Siracusa. Il centro migranti a Belvedere si farà, a gestirlo la Curia: spazio per 24 migranti

Il centro di accoglienza migranti a Belvedere si farà. Nei locali della ex villa Mater Dei saranno ospitate 24 donne, madri con le loro figlie. La gestione sarà proprio della Curia, proprietaria della struttura, su richiesta della Prefettura, con il coinvolgimento dell’Istituto Sant’Angela Merici.
Per “calmierare” le eventuali preoccupazioni dei residenti nella frazione siracusana, sarà garantita una maggiore presenza di forze dell’Ordine.
Tutte le informazioni sono arrivati dopo un incontro in Prefettura chiesto ed ottenuto da alcuni consiglieri della circoscrizione. Concettina Pastore e Claudio Marino, di Progetto Siracusa, insieme al consigliere Sarcià, sono stati ricevuti ed hanno potuto così raccogliere tutte le informazioni sin qui mancanti, nel dibattito pubblico.

Prende posizione anche il presidente del consiglio di circoscrizione, Enzo Pantano.”La nascita di un centro destinato ad accogliere delle giovani mamme ed i loro bambini, che salutiamo positivamente per l’alto valore umano intrinseco-dice il rappresentante del quartiere- non deve comunque farci abbassare la guardia rispetto ad un problema più complessivo che riguarda il controllo del territorio di Belvedere, dove la presenza di immigrati continua a mantenere una certa preoccupazione tra i residenti”. A queste considerazioni, Pantano ne aggiunge altre. “Come consiglio-dice-la scorsa settimana, avevamo votato all’unanimità un documento, con allegate oltre 700 firme di residenti, per portare all’attenzione del prefetto una problematica, quella della presenza incontrollata degli immigrati a Belvedere, diventato ormai un punto di incontro di centinaia di persone che, provenienti dai centri di accoglienza limitrofi, stazionano stabilmente nel centro cittadino. Una presenza incontrollata che viene vissuta con una certa preoccupazione dai residenti. Queste preoccupazioni-conclude- in una alla necessità di intensificare i controlli non solo all’uscita dei centri di raccolta ma anche sul territorio urbano, le abbiamo rappresentato al prefetto. Nelle prossime ore chiederemo inoltre al sindaco, nella qualità, di farsi promotore di una richiesta di convocazione del Comitato per l’ordine pubblico per affrontare la questione in tutti i suoi aspetti”.




Siracusa. Partono i lavori per la vasca della Fontana di Diana, due settimane per riavere l'acqua

E’ stato risolto l’inghippo di competenze che da agosto ad oggi ha lasciato a secco la fontana di Diana, in piazza Archimede. Dopo il restauro del gruppo monumentale, completato ad inizio agosto, è emersa la necessità di rifare l’impermeabilizzazione della vasca di compenso e gran parte dell’impianto elettrico.
Chi sarebbe dovuto intervenire? Il Comune, proprietario della fontana, o la società che gestisce il servizio idrico e che nel contratto di affidamento si ritrova una voce relativa alle fontane? Alla fine è arrivata l’attesa risposta. Si tratta di manutenzione straordinaria, la competenza è pertanto di Palazzo Vermexio. Da mercoledì scorso, quindi, via libera ai lavori per la tenuta stagna della vasca. In circa 15 giorni saranno completati anche gli interventi sull’impianto elettrico. E quindi tornerà a zampillare l’acqua nella fontana realizzata nel 1907 dal Moschetti.




Siracusa. La lettera della discordia, Princiotta all'attacco del Comune: "violati diritti dei bimbi"

La consigliera comunale Simona Princiotta torna all’attacco e, insieme all’avvocato Roberto Trigilio, punta decisa l’amministrazione e gli uffici delle politiche scolastiche.
Il caso parte da una lettera recapitata ad alcune famiglie siracusane, circa cento. “Viene richiesto il pagamento di debiti pregressi, per il mancato pagamento di qualche mensilità dell’asilo nido”, denuncia la Princiotta. “La lettera invita al saldo della morosità degli anni precedenti, avvertendo le famiglie della perdita immediata delle agevolazioni inerenti il diritto allo studio (refezione, borse di studio, trasporto scolastico) in caso di mancato pagamento, con previsione di retta massima prevista indipendentemente dall’Isee di riferimento”.
Alcune famiglie avrebbero anche ricevuto una telefonata dagli uffici “per avvertirle che i lori figli sarebbero rimasti senza pasto fino al pagamento del debito pregresso accumulato”.
La Princiotta parla di abuso, con una amministrazione “forte con i deboli” e con “il coraggio di lasciare bambini di tre anni senza il pasto, costringendo i genitori ad andare a riprendere i propri figli alle 12 invece delle 16”, dice ancora la consigliera.
I mancati pagamenti non sarebbero dettati da volontà di evadere il costo dei servizi ma da difficoltà oggettive di famiglie disagiate. “Riteniamo dunque doveroso che prevalga il senso di responsabilità e non l’intransigenza del rispetto delle leggi”, la posizione di Simona Princiotta. Che piazza una nuova stilettata ricordando come il servizio degli asili nido “è sempre stato gratuito per le famiglie senza reddito e che l’inserimento della quota mensile di 50 euro è stato deliberato dall’aministrazione Garozzo”.
“Ci troviamo davanti ad un vero e proprio abuso in danno delle famiglie di quartieri a rischio che si trovano costrette a sopravvivere in case fatiscenti colpite dal dramma della disoccupazione. Il Comune di Siracusa in questi ultimi anni – dice la consigliera – ha dimenticato di recuperare crediti ben più ingenti verso imprenditori facoltosi accanendosi, invece, contro le fasce più deboli”.
La consigliera chiede la revoca immediata del provvedimento assunto dall’amministrazione comunale. “Altrimenti i genitori saranno costretti a rivolgersi alla magistratura per tutelare il diritto allo studio dei minori coinvolti”.




