Siracusa. Anche Fabio Granata rilancia l'appello: "liste pulite, non si perda dignità"

Il centrodestra serra le fila attorno all’appello di Nello Musumeci.”Il forte richiamo etico e politico a tutte le liste e a tutti i partiti che sosterranno la sua candidatura alla presidenza della Regione relativo a un rigoroso rispetto del Codice Etico della Commissione Parlamentare Antimafia non può cadere nel vuoto neanche nella provincia di Siracusa”, rilancia Fabio Granata.
“Alcuni aspiranti candidati con procedimenti penali in corso su reati previsti dal codice etico antimafia hanno trovato infatti le porte di Diventerà Bellissima ben chiuse ma non vogliamo ora ritrovarli nelle altre liste dei partiti che hanno deciso di sostenere la candidatura di Nello Musumeci”, dice senza mezzi termini Granata.
“Meglio perdere 10.000 voti che la dignità”, il pensiero di Musumeci.
“Noi la nostra l’abbiamo ben difesa sempre, ora tocca ad altri essere all’altezza della sfida lanciata da Nello Musumeci”, chiosa l’ex parlamentare siracusano.




Siracusa. Biglietti "tarocchi" per la sosta, li vendeva uno dei parcheggiatori abusivi della Neapolis: denunciato

Uno dei parcheggiatori abusivi in “servizio” nei pressi dell’ingresso del parco archeologico della Neapolis è stato denunciato per truffa e falsità in atti dalla Guardia di Finanza di Siracusa. L’uomo, come è noto, indossando una pettorina di colore arancio, vendeva ai turisti ticket per la sosta completamente alterati e dietro un corrispettivo maggiorato che oscillava tra i 3 ed i 5 euro, secondo alcune testimonianze.
Le fiamme gialle lo hanno sorpreso con 120 biglietti contraffatti dentro una borsa: sono risultati completamente difformi rispetto agli originali, rilasciati dal Comune di Siracusa.
La successiva perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire altri 45 ticket.
Evidenti le difformità dagli originali. I tagliandi tarocchi sono, infatti, privi della scritta posta in alto a destra, in cui è indicato il costo di € 0,80 e la validità del biglietto di 60 minuti. Le informazioni inerenti il costo di € 0,80 e la validità di 60 minuti, poste nella parte centrale del biglietto sono state cancellate mediante una striscia di colore rosso. Non riportano le scritte “Park Anticontraffazione”, poste sul biglietto ufficiale del Comune di Siracusa e visibili controluce, inclinando il biglietto. E infine presentano una spunta nella casellina verde, posta nella parte superiore del ticket, mentre i ticket posteggi-auto regolari hanno quella spunta nella prima casellina di colore arancio, posta sempre nella parte superiore del ticket.
L’indagine prende le mosse da una segnalazione della Polizia Municipale che, dopo la denuncia di una turista, aveva scoperto come il biglietto esibito dalla donna fosse palesemente contraffatto.




Lavoro nero, serrato giro di controlli dei Carabinieri del Nil: sei attività sospese, multe per 100.000 euro

Contrasto al lavoro nero in edilizia, nel commercio e nell’artigianato. Tornano i controlli dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Comando Provinciale. Un costante impegno per arginare il lavoro irregolare che penalizza la parte “sana” del mondo dell’imprenditoria.
I controlli degli ultimi quindici giorni si sono svolti su tutto il territorio provinciale. E sono 15 le aziende “visitate”. Sono stati individuati 29 lavoratori in nero su 86 posizioni verificate: un lavoratore su tre è stato scoperto privo di ogni tutela previdenziale ed assicurativa.
“La piaga del lavoro nero sembra difficile da debellare, nonostante siano molto elevate le sanzioni previste per il datore di lavoro (fino a 36.000 euro per ogni lavoratore in nero, ndr)”, sottolineano gli investigatori.
Sono state sospese 6 attività imprenditoriali, proprio per avere impiegato una forza-lavoro in nero oltre il 20 % della forza presente al momento dell’accesso ispettivo.
In un bar di Lentini, sono stati trovati 3 lavoratori in nero su 3 presenti; in un ristorante di Augusta, 4 su 7 presenti; in un ristorante di Siracusa, 2 su 4; in una pizzeria di Sortino 2 su 3.
A Pachino, invece, su di un fondo agricolo sono stati trovati 8 lavoratori in nero su 8 presenti; mentre a Noto erano a lavoro in agricoltura 6 lavoratori in nero su 12 presenti.
Le sanzioni amministrative complessivamente contestate ammontano a quasi € 100.000.
Un datore di lavoro è stato, inoltre, deferito alla Procura per violazioni in materia di videosorveglianza ed un secondo imprenditore è stato denunciato per avere proseguito l’attività nonostante l’attività fosse stata precedentemente sospesa.




