Siracusa. L'idea: salvare la ex Provincia con un realizzo immediato del patrimonio immobiliare

L’ultima, disperata mossa prima di getta la spugna e dichiarare il default della ex Provincia Regionale di Siracusa potrebbe essere la vendita del patrimonio immobiliare. Un immediato realizzo che porterebbe milioni di euro nelle casse drammaticamente vuote dell’ente siracusano, schiacciato da un monte debiti vicino ai 70 milioni di euro, con
quasi 7 milioni di mutuo fino al 2044 e poche prospettive di ripresa.
Autodromo, ex cinema Verga, ex Carcere Borbonico, ostello della gioventù: sono solo alcuni dei pezzi pregiati di proprietà della ex Provincia. Che potrebbe incassare subito liquidità immediata attraverso la nuova agenzia costituita dal Ministero dell’Economia. Emissari dell’agenzia domani a Siracusa per incontrare i dirigenti del settore patrimonio dell’ente di via Roma.
Il rischio svendita è dietro l’angolo. Ma non paiono esserci grosse alternative. L’incontro di questa mattina a Palermo tra l’assessore Baccei e il commissario straordinario dell’ex Provincia, Arnone, non ha prodotto grosse novità.
Sul tavolo la difficilissima situazione dell’ente siracusano, in particolare la vicenda stipendi. I dipendenti attendono 5 mensilità. Da Palermo annunciato lo sblocco di risorse già date come disponibili nei mesi scorsi, ma buone per arrivare a pagare gli emolumenti sino a luglio. Dopo si ripresenterà identico il problema.
Difficile pensare ad un emendamento disperato – per altri 10 milioni di euro – da destinare a Siracusa. Improbabile a fine legislatura e, soprattutto, con il prevedibile ostruzionismo dei rappresentanti politici delle altre province.
Dipendenti, intanto, oggi nuovamente in assemblea. Chiesto un incontro con il commissario Arnone prima di decidere ulteriori azioni di lotta.




Siracusa. Via Augusta, due mesi per la nuova pavimentazione: lavori dal 13 luglio

Sono stati aggiudicati all’impresa Impredil di Priolo, che ha praticato un ribasso d’asta del 28,22%, i lavori di pavimentazione di via Augusta, la strada che collega il viale Santa Panagia con il viale Scala Greca.
I lavori prevedono il rifacimento del tappetino della sede stradale, e nei punti maggiormente deteriorati, anche del rifacimento dello strato sottostante di conglomerato bituminoso; e poi la rimessa in quota dei chiusini e delle griglie di raccolta delle acque piovane, l’esecuzione di scavi e la posa di caditoie stradali. L’importo complessivo ammonta a 270mila euro.
Cambia anche la viabilità attorno all’area interessata ai lavori. Dalle 7 del 13 luglio alle 7 del 28 luglio, nel tratto interposto tra viale Santa Panagia e viale dei Comuni, è stato istituito il divieto di transito; nel tratto interposto tra viale Scala Greca e viale dei Comuni, disposto il divieto di sosta con rimozione coatta su ambo i lati. I veicoli provenienti da via Augusta con direzione viale Santa Panagia, giunti in corrispondenza dell’intersezione con viale dei Comuni, avranno l’obbligo di svoltare a sinistra per quest’ultima. I veicoli provenienti da viale dei Comuni, giunti in corrispondenza dell’intersezione con via Augusta, avranno l’obbligo di svoltare a destra per quest’ultima. I veicoli provenienti da viale Santa Panagia, giunti in corrispondenza dell’intersezione con via Augusta, avranno l’obbligo di proseguire dritto. Inoltre, in viale dei Comuni nel tratto interposto tra le vie Augusta e Bronte, sarà vigente il divieto di sosta con rimozione coatta su ambo i lati; istituito infine il doppio senso di circolazione, in via Acireale, nel tratto interposto tra le vie Augusta e Bronte.
Dalle 7 del 28 luglio alle ore 17 del 12 settembre 2017, nel tratto interposto tra viale dei Comuni e viale Scala Greca, sarà istituito il divieto di transito veicolare; nel tratto interposto tra viale Santa Panagia e viale dei Comuni, sarà istituito il divieto di sosta con rimozione coatta su ambo i lati.
I veicoli provenienti da via Augusta, con direzione viale Scala Greca, giunti in corrispondenza dell’intersezione con via Acireale, potranno svoltare a destra per quest’ultima o proseguire dritto e svoltare obbligatoriamente a destra, in corrispondenza dell’intersezione con viale dei Comuni, per quest’ultima.
Inoltre, in viale dei Comuni, nel tratto interposto tra le vie Augusta e Bronte, sarà istituito il divieto di sosta con rimozione coatta ambo i lati.




