Siracusa. Centro per migranti in via Lido Sacramento, l'accesso agli atti in Prefettura diventa un caso

La possibile apertura di un centro accoglienza migranti in via Lido Sacramento non convince il presidente della circoscrizione Neapolis, Peppe Culotti. Aveva già illustrato i motivi della sua contrarietà, “non certo per intolleranza o razzismo ma molto più realisticamente, per l’inadeguatezza della zona scelta, poco servita e isolata soprattutto in inverno, inadatta a far integrare”.
Nelle settimane scorse, Culotti aveva presentato alla Prefettura richiesta di accesso agli atti sul merito della vicenda, chiedendo copia della documentazione relativa al bando biennale per l’assegnazione del servizio di accoglienza e assistenza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale presso la struttura in via Lido Sacramento.
“Ma debbo purtroppo riscontrare che ad oggi la Prefettura, tramite i suoi funzionari, oppone un muro di gomma e si trincera dietro un silenzio burocratico ed irrispettoso delle istituzioni locali e degli stessi cittadini, annullando l’appuntamento chiesto e prefissato e paradossalmente rispondendo oltre i termini previsti dalla legge, violandola di fatto, rifiutandosi inoltre di fornire la documentazione richiesta, adducendo motivazioni generiche che di certo contrastano con i principi stabiliti dalla stessa legge 241/90 configurando così una evidente violazione della legge”.
Culotti si rivolge direttamente al prefetto Castaldo, “per garantire ai cittadini di Siracusa la necessaria trasparenza e il ripristino della legalità”.




Siracusa. Trovate le soluzioni per l'Archia e la scuola materna Montessori, torna il sereno tra i genitori

Avvio di anno scolastico complicato in particolare per l’istituto comprensivo Archia e per la scuola materna Montessori di via Mazzanti. Due situazioni diverse ma che hanno spinto sul piede di guerra i genitori. Nel primo caso, scongiurato il rischio doppi turni dopo l’incontro di questa mattina tra la dirigente scolastica ed il sindaco, Giancarlo Garozzo. Le classi in sovrannumero verranno ospitate in locali messi a disposizione dalla Martoglio in via Asbesta. Da gennaio, l’Archia disporrà anche della nuova sede di via Calatabiano per risolvere definitivamente il problema dell’overbooking.
Per quel che riguarda la materna di via Mazzanti, il Comune ha disposto questa mattina il trasferimento in via Svezia. Domani gli arredi scolastici saranno spostati nella nuova sede per consentire ai piccoli alunni iscritti di frequentare regolarmente la scuola. Nella sede di via Mazzanti, intanto, partiranno i lavori necessari per la impermeabilizzazione del soffitto.




Presa di mira perchè ritenuta grassa, bullismo in autobus. La denuncia di una ventenne

Nuovo caso di bullismo denunciato a Noto. Vittima, una ragazza poco più che ventenne. Da tempo un gruppetto di 5/6 ragazzi, tutti studenti adolescenti, si sarebbero accaniti nella zona tra Canicattini e Palazzolo su una ventenne rea di avere una corporatura robusta. Scherzi e prese in giro continue alla fermata dell’autobus ed a bordo dello stesso.
In un’occasione, il gruppo le avrebbe anche lanciato contro dei sassi. Qualche giorno fa la ragazza si è sentita male a causa dello stress accumulato per la pesante situazione, dovendo far ricorso alle cure dei sanitari.
Ha allora deciso di rivolgersi ai carabinieri. Ricostruita la vicenda, hanno avviato immediate indagini per l’identificazione dei giovani coinvolti in questa triste e grave vicenda.
“Ho disposto di procedere con la massima celerità ed impegno per verificare l’accaduto ed identificare le persone eventualmente coinvolte nei fatti segnalati”, spiega il comandante provinciale, colonnello Luigi Grasso. “Il bullismo è fenomeno gravissimo che va contrastato con ogni risorsa possibile”.




Siracusa. Anche la Borgata vuole posti riservati per i residenti: 25 euro per un anno, in via Montedoro

Posti riservati per i residenti anche nella circoscrizione Santa Lucia, come in Ortigia. L’idea è proprio del consiglio di quartiere che ha approvato la proposta del presidente Fabio Rotondo. Visto il proliferare di dehors nella zona Umbertina, con conseguenti difficoltà di parcheggio per chi abita in quelle aree, il suggerimento della circoscrizione è di introdurre degli stalli riservati in viale Montedoro, al costo annuale di 25 euro ciascuno, per la sola prima auto di “famiglia”. Toccherà all’amministrazione esprimersi adesso sulla proposta del consiglio di quartiere.