Palazzolo. Nessuna traccia di un dromedario: scappato da un circo da ormai 12 giorni. "Lo hanno rapito"

A Palazzolo è caccia al dromedario. Che fine ha fatto l’animale scappato dal circo Wigliams lo scorso 28 agosto? Ancora nessuna traccia e certo un dromedario non passa inosservato. Sul caso è stata presentata una denuncia per smarrimento alla Municipale della cittadina siracusana.
Il circo si trovava nei giorni scorsi in località Pantano, periferia di Palazzolo. Al termine del ciclo di spettacoli programmati, erano cominciate nottetempo le operazioni di trasferimento. Gli animali, con le cautele del caso, venivano scortati all’interno dei mezzi adibiti al trasporto. E durante queste fasi, il dromedario è scappato. Hanno provato ad inseguirlo per le vie della cittadina ma senza fortuna. Del dromedario nessuna traccia. Lo hanno atteso sino al mattino seguente, confidando nello spirito abitudinario dell’animale, addomesticato.
Ancora adesso, attendono notizie che però non arrivano. “Cominciamo a credere che sia stato rapito. Una volta succedeva con i pony. Speriamo provino almeno a contattarci. Siamo preoccupati per le sue sorti”, spiegano dalla direzione del circo Wigliams.
Il dromedario ha dieci mesi, è alto poco meno di un metro e mezzo. Ha esigenze alimentari particolari e non è in grado di sopravvivere a lungo senza supporto dell’uomo.

foto archivio




Siracusa. In via Mazzanti sono sparite le caditoie: furto sistematico, ferro rivenduto sul mercato nero

E’ possibile far sparire da una strada del centro città quasi tutte le pesanti grate in ferro delle caditoie dell’acqua piovana? A Siracusa si. E succede non in qualche landa desolata di periferia ma in via Mazzanti, a pochi passi dal tribunale di viale Santa Panagia e il commerciale viale Tica. Undici grate per l’acqua piovana non ci sono più. Sono state rubate nelle settimane scorse. Senza che nessuno vedesse o sentisse nulla. Un’operazione complicata, che richiede una certa attrezzatura, e sistematica. Ne sono rimaste due. La ghisa ha un suo mercato.
Il Comune è costretto a correre ai ripari. E dopo aver segnalato il pericolo dei tombini mancanti con tondini in ferro e nastro bicolore, ha ordinato una nuova fornitura di caditoie. Saranno riposizione in via Mazzanti nei prossimi giorni. E questa volta saranno saldate. Sperando di evitare altre clamorose “sparizioni” di massa.
Poco distante, al parco Robinson di Bosco Minniti, sono stati recentemente rubati anche pezzi di recinzione esterna in ferro. Un lavoro da “professionisti” con flex portatile e furgone pronto a caricare la refurtiva. Anche in pieno giorno.




Siracusa. Matteo Renzi al Vermexio presenta il suo libro e loda la città. Sparuto gruppo di contestatori

Il segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi, ha concluso la sua lunga giornata siciliana a Siracusa. Poco dopo le 21:00 l’arrivo a Palazzo Vermexio, sede scelta per la presentazione del suo libro “Avanti” a causa delle avverse condizioni meteo. Ad attenderlo c’era il sindaco, Giancarlo Garozzo, con il quale l’ex premier si è intrattenuto diversi minuti nella sala verde prima di raggiungere Salone Borsellino per dare il via all’incontro.
Renzi ha elogiato l’appeal turistico di Siracusa e le sue potenzialità, tali da poterla far competere con altre e ambite mete vacanziere.
Inevitabile anche un passaggio più politico nel suo intervento. Blando endorsment alla campagna elettorale del partito in Sicilia. Più passione su temi a lui più cari, come quegli atti, provvedimenti, progetti e iniziative avviate o lanciate nel corso della sua legislatura.
Ha parlato anche di ripresa, più evidente al Nord dopo una lunga crisi. E del problema della doppia velocità con cui l’Italia continua ancora a muoversi. A seguire con attenzione il suo lungo intervento anche tanti pezzi di Pd, non solo siracusano. C’era, ad esempio, il segretario regionale, Fausto Raciti. Con lui diversi deputati regionali siracusani e prossimi candidati nelle fila del Pd.
All’uscita, uno più nutrito gruppetto di contestatori – rispetto all’arrivo -ha srotolato uno striscione per manifestare contrarietà all’imposizione delle vaccinazioni per i bambini.
Nota a margine dell’incontro, il primo cittadino, Garozzo, ha chiuso la polemica di giornata sull’utilizzo del salone Borsellino. Ha assicurato che per la location è stato regolarmente pagato quanto dovuto per occasioni di questo tipo, nella sede istituzionale.