Siracusa. La baracca con amianto deteriorato in viale Santa Panagia: ordinata finalmente la bonifica

Quindici giorni di tempo per avviare le operazioni di bonifica della copertura in amianto del capanno all’incrocio tra viale Santa Panagia e via Impellizzeri. Il termine, perentorio, è contenuto nell’ordinanza emessa dal settore tutela ambientale.
La bonifica e lo smaltimento della tettoia in eternit dovrà avvenire tramite ditta autorizzata con certificazione dell’avvenuto smaltimento secondo le normative vigenti. Tutto a carico degli attuali proprietari, rintracciati attraverso visure catastali.
Si conclude così una lunga vicenda cominciata nel 2014 con un primo sopralluogo che certificava il pessimo stato di conservazione del manufatto. Nel 2017, nonostante già tre anni prima si segnalava il pericolo per la pubblica e privata incolumità, il casotto veniva bonificato nel corso di una operazione congiunta Ambientale-Carabinieri-Asp-Igm. In quella occasione veniva certificata anche la presenza di onduline d’amianto deteriorato e pericoloso per la salute umana.
Se non verrà rispettata l’ordinanza, scatterà la denuncia penale e si provvederà in danno terzi. I vigili urbani sono incaricati di vigilare sulle operazioni.




Siracusa. Rimangono un mistero i roghi "invisibili" e gli odori notturni molesti: nella notte "colpita" Tivoli

E’ caccia ai responsabili degli “invisibili” roghi notturni che stanno producendo odori acri in una ampia area della zona sud di Siracusa, in particolare nelle contrade balneari. I “sospetti” non mancano, si vocifera di polistirolo e copertura in plastica di serre smaltiti in mezzo alle sterpaglie ed in modo irregolare, qualora fosse vero. Ma ancora nessun riscontro.
A fronte delle centinaia di segnalazioni, è scesa in campo la polizia Ambientale di Siracusa. Durante la notte effettuano perlustrazioni e controlli. In quella scorsa, la zona più colpita dal fenomeno sarebbe stata Tivoli anche se l’intensità sarebbe stata minore rispetto alle precedenti. Oggi verranno intensificate oggi le perlustrazioni, anche attraverso droni.
Per segnalare gli odori molesti o fornire elementi utili alla localizzazione dei roghi “invisibili” è stata attivata una linea ad hoc con numero di cellulare 3484981781.




Siracusa. Il piano "salva-spiagge" risolve problemi atavici di Fontane Bianche: accessi, sicurezza ed igiene

Il piano “salva-spiagge” fa miracoli a Fontane Bianche. Sbloccate situazioni da diverso tempo al centro di segnalazioni. Dopo la pulizia dell’arenile, è stata adesso costruita una scaletta in muratura per l’accesso alla spiaggia libera nota come “spiaggetta”. Sostituiti i tubi innocenti a protezione della falesia a rischio crollo poco distante mentre viene finalmente coperto il tombino all’ingresso del camomilla da tempo pericolosamente privo di ogni protezione.
Ma non finisce qui. Novità anche per il parcheggio del 118, dove sono in corso i lavori per riattivare le fontane e presto potrebbero essere riaperti e tornare in servizio i bagni, le 8 docce e gli 8 spogliatoi. Si tratta di lavori comunali, tutti inseriti nel piano “salva-spiagge” che prevede interventi in quasi tutte le contrade balneari. “Sogni che si realizzano”, dice la presidente di Io Amo Fontane Bianche, Silvia D’Arrigo. L’associazione da tempo si batte per le soluzioni finalmente arrivati. “Grazie a quanti ci hanno sostenuto, agli assessori Scrofani e Spadaro e grazie a SiracusaOggi.it ed Fm Italia per il supporto mediatico che hanno sempre offerto alle nostre battaglie”.