La Silver Spirit attracca a Siracusa, la prestigiosa nave da crociera in banchina 3

Nuovo attracco questa mattina al Porto Grande di Siracusa. Alla banchina 3 è stata destinata la Silver Spirit, nave da crociera con circa mille passeggeri a bordo, tra turisti e personale di bordo. Si tratta di un imbarcazione di 196 metri, di Silversea, varata nel 2009. Crociera di lusso quella che i viaggiatori si consentono a bordo della prestigiosa imbarcazione. La Silver Spirit ha fatto ingresso in rada intorno alle 9,30. Dovrebbe ripartire in serata. Per i passeggeri, come di consueto, il tempo di una visita nei principali luoghi e monumenti della città e a Noto prima di proseguire il viaggio.




Siracusa. Giornata d'Autunno Fai, alla riscoperta di architettura bellica a Santa Panagia

La delegazione Fai di Siracusa al lavoro per la giornata di Autunno 2017. Domenica 15 ottobre visite guidate alla scoperta di pezzi di storia locale dimenticati o ignorati, sul modello delle giornate di primavera che hanno riscosso un successo sempre crescente.
Per questa inedita versione autunnale, verrà “aperta” e illustrata la zona militare di viale Santa Panagi,a angolo via Mazzanti, all’interno della quale si trovano alcune vasche adibite a deposito di carburante per il rifornimento degli idrovolanti di stanza al porto di Siracusa. Proprio “Architettura bellica a Siracusa – I depositi sotterranei di carburante” è il titolo scelto per l’appuntamento del Fondo Ambiente Italiano.




Siracusa. Scuola in subbuglio, la protesta della mamme dell'Archia. La garanzia di Garozzo: "Niente doppi turni"

Niente doppi turni per gli studenti e il personale scolastico dell’istituto comprensivo Archia. Dopo la protesta delle mamme e dei giovani studenti, questa mattina, per ribadire il proprio “no” alla soluzione prospettata, l’incontro con il sindaco, Giancarlo Garozzo ha fatto emergere un percorso differente, con cui le polemiche pare possano, almeno in parte,  rientrare. La dirigente del comprensivo “Martoglio” ha concesso spazi per un’aula nel plesso di   via monsignor Caracciolo. Dal prossimo gennaio, invece, la Archia dovrebbe poter disporre della scuola di via Calatabiano, i cui lavori in corso dovrebbero essere conclusi entro il prossimo dicembre.
La protesta di questa mattina è partita davanti all’ingresso del plesso distaccato di via Asbesta poi ci si è spostati alla vicina sede centrale, in via Monte Tosa.




Siracusa. Scuola in subbuglio, resta chiusa la materna Montessori: piove dentro. Trasferimento in via Svezia

Resta chiusa la scuola materna di via Mazzanti. E’ il plesso Montessori, sede distaccata del comprensivo Vittorini. Porte chiuse dopo l’ultima ondata di maltempo, urgono lavori di impermeabilizzazione. I vigili del fuoco, chiamati dalle mamme, hanno verificato come negli spazi comuni della scuola – ad esempio l’androne – piove dentro. Infiltrazioni d’acqua dal soffitto. Pozzanghere, bacinelle e nastro bianco e rosso per inibire l’accesso ad altre aree. Le foto, come quella di questo articolo, sono state scattate di nascosto da alcuni genitori. E in effetti mostrano l’esistenza di un problema.
Ancora non si sa quando la scuola tornerà alla sua normale attività. Cosa che ha messo in difficoltà le famiglie che hanno dovuto riprogrammare queste giornate, il più delle volte facendo ricorso al prezioso aiuto dei nonni.
Domani è in programma in Comune una riunione per fornire maggiori comunicazioni. L’ufficio tecnico deve stimare l’intervento di ripristino della guaina sulla copertura. Capire, insomma, quanto costa. Per poi disporre l’intervento. Complice il fine settimana, la risposta non è stata sin qui rapida come dovrebbe quando di mezzo c’è una scuola, in particolare materna. L’assessore Roberta Boscarino cerca di rassicurare le famiglie: “comprendiamo il loro disagio”. Una data di riapertura sarebbe, però, la migliore risposta. Intanto, nell’immediato, il sindaco , Giancarlo Garozzo annuncia una soluzione tampone: il trasferimento nei locali disponibili di via Svezia.




Calcio. Lettera di Paolo Giuliano: "chi mi accusa non mi conosce, ecco tutta la verità…"

Riceviamo e pubblichiamo una lettera del vicepresidente del Siracusa, Paolo Giuliano. Uno scritto che arriva dopo alcune critiche mosse da una parte della tifoseria richiamando alla memoria fatti ed eventi che sembravano consegnati ormai al passato. Fatti ed eventi su cui lo stesso Giuliano aiuta a fare maggiore chiarezza con la sua lettera, pacata ma ferma nel respingere accuse piovute -pare – più per “sentito dire” che per reale conoscenza di quanto accaduto negli ultimi anni attorno al Siracusa, il suo Leone e Paolo Giuliano.


