Siracusa. Ex Provincia, i dipendenti chiedono il default. Dalla Regione ennesimo annuncio: "8 milioni di euro"

A Palermo è stato trovato il nuovo accordo sulla ripartizione di risorse straordinarie per le ex Province Regionali. Per Siracusa confermati circa 8 milioni di euro. Attesa, adesso, per la pubblicazione della ripartizione da parte del direttore generale del Dipartimento Autonomie Locali. Queste somme sono vincolate in via prioritaria al pagamento dei mutui e degli stipendi dei dipendenti. Fermi comunque al palo i servizi che continueranno a non essere erogati in assenza di risorse.
“Ringrazio tutta la Giunta regionale e in particolare il presidente della Regione, Crocetta, e gli assessori Marziano che mi ha aggiornato costantemente sugli sviluppi della situazione, e Lantieri”, dice il commissario straordinario di Siracusa, Giovanni Arnone. Da definire, comunque, i tempi entro cui le somme saranno disponibili e trasformate in liquidità corrente.
L’ennesimo balletto di cifre non basta a placare gli animi dei dipendenti che attendono 5 mensilità arretrare. Con uno striscione appeso ad un balcone al primo piano del palazzo di via Malta chiedono le dimissioni del commissario e l’immediata dichiarazione di default, probabilmente l’unica soluzione per invertire un trend che ha mortificato innanzitutto i lavoratori.




Siracusa. Il debutto degli anti-sporcaccioni, primo giorno per gli Ispettori Ambientali Volontari

Da oggi finalmente in “servizio” i 47 ispettori ambientali comunali volontari. Si tratta di cittadini che hanno deciso di spendersi per la comunità, in maniera volontaria e senza riceve in cambio rimborsi o stipendi. Hanno prestato giuramento lo scorso luglio dopo un apposito corso di formazione.
Questa mattina, prima ronda anti sporcaccioni nella zona di piazza Adda, con replica nel pomeriggio. Hanno compiti di prevenzione, vigilanza e controllo del corretto conferimento, della gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti, nonché del rispetto delle disposizioni in tema di igiene e decoro urbano.
Tra gli altri compiti cui gli Ispettori saranno chiamati c’è la verifica di una serie di violazioni: dall’abbandono e deposito incontrollato, o al di fuori degli orari, dei rifiuti solidi urbani fino al conferimento di rifiuti domestici, ingombranti e non, nel circuito di raccolta dei rifiuti solidi urbani; dal corretto conferimento dei rifiuti domestici per i quali è istituita la raccolta differenziata alla mancata rimozione delle deiezioni animali o alla mancata dotazione dell’attrezzatura idonea alla loro rimozione. Ed ancora il controllo sull’eventuale abbandono e deposito incontrollato sul suolo di rifiuti speciali o pericolosi.
Non possono elevare sanzioni, per questo debbono richiedere l’intervento di agenti della Municipale che – inq uesti primi giorni – affiancheranno comunque gli ispettori ambientali comunali volontari.




Smog, qualità dell'aria: un rapporto inserisce la zona di Priolo tra le aree più inquinate

Ozono, diossido di azoto e Pm 2,5: sono gli invisibili nemici che si nascondono nell’aria italiana. Il Belpaese ha l’aria più inquinata fra i grandi d’Europa: si registra il maggior numero di morti per inquinamento atmosferico. Lo rivela il rapporto “La sfida della qualità dell’aria nelle città italiane”, presentato al Senato a Roma dalla Fondazione sviluppo sostenibile.
Si guadagna attenzioni, poco lusinghiere, l’area di Priolo citata al quarto posto tra quelle dove il particolato fine uccide di più. Prima Milano con il suo hinterland, poi Napoli, Taranto e quindi l’area industriale di Priolo. A seguire, le zone industriali di Mantova, Modena, Ferrara, Venezia, Padova, Treviso, Monfalcone, Trieste e Roma.
L’Italia, si legge nel rapporto, ha circa 91.000 morti premature all’anno per inquinamento atmosferico, contro le 86.000 della Germania, 54.000 della Francia, 50.000 del Regno Unito, 30.000 della Spagna.
Il nostro paese ha una media di 1.500 morti premature all’anno per inquinamento per milione di abitanti, contro una media europea di 1.000.




