Priolo. Tentato furto di 400 chili di rame e ferro da un'azienda, tre arresti

Tentano di rubare rame e materiale ferroso per un totale di quasi 400 chili. I carabinieri di Priolo, nel corso di uno specifico e mirato servizio di prevenzione, hanno arrestato 3 siracusani pregiudicati e con precedenti specifici: Giuseppe Perez, 34 anni, Carlo Luminario, 26 e  Salvatore Ribera, 38 anni.  I tre, a bordo di un camion adibito a trasporto e dopo aver forzato lo specifico cancello d’ingresso si erano introdotti all’interno dell’area dismessa di un’azienda cercando di caricare nel cofano il materiale.
In prossimità dell’azienda agricola stava transitando una macchina della Stazione di Priolo e i militari, insospettiti dal mezzo e del cancello aperto, hanno voluto eseguire un più accurato controllo. Prontamente individuati i tre intenti al furto i Carabinieri hanno proceduto immediatamente a fermarli non permettendogli di fuggire, bloccandoli sul fatto.
Questi ultimi sono stati dichiarati in arresto per furto aggravato in concorso e, così come disposto dalla Autorità giudiziaria, ultimate le formalità di rito presso la Stazione Carabinieri, sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni. Il materiale, invece, è stato completamente recuperato e restituito all’avente diritto.




Pallanuoto, Sei Nazioni: il Settebello super a Siracusa, battuta in finale la Croazia (9-6)

Siracusa si conferma “fortino” della nazionale italiana di pallanuoto. Il Settebello di coach Campagna supera la Croazia in finale del Sei Nazioni e si lancia testa e cuore verso i mondiali di Budapest.
Davanti ad oltre 1200 spettatori, l’Italia ha superato alla Caldarella 9-6 la Croazia, vice campione olimpica. Dimostrazione di forza e classe con doppiette di Bodegas, Di Fulvio e Nora.
Grande equilibrio fino al terzo periodo quando l’Italia cambia passo e la Croazia non riesce a rispondere, anche grazie ad uno splendido Del Lungo che blocca ogni tentativo avversario. Nell’ultimo periodo, sopra di due reti, l’Italia continua a macinare gioco e tiene bene in difesa.
“È stato un torneo dove abbiamo messo a punto la struttura del sistema difensivo”, il commento a fine gara del ct Campagna. “Da qui si parte con delle certezze ma dobbiamo affinare alcune situazioni faremo certamente un bel mondiale. Grazie a questo splendido pubblico che ama questa squadra e lo ha dimostrato anche questa sera”.
Nella finale del terzo posto la Grecia ha battuto l’Australia 10-6 (parziali 5-4, 3-0, 1-1, 1-1). In quella per il quinto posto la Russia ha sconfitto gli Stati Uniti sempre per 10-6 (parziali 2-1, 3-3, 2-2, 3-0).




Disastro ignorato: la Regione va a Patti e Chiaramonte ma dimentica la Valle dell'Anapo

Gaffe del vice presidente della Regione, Mariella Lo Bello. Dopo l’emergenza incendi della scorsa settimana ha visitato Patti, promettendo aiuti alle imprese danneggiate, ed ha annunciato una mossa analoga per Chiaramonte Gulfi, dove si recherà mercoledì. Neanche una parola, invece, sulla devastazione della Valle dell’Anapo.
A Patti la Lo Bello ha detto: “Le fiamme e il fuoco hanno ridotto quel paradiso un inferno, Patti e il suo circondario devono recuperare subito quella bellezza che ha reso questa zona meta di turismo”. Non vale forse lo stesso, se non di più, per Pantalica, Cavagrande e Valle dell’Anapo?
Se di distrazione si tratta, è ancor più grave dopo la problematica gestione dell’incendio che in 4 giorni ha bruciato oltre cento ettari boschivi.
Gli incontri a cui sta partecipando la vicepresidente hanno come tema “Il fuoco nemico”. Ma anche la politica regionale non riesce a mostrare una faccia amichevole nel siracusano. Evidentemente qui danni, aziende e cittadini valgono meno.