Approfitto del garbato articolo del 30 settembre (Calcio, serie C Giuliano vicepresidente del Siracusa, i tifosi insorgono.) per fornire brevi precisazioni in merito a quanto letto, non avendo altrimenti un interlocutore definito cui rispondere se non nomi di fantasia, sigle generiche (vedi striscioni firmati Settore Gradinata), cori senza volto.
Di solito quando si è accusati bisogna conoscere l’imputazione per potersi difendere con cognizione di causa. Nel mio caso pur non essendo chiaro di cosa e perché sono accusato (insulti e basta) mi difendo lo stesso, dal nulla.
Per cominciare io ho acquistato qualcosa cui nessuno ha mai pensato per anni.
Quando? Nel mese di giugno 2013 ovvero ben dopo la gestione Salvoldi (chiaro che chi ha scritto che mi sono portato via il logo non sa di cosa parla dato che la società di Salvoldi ha usato sempre il logo della Marcozzi..).
Da chi e cosa? Dalla Curatela del Fallimento A.S. Siracusa S.r.l. il complesso aziendale costituito dal nome, dai simboli (maglia e colore compresi), dalle imprese e trofei sportivi acquisiti dal Siracusa 1924 (ma la Coppa Italia non mi è stata consegnata perché non rinvenuta dalla Curatela), nonché dal segno distintivo del Siracusa (Leone). Quindi non solo e non tanto il logo (che poi essendo un leone è stato lo stesso utilizzato sempre da tutti più o meno modificato), ma soprattutto il nome Siracusa 1924.
Ma, soprattutto, perché ho agito? Per evitare che, con la chiusura del fallimento, la storia del Siracusa venisse coperta da immeritato oblio, e quindi nome e logo non più disponibili, nell’indifferenza generale, compresa quella di chi oggi mi vuole colpire senza un motivo.
Come ho agito? Costituendo un’Associazione, stabilendo delle regole per blindare la gloriosa storia del Leone che ha lottato in B, per tenere distinto il piano della proprietà da quello dell’uso. Per evitare che un domani un altro fallimento potesse portare via con sé detta storia insieme ai proprietari pro tempore.
In seguito quando chiamato in causa, applicando quanto previsto dallo statuto dell’Associazione e dal provvedimento di assegnazione, ho dialogato con tutti: Sindaco, assessore allo sport e organi di stampa.
Nell’estate del 2013 ho dialogato anche con il presidente Cutrufo. E qui sono nati degli equivoci e dei malintesi chiariti poi con l’interessato, tanto è vero che oggi mi nomina vice presidente. All’epoca chiarii tutto anche con i leaders del Tifo Organizzato, che mi invitarono garbatamente ad un incontro durante il quale altrettanto garbatamente fornii tutte le delucidazioni del caso; semplicemente per rispetto del loro amore per la causa; lo stesso rispetto e considerazione, per non dire difesa a spada tratta, che ho manifestato in ben altre spiacevoli situazioni che oggi ovviamente nessuno ricorda. Li ho pure invitati, anche in altra occasione, a far parte dell’associazione e a fornirmi due nomi da inserire nel direttivo; mi sono poi stati indicati i due nomi, che custodisco gelosamente nella mia memoria, oltreché nei mei appunti, ma nessuno dei due si è mai presentato per formalizzare l’ingresso o alcuno mi ha più contattato in merito
Infine dopo aver consentito l’uso del logo per la stagione 2013-14, nonostante le infondate accuse già subite all’epoca (per cui mi rimprovero l’unico errore di non aver comunicato allora quel che comunico oggi), in seguito, come da prescrizione impostami dal Giudice, ho messo il complesso dei beni acquisiti a disposizione della cittadinanza (che è cosa diversa dai tifosi organizzati, per quanto io rispetti l’una e gli altri) tramite bando per l’uso pubblicato sul sito del Comune (e questa è storia che ha vissuto anche la Sua testata, Caro Direttore, fornendo ampie notizie e ragguagli); bando che, a fronte del grande interesse di oggi, nessuno all’epoca ha mai letto, per cui nessuno ha fatto richiesta. Da quel giorno non ho visto e sentito più nessuno (compreso il Presidente Cutrufo, libero di scegliere di non volerne disporre).
Preciso, perché costretto da idioti da tastiera e invidiosi senza nome, che non ho mai preteso un euro, non ho mai avuto intenzione di vendere, anche quando mi è stato richiesto ed ho risposto che la storia non ha prezzo, mai avuto intenzione di speculare, e che perseguirò in tutte le sedi opportune chi dovesse ancora affermare e divulgare tale clamorosa bugia. Come ieri ancora oggi sono pronto ad associare Tifosi e/o clubs e associazioni interessate, anche con ingresso nel direttivo, sempre nel rispetto del mandato di mettere il complesso dei beni a disposizione della Cittadinanza, come promesso e di fatto mantenuto con il Bando, affinché possano partecipare alle decisioni future perseguendo i fini di cui sopra, mettendomi anche da parte se il problema sono io.
E ciò perché, nonostante abbia sempre dato tanto alla causa su tutti i fronti, qualcuno, come anche Lei adombra Direttore, vuole cancellare dalla memoria quanto fatto di buono e si ostina a ricordare solo il mio sostegno alla gestione Salvoldi, fornito solo per amore della maglia e senza percepire alcun compenso, attribuendomi errori che non mi appartengono e accusandomi ora di aver fatto ciò di cui prima beneficiavano tutti, non solo Salvoldi (qualcuno che non ha letto evidentemente la mia ampia intervista dello scorso luglio). E che proprio i tifosi della Curva Anna, che mi conoscevano e che io conoscevo (parlo al passato perché forse alcuni di loro oggi frequentano altri settori o non frequentano più lo stadio) si siano ricordati di me per colpe che non ho e fatti inventati anziché per le tante cose che sanno che ho fatto con tanto di riscontri, sempre e solo per amore del Siracusa, mi amareggia tantissimo. Così come mi colpisce l’accanimento del Settore Gradinata, i cui componenti non conosco e non ho mai conosciuto, perché all’epoca dei fatti tale sigla non esisteva, ma mi contestano, inventando questioni economiche inesistenti, senza aver mai chiesto spiegazioni o visionato i documenti che ho messo e metto ancor più adesso a disposizione di chiunque voglia contattarmi (dato che io ho nome, cognome e indirizzo e non posso contattare nessuno, anche volendo, causa anonimato).
Caro Direttore, cosa ho sbagliato nella gestione della vicenda logo e cosa mi si contesta, mi creda, faccio fatica a capirlo per cui, se riesce, me lo spieghi Lei o me lo faccia spiegare da un accusatore in carne ossa dotato di prove.
Rimanendo il dubbio che qualcuno stia strumentalizzando la vicenda concludo con la speranza che gli altri tifosi, anche alla luce di quanto sopra spiegato, continuino a rispettarmi come io ho sempre rispettato loro mentre agli invidiosi dedico una frase di Seneca:
“Rallegriamoci delle cose che abbiamo senza fare confronti: mai sarà felice colui che si tormenta perché c’è qualcuno più felice.”




