Zona industriale. Il procuratore capo, Giordano: "risposto alla domanda di legalità". Otto persone indagate

“L’inchiesta nasce dopo le denunce dei cittadini dei Comuni dell’area industriale di Siracusa. Ma sono arrivate ai nostri tavoli anche le segnalazioni delle associazioni ambientaliste. E qualche input è arrivato anche dalle amministrazioni comunali”. Il procuratore capo di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, racconta così la genesi dell’inchiesta che sta facendo parlare tutta Italia.
Al Giornale di Sicilia, che pubblica oggi una lunga intervista, Giordano spiega anche che questo sequestro preventivo rappresenta “un contributo in risposta alla domanda di legalità che proveniva da più parti. Nel corso di questi anni – dice il procuratore capo – la popolazione si è allarmata sulla qualità dell’aria ed alla luce di queste preoccupazioni il nostro ufficio ha predisposto un lavoro per accertare se esistevano delle violazioni di carattere ambientale”. Quanto ad ogni possibile mossa futura, Giordano non va oltre un ermetico “valuteremo”, in attesa delle mosse dei due colossi petroliferi. Intanto, nella stessa vicenda, otto persone sono state iscritte nel registro degli indagati. L’accusa contesta, a vario titolo, il nuovo reato ambientale.




Siracusa. Vigili Urbani contro parcheggiatori abusivi: presidio alla Neapolis fino a settembre

Dopo decine di segnalazioni da parte dei cittadini, le lamentele dei turisti e l’attenzione della stampa nazionale, è arrivata la reazione. Per tenere i parcheggiatori abusivi lontani dall’area del parco archeologico della Neapolis è stato istituito un presidio di vigili urbani.
Gli uomini del comandante Miccoli sono in servizio prolungato, ma non permanente, con la funzione principale di allontanare gli abusivi che “curavano” il servizio di sosta e parcheggio nelle aree limitrofe alla principale attrazione archeologica della città.
Il servizio anti-abusivi andrà avanti tutti i giorni probabilmente fino a settembre quando dovrebbe essere applicato anche a Siracusa il daspo urbano, dopo le necessarie modifiche al regolamento di Polizia Urbana.
Una presenza che, sin qui, ha prodotto buoni risultati e che non è comunque limitata solo alla Neapolis ma anche ad altre zone dove sono presenti abusivi. Qualche turista ha lamentato, però, la difficoltà di reperire in zona i grattini per pagare la sosta sulle strisce blu.




Siracusa in tv: lunedì su Voyager per il mistero di un campo magnetico che avvolge il Castello Maniace

Un tuffo tra storia e leggenda. Così il trailer in onda su Rai Due presenta la puntata di Voyager dedicata a Siracusa. Lunedì alle 21.15 l’appuntamento televisivo tra le bellezze ed i misteri della città. Roberto Giacobbo è stato in città lo scorso mese di giugno, completando con la sua troupe una serie di servizi e riprese tra castello Eurialo, Maniace, Tempio di Apollo, Ipogeo di piazza Duomo, catacombe e la cosiddetta stanza di Santa Lucia.
Storia, scienza e mistero come nello stile di Voyager, anche a Siracusa. Giacobbo va in cerca di risposte che finora non sono state date, per scoprire insieme ai telespettatori quanto di nascosto ci sia dietro ciò che già è stato raccontato.
In particolare, ad incuriosire Voyager è uno strano campo magnetico che avvolgerebbe il castello Maniace. Per saperne di più, non resta che seguire la trasmissione.




