra di Rosolini. “Pur possedendo tutti i requisiti richiesti per mantenere l’autonomia, in termini di iscritti, di classi e di numero di insegnanti sempre in crescita negli ultimi cinque anni, è stato tra i dieci della provincia ad essere sacrificato in nome del dimensionamento scolastico dettato dai soliti presunti risparmi economici che sempre prevalgono sulla qualità e la buona gestione dell’offerta formativa. Stessa sorte per il Brancati di Pachino, smembrato tra tra Verga e Pellico ed il Bartolo che perderebbe l’autonomia e verrebbe accorpato al Calleri”, elenca guardando alla zona sud della provincia.
Nel capoluogo tiene banco la vicenda Chindemi. “Deve mantenere l’autonomia quale importante baluardo di legalità nel quartiere Grottasanta ed osservatorio provinciale contro la dispersione scolastica. In un quartiere obbiettivamente problematico, e a rischio povertà educativa, una realtà all’avanguardia come il Chindemi non può essere sacrificata solo per la mancanza di 11 iscritti, come da mandato conferito dal Consiglio Comunale al sindaco di Siracusa”, dice ancora il segretario di Azione.
Tagliare dieci istituti in provincia di Siracusa, tanti quanti nelle più grandi Catania e Palermo, è dato eccessivo per Incatasciato. “Non si tiene conto della complessità territoriale della provincia di Siracusa e del tessuto socioeconomico”, due elementi che “potrebbero scongiurare la perdita dell’autonomia scolastica di alcuni istituti della provincia. Infatti, la presenza di una estesa zona montana con comuni di piccole dimensioni che consentono di porre deroghe ai numeri del dimensionamento, può costituire la soluzione al problema, chiedendo che il dimensionamento scolastico in provincia di Siracusa venga ridotto nel numero di accorpamenti tra istituti scolastici”.
Da qui la richiesta di Azione alla deputazione regionale siracusana: “si attivi nel chiedere la deroga al dimensionamento provinciale per le motivazioni sopra esposte con la riduzione degli accorpamenti degli istituti scolastici interessati”.




Primi segnali di autunno: 22 novembre, allerta meteo gialla. Ripulite caditoie e canali

Le previsioni del tempo indicano imminente l’arrivo della pioggia anche sulla provincia di Siracusa, dopo un primo scorcio di autunno vissuto a secco e con temperature su valori al di sopra della media stagionale. Il Dipartimento Regionale di Protezione Civile ha diramato un’allerta meteo gialla per l’intera isola e per domani – 22 novembre – indica possibili precipitazioni “da isolate a sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, su tutte le zone,
con quantitativi cumulati da deboli a moderati, specie sui settori centro-orientali”. Atteso un ulteriore peggioramento per la giornata di giovedì 23.
A Floridia, sono state avviate questa mattina le operazioni di bonifica delle caditoie. Il sindaco Marco Carianni spiega che ne verranno pulite 500 e “questo intervento, unito alla pulizia dei canali, ci permetterà di essere pronti quando arriveranno i primi fenomeni atmosferici importanti”.
A Siracusa il settore di Protezione Civile conferma il buon stato di caditoie e canali, per i quali sono state disposte nei mesi scorsi “cicliche operazioni di pulizia”. Non ci sarebbero criticità particolari, anche in vista delle prossime ondate di maltempo. Semmai gli occhi sono sempre puntati sulle coste esposte, dopo le ferite inferte dal Medicane del 2021: in via lido sacramento, nel tratto franato, non sono ancora partiti i lavori. Si attende la valutazione di impatto ambientale ma dalla commissione regionale preposta sin qui non sono arrivati segnali precisi sui tempi. A quasi sette mesi dalla conferenza dei servizi di aprile scorso, si continua ad attendere.