Siracusa. Fontana di Diana, restaurata ma a secco: niente zampilli d'acqua. "Inghippo" di competenze

L’intervento di manutenzione straordinaria sulla fontana di Diana è stato completato ad agosto. Il gruppo monumentale di piazza Archimede è stato oggetto di un importante restauro dopo i distacchi e le crepe più volte segnalati negli ultimi anni.
Ma dalla fine delle operazioni, condotte in simbiosi tra Comune e Soprintendenza con il coinvolgimento del polo museale, l’acqua non è più tornata nella vasca: niente zampilli.
E così, la fontana del Moschetti datata 1907 rimane a suo modo un caso. Secondo quanto ricostruito dalla redazione di SiracusaOggi.it l’inghippo pare essere ancora una volta sulle competenze. Di fatto è accaduto che, in occasione del restauro, si è approfittato della “ferma” tecnica della fontana per un check up generale. Ed è emerso che la tenuta stagna della vasca di compenso è da rifare come gran parte dell’impianto elettrico.
La domanda, però, è: a chi tocca intervenire? Per la verità, il cuore della domanda sarebbe “a chi tocca pagare”? Questo in quanto la proprietà del monumento è del Comune che dovrebbe in questo caso mettere mano al “portafoglio” in maniera straordinaria. E senza bilancio – e comunque senza sapere dove trovare quei fondi su due piedi – appare complicato. A rendere più intricata la vicenda, una posizione diffusa a Palazzo Vermexio secondo cui – a termini di contratto di servizio – l’intervento straordinario competerebbe alla Siam. Il gestore, ovviamente, non la vede così.
Tra i due “litiganti” in mezzo c’è la fontana. O meglio quella vasca senz’acqua in piazza Archimede, sormontata da un gruppo di statue ogni giorno più perplesse.