Siracusa. La scure della Prefettura su Antonello Rizza, dimissioni o no è stato "sospeso" da sindaco di Priolo

Dimissioni o no, il prefetto di Siracusa ha sospeso Antonello Rizza dalla carica di sindaco di Priolo. Arrestato sabato in seguito ad una ordinanza del gip, si ritrova ora sospeso in base all’articolo 11 della legge Severino prontamente applicato dalla Prefettura. I legali di Rizza avevano cercato di anticipare e prevenire la mossa, protocollando questa mattina le dimissioni da primo cittadino. Cosa che, evidentemente, non è servita per evitare il provvedimento del prefetto Castaldo. Una posizione che complicherebbe un aspetto della linea difensiva studiata per consentire all’ormai ex sindaco di condurre la campagna elettorale per le regionali di novembre. E’ candidato nella lista di Forza Italia.

Nella foto: il prefetto Giuseppe Castaldo




Priolo. Antonello Rizza si dimette da sindaco, protocollata la lettera: "passo la mano con senso di responsabilità"

Antonello Rizza, attualmente ai domiciliari dopo l’operazione Res Publica, si è dimesso da sindaco di Priolo. E’ stato il suo legale, Domenico Mignosa, a protocollare questa mattina la lettere di dimissioni. Una scelta meditata e sofferta che lo stesso avvocato difensore definisce “irrevocabile”.
A spingere Rizza verso le dimissioni sarebbero stati quelli che Mignosa definisce “attacchi virulenti” ricevuti nelle ultime ore. Pertanto, “per riportare un clima più ordinato nella vita politica priolese”, Rizza ha optato per le dimissioni “con senso di responsabilità”.
Un gesto prettamente politico ma che potrebbe anche avere conseguenze dirette nella sua vicenda personale. Non essendo più sindaco, verrebbe meno l’esigenza della custodia cautelare ai domiciliari anche prima del pronunciamento del Riesame. Senza l’eventuale rischio di ripetere presunte fattispecie delittuose, cesserebbe la necessità della misura. E da uomo libero Antonello Rizza potrebbe normalmente condurre la sua campagna elettorale. E’, infatti, in corsa per le elezioni regionali di novembre. “Non è un momento semplice ma lui è uomo determinato e coraggioso”, dice ancora il suo legale, Mignosa, al termine di un nuovo incontro con il suo assistito.
Intanto, ha chiesto al Riesame di accelerare la trattazione dell’istanza. Domani, invece, dovrebbero essere più chiari i tempi degli interrogatori di garanzia.




Siracusa. Parcheggiatori abusivi, bene il daspo ma alla Neapolis vincono ancora loro