Siracusa. Cellulare alla guida, la stretta della Municipale: 49 multe in 25 giorni e i controlli proseguono

La cattiva abitudine di usare il cellulare anche mentre si guida rimane piuttosto diffusa. Per contrastarla, considerata anche la sua pericolosità nel creare incidenti, la Municipale di Siracusa si è spesa per tutto il mese di agosto in una particolare attività di controllo e sanzione con pattuglie di motociclisti in borghese. Sono state in totale 49 le multe elevate in poco più di 20 giorni di questa attività. La sanzione varia da 161 a 647 euro ma “costa” anche la decurtazione di 5 punti dalla patente. Anche nei casi in cui il guidatore sia fermo allo stop o al semaforo, considerando che in queste situazioni l’auto non si trova in sosta ma è in marcia.
I controlli in borghese proseguono anche a settembre, lungo tutto il territorio comunale. Ricordiamo che è prevista la sospensione della patente di guida nei casi in cui lo stesso automobilista venga sorpreso nuovamente al volante con il cellulare nei successivi due anni dalla prima infrazione.
Il commento dell’assessore alla Municipale, Salvo Piccione, al telefono su FM ITALIA ed FM ITALIA TV (872 dgt).




Siracusa. Pipì in strada e bivacchi, clochard nel centro storico: si alzano le proteste

Li chiamano invisibili. Vivono al margine della società. La strada è la loro casa. Anche a Siracusa. Li vedi in corso Matteotti, lungo via Savoia oppure agli angoli di via Cavour. Negli anni le forze dell’ordine hanno cercato di affrontare il caso, con grande umanità. Sgomberi soft, rispettandone sempre la volontà. La ricerca e l’offerta di strutture disponibili ad ospitarli o dove almeno fare una doccia. Alle volte carabinieri o vigili urbani hanno anche offerto il biglietto dell’autobus per raggiungere le località che questi uomini hanno indicato come mete preferite o dove avrebbero trovato amici o conoscenti a sostenerli.
In coda a questa estate, la loro presenza riaccende il dibattito sul cosiddetto decoro urbano. Dal consiglio di circoscrizione Ortigia si sono levate le prime voci critiche. “Abbiamo raccolto le lamentele di residenti e turisti. Perchè alcuni di questi soggetti fanno la pipì e i bisogni in strada, senza curarsi di niente e nessuno. Lasciano bottiglie di vetro e cartoni, bivaccano. Alcuni avrebbero anche necessità di assistenza sanitaria. Serve un intervento, anche umano”, dice il consigliere Raffaele Grienti.
Secondo quanto prevede il nuovo regolamento di Polizia Urbana, devono intervenire i vigili urbani. Dietro segnalazione di cittadini o durante il loro servizio, devono allontanare quanti si producono in comportamenti degradanti, per sè e per gli altri. Un richiamo a comportamenti civili, senza pattuglie o ronde anti punkabbestia. Che qualcuno vorrebbe allontanare dal centro storico.
Quanto alla necessità di prestare cure sanitarie, che in alcuni casi (vedi soggetto in foto) appaiono come urgenti, il sistema appare complesso. Occorre la volontà del soggetto e il ricorso a trattamenti sanitari obbligatori non è così automatico senza comprovata ed eventuale pericolosità sociale del soggetto. Ma girarsi dall’altra parte e chiederne il solo allontamento stride con il comprovato spirito solidale di Siracusa.