Compravano gasolio agricolo ad Augusta e lo rivendevano in nero a Cesarò: nove denunciati, 20 mila litri sequestrati

I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Messina hanno scoperto, nell’ambito di una
complessa attività investigativa avviata nei mesi scorsi, un vorticoso traffico di prodotti
petroliferi ceduti illegalmente. Individuato un vero e proprio distributore clandestino di
carburante a Cesarò (Me) e denunciate nove persone.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Catania, hanno consentito di
accertare che il titolare di una ditta di commercio carburante per uso agricolo, dopo aver acquistato regolarmente il gasolio – sottoposto a tassazione agevolata – presso un deposito di Augusta (Sr), durante il percorso di rientro lo scaricava in luoghi non autorizzati.
Gli acquirenti, principalmente ditte di autotrasporto, approfittando del prezzo vantaggioso, si proponevano a loro volta sul mercato “nero” a tariffe concorrenziali. Realizzata così una illecita concorrenza sleale nei confronti degli operatori regolari. Con la “scusa” dell’uso agricolo, infatti, il carburante costava circa cinquanta centesimi di euro al litro in meno.
Naturalmente il tornaconto non era solo per i clienti: anche il titolare della ditta, a fronte di un prezzo di vendita dichiarato di € 0,65, otteneva una guadagno netto totalmente “in nero”, pari a circa venti centesimi a litro. Lo stesso, inoltre, al fine di giustificare le illecite compravendite di prodotto, emetteva falsa documentazione contabile, come fatture di vendita e documenti di accompagnamento del prodotto, intestandoli ad ignari soggetti.
Le Fiamme Gialle, grazie all’ausilio di alcune telecamere installate nelle immediate
adiacenze dell’azienda, hanno appurato che una parte di prodotto veniva stoccata
direttamente presso il deposito della ditta di Cesarò, il quale, in alcune giornate, si
trasformava in un vero e proprio distributore stradale abusivo.
Sequestrati ventimila litri di gasolio agricolo, cinque serbatoi da novemila litri
ciascuno e un’autocisterna.
Sono stati denunciati, come dicevamo, nove responsabili, in concorso tra loro: il titolare del deposito commerciale oggetto d’indagine e altre otto persone, tutti per il reato di sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici, che prevede la reclusione fino a cinque anni.




Calcio, Lega Pro. Il Siracusa: "non inseriteci nel girone meridionale"

Il Siracusa chiederà di non essere inserito nel girone C di Lega Pro, quello meridionale. Ad anticipare la volontà del club azzurro è il direttore generale, Pino Iodice, che a TuttoMatera conferma la possibilità che gli aretusei giochino in un girone diverso da quello sud. Nessuna polemica solo ragioni logistiche. “Siamo vicini all’aeroporto, spostarsi al nord per noi come altre formazioni siciliane, è più semplice. Ho già avuto un contatto col presidente Gravina e il direttore Ghirelli, nelle prossime ore sapremo cosa potrà succedere”.




Siracusa. E' tornata a casa la piccola che ha rischiato di annegare. Una soccorritrice: "vorrei riabbracciarla"