Avola. Droga e munizioni nascoste in casa, ai domiciliari per un 36enne

Arrestato ad Avola il 36enne Sebastiano Amore, accusato di detenzione illegale di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e detenzione illegale di munizionamento. Dopo una perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di circa 6 grammi di cocaina, 2,5 di hashish e sette flaconi di metadone da 20ml ciascuno.
Nel corso dell’attività, rinvenuti e sequestrati un bilancino di precisione, una somma di denaro (2.300) e due assegni per un importo complessivo di 620 euro. Nell’intercapedine della parete in cartongesso che divide la camera da letto dalla cucina, rinvenuta una busta in plastica contenente una cartuccia calibro 7,65. E’ stato posto ai domiciliari.




Siracusa. Arrestato un tunisino, è rientrato illegamente sul territorio italiano

Agenti della Polizia di Stato, in servizio alla Polizia di Frontiera Marittima di Siracusa, insieme a personale del Gruppo Interforze di Contrasto all’Immigrazione Clandestina, nelle indagini sullo sbarco di 63 migranti avvenuto nel porto di Augusta il 16 ottobre scorso, hanno arrestato il tunisino Ali Zarati (classe 1990). E’ rientrato nel territorio italiano dal quale era stato allontanato. Dopo le formalità di rito l’uomo è stato condotto in carcere.

foto archivio




Parco Archeologico della Neapolis, martedì un primo via libera all'autonomia gestionale?

Si è insediato oggi il Consiglio Regionale per i Beni Culturali ed Ambientali. E’ chiamato ad esprimersi, tra i primi punti, sul parco archeologico della Neapolis. Ed è un passaggio obbligato nella strada che deve condurre all’autonomia, gestionale e finanziaria, dell’importante area archeologica. Unico siracusano in Consiglio è Enzo Vinciullo, in quanto presidente della Commissione Bilancio.
Le funzioni svolte dai componenti del Consiglio sono a titolo assolutamente gratuito.
La prossima settimana il Consiglio – del quale fa parte anche la soprintendente Panvini – si riunirà nuovamente proprio per discutere dell’istituzione del parco archeologico della Neapolis.
“Da anni – ha dichiarato Vinciullo – lavoro e mi batto per l’istituzione del parco. Ricordo che un mio disegno di legge al proposito è già giunto in Aula, con i pareri favorevoli di tutte le Commissioni e solo per l’assenza cronica di alcuni deputati non è stato possibile l’approvazione definitiva. Martedì cercheremo di verificare se ci sono le condizioni per giungere velocemente all’istituzione del parco archeologico della Neapolis e, in questo modo, porterei a casa un ulteriore risultato che attendiamo da anni e comunque la strada è ormai aperta e il percorso per istituire il parco è ormai certo e garantito”.




Siracusa. Chiesta la scarcerazione di Antonello Rizza, l'avvocato: "si è dimesso, viene meno l'esigenza dei domiciliari"

E’ stata presentata questa mattina dal collegio difensivo di Antonello Rizza l’istanza di revoca della misura cautelare ai domiciliari. L’avvocato Domenica Mignosa, all’indomani delle dimissioni irrevocabili dell’ormai ex sindaco di Priolo, ha raggiunto il palazzo di giustizia per depositare la richiesta motivata dal fatto che non avendo più accesso ad atti ed uffici comunali, viene meno l’esigenza dei domiciliari perchè non potrebbe ripetere l’eventuale reato che viene contestato o inquinare le prove. In alternativa, il difensore di Rizza quasi “suggerisce” l’applicazione di una misura diversa come – ad esempio – l’obbligo di dimora fuori Priolo. Cosa che permetterebbe comunque ad Antonello Rizza di condurre la sua campagna elettorale: è infatti in corsa per le regionali di novembre. Ma i giudici potrebbero anche optare, invece, per la dimora a Priolo limitando di fatto la possibilità di movimento dell’ex primo cittadino priolese.