Siracusa. La nuova caserma dei Carabinieri contrasta con il Local Action Plan? I dubbi del M5S

Il Movimento 5 Stelle di Siracusa boccia la decisione di trasferire la caserma dei Carabinieri in via Elorina, nell’area dell’Aeronautica militare. Per i pentastellati quella zona dovrebbe essere “finalmente destinata alla fruizione pubblica così da poter riconsegnare alla città e ai Siracusani un pezzo di territorio da troppo tempo negato”.
Una condivisibile opinione che si scontra, però, con la realtà dei fatti. La zona è area militare e solo un intervento di revisione del ministro della Difesa – come i recenti bandi per i fari del Plemmirio e di Brucoli – renderebbe possibile una ripubblicizzazione di quei luoghi, altrimenti considerati area militare.
Il Movimento 5 Stelle ricorda però che “alcuni anni fa il Consiglio comunale approvò una variante urbanistica per costruire la caserma in viale Santa Panagia”. Come dire che le alternative alla scelta adottata esisterebbero: “si pensi agli immobili comunali e provinciali in disuso o all’area attualmente occupata dall’Aeronautica al Villaggio Miano”.
Idee e proposte tardive, però. Da anni si sapeva che si stava lavorando per la soluzione di via Elorina, con accordi, progetti e finanziamenti non arrivati l’altro ieri.
È però corretta un’osservazione svolta dai pentastellati aretusei. “Il Comune di Siracusa è da molti anni in possesso di un Local Action Plan, che prevede 15 progetti strategici di un Piano di Sviluppo Sostenibile nell’ambito del progetto europeo Urbact. Questi progetti, dettagliati e completi, appartengono al Comune in quanto regolarmente commissionati e pagati alle ditte che li hanno elaborati. All’interno di questi 15 progetti vi sono il n. 5, Waterfront Porto Grande, e il n. 6, Passeggiata pista ciclabile Pantanelli. Leggendo questi progetti –
chiosano i 5 Stelle – risulta, del tutto evidente, che il Piano Strategico della città di Siracusa preveda delle azioni di sviluppo che contrastano fortemente con la realizzazione della caserma dei Carabinieri proprio in quel sito”. Per la realizzazione di quei progetti servirebbero fondi europei. Ancora non disponibili o forse non intercettati.




Augusta. La vittoria di Assoporto che imbarazza Roma e Palermo: le motivazioni del Cga

Come anticipato da SiracusaOggi.it, il Cga di Palermo ha accolto la sospensiva avanzata da Assoporto Augusta verso il decreto Delrio che istituiva la sede dell’Autorità Portuale di Sistema per la Sicilia orientale a Catania. Note adesso le motivazioni: “l’appello presenta sufficienti elementi di ‘fumus boni juris’ soprattutto con riferimento alle critiche volte a valorizzare taluni vizi procedurali e l’esecuzione della sentenza produrrebbe all’associazione che si è appellata un pregiudizio attuale grave e (sotto alcuni profili) irreparabile”.
Il decreto, ricorderete, aveva individuato per due anni quale sede dell’Autorità di sistema del mare di Sicilia orientale il porto di Catania e non Augusta, unico porto core della Sicilia orientale.
Molte le polemiche attorno all’atto ministeriale, pubblicato peraltro con un clamoroso ritardo solo lo scorso 7 luglio, lo stesso giorno in cui è stata emanata l’ordinanza del Cga ed è stato impugnato perchè ritenuto illegittimo sia per vizi propri che in via derivata, essendo illegittimi gli atti presupposti costituiti.
Ad illustrare i dettagli del provvedimento del Consiglio di giustizia amministrativa è la presidente di Assoporto Augusta, Marina Noè. “Ci sono stati in questi mesi atti di arroganza e di prepotenza istituzionale. Ci è sfiorato il sospetto che tra i motivi di questa manovra del trasferimento della sede ci fosse anche quello di far rientrare Catania nelle reti Ten- T, se pure comprensive, cioè di secondo livello e non certamente core, così come qualcuno ha erroneamente affermato. Soddisfatti per l’ordinanza, per nulla scontata, che ha dichiarato valide le nostre ragioni. Ritorniamo a chiedere con forza, innanzitutto al presidente Crocetta, e poi al ministro Delrio, di ritirare i propri provvedimenti per evitare il penoso e imbarazzante ricorso al Tar. Crocetta prenda atto delle numerose richieste, arrivate anche dalla politica, di fare un passo indietro, ritirando le sue due lettere che hanno portato alla firma del decreto, dimostrando così’ che l’intelligenza di un uomo può anche misurasi con la capacità di cambiare idea. In caso contrario, forti della vittoria al Cga, andremo al processo di merito, pronti a sostenere con nuove e più recenti informazioni le nostre informazioni”.
Pronti a dare battaglia sono anche gli avvocati Giovanni Randazzo, Marco De Benedictis e Gaetano Spitaleri
“In attesa degli ulteriori sviluppi relativi alla sede chiediamo con forza al presidente Annunziata di concentrare e focalizzare tutta l’attenzione sull’elaborazione di un piano triennale delle opere pubbliche unitario, – ha proseguito Marina Noè – con progetti di sviluppo per Augusta e Catania che tengano conto delle più volte dichiarate diversità di territorio, portando sin da subito esclusivamente il traffico commerciale ad Augusta e crocieristico-diportistico a Catania. Ognuno svolga la propria parte, ora ciò che importa è il lavoro, l’occupazione per i giovani, un disegno strategico di sviluppo per i prossimi cinquanta anni”.