Siracusa. Caso clochard in Ortigia, l'assessore Moscuzza: "il Tso non è la soluzione, più accoglienza"

“Siracusa deve trovare risposte riabilitative e di supporto psico-sociale per le persone disagiate”. E’ la pronta risposta dell’assessore alle politiche sanitarie, Antonio Moscuzza, sul caso sollevato proprio da SiracusaOggi.it.
“Da qualche tempo in città vengono intercettati barboni che vivono in strada e, per il pubblico decoro, i vigili urbani o altra forza di polizia provvedono ad accompagnare in ospedale tramite 118 con richiesta, vista la riluttanza del soggetto a spostarsi e a volte il suo rifiuto deciso, di Accertamento Sanitario Obbligatorio”, spiega Moscuzza. “Frequentemente, così come accaduto nelle ultime settimane, viene predisposto il Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO), procedura che culmina, quest’ultima, con la firma del sindaco e che prevede il ricovero obbligatorio per un periodo di tempo difficilmente quantizzabile.
Da un punto di vista sanitario il TSO è una modalità riservata a soggetti in gravi difficoltà, incapaci di intendere e volere e dunque riottosi alle cure. Ogni altra fattispecie implica la privazione della libertà personale, sancita dalla Costituzione, e l’adozione di una misura spropositata rispetto alla condizione di marginalità nella quale i clochard vivono con grande spirito di adattamento, non volendosi conformare per mentalità nomade agli usi e costumi abituali”, argomenta il responsabile delle politiche sanitarie. Lasciando intendere come un prolungato e forzoso ricorso al Tso possa alla fine tradursi in “un atto di violenza in una società che si proclama democratica e può ridurre la già limitata capienza dei servizi ospedalieri psichiatrici, dove vengono ricoverati i pazienti psichiatrici in fase di acuzie: cittadini siracusani che a quel punto, in assenza di posti, inappropriatamente occupati da non aventi la necessità, possono essere dirottati ovunque in Sicilia o persino oltre lo stretto. Appare inutile – dice poi Moscuzza – evidenziare il notevole spreco economico che si realizza in queste condizioni, sia nella prima che nella seconda fase della procedura appena riportata”.
Un processo comunque inefficace per l’assessore. “Perché il ricovero forzato per ordine pubblico che si tramuta in Tso spesso inappropriato, culmina con la dimissione del paziente dopo un certo periodo di tempo. E il soggetto si riappropria del suo territorio e ricomincia l’iter come un disco rotto. Nulla cambia, in altre parole, a parte la congestione dei servizi ospedalieri psichiatrici”.
Cosa fare, allora? Antonio Moscuzza pensa a ricoveri presso centri di accoglienza, “offrendo un tetto e un pasto stabile e persino delle cure internistiche o psichiatriche oltre ad un’assistenza sociale”. L’assessore non nasconde le difficoltà nella realizzazione di un simile progetto. “Ci si dovrà attrezzare con una task force coordinata, ma principalmente sarà utile attivare una procedura da stabilire con la Prefettura con la quale un individuo, ancorché barbone, possa fruire di un luogo di ristoro diverso dalla strada e, ammesso che voglia permanerci, di più opportunità prima di prendere decisioni inerenti eventuali misure di polizia, pur considerando che la figura del vagabondo nel nostro codice penale è scomparsa, così come quella dell’ozioso, e che le misure di prevenzione ante delictum possono essere applicate a quei soggetti che è dimostrato essere dediti a commettere reati”. Bivaccare, in fondo, non è reato per la Cassazione, anche se il sindaco dovesse emettere un’ordinanza anti-bivacco.




Siracusa. Riemerge la storia: nel golfo di Noto individuati i resti di un bombardiere. E' un Halifax britannico?

Potrebbe appartenere ad un Handley Page Halifax britannico l’ala individuata sul fondale del golfo di Noto. Nella vasta area teatro delle operazioni dello sbarco alleato durante il secondo conflitto mondiale non sono pochi i relitti. Lo scorso anno è stato ritrovato uno Junker in via di identificazione adesso questo nuovo “reperto” che in qualche misura aiuta a comprendere meglio quanto accaduto in quelle convulse fasi di guerra.
Ad effettuare il ritrovamento, a circa 50 metri di profondità, sono stati i diver Ninny Di Grazia (Freelander) e Fabio Portella (Diving Capo Murro di Porco). Si tratta, per la precisione, di un pezzo di ala. Continuano adesso le immersioni e le ricerche storiche per identificare con certezza il velivolo e comprenderne il ruolo in quella zona.
Secondo alcune testimonianza, un Halifax avrebbe ammarato perchè colpito dalla contraerea italiana. La presenza di più relitti confermerebbe che – a dispetto di alcune cronache – la battaglia sarebbe stata vera e combattuta dagli italiani non con remissività.
L’Handley Page Halifax fu uno dei principali bombardieri pesanti quadrimotori britannici durante la seconda guerra mondiale. Un intenso bombardamento avrebbe preceduto lo sbarco nel siracusano e quell’Halifax – se confermato il riconoscimento – ne sarebbe ulteriore prova.