Portopalo. Lite per l'eredità: padre e figlio se le danno di santa ragione. Il più giovane "non era soddisfatto"

È servito l’intervento dei Carabinieri per calmare gli animi in famiglia: padre e figlio erano giunti addirittura alle mani per la divisione di una eredità che non soddisfaceva le previsioni del figlio. Informate le parti ed informato il padre delle opzioni legali che poteva perseguire, i Carabinieri hanno ammonito il giovane a non perseverare in condotte simili.
Fondamentale, in occasione di tali episodi, la volontà delle vittime di rivolgersi alle forze dell’ordine, per evitare ben più gravi conseguenza.




Anno 2100: Noto rischia di sparire per l'innalzamento dei mari. L'allarme dei geomorfologi

Nel 2100 il gioiello barocco di Noto rischia di sparire, sommerso dalle acque. Nella migliore delle previsioni sotto 231 mm di acqua, nella peggiore 1.452mm. I geomorfologi italiani hanno lanciato l’allarme. Non solo Noto, “rischiano” anche altre 32 cittadine italiane.
“Ondazioni” eccezionali sempre più frequenti, precipitazioni intense sempre più concentrate per amplificare l’effetto delle mareggiate e così sulle coste si scarica l’energia del sistema marino e di quello continentale. “E questo determina alluvioni e inondazioni”, spiegano gli esperti.
Insomma, guardando al mare non devono essere solo gli tsunami – rari – a far paura. Il vero problema è il progressivo innalzamento del livello delle acque. Gli esperti, racconta il Corriere della Sera, hanno messo a punto uno strumento per capire in tempo cosa può accadere. Si chiama «Start» — Sistemi di rapid mapping e controllo del territorio costiero e marino — ed è stato sviluppato dalle università di Bari e del Salento, dal Centro mediterraneo per i cambiamenti climatici, con partner privati e il finanziamento della Regione Puglia.




"Aiuto, le prostitute mi picchiano…", 35enne soccorso dai Carabinieri a Lentini

Ha chiamato i carabinieri perchè picchiato da prostitute. E’ successo nel pomeriggio di ieri ad un 35enne, in via Panorama a Lentini. A farle reagire così violentemente sarebbe stata una lite scaturita per il mancato accordo sul prezzo da pagare per la prestazione sessuale. All’intervento dei Carabinieri, le prostitute si sono date alla fuga per le campagne.
Il fenomeno della prostituzione su strada continua ad essere presente su alcune zone del territorio provinciale. Tra l’altro, proprio recentemente, l’Arma ha svolto l’ennesimo servizio a largo raggio controllando ed identificando complessivamente 32 persone dedite al meretricio, di cui 31 donne ed 1 transessuale (13 rumene, 6 italiane, 6 sudamericane, 2 albanesi, 2 slave, 2 nigeriane ed 1 ungherese), tutte di età compresa tra i 20 ed i 53 anni.
Le zone maggiormente interessate ai controlli sono state, ancora una volta, le vie d’uscita da Siracusa verso il sud della Provincia (viale Ermocrate, via Columba, via Elorina), via Milano, via Isonzo, viale Zecchino, sempre del capoluogo e, nella zona nord, la S.S. 194 (Lentini – Ragusa) e la S.S. 385 (Catania – Gela).
Circa l’episodio segnalato sono in corso indagini per verificare l’accaduto ed identificare le persone coinvolte.




Zona industriale. Lunedì sit-in in portineria sud per i 30 lavoratori della mensa licenziati