Noto. Ruba il bancomat di due anziani e preleva 1.200 euro: denunciato un 20enne

Un 20enne di Noto è stato denunciato per ricettazione ed utilizzo indebito di carta di credito. Alla sua identità i poliziotti sono risaliti dopo una veloce indagine.
I fatti. Il 30 giugno scorsi, ignoti si erano introdotti nell’appartamento di due anziani coniugi e, approfittando dell’assenza degli stessi, si erano impossessati di due carte bancomat rilasciate dall’ufficio postale di Noto con i relativi codici di sicurezza annotati su un foglio.
L’indomani, ignoti avevano effettuato prelievi per complessivi 1.200 euro. Dopo una serie di approfondimenti tecnici sono riusciti a indetificare il giovane denunciato. Nella sua abitazione sono state rinvenute e sequestrate le due carte bancomat sottratte alle vittime.
La Questura di Siracusa raccomanda agli utenti, e soprattutto agli anziani, di non conservare i codici pin assieme alle carte bancomat perchè questo agevola l’immediato ed illecito prelievo da parte di ipotetici ladri e di procedere con urgenza al blocco della carta, qualora si riscontrasse la sottrazione della stessa.




Avola. In zona di campagna con 985 grammi di marjuana, arrestato 23enne

Arrestato ad Avola per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti il 23enne Damiano Battaglia.
Il giovane era stato notato dagli uomini del Commissariato in una zona di campagna e, alla vista della Polizia, avrebbe tentato di disfarsi di una busta contenente 985 grammi di marijuana, con alcune dosi già confezionate per la vendita al minuto ed un bilancino di precisione.
L’arrestato, dopo le incombenze di rito, è stato condotto in carcere.




Siracusa. Sterpaglie in fiamme in via Damone, rischio per le auto: i poliziotti domano l'incendio

Incendio nel ronco I a via Damone. Sterpaglie in fiamme avevano iniziato a minacciare da vicino le auto parcheggiate in sosta. Per spegnerlo sono intervenuti non i vigili del fuoco – impegnati – ma agenti delle Volanti. Con mezzi di fortuna sono riusciti a domare le fiamme. Poco dopo sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno provveduto a bagnare l’ area per evitare che le fiamme si propagassero nuovamente.




Siracusa. Maltrattamenti nei confronti della ex compagna: arrestato dai carabinieri di Cassibile

Arrestato in flagranza del reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi il siracusano Fabio Oliveri. L’uomo, 52 anni, si sarebbe reso responsabile di continui comportamenti persecutori (messaggi e chiamate telefoniche diffamatorie) nei confronti della ex compagna.
La donna ha contattato i carabinieri di Cassibile che, raccolta la denuncia, sono intervenuti riuscendo anche ad evitare che l’uomo – pare intento a pedinare l’ormai ex compagna – potesse commettere ulteriori maltrattamenti.
Lo hanno identificato e bloccato. E’ stato posto ai domiciliari in attesa dei provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.




Zona industriale, la Procura ottiene il sequestro degli impianti Esso ed Isab: prescrizioni per ridurre le emissioni

