Ortigia, le richieste dei residenti: nuove regole per affitti brevi, dehors e musica

Una stretta alle autorizzazioni di dehors, più parcheggi per i residenti, maggiore pulizia, volumi più bassi della musica nei locali. Sono queste le principali richieste dei residenti di Ortigia, secondo un sondaggio condotto dal comitato “Ortigia Cittadinanza Resistente”.
I risultati saranno al centro dell’iniziativa “Question Time”, in programma lunedì 18 novembre alle ore 19:00 presso l’associazione Il Cerchio. L’iniziativa, organizzata per dare voce ai cittadini, vedrà la partecipazione dei consiglieri comunali che hanno aderito, dichiarandosi pronti a raccogliere le istanze dei residenti e a sollecitare risposte concrete dall’amministrazione.
Per i residenti è urgente anche mettere mano al tema degli affitti brevi, con l’esplosione di case vacanze e b&b nel centro storico, con le relative keybox ovunque.
“I risultati del sondaggio dimostrano che i residenti di Ortigia sono stanchi di subire scelte che penalizzano la loro qualità della vita. Ci aspettiamo risposte concrete e un impegno reale per risolvere le problematiche che abbiamo sollevato”, spiega il presidente del comitato Davide Biondini.




Controlli in via Santi Amato, denunciato 33enne con un coltello in tasca

Un siracusano di 33 anni è stato denunciato nella notte da agenti delle Volanti della Questura di Siracusa. E’ stato deferito per il reato di porto illegale di un coltello.
Nei pressi di via Santi Amato, i poliziotti hanno proceduto al controllo di un gruppo di persone tra le quali vi era il 33enne che, alla vista delle divise, è apparso piuttosto nervoso. Gli agenti lo hanno allora sottoposto a perquisizione personale, trovandogli addosso un coltello a serramanico nascosto nella tasca dei pantaloni.




Spaccio di droga, la Polizia interviene a Pachino e ad Avola

Un 40enne arrestato a Pachino per detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti. I poliziotti del locale Commissariato, coadiuvati da un’unità cinofila della Questura di Catania, hanno effettuato una perquisizione domiciliare nell’abitazione dell’uomo. Rinvenuti e sequestrati oltre 126 grammi di marijuana e hashish, già suddivise in dosi pronte per lo spaccio. Il 40enne è stato posto ai domiciliari.
Ad Avola, invece, denunciato un 38enne per detenzione di un lungo coltello e per il possesso ai fini dello spaccio di sostanza stupefacente. Addosso aveva 9 dosi di crack, già pronte per essere cedute agli assuntori della zona, ed un coltello a scatto della lunghezza totale di 40 centimetri, di cui 20 centimetri di lama.




I piani di Eni e la transizione, incontro a Palermo. Carta: “Garantiti i livelli occupazionali”