Sicurezza nei cantieri, occupazione e appalti: il bilancio di Salvo Carnevale (Fillea Cgil)

Domani, 22 novembre, alle 16.30, assemblea generale della Fillea Cgil di Siracusa. Il principale sindacato degli operai edili dovrà eleggere il nuovo segretario che succederà a Salvo Carnevale, eletto a luglio nella segreteria regionale.
L’assemblea sarà anche l’occasione per un bilancio dell’attività condotta in questi anni da Carnevale che ha assunto la guida del sindacato quando il settore edile attraversava a Siracusa una delle sue crisi peggiori. Poi il Covid che – paradossalmente – si è trasformato in opportunità per il settore, prima con il superbonus e poi con il Pnrr.
“Il superbonus sembra aver esaurito la propria spinta propulsiva, a causa di una serie innumerevoli di interventi correttivi che hanno tradito il patto con cittadini e imprese, fiaccando di fatto una misura di reale politica industriale, nonostante abbia contribuito a traguardare record occupazionali di settore anche a Siracusa (oltre 8000 addetti nel 2022)”, ricorda Carnevale. Quanto al Pnrr, “premierà chi tra le stazioni appaltanti avrà migliore resa amministrativa e migliore capacità nella costruzione di proposte e visione del futuro sostenibile. Il 2024 sarà un anno che farà intravedere una inversione di tendenza in tutti i territori dove non vi saranno grandi opere o capacità di investimento delle risorse”.
Resta nota dolente il dato della sicurezza nei cantieri. “In primo luogo perché lo Stato ha alzato bandiera bianca sui controlli. Solo lo Spresal riesce a essere presente nel territorio. Da solo, però, non può farcela. Centinaia di volte la Fillea di Siracusa ha richiamato l’attenzione sul tema. La politica? Si è tenuta a distanza di sicurezza per non intervenire concretamente”, la critica del segretario uscente.
Sono stati anni complicati anche nella zona industriale con fibrillazioni sui livelli occupazionali, appalti e standard di sicurezza. Aumentate, da parte del sindacato, anche le segnalazioni per comportamenti antisindacali.
“Abbiamo chiuso due contratti provinciali in edilizia e nel settore lapideo e costruito numerose vertenze generali: la questione caldo che ha prodotto le prime ordinanze restrittive comunali in Italia al fine di mitigare il rischio calore nei cantieri del settore.”
Degna di nota la creazione dell’associazione RLST degli edili, di espressione bilaterale, che è già al lavoro nel territorio da agosto 2023. “Abbiamo vinto numerosi contenziosi con impresa della zona industriale e abbiamo stoppato sul nascere il tentativo di numerosi consulenti di derogare dalla bilateralità. Primi in Italia, abbiamo contribuito a sancire la titolarità del contratto edile nelle opere di posa della fibra ottica”.
Domani pomeriggio Salvo Carnevale si congederà. “Lascio una federazione provinciale prima per numero di iscritti e in salute dal punto di vista economico. Sono e siamo orgogliosi della qualità del nostro lavoro e ringrazio chi, in questi anni, mi ha supportato e coadiuvato soprattutto nelle scelte difficili che siamo stati chiamati a compiere, a partire dalla mia segreteria provinciale ma anche di tutto il gruppo dirigente”.




Incontri di Legalità a scuola, la Polizia di Stato alla Chindemi di Siracusa

Nell’ambito degli incontri di legalità programmati con cadenza giornaliera in tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado del siracusano, i responsabili dell’Ufficio per la Comunicazione e le Relazioni Esterne della Questura di Siracusa hanno incontrato gli studenti delle terze medie dell’istituto “Chindemi”. E’ la scuola dove, peraltro, è attiva anche la palestra delle Fiamme Oro della Polizia di Stato che sta svolgendo un prezioso ruolo tra i ragazzi del quartiere, educando ai sani valori dello sport.
Incontro incentrato anche oggi sul contrasto alle sostanze stupefacenti ed all’utilizzo consapevole del web e dei social. Hanno partecipato la dirigente scolastica Daniela Frittitta e la responsabile delle iniziative sulla legalità, Maria Trefiletti.