Il gip del Tribunale di Siracusa ha disposto il sequestro preventivo degli impianti Esso ed Isab Nord e Sud del polo petrolchimico. Accolta la richiesta della Procura, un pool di tre magistrati coordinati dal procuratore capo, Francesco Paolo Giordano. Riconosciuto “un significativo contributo al peggioramento della qualità dell’aria dovuto alle emissioni degli impianti”.
Per procedere al dissequestro, previste precise prescrizioni volte a consentire l’adeguamento degli impianti alle norme tecniche vigenti.
Nel dettaglio, alla Esso viene chiesto di provvedere alla riduzione delle emissioni provenienti dall’impianto mediante copertura delle vasche costituenti il trattamento acque. Cronoprogramma – non oltre i 12 mesi – e costi a carico del gestore. Imposto, inoltre, il monitoraggio del tetto di tutti i serbatoi contenenti prodotti volatili e/o mantenuti in condizioni di temperatura tali da generare emissioni diffuse. Esso dovrà anche realizzare e mettere in esercizio impianti di recupero vapori ai pontili di carico e scarico oltre a ridurre del livello delle emissioni in atmosfera sino al rispetto dei livelli previsti delle MTD (Migliore Tecnologia Disponibile). In particolare, riduzione degli ossidi di zolfo ai camini 26 e 29 e degli ossidi di azoto ai camini 1, 9, 10, 11, 13, 17, 18, 22, 23, 24, 25, 26, 29, 35, 39, 41, 42, 43, 44, 45 e 46. Dovranno poi essere adeguati i sistemi di monitoraggio delle emissioni comprese nel valore di bolla, attraverso l’adozione di sistemi di monitoraggio in continuo; messi a disposizione i dati registrati dei sistemi di monitoraggio in continuo per via telematica all’Arpa di Siracusa e l’adozione di modalità di autocontrollo per rendere gli stessi idonei per la verifica di conformità ai valori limite di emissione.
Prescrizioni anche per gli impianti Isab Nord e Sud: riduzione delle emissioni provenienti dall’impianto, mediante copertura delle vasche costituenti l’impianto di trattamento acque per la Raffineria Sud, Anche in questo caso, lavori da realizzare entro 12 mesi; monitoraggio del tetto di tutti i serbatoi contenenti prodotti volatili e/o mantenuti in condizioni di temperatura tali da generare emissioni diffuse; realizzazione e messa in esercizio di impianti di recupero vapori ai pontili di carico e scarico; adeguamento dei sistemi di monitoraggio delle emissioni comprese nel valore di bolla, attraverso l’adozione di procedura periodiche di verifica dei sistemi di monitoraggio in continuo, della messa a disposizione dei dati registrati dei sistemi di monitoraggio in continuo per via telematica all’Arpa di Siracusa, adozione di modalità di autocontrollo per rendere gli stessi idonei per la verifica di conformità ai valori limite di emissione.
L’indagine, iniziata due anni fa circa, si è avvalsa di una consulenza tecnica collegiale redatta da esperti di livello nazionale ed è consistita in molteplici audizioni e acquisizioni di dati e documenti.
Il sequestro è stato eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria del Nictas e dell’Aliquota della Polizia di stato della sezione della Procura della Repubblica.
I provvedimenti seguono i molteplici esposti e le denunce di cittadini, movimenti ambientalisti e di enti territoriali (tra cui anche il Comune di Siracusa, ndr) che si lamentavano della cattiva qualità dell’aria. Lamentele e segnalazioni che – secondo la Procura- avrebbero “trovato riscontro in particolare con riguardo alle sostanze non normate odorigene”.
Alle due società è stato dato il termine di quindici giorni per decidere se aderire alle prescrizioni.




Impianti industriali sequestrati, la replica di Isab: "sempre rispettate norme e prescrizioni"

Poche righe ma ferme. Per ribadire di avere sempre operato rispettando i dettami della normativa vigente. È la replica di Isab/Lukoil poche ore dopo la notizia del sequestro degli impianti disposto dal gip del Tribunale di Siracusa su richiesta della Procura.
“La società ISAB S.r.l. precisa che i propri impianti sono e sono sempre stati eserciti nel pieno rispetto della normativa ambientale e delle relative autorizzazioni e prescrizioni alla medesima impartite dalle competenti autorità in materia”, il contenuto della nota diffusa alla stampa.




Impianti industriali sequestrati, Esso: "pronti a collaborare per chiarire la posizione"

Dopo il sequestro preventivo, anche Esso affida la sua posizione ad una nota. “Il provvedimento, subordinato a misure che sono allo studio dei nostri tecnici, lascia attualmente la raffineria nel suo normale assetto operativo”, la precisazione.
“La Esso Italiana, convinta di avere operato nel rispetto della normativa vigente e delle autorizzazioni rilasciatele, è pronta a collaborare con le Autorità competenti per chiarire la propria posizione. È in corso un’attenta valutazione del testo integrale del documento e al momento la Società non ritiene pertanto opportuno rilasciare ulteriori commenti”.