Del piano industriale di Eni Versalis si è discusso quest’oggi in assessorato regionale alle Attività Produttive. L’assessore Edy Tamajo, insieme al presidente della commissione Territorio e Ambiente, Giuseppe Carta, hanno prima incontrato i sindacati e poi i rappresentanti dell’azienda.
Nelle settimane scorse, il grande gruppo chimico italiano aveva illustrato le scelte riguardo gli impianti di Priolo e Ragusa. Nel siracusano, in particolare, annunciati investimenti per 900 milioni di euro con la chiusura dell’impianto di cracking e la realizzazione – entro il 2029 – di due nuove linee produttive: biocarburante per l’aviazione e riciclo chimico della plastica.
“Abbiamo chiesto ed ottenuto ampie garanzie sul mantenimento dei livelli occupazioni. Secondo Eni, anzi, ci saranno a regime anche nuove assunzioni”, spiega al termine del doppio incontro proprio Giuseppe Carta. “Gli attuali lavoratori continueranno ad essere normalmente impiegati per tutto il 2025. Nel 2026 inizieranno invece ad occuparsi di bonifiche e supervisione di serbatoi ed impianti e saranno accompagnati con percorsi formativi verso la ristrutturazione dell’azienda. Quanto ai trasferimenti temporanei in altre bioraffinerie, avverranno solo su base volontaria ed avranno principalmente finalità di formazione”, aggiunge.
“Insieme all’assessore Tamajo abbiamo messo a verbale questo impegno di Eni verso il mantenimento di tutto il personale. Abbiamo chiesto le schede dei progetti relativi ai nuovi impianti, in modo da valutare anche un atto di indirizzo al governo regionale nel settore rifiuti, considerando come i nuovi stabilimenti Eni Versalis possono ricevere scarti di potatura e olii e plastica già separata che verrebbe così smaltita senza dover spedire spazzatura fuori regione”, sottolinea poi Giuseppe Carta.
Quanto al momento della zona industriale siracusana, “la nostra intenzione è quella di favorire una riconversione di tutto il multi-sito, senza quindi perdere neanche uno degli stabilimenti oggi attivi. E’ chiaro che vorremo garanzine sull’impatto ambientale ma si deve andare verso una transizione ampia. Confidiamo nel fatto che anche le altre imprese presenteranno progetti di rivitalizzazione complessiva dell’area industriale e non solo di un sito”.
Carta anticipa poi un nuovo incontro a Melilli, città di cui è anche sindaco, con la presenza del governo regionale in occasione della presentazione del progetto dell’area “retroporto” della zona industriale. “In quell’occasione torneremo a discutere di questi aspetti e della compatibilità della chimica con turismo e piccola impresa”, anticipa prima di spendere parole di elogio anche per i sindacati incontrati a Palermo. “E’ emersa la volontà di abbassare l’impatto ambientale dell’area industriale di Siracusa. Li ho visti solidi e collaborativi oltre che decisi a difendere i posti di lavoro. Bene così”, il suo commento.
Positivo il giudizio anche delle segreterie regionali e territoriali di Cgil, Cisl, e Uil e di categoria “per l’avvio di un tavolo permanente che rappresenta comunque un primo passo importante per la tutela dell’occupazione e dello sviluppo industriale”.
Al governo regionale, le parti sociali chiedono maggiore controllo sui piani di Eni. “Le sfide che stiamo affrontando – si legge nella nota dei sindacati – richiedono l’impegno diretto e la presenza costante di tutti gli attori istituzionali, regionali e nazionali. Solo con un’azione sinergica e coordinata sarà possibile garantire un futuro industriale stabile per Siracusa e Ragusa”.
Segnala poi “con preoccupazione” la vicenda Ias che “potrebbe mettere fine alla storia industriale del territorio”. Per Cgil, Cisl e Uil si tratta di un tema centrale “che va affrontato senza indugi, con il coinvolgimento delle istituzioni e delle parti sociali, per evitare che la chiusura di un impianto fondamentale per la zona porti a danni irreversibili”.




Il caso Auteri e i contributi regionali, la Procura di Siracusa apre un’inchiesta

La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta sui contributi regionali assegnati ad enti e associazioni teatrali e di spettacolo. Dopo il servizio trasmesso dalla trasmissione Piazza Pulita su La7 e dedicato al caso del deputato regionale Carlo Auteri e di alcune somme pubbliche concesse come contributo a società ed associazioni a lui riconducibili, come nel caso di quella che aveva sede allo stesso indirizzo della madre del deputato, a Sortino. Al momento non viene ipotizzato alcun reato, il fascicolo è stato aperto per “atti non costituenti notizia di reato”.
Nella stessa trasmissione venne anche trasmesso un audio in cui Auteri minacciava il collega La Vardera. Fatti per i quali si è autosospeso da Fratelli d’Italia ma che hanno causato una pesante ondata di critiche all’indirizzo del deputato siracusano.
Auteri, nei giorni scorsi, ha di voler fare piena chiarezza “su ogni aspetto delle accuse che mi sono state rivolte, e lo farò carte alla mano, con la massima trasparenza e serenità”.
Poi ha aggiunto di sentirsi “vittima” di una situazione strumentalizzata, “dove dettagli e tempistiche sono stati riportati in modo parziale. I fondi di cui si parla risalgono al periodo Covid e sono stati erogati prima che io entrassi all’Ars, il 18 gennaio 2023. Questo fatto, che ritengo cruciale, è stato ignorato. Sono quindi determinato a dimostrare la mia integrità e il rispetto della legge che ha sempre guidato il mio operato”. Ed a chi gli chiedeva di eventuali dimissioni, ha risposto secco “no, non mi dimetto”.