Siracusa. E sui social Arisa gioca con la luna di Ortigia e cita l'esercito del selfie

E prima della sua esibizione in piazza Duomo, Arisa gioca con i fan attraverso le sue pagine social. Dove pubblica una foto della luna sul mare di Ortigia, direttamente dalla finestra della sua camera di albergo. E con grande e indovinata ironia, in un sabato sera siracusano, accompagna la foto con alcune righe del tormentone dell’estate “l’esercito del selfie”, che Arisa canta insieme Lorenzo Fragola. “Hai presente la luna il sabato sera? Intendo quella vera, intendo quella vera….”. Come dedica per la luna ortigiana, niente male.
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Siracusa. L'invito: "palazzi delle istituzioni in blu per il piccolo Charlie"

Illuminare di blu palazzo Vermexio e il palazzo della ex Provincia regionale in segno di adesione alla mobilitazione internazionale per il piccolo Charlie. E’ il modo scelto da molti centri per solidarizzare con la causa della famiglia Gard.
A chiedere al sindaco ed al commissario della ex Provincia di Siracusa è Salvo Sorbello.
“In tal modo – sostiene – si può sostenere, simbolicamente ma in maniera molto significativa, il trasferimento del piccolo all’Ospedale Bambino Gesù di Roma. Secondo i medici e i tribunali britannici Charlie deve morire perché affetto da una patologia rara e, a loro parere, incurabile e quindi, seppur contro il parere dei genitori, hanno deciso di staccargli la spina.
In tutto il mondo è partita una campagna di solidarietà straordinaria che va alimentata, per testimoniare l’attenzione al tema della difesa della vita”. Hanno già aderito, tra gli altri, i Comuni di Todi, Savona, Treviso, Genova, Campobasso ed il vicepresidente nazionale dell’Anci, l’associazione dei Comuni italiani.




Avola. Arrestato un 32enne per danneggiamento e minacce

Arrestato ad Avola, in flagranza, il 32enne Sebastiano Costa. È accusato di danneggiamento, minacce, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Dopo le incombenze di rito, è stato accompagnato in carcere a Cavadonna.




Ippica. Al Mediterraneo galoppo a ritmo della tradizione popolare

(c.s.) Sono gli incalzanti ritmi del galoppo e quelli coinvolgenti del gruppo “Anima Mediterranea” ad accendere l’Ippodromo del Mediterraneo. Travolgenti brani legati alla tradizione popolare e culturale del Meridione, rivisitati con una moderna atmosfera di contaminazione mediterranea, hanno accompagnato un convegno di galoppo che ha offerto spettacolo.
Pronostici rispettati nelle prove più attese. Siciliano bello, l’osservato speciale tra i due anni impegnati nel Premio Santorini, cancella dal suo curriculum la qualifica di maiden, volando sui 1200 metri della pista piccola. In sella Sebastiano Guerrieri che, guadagnata la leadership fin dalle prime batture, la mantiene fin sul palo riuscendo a imporsi su Valore speciale e sulla debuttante Debby. Anche Shukal, da favorito, sigla il Premio Salamina, che ha impegnato i tre anni e oltre sui selettivi 2100 metri della pista piccola. Segue coperto Giuseppe Cannarella che, trovato un varco, progredisce a metà retta e va ad aggiudicarsi questa condizionata. Tenta la beffa The Dreamer, che minaccia lungo la corda, ma viene arginata al posto donore. Completa la terna Sopran Cosmic.




Siracusa. Feste Archimedee, il gran finale in piazza Duomo. Arisa incanta tutti

Gran finale delle Feste Archimedee con Arisa. In una piazza Duomo gremita come in poche altre occasioni, non sono mancati applausi per tutti i protagonisti dell’ultimo atto della manifestazione sul talento e la creatività giovanile ideata da Carlo Gilistro. Ma l’attesa era tutta per Arisa, che ha ricambiato l’evidente affetto della piazza siracusana con una esibizione generosa. Emozioni in musica, con il pubblico tutto ad accompagnare la particolare vocalità di Arisa in un viaggio lungo alcuni dei suoi successi.