Appalti e intercettazioni, il Comune di Priolo nella bufera. Tra gli indagati anche altro candidato alle Regionali

I legali dell’ex sindaco di Priolo, Antonello Rizza, attendono oggi “novità sostanziali” dal Palazzo di Giustizia. Sin dalle prime ore del mattino, l’avvocato Domenico Mignosa ha raggiunto il palazzo di viale Santa Panagia. Intanto, l’indagine Res Publica si allarga. Nel registro degli indagati sarebbe finito anche un altro candidato alle prossime regionali, sempre del centrodestra. Si tratterebbe dell’ex assessore comunale di Priolo, Eugenio Maione, chiamato in causa come “co-escutore materiale della condotta” contestata e cioè la turbativa d’asta e concussione. Il diretto interessato, al momento, fa sapere però di non avere ricevuto alcuna notifica. Con lui anche l’imprenditore Francesco Artale. Secondo le carte dell’accusa, i tre avrebbero agito per “truccare” il bando per la fornitura dell’impianto audio-luci del nuovo teatro comunale di Priolo Gargallo, appalto da 95.000 euro. Una lista dove figurano i nomi di Salvatore Cirnigliaro, Desiree Giuliano, Michael Mulè, Flora La Iacona, Francesco Artale, Andrea Artale, Giuseppe Pinnisi, Eugenio Maione, Maurizio Casale, Giuseppina Garofalo, Enzo Lonero, Rita Fangano, Sebastiano Carpinteri, Loredana Martines, Maurizio Vincenzi, Salvatore Ullo, Nicoletta Giambra.
Acquisti a prezzi superiori a quelli di mercato, codici prodotti alterati, pressioni e minacce. La Procura – racconta LiveSicilia – avrebbe documentato che beni “del valore di 10.793,39 euro”, sono stati pagati invece 26.254,40 euro. Da qui la contestazione della truffa. E pare che, in alcuni casi, i prodotti pagati dal Comune non sarebbero stati neanche consegnati.
Un dirigente comunale, non indagato, avrebbe fornito numerose elementi e rivelazioni su come andavano le cose in Comune.




Priolo. Inchiesta sugli appalti, si dimettono tre consiglieri comunali: "si perde dignità"

Tre consiglieri comunali di Priolo Gargallo, Alessandro Biamonte, Pietro Carucci e Giuseppe Fiducia (Pd), si sono dimessi. Un altro consigliere, Paola Catanzaro, di una lista civica che appoggiava il sindaco Antonello Rizza, che si è dimesso ieri, ed è agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta sulla gestione degli appalti al Comune, ha annunciato di uscire dalla maggioranza.
I tre consiglieri dimissionari dicono: “Le condizioni in cui il Consiglio comunale di Priolo ha dovuto lavorare negli ultimi anni – prevalentemente in seconda convocazione per la puntuale mancanza di numero legale (segno tangibile di un gap in seno alla maggioranza consiliare) -, le reiterate inchieste della Magistratura, nonché le ultime vicende oggetto di cronaca negli ultimi giorni, non solo hanno offeso l’intera comunità priolese, hanno altresì posto sotto una luce sinistra l’attività dell’Ente comunale locale”.
“Non ci interessa la polemica – aggiungono – ma restituire alla città di Priolo e ai priolesi quella serenità da tempo perduta e quell’immagine dignitosa che purtroppo oggi è stata devastata. Auspichiamo infine la condivisione di questa nostra iniziativa da parte di tutti i nostri colleghi per ridare fiducia alla politica locale e quanto prima la parola ai nostri concittadini”.

fonte: Ansa




Siracusa. Il mistero delle buche cerchiate di rosso sull'asfalto: ecco chi è l'autore

Da alcune ore sono comparse su alcune strade siracusane insolite scritte, colorate. Tutte in prossimità di una buca sula manta stradale. Una buca cerchiata, letteralmente, con vernice spray rossa mentre pochi passi prima campeggiano scritte come “Attenzione” o un inequivocabile avviso, “Buca”, con tanto di freccia.
Le scritte sono state avvistate in via Arsenale e in via Tisia ma si moltiplicano le segnalazioni. Il misterioso autore della insolita provocazione è Ermanno Adorno. Attivista d’antan della sinistra siracusana che fu, dopo aver rischiato una brutta caduta in moto proprio per via di una buca, ha deciso di dedicarsi a questa colorata protesta.
“Le segnalazioni agli uffici non bastano, le foto sui social network neanche. Allora provoco lanciando questa idea di segnalazione a colori direttamente sul posto. Vediamo se neanche così si accorgono del problema”, racconta lui. “Invito tutti a fare come me, rendiamo la situazione evidente con i colori e lasciamo da parte le tastiere dei computer o i tablet. La vita vera è fuori, le cose non si smuovono facendo i leoni da tastiera”.
Adorno, anni addietro, rilanciò il dibattito su radioterapia a Siracusa con uno sciopero della fame che ha contribuito a sbloccare quella complessa vicenda, poi arrivata a felice conclusione. Oggi ci riprova con le buche e le condizioni delle strade del capoluogo. L’amministrazione ha messo in campo uno dei più estesi piani di rifacimento e manutenzione degli ultimi anni. Interventi che arrivano dopo, va riconosciuto, decenni di poca attenzione che hanno condotto alla situazione attuale.
Ermanno Adorno, con questa sua provocazione, rischia però una denuncia. “Pazienza, mi farò carico delle conseguenze. Ma dobbiamo risvegliarci tutti e tornare a chiedere materialmente attenzione per i problemi della città”.