Operaio 27enne perde la vita in un incidente sul lavoro

Un operaio di 27 anni ha perso la vita questa mattina in un tragico incidente sul lavoro. Secondo le prime informazioni, sarebbe stato travolto da un mezzo meccanico nell’area di cantiere dove era all’opera, lungo la strada provinciale 8 (Pachino-Maucini). Sul posto è anche atterrato l’elicottero del 118 mentre un tratto dell’arteria della zona sud della provincia di Siracusa è stato chiuso al traffico per consentire gli interventi del caso.
Per lo sfortunato ragazzo purtroppo non c’è stato nulla da fare. Sul posto, la Polizia di Stato.
“L’ennesima morte sul lavoro è un lutto che colpisce tutti i lavoratori. Ancora una giovane vita spezzata mentre svolgeva la sua opera. Abbiamo più volte detto basta a questa strage continua; lo ribadiamo ancora oggi davanti ad un giovane di 27 anni”. Così il segretario generale della UST Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi, e il segretario generale della Flaei Cisl territoriale, Giuseppe Giansiracusa, intervengono dopo l’incidente sul lavoro costato la vita al 27enne. “Un dolore ancora più lancinante pensando alla giovane moglie e al bimbo in tenera età che lascia questo ragazzo – hanno concluso Carasi e Giansiracusa – La sicurezza sul lavoro, la sicurezza di ogni lavoratore è sacra. Se saranno le indagini della Polizia ad accertare e ricostruire quanto accaduto in contrada Bongiorno, resta un’altra vittima da aggiungere al troppo lungo e drammatico elenco degli incidente mortali sul lavoro”.




La lunga notte della Borgata: “case allagate, i mobili galleggiavano. Mai successo prima”

E’ stata una notte difficile per i residenti della Borgata, a Siracusa. Via Premuda, via Fratelli Sollecito, Riviera Dionisio il Grande, via Cuma, piazza Euripide e l’elenco potrebbe continuare. Il maltempo ha colpito case, scantinati, giardini e terrazze delle abitazioni. Le strade, sotto le eccezionali precipitazione, sono diventate fiumi trascinando nella loro corsa fogliame e detriti.
Antonio Belfiore non ha chiuso occhio stanotte. “Chiediamo nell’immediato al sindaco di provvedere. Le nostre case, i cortili, sono allagati. Abbiamo raccolto litri di acqua”, racconta. “Da ex vigile del fuoco non ho mai visto niente del genere in questa zona: la mancanza di pulizia legata alla raccolta del fogliame ha tappato le grondaie e i canali di scolo. Il risultato? Nelle nostre case stiamo vivendo scene da film catastrofici con armadi finiti per terra, mura prese dall’umidità, porte rovinate, e mobili da buttare. Quello che è accaduto è una calamità naturale e le istituzioni, dal Comune alla Regione, senza tralasciare il ministero devono assolutamente provvedere per aiutare e sostenere i cittadini”.
Un altro residente della Borgata si è distinto per un soccorso ad un’anziana. “Toglievo l’acqua dalla sua abitazione a secchiate. Non si può rimanere inermi dinanzi a chi ha più bisogno, i soccorsi sono interminabili, ma una cosa è certa non si può restare a guardare”.
Gli allagamenti in certe zone della Borgata, in occasione di piogge copiose, non sono una novità. Ma colpisce vedere anche le aree di recente riqualificazione alle prese con problemi peggiori di quelli del passato. C’è chi punta l’indice sulla scelta di alzare ulteriormente la sede stradale, creando nuovi ostacoli con scalini e battenti. La sensazione diffusa è che l’occasione della riqualificazione avrebbe dovuto essere sfruttata anche per migliorie funzionali, alla luce dell’ormai noto cambiamento climatico. Aspetto questo che, invece, sarebbe stato non valutato. I tecnici suggeriscono adesso il ricorso a vasche di laminazione la cui realizzazione però – oltre che costosa – comporterebbe la necessità di smantellare piazze e larghi appena realizzati. Tra le proposte al vaglio anche la possibilità di utilizzare la nuova rete fognaria passata sotto la Borgata e mai entrata in funzione per convogliarvi le acque piovane, alla luce dell’evidente sofferenza dell’attuale collettamento. Un’idea forse da considerare, dai costi e dall’impatto limitati.