Partenza in chiaroscuro per il daspo urbano a Siracusa. Di certo positiva l’applicazione immediata del provvedimento appena entrato in vigore, dopo una lunga gestazione. Ed alla prima operazione altre ne seguiranno con operazioni congiunte vigili urbani-carabinieri. Bene.
Purtroppo, però, alla buona volontà ed all’impegno messi in campo non corrispondono risultati “visibili” tali da far ritenere all’opinione pubblica che il contrasto sia funzionale al risultato voluto. Due sono i daspo urbani sin qui emessi, un terzo posteggiatore abusivo (alla Neapolis, ndr) è riuscito a darsi alla fuga. Ieri, però, era regolarmente in servizio, insieme ad un altro “collega”, stessa area. Indisturbato. Come lo erano in più punti di Ortigia sabato e domenica sera altri abusivi, di varia etnia ed estrazione.
Non era realistico pensare che con l’entrata in vigore del daspo urbano tutti i parcheggiatori abusivi sarebbero magicamente scomparsi da Siracusa. Molti non temono le 48 ore di allontanamento e, in tutta franchezza, pare proprio se ne infischino di rispettare o meno il dispositivo. Una sfida, la loro, continua alla legalità. Che con fatica si cerca di mantenere in mezzo ad una miriade di abusi che meriterebbero, tutti, di essere estirpati. Di fronte ad illegalità diffusa, a più livelli, non facile è il lavoro delle forze dell’ordine. E forse più collaborazione da parte della cittadinanza non guasterebbe.
Sul fronte parcheggiatori abusivi, daspo o non daspo, rimane purtroppo la sensazione di un contrasto a metà. Come se – ma è solo una impressione, si badi bene – venga perseguito non con la stessa intensità con cui lo si osteggia. Impressione errata, è corretto dirlo subito. Perchè la volontà è di porre un argine al caso e la volontà dei soggetti preposti è questa ed è chiara quanto dichiarata. Le aspettative sono tante, i risultati (ancora) modesti.
Ma possono due, tre soggetti tenere in scacco una intera Municipale? In fondo, i siracusani vorrebbero non vedere gli abusivi nei pressi della Neapolis, osteggiati per la palese e continuata presenza. Passino gli altri, considerati sfortunati senza nulla da perdere. Ma lì individuano un arricchimento perseguito e realizzato con metodo, alle spalle dei cittadini onesti. Sfacciatamente. E per questo osteggiato. Per quanto anche loro possano avere le loro ragioni e progetti che meriterebbero approfondimento. Come quelli di chiunque altro cittadino che prova a muoversi, però, nel rispetto delle regole.




Siracusa. Distributore di benzina in tilt, carburante gratis. Intervengono i carabinieri

“Carburante gratis per tutti”. La voce si è sparsa in fretta e così, chi ha potuto, ha raggiunto nella serata di ieri quella stazione selfservice in tilt. Sono intervenuti i carabinieri per quello che, tecnicamente, è furto di carburante.
Alcuni clienti, dopo aver fatto rifornimento si sono accorti che il sistema di pagamento self service era fuori uso permettendo l’erogazione di carburante senza necessità di pagamento con contanti o bancomat.
Tuttavia invece di segnalare l’accaduto alla gestione del distributore o quantomeno alle forze dell’ordine, gli automobilisti hanno immediatamente sparso la voce fra amici e conoscenti, tanto da venirsi a creare una vera e propria folla nei pressi della stazione di servizio per potersi accaparrare il carburante gratuitamente. L’immediato intervento dei Carabinieri, attivati dall’ex gestore del distributore che aveva assistito alla vicenda, ha permesso di mettere in fuga i soggetti accorsi sul posto con autovetture e taniche. I militari dell’Arma hanno poi estrapolato le immagini dal sistema di videosorveglianza ed è stata immediatamente avviata un’accurata attività investigativa volta ad identificare gli autori del reato ed a quantificare il danno subito.




Siracusa. Ex Provincia, "tagliata" l'acqua in via Brenta: l'agonia di un ente in dissesto non dichiarato

Nuovo capitolo nella lunga agonia della ex Provincia Regionale di Siracusa. Secondo quanto lamentato da alcuni dipendenti, sarebbe stata “tagliata” l’acqua nei locali di via Brenta. Prossimamente lo stesso dovrebbe accadere per il palazzo di via Malta e quello di via Roma. Le bollette si accatastano e dopo essere finito nella black list dell’Enel, l’ente siracusano continua ad allungare la fila dei creditori. Tra questi, gli stessi dipendenti.
E’ ormai chiaro che non c’è alternativa alla dichiarazione di dissesto. E’ solo questione di tempo. Quasi impossibile che il commissario Arnone possa “chiudere” il bilancio quest’anno. Non c’è equilibrio tra entrate ed uscite. Ogni numero è schiacciato dal peso dei debiti che lievitano di decreto ingiuntivo in decreto ingiuntivo. Milioni di euro di passivo.