E’ tornata a casa la piccola di 16 mesi che lo scorso 29 giugno ha rischiato di annegare nella spiaggia di Marina di Priolo. Ha lasciato il policlinico di Messina, dove era stata trasferita in elisoccorso, dopo giorni di terapia intensiva e coma farmacologico. Seguita dall’affetto di mamma e papà ha vinto la battaglia più importante. Un grande sospiro di sollievo dopo la grande paura.
Ma se oggi si può scrivere il lieto fine che tutti attendevano, il merito è di quattro persone normali che hanno saputo, in una indovinata successione di interventi, rianimare subito in spiaggia la piccina. Prima ancora che arrivassero i soccorsi. Bagnanti divenuti eroi “normali”. Nicoletta, Alessandro, Stella e Leandro: questi sono i loro nomi. Nella confusione generale di quel pomeriggio, era il 29 giugno, hanno agito. D’istinto forse, ma facendo la cosa giusta quando tempo per pensare non ce ne era più.
Abbiamo raggiunto al telefono Nicoletta. E’ stata la prima ad intervenire. Lei ha trovato la piccola, mentre la madre urlava disperata e gesticolava invocando aiuto. Nicoletta era a Marina di Priolo insieme a suo marito Alessandro. “Ero lì per caso, dopo una giornata a Palazzolo per partecipare ai festeggiamenti di San Paolo”, racconta. A diversi metri di distanza dal clamore, ha visto il corpicino della piccina. Riverso, coperto di sabbia. Trascinato sul bagnasciuga probabilmente dalle onde. Nicoletta corre. Prende in braccio la bambina. “Non dava segni di vita. Non respirava. Uno choc”, ricorda oggi. Inizia a liberarle le vie respiratorie e gli occhi, coperti di sabbia, insieme a suo marito Alessandro. Intanto li raggiunge anche Stella. Insieme improvvisano una riuscita respirazione artificiale. Stella pompa l’aria e Nicoletta massaggia il pancino della piccola. Intorno è il caos. I genitori disperati, una folla di curiosi. Il 118 non è ancora arrivato. Ci vorranno circa 12 minuti dalla chiamata.
A quel gruppo di salvataggio si aggiunge Leandro. “Ho fatto il corso salvavita”, spiega subito. Nicoletta, Stella e Alessandro gli fanno spazio. Parte una manovra alle spalle, per aiutare la bimba – che nel frattempo aveva ripreso a respirare – ad espellere l’acqua. Decidono di adagiarla di fianco sull’asciugamano di Nicoletta. “Non l’ho ancora neanche lavata”, ci confida.
Arriva finalmente l’ambulanza. Inizia la corsa per la vita. Il trasferimento in elicottero, il ricovero e il lieto fine. La bimba deve con ogni probabilità la vita a quelle quattro persone in spiaggia. “Se perdevamo altro tempo, non ci sarebbe stato nulla da fare”, ripete con un filo di voce Nicoletta, quasi spaventata dallo stesso pensiero.
“Ho saputo che sta bene e che ha lasciato l’ospedale. Sono contenta. Credo che la madre dovrebbe accendere un cero a San Paolo. Quando io ho preso in braccio la bambina e mi sono accorta che non respirava, ho invocato l’aiuto del Santo”, ci svela Nicoletta. “Mi piacerebbe poterla riabbracciare. Non perchè qualcuno ci deve un grazie o qualcosa. L’ho avuta in braccio quando sembrava non vi fosse più nulla da fare. Mi piacerebbe abbracciarla adesso e vederla piena di vita”.

foto dal web




Siracusa. Colpi di pistola all'indirizzo del solarium dei fratelli Cutrufo, ad Ognina: "episodio di difficile lettura"

Non c’è ancora una “lettura” precisa per quanto accaduto alcune notti fa, fra il 6 e il 7 luglio ad Ognina. Ignoti hanno preso di mira il solarium di proprietà della famiglia Cutrufo. Alcuni colpi sono stati esplosi all’indirizzo dell’insegna e della parte esterna della struttura.
Nessun elemento utile alle indagini dalle (poche) telecamere di sicurezza presenti nella zona. I carabinieri non escludono alcuna pista. La famiglia Cutrufo è nota ed apprezzata in città. E’ attiva nel mondo imprenditoriale ed industriale oltre che in quello sportivo: Siracusa e Palazzolo sono, infatti, società i cui proprietari sono i Cutrufo. C’è poi anche da ricordare che il più grande dei fratelli, Gaetano, potrebbe essere uno dei nomi forti del Pd per le prossime elezioni regionali.




Siracusa. Fontana di Diana, il restauro svela: c'era un rischio crollo, con distacchi importanti

C’era un concreto rischio statico per una parte importante del gruppo monumentale della fontana di Diana, in piazza Archimede. Un braccio di Diana era a rischio distacco e la caduta di quell’elemento in cemento avrebbe avuto conseguenze sull’intero monumento. Ad accorgersi del rischio è stato Gerlando Pantano, il restauratore del polo museale Paolo Orsi che sta lavorando al restauro della fontana. L’intervento in atto – partito dalle zampe di un cavallo marino – è stato esteso anche alla parte superiore del gruppo monumentale. Grazie ad una sinergia Soprintendenza-Comune di Siracusa è stato allestito nei giorni scorsi il ponteggio per proseguire nei lavori che si concluderanno con la pulizia delle statue, eliminando calcare e muschi, una volta completato l’intervento conservativo straordinario.