Trenta della Pellegrini, l’azienda che gestisce il servizio mensa per Isab, licenziati da domani. E lunedì scattano le proteste, con un sit organizzato dalle sigle di categoria della Cisl e della Uil.
Sin dalle prime ore del giorno saranno davanti alla portineria sud dell’impianto, quella nei pressi di Marina di Melilli. Alla base del malcontento, il mancato accordo sul transito al nuovo player individuato dallo stesso gruppo Lukoil, saltato nonostante il parere favorevole di ben 24 lavoratori su 30 coinvolti e che ha determinato questo drammatico epilogo.
“Dopo il fallimento delle trattative con Pellegrini, avviate al tavolo di Confindustria, si era trovata la disponibilità di una nuova azienda – dicono Teresa Pintacorona e Anna Floridia, segretarie, rispettivamente, di Fisascat Cisl e Uiltcs Uil territoriali, insieme a Vera Carasi che ha seguito la vicenda per conto della Fisascat Sicilia – La subentrante aveva accettato di assumere 18 lavoratori a tempo indeterminato e gli altri 12 avevano accettato volontariamente l’accompagnamento al Naspi (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego ndr) in attesa di essere riassorbiti successivamente con gli stessi benefici economici dei colleghi. Eppure, all’Ufficio del lavoro, nonostante il parere favorevole della stragrande maggioranza dei lavoratori, qualcuno ha preferito non sottoscrivere l’accordo vanificando tutto. Una scelta discutibile che ha lasciato spiazzati tutti i lavoratori”.
Per il sindacato c’è ancora margine per “riconsiderare la soluzione del transito alla nuova azienda”.




Calcio, Serie C. Giuliano vicepresidente del Siracusa, i tifosi insorgono. Cutrufo: "calma"

Nuovo vicepresidente per il Siracusa. Si tratta di Paolo Giuliano, nome noto nel mondo sportivo siracusano, già dirigente dell’era Salvoldi e presidente della squadra di basket femminile di Priolo.
Ma una parte della tifoseria non ha digerito l’annuncio. Ed è subito polemica. Non solo sui social, ma anche con striscioni apparsi in città. Al neo vicepresidente viene rimproverata, dai contestatori, la gestione della vicenda legata al logo e nome storico della società, datato 1924 ma nel tritacarne delle polemiche entra un pò tutto.
“Credo che ognuno debba essere giudicato per il proprio lavoro e non per il sentito dire o i ricordi sbagliati”, si affretta a dire il presidente del sodalizio azzurro, Gaetano Cutrufo. “Non credo che Giuliano abbia avuto un ruolo di primo piano nella gestione del Siracusa del presidente Salvoldi, gestione che, sia chiaro, non mi permetto di giudicare perché all’epoca mi occupavo di altro. Non nascondo la mia amarezza per alcune considerazioni che ho letto e sentito e non posso non sottolineare che alla guida della società c’è e ci sarà la famiglia Cutrufo, con me e mio fratello Giancarlo sempre presenti. Proviamo a crescere inserendo professionalità sempre nuove – aggiunge – ma soprattutto persone che vogliono contribuire alla causa del Siracusa. Tutto il resto sono parole al vento”.




Siracusa. Clochard privo di vita nei pressi del Santuario, "messo a dura prova dal maltempo"

Un uomo è stato trovato privo di vita nei pressi del Santuario della Madonna delle Lacrime. Alcuni religiosi avevano notato la presenza di clochard a terra che non dava segni di vita. Hanno chiamato i carabinieri. Lo sfortunato uomo è stato identificato, un indiano senza fissa dimora di 45 anni. Risultava già affetto da diverse patologie fisiche. Indagini incorso per stabilire le cause del decesso. Si tratterebbe comunque di cause naturali, in una giornata meteorologicamente impietosa che ha messo a dura prova tutta la città.
La procura ha disposto l’autopsia.




Evade dal carcere di Augusta dopo un permesso premio e tenta rapina a Catania

Era evaso dal carcere di Augusta sfruttando un permesso premio. E’ stato arrestato a Catania per rapina. Mario Marino, questo il suo nome, è stato bloccato dalla polizia etnea. Era entrato poco prima all’interno del supermercato “Decò” di via Torino, a Catania. Qui aveva minacciato i dipendenti e sottratto dalle casse la somma di 40 euro dandosi, subito dopo, alla fuga.
E’ stato inseguito e bloccato da un poliziotto libero dal servizio, che si trovava all’interno dell’esercizio commerciale, e dalla squadra mobile che transitava in zona.
Gli agenti hanno subito accertato che l’uomo era evaso dalla casa di reclusione di Augusta dopo un permesso premio di quattro giorni.
Arrestato, Marino è stato condotto, questa volta, in carcere a Catania, in piazza Lanza.