Siracusa. Pavimentazione artistica per la Porta Marina, lavori in corso: completati in 7 giorni

Da diversi giorni sono partiti in Ortigia lavori per il ripristino di alcuni tratti di pavimentazione di strade e marciapiedi. Sono diventati particolarmente “visibili” oggi con l’apertura del cantiere nei pressi della porta Marina. In una settimana circa l’intervento sarà completato. Si stanno piazzando delle basole in cemento, stessa forma delle precedenti, per recuperare un tratto particolarmente pregiato dove – a furia di rattoppi – le macchie di asfalto avevano preso il sopravvento.
Nei giorni scorsi, tra gli altri, sono stati recuperati i marciapiedi del lungomare di Levante dove le basole erano saltate in più punti.




Siracusa. Pellegrini di fede, da Barcellona si rivolgono alla Madonnina: "unisca i figli della Spagna"

Migliaia di pellegrini hanno raggiunto il Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa. Erano circa 4.000 quelli giunti per il raduno di preghiera dei gruppi Padre Pio. Altri 1.500 circa hanno deciso di raggiungere da varie località la basilica mariana per un incontro con il quadretto miracoloso. Tra loro anche due spagnoli, provenienti da Barcellona. Al rettore del Santuario, don Aurelio Russo, hanno chiesto di poter pregare davanti all’effige che pianse lacrime umane per quanto sta accadendo in Catalogna in questi giorni, per via della battaglia autonomista che ha spaccato il Paese iberico. Insieme al sacerdote siracusano, hanno domandato l’intercessione della Madonnina di Siracusa per unire i figli della Spagna tutta. Un incontro rapido ma molto intenso che segnala quella centralità che la Madonnina di Siracusa ha per i fedeli di tutto il mondo. Una rilevanza spesso dimenticata nella città del prodigio. Domenica prossima attesi altri 2.000 pellegrini per un nuovo raduno, oltre ai fedeli che tradizionalmente seguono le messe domenicali.




Siracusa. Incontri per la Legalità, la Polizia va a scuola: prime tappe gli istituti Archimede e Paolo Orsi

Anche quest’anno la Questura di Siracusa ha avviato il suo ciclo di incontri con gli studenti di ogni ordine e grado nelle scuole della provincia, progetto che, negli anni scorsi, ha riscontrato grande interesse da parte dei docenti e degli alunni.
In particolare, i responsabili dell’Ufficio per la Comunicazione sono impegnati in proficui momenti di formazione civica alla cultura della legalità ed al rispetto delle regole, al fine di diffondere il prezioso valore della legalità, soprattutto tra i più giovani, e di trasmettere un positivo messaggio di dialogo tra l’Istituzione Polizia di Stato e i cittadini.
Gli incontri, già iniziati la scorsa settimana all’Istituto Paolo Orsi, si sono tenuti oggi con gli studenti dell’Istituto aretuseo Archimede e proseguiranno per tutto l’anno scolastico nei vari istituti che hanno aderito all’iniziativa.
Oggi sono stati affrontati svariati temi quali il bullismo e cyber bullismo, particolarmente insidiosi per i ragazzi di età compresa tra i tredici ed i quattordici anni ai quali l’incontro era dedicato, e tutte le possibili insidie che un uso improprio del web possono celare; i pericoli dovuti a sostanze che creano tossicodipendenza; ed infine la lotta alle mafie.