Marcia diritti dei bambini, caso risolto: “nessuna limitazione per bimbo con disabilità”

Rientra la vicenda del bimbo con sindrome di down a cui sarebbe stato vietato di partecipare alla marcia dei diritti dell’infanzia. Dopo la denuncia pubblica del padre, che aveva puntato l’indice contro il Comune di Siracusa, è arrivato il chiarimento. Il piccolo potrà partecipare all’appuntamento del 23 novembre, con tutta l’assistenza del caso.
L’ufficio Istruzione ha spiegato di avere dato subito riscontro alla richiesta, protocollata venerdì 17 novembre. Ma il poco lasso di tempo utile per organizzare quanto dovuto – la marcia era inizialmente prevista per il 20 novembre – non aveva reso possibile, in una prima fase, attivare il procedimento complesso previsto dal Regolamento Comunale.
Oggi la comunicazione della nuova data della marcia (23 novembre) e quindi con la dovuta copertura finanziaria per garantire il servizio Asacom è stato comunicato che il piccolo può regolarmente partecipare all’appuntamento con l’operatore incaricato. “Questo a riprova della sensibilità, tempestività e attenzione dell’Ufficio che si è fatto carico anche di compulsare le altre parti interessate, investite di specifiche competenze nell’ambito del procedimento autorizzatorio”.

foto archivio




I concerti all’Ara di Ierone, al teatro greco solo rappresentazioni classiche

Stop ai concerti al teatro greco di Siracusa. Lo ha deciso l’assessorato regionale ai beni culturali retto da Francesco Paolo Scarpinato, raccogliendo anche alcune indicazioni provenienti dal Parco archeologico di Siracusa. Gli spettacoli di musica dal vivo traslocheranno all’Ara di Ierone, dove verrà allestita un’arena dalle dimensioni ancora da definire in proporzione agli spazi disponibili. Alcune valutazioni portano ad ipotizzare una capienza massima da 2.500/3.000 spettatori al massimo anche per rispondere alle esigenze di sicurezza nei luoghi.
Non che la musica, o gli spettacoli in genere, siano responsabili di chissà quali danni. Ma un monumento di quel tipo, mai restaurato, sottoposto all’azione costante degli agenti atmosferici, deve essere tutelato. Questa la linea scelta da Palermo
Il progetto è in mano al direttore del parco archeologico, Carmelo Bennardo, e segue l’idea nata a marzo scorso (clicca qui), quando infiammava la polemica su uso e tutela del teatro greco di Siracusa.
Se i tempi stretti non hanno permesso di attuare quel piano già per l’estate 2023, adesso la macchina regionale si mette in moto per tempo in modo da arrivare pronta.
Restano tutta una serie di punti da chiarire. Ad esempio, quanti posti avrà l’arena? Se dovessero essere confermate alcune indicazioni del recente passato, il palco dovrebbe trovare posto di fronte all’ara di Ierone e gli spazi per le tribune non sono certo molto ampi. Perché, allora, non pensare all’anfiteatro romano? Per tutta una serie di problemi “noti”, dall’assenza di vie di fuga all’impossibilità di aggiungere delle sedute sulle antiche strutture.
E il teatro greco? Rimarrà ancora la casa delle rappresentazioni classiche, e non poteva certo essere diversamente. Ma al termine dei due mesi di stagione Inda, si smonta: via le sovrastrutture che proteggono l’antico teatro scavato nella roccia ma che, al contempo, ne celano lo sguardo al turista ed al visitatore.
Esultano quanti hanno dato battaglia affinchè si decidesse alla fine per la tutela quasi integrale del teatro greco. Meno gli organizzatori della rassegna Stelle al Teatro, preoccupati che un luogo reputato di minor appeal, come la nuova arena all’Ara di Ierone, possa non risultare attrattivo per i big della musica italiana ed internazionale: “vogliono zavorrare l’esplosione turistica di Siracusa”, sussurra qualcuno. Dall’assessorato regionale, però, spengono subito la polemica: “è comunque un luogo affascinante, accanto ad un monumento storico come l’Ara e pur sempre all’interno del Parco archeologico di Siracusa. In più, non ci sono limiti: 12 o 120 spettacoli, non farà differenza”. E per cercare di rendere appetibile l’affare, si starebbe valutando la possibilità di abbinare al biglietto del concerto anche quello per visitare il teatro greco, magari a partire dalle 16 del giorno dell’evento. Da Palazzo Vermexio attendono di conoscere i dettagli prima di esprimere un giudizio: quanti posti, che impatto avrà sul traffico di viale Paolo Orsi, quando la struttura potrà essere pronta.
Finito qui? No, a breve il governo Schifani interverrà in maniera chiara ed univoca sui teatri di pietra siciliani ed il loro uso con una conferenza stampa attesa a giorni.

