Ragazzo scomparso a Catania, ricerche anche nel siracusano: famiglia originaria di Noto

Sono in corso anche nel siracusano le ricerche del 18enne Corrado, di cui non si hanno notizie dalla sera del 4 luglio. La Questura di Catania – città dove il ragazzo risiede – sta coordinando le ricerche. Attivato il piano per le persone scomparse. Corrado si sarebbe allontanato la sera del 4 luglio senza poi fare ritorno a casa.
Si guarda anche alla provincia di Siracusa non solo per contiguità territoriale ma anche perchè il papà del giovane è originario di Noto.
Sui social network è subito scattato il tam tam per invitare chiunque avesse notizie a contattare la famiglia o le forze dell’Ordine.




Siracusa. Brutta figura del Consiglio Comunale, per il nuovo ospedale non c'è neanche il numero legale

Scivolone del Consiglio Comunale di Siracusa. La seduta di questa mattina, con all’ordine del giorno la variante urbanistica dell’area da destinare al nuovo ospedale, non è neanche iniziata. Per uno dei temi più importanti e avvertito come necessità dai siracusani, solo 18 consiglieri presenti su 40. Il numero minimo richiesto era di 21. Niente numero legale, tutto rinviato a domani, quando basteranno 16 presenti. Sperando che si possa davvero arrivare alla discussione del punto ed alla sua approvazione, in modo da mettere in moto il percorso che deve condurre alla costruzione del nuovo ospedale. Senza ulteriori incespichi e perdite di tempo. Le assenze odierne sono difficili da comprendere e giustificare “politicamente”. Un atteggiamento poco responsabile da parte dei consiglieri insolitamente solerti su temi come il registro della bigenitorialità, meno sull’ospedale di Siracusa.
Tra i venti punti all’ordine del giorno c’erano anche la riduzione degli oneri di urbanizzazione, l’istituzione di una linea turistica di pullman con Avola e Noto e una serie di mozioni e atti di indirizzo di diverse questioni.




Siracusa. Accessibile o no? Una batteria scarica fa esplodere le polemiche social sulla mostra all'ex convento di San Francesco

E’ bastata una foto pubblicata sui social per fare scattare la polemica. “La mostra allestita all’ex convento di San Francesco non è accessibile per i diversamente abili” e l’indignazione corre sul web. Nella foto, si vede un ragazzo portato a cavalcioni da un amico per scendere dal primo piano dell’edificio che ospita l’esposizione del maestro Steve McCurry. Ad accompagnare quella foto, una didascalia che punta l’indice contro la presunta non accessibilità della mostra.
Civita, che ha organizzato l’appuntamento, non ci sta. E spiega come l’edificio sia stato dotato di un montascale a batteria, il cosiddetto scoiattolo. Siccome è emersa una compatibilità limitata con le carrozzelle, ne è stata acquistata una ad hoc, proprio per favorire ulteriormente l’accessibilità.
Ed è stato disposto sin dal primo minuto non solo l’accesso gratuito alla mostra per i diversamente abili ma anche per un accompagnatore. Questo per consentire il necessario aiuto con la carrozzella e il montascale messi a disposizione dall’organizzazione e donati all’amministrazione comunale.
“E’ una polemica strumentale e sul nulla”, taglia corto l’assessore alla cultura, Francesco Italia. “Più di un diversamente abile ha avuto modo di visitare la mostra e senza alcun problema. Nel caso specifico è successo che al momento di scendere dal primo piano, che avevano raggiunto con lo scoiattolo, la batteria dello strumento era scarica. Non c’è stato il tempo materiale di recuperare la batteria di scorta perchè i tre hanno deciso di mettere in scena quella discesa a cavalcioni subito fotografata e lanciata sui social. Premetto comunque che sono estremamente dispiaciuto e certamente faremo in modo che non accada più. Ma ribadisco, non è un problema di accessibilità ma di batteria scarica, proprio perchè utilizzata durante il giorno per consentire l’accesso ad altri diversamente abili”.
Bernadette Lo Bianco, presidente dell’associazione Sicilia turismo per tutti, ricorda come il problema sia da collegare anche alla gestione dei beni culturali italiani. “Gli edifici sono intoccabili, con vincoli e norme rigidissime anche per consentirne una migliore fruibilità. Capisco le difficoltà dell’amministrazione e apprezzo lo sforzo dell’organizzazione”, spiega. “La scelta dello scoiattolo non è davvero per tutti, ma è un segnale di sensibilità notevole e certamente crea meno problemi di un servo scale”.