Calcio, Serie C. Siracusa, derby beffa: vince il Catania 1-0

Dopo il Matera, anche il Catania passa a Siracusa. Decide la rete nella ripresa di Mazzarani, in una partita segnata da un generale equilibrio. Siracusa volitivo e sfortunato nelle occasioni clou. Il Catania ha quella solidità che gli permette di resistere e aspettare l’episodio propizio. E una buona dose di malizia per tenere sempre alta la tensione, al limite della provocazione.
Primi 45 minuti senza troppe emozioni, segnati da un marcato possesso palla azzurro. Nella ripresa, il Siracusa continua a creare gioco ma si ritrova sotto alla prima occasione imbastita dagli etnei, al 62. La reazione è immediata e Parisi si divora una rete già fatta. Da lì in avanti, si gioca pochissimo. Gioco spezzettato, gara interrotta per qualche minuto per il lancio di un oggetto dalla curva e qualche pantomima. Il Catania rischia di raddoppiare al 78. Calcio di rigore per i rossazzurri, palla sul palo poi lo stesso Lodi corregge in porta. L’arbitro prima convalida ma dopo le proteste azzurre, si consulta con gli assistenti e giustamente annulla. Lo stesso giocatore non può toccare nuovamente il pallone in quella situazione. Siracusa generoso, chiude in avanti con Turati centravanti aggiunto e il portiere Tomei torre sui calci d’angolo. Meriterebbe almeno il pari che, però, non arriva. Il pubblico del De Simone comunque apprezza e applaude alla fine. Più che la sconfitta nel derby a preoccupare è il punto raccolto in tre giornate.




Arrestato il sindaco di Priolo, Antonello Rizza. E' candidato alle elezioni Regionali di novembre

Arresti domiciliari per il sindaco di Priolo, Antonello Rizza. Eseguita l’ordinanza del gip del tribunale di Siracusa, Tripi, che ha disposto la misura cautelare a carico del primo cittadino priolese e di altri soggetti.
L’indagine, diretta dal sostituto procuratore Margherita Brianese e coordinata dal procuratore Capo Francesco Paolo Giordano, ha svelato quello che viene definito come un “consolidato sistema di illegalità diffuso all’interno e all’esterno dell’amministrazione comunale priolese”, finalizzato – come scrive il gip – “al condizionamento e alla prevaricazione per il perseguimento illecito di finalità di tipo personale e clientelare”. Coinvolti, oltre agli odierni destinatari delle misure cautelari, anche altri tredici indagati per vari reati.
Il sindaco di Priolo, Antonello Rizza, è anche candidato alle prossime elezioni regionali di novembre, nella lista di Forza Italia.
Disposto l’obbligo di presentazione giornaliera alla Polizia Giudiziaria per il dirigente del Settore Sport e Spettacolo del Comune di Priolo, Salvatore Cirnigliaro, accusato di turbata libertà degli incanti in concorso. Stessa misura per l’imprenditore ed amministratore della “Indie Sound Music s.a.s”, Francesco Artale, per i reati di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, truffa aggravata e frode nelle pubbliche forniture; e per la dirigente del settore Pubblica Istruzione del Comune di Priolo Gargallo (all’epoca dei fatti dirigente del settore Politiche Sociali), Flora La Iacona accusata di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e truffa aggravata.
Eseguite dagli agenti una serie di perquisizioni a carico degli indagati, in particolare su computer e smartphone. Hanno collaborato tecnici specializzati della Guardia di Finanza di Siracusa.
I fatti riguardano eventi che sarebbero accaduti nella seconda metà del 2016. L’accusa contesta tre episodi di turbata libertà degli incanti e turbamento del procedimento di scelta del contraente in relazione alla segnalazione di persone vicine al sindaco per l’affidamento di appalti del Comune; episodi di truffa e tentata truffa ai danni del Comune commessi in concorso tra sindaco, funzionario comunale e un imprenditore, in relazione all’acquisto di beni tramite Consip con codici alterati e tali da consentire all’imprenditore segnalato la vendita dei beni per prezzi maggiorati; un episodio di frode nelle pubbliche forniture attribuito al solo imprenditore e connesso ai medesimi appalti, ed infine un episodio di tentata concussione, sempre in relazione alla finalità di pervenire all’assegnazione di appalto a imprenditore vicino al sindaco. Sin qui l’accusa.
Per Francesco Artale e Sebastiano Carpinteri è stato disposto un sequestro preventivo pari a 15.461 euro in relazione alle condotte di truffa e frode e per 86.278,72 euro per le presunte condotte di truffa ai danni del Comune, in relazione alla gestione della piscina comunale (anche per equivalente).