Foto dal web




Il giorno della mobilitazione regionale, in migliaia in corteo a Siracusa

Sfila a Siracusa la protesta regionale, migliaia di partecipanti al corteo organizzato dai sindacati (Cgil e Uil) con l’adesione di diverse associazioni e partiti politici dell’opposizione. A sfilare accanto ai segretari regionali di Cgil e Uil ci sono, infatti, anche Anthony Barbagallo (segretario regionale Pd) e Nuccio Di Paola (coordinatore regionale M5S).
Attesi alla vigilia circa 5.000 partecipanti. Il corteo è partito poco dopo le 9 da piazzale Marconi alla volta di piazza Archimede. In piazza – spiegano i sindacati – contro le diseguaglianze sociali e per alzare l’attenzione sugli investimenti ritenuti insufficienti su lavoro e istruzione, l’assenza di politiche industriali e contro lo smantellamento della sanità pubblica e il peggioramento del sistema pensionistico.




Non solo sindacati e lavoratori, in piazza anche Pd e M5S: “manovra toglie futuro”

Non solo sindacati e lavoratori. Questa mattina in piazza, insieme ai 6mila in corteo, c’era anche la politica. Alla mobilitazione generale di Siracusa indetta da Cgil e Uil hanno partecipato anche i vertici regionali di Pd e M5S.
“Il governo di centrodestra porta avanti una politica senza visione che sta spaccando in due il Paese”, dice il segretario regionale del Partito Democratico, Anthony Barbagallo. “Sono insufficienti gli investimenti sul lavoro e nell’istruzione dove, in quest’ultimo caso, il ridimensionamento scolastico vedrà scomparire in Sicilia almeno 100 istituti. Nel silenzio colpevole e complice di Renato Schifani. Non va meglio con le politiche industriali mentre è oramai un dato di fatto il progressivo e continuo smantellamento del sistema sanitario pubblico. Di fronte a liste di attesa infinite, anziché investire sui medici e sugli ospedali – prosegue Barbagallo – si privilegiano le strutture private e affondano le radici nelle clientele più spregiudicate. Ma chi a stento arriva a fine mese non può permettersi cure a pagamento, in particolare al Sud e in Sicilia nello specifico”.
Anche il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle Nuccio Di Paola ha partecipato al corteo, insieme al deputato ARS Carlo Gilistro. “Le rivendicazioni dei sindacati sono normali rivendicazioni di uno stato di diritto come il nostro Paese che ha lavorato anni per ottenere tutele per i cittadini e lavoratori che oggi vengono spazzate via dal governo di destra. Abbiamo ribadito in maniera corale la parola basta con un governo che distrugge la sanità pubblica e l’istruzione. Basta con un governo che saccheggia la Sicilia e il Sud con l’autonomia differenziata. Basta con un governo che usa i giovani come bancomat e ipoteca il loro futuro. La nostra idea di Paese – concludono Di Paola e Gilistro – è quella che porta avanti il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte”.