Riqualificazione sott’acqua, il Codacons si rivolge alla Corte dei Conti: “Lavori dannosi”

Il Codacons, associazione dei consumatori, torna all’attacco dell’amministrazione comunale di Siracusa. “Le intense precipitazioni di stanotte su Siracusa e i gravi allagamenti in molte zone della città hanno mostrato ancora una volta le criticità legate al deflusso delle acque piovane. Pronti a presentare un esposto alla magistratura contabile per verificare l’eventuale danno erariale causato dagli amministratori pubblici”, dice l’avvocato Bruno Messina, presidente della sezione siracusana dell’associazione.
Ancora una volta, la riqualificazione di piazza Euripide e largo Gilippo finisce al centro delle polemiche. “Sembra che le opere appena realizzate abbiano acuito un problema che affligge la città da tempo e che non ha mai trovato soluzione. Oltre all’insufficienza dei sistemi di canalizzazione delle acque meteoriche, possono esserci difetti di manutenzione ordinaria, come la pulizia di caditoie e griglie di scarico, ma di certo quanto accaduto oggi non è legato a questo. Purtroppo – continua Bruno Messina – le condizioni climatiche stanno rendendo episodi di questo tipo sempre più frequenti e intensi e proprio la mancanza di interventi strutturali per potenziare il deflusso e migliorare il sistema di drenaggio amplifica i danni e i disagi per i cittadini. Siracusa, come molte altre città italiane, si trova a fare i conti con una rete obsoleta e inadeguata, non adatta a fronteggiare fenomeni meteorologici sempre più estremi e improvvisi. Per questo, prima di realizzare qualsiasi opera di riqualificazione urbana, l’amministrazione comunale avrebbe dovuto compiere attente valutazioni in merito ai sistemi di raccolta e di scarico delle acque bianche. Adesso, si potrà cercare solo di correre ai ripari, incidendo sulle nostre tasche. Infatti, qualsiasi nuovo intervento comporterà enormi esborsi di danaro pubblico. Chiederemo alla magistratura contabile di indagare su quanto si sta verificando a Siracusa, perché la pianificazione urbana avrebbe dovuto comportare l’adozione di soluzioni sostenibili, come la creazione di superfici permeabili e la piantumazione di alberi, che aiutano a trattenere l’acqua piovana e a ridurre il carico sulla rete di drenaggio, mentre sembra che si sia preferita la cementificazione”.




Come difendere Siracusa dagli allagamenti? Vasche di laminazione e nuovi collettori

Gli allagamenti in certe zone della Borgata, in occasione di piogge copiose, non sono una novità per Siracusa. Ma indubbiamente colpisce vedere anche le aree di recente riqualificazione alle prese con problemi forse anche peggiori di quelli del passato.
C’è allora chi punta l’indice su alcuni aspetti dei lavori eseguiti come la scelta di alzare ulteriormente la sede stradale, creando nuovi ostacoli con scalini e battenti. Riferimento, in particolare alla situazione di piazza Euripide e via Agatocle. La sensazione diffusa è che l’occasione della riqualificazione avrebbe dovuto essere sfruttata anche per migliorie funzionali, alla luce dell’ormai noto cambiamento climatico. Aspetto questo che, invece, sarebbe stato non adeguatamente valutato in fase di progettazione ed esecuzione.
Come risolvere il sempre più avvertito problema? I tecnici oggi suggeriscono il ricorso a vasche di laminazione la cui realizzazione però – oltre che costosa – comporterebbe la necessità di smantellare piazze e larghi appena realizzati. Le vasche di laminazione sono dei particolari serbatoi in polietilene la cui funzione è quella di regolare la portata di pioggia scaricata nel corpo recettore (fognatura, corso idrico, ecc.) a seguito di un evento meteorico.
Tra le proposte al vaglio anche la possibilità di utilizzare la nuova rete fognaria passata sotto la Borgata e mai entrata in funzione, per convogliarvi le acque piovane alla luce dell’evidente sofferenza dell’attuale collettamento. Un’idea forse da tenere in considerazione. Se funzionale, è quella che presenta costi e impatto limitati.




Che paura, cede il terreno e un mezzo dei Vigili del Fuoco rischia di ribaltarsi durante i soccorsi

Impegnati nella notte in decine di operazioni di soccorso, a causa degli allagamenti e sotto una pioggia battente, i Vigili del Fuoco di Siracusa intervenuti in contrada Benali (Tivoli) hanno rischiato grosso. Il terreno su cui stava muovendosi il loro mezzo ha infatti accusato un improvviso cedimento, a causa di una sottostante fiumara in piena. Uno smottamento improvviso che ha rischiato di far ribaltare il veicolo di soccorso, rimasto pericolosamente inclinato su di un fianco.
Scampato il pericolo, i Vigili del Fuoco sono scesi dal mezzo ed hanno proseguito a piedi per prestare comunque soccorso ai residenti della contrada a sud di Siracusa, alle prese con vari allagamenti. Questa mattina iniziate le operazioni di recupero del mezzo, con il ricorso ad una particolare e pesante gru.