Siracusa. Tre anni fa la morte in caserma di Tony Drago: Procura di Roma lumaca, "avocazione delle indagini"

Ricorre oggi il terzo anniversario della morte di Tony Drago. Il caporale siracusano venne trovato privo di vita il 6 luglio del 2014 all’interno della caserma Sabatini di Roma. E ancora oggi quel decesso rimane avvolto nel mistero. Grazie alla coraggiosa battaglia della famiglia del ragazzo, è stata smontata la prima ricostruzione ufficiale che frettolosamente parlava di suicidio. Di più, l’incidente probatorio dello scorso marzo ha finalmente permesso di parlare di omicidio. E a questo punto l’interrogativo ancora senza risposta è: chi ha ucciso Tony Drago, dentro una caserma dello Stato italiano? Ci sono otto militari indagati. Per grado e funzioni avrebbero avuto “l’obbligo giuridico di evitare la morte di Tony”, spiega l’avvocato della famiglia, Dario Riccioli. Ma la Procura di Roma, ad oggi, non ha ancora assunto alcun provvedimento. E allora l’avvocato ha chiesto l’avocazione delle indagini al procuratore generale presso la corte di Appello di Roma.
A lui Riccioli chiederà di capire le ragioni di questo rallentamento. “Questa lentezza è un atteggiamento assolutamente irragionevole, visto che la procura autonomamente aveva iscritto una notizia di reato per omicidio volontario a carico di ignoti”, racconta alla stampa il legale che segnala come anomalo anche il fatto che non si sia ancora deciso se procedere con l’avviso conclusione indagini o meno. E la battaglia, adesso, è contro il tempo. La preoccupazione è che possa esserci un presunto interesse da parte di alcuni ad arrivare al termine di prescrizione senza che vengano così acclarate le eventuali reali responsabilità nella morte di un ragazzo che era affidato allo Stato.




Siracusa. Zona Umbertina, che fine hanno fatto gli stalli riservati ai residenti? Stefania Salvo alza la voce

Stalli di parcheggio riservati ai residenti anche nella zona Umbertina. Il Consiglio comunale aveva votato l’atto di indirizzo proposto dai consiglieri Stefania Salvo e Fortunato Minimo. “Ma da oltre un anno e mezzo nessuna risposta e nessun atto”, lamenta proprio la Salvo. I problemi dell zona Umbertina – collegati alla chiusura di Ortigia – sono molteplici, Stefania Salvo li sintetizza: “gli utenti della strada non rispettano le regole e nessuno controlla il rispetto delle regole”. Le strisce pedonali, ad esempio, sono pressochè invisibili come in gran parte della città. “Vivo Siracusa come la vivono anche gli amministratori che hanno il potere di intervenire. Ho chiesto interventi e risposte”, insiste la Salvo (Pd). S




Valle dell'Anapo, Pantalica e Cavagrande: dopo l'incendio, immagini spettrali. "Qualcuno dovrà pagare"

Senza mezzi termini, il cartello di associazioni ambientaliste che fa capo a Sos Siracusa parla di “disastro ambientale”. Il riferimento è a quanto avvenuto nella Valle dell’Anapo, con oltre cento ettari boschivi – ricchi di preziosa flora e fauna – mandati in fumo da 4 giorni di incendi di probabile natura dolosa.
“Un territorio straordinario come la Riserva naturale orientata Pantalica, Valle dell’Anapo e Torrente Cava Grande ricca di una natura viva e pulsante, riconosciuta a livello internazionale con l’attestato Unesco, è andato letteralmente in fumo, distrutto, bruciato, morto! Qualcuno dovrà pagare per tutto questo”, si legge nella pagina facebook di Sos Siracusa. “Qualcuno dovrà spiegare i mancati lavori di prevenzione. Qualcuno dovrà dirci per quale motivo gli aerei anti-incendio sono intervenuti così tardivamente”. E sembra di capire che anche le associazioni ambientaliste sono pronte a presentare un esposto in Procura, dopo quello del sindaco di Sortino, Enzo Parlato.
“Gli incendi hanno devastato anche la Riserva Naturale Cavagrande Del Cassibile (foto), il cui ingresso principale era già interdetto da anni causa incendi. Un’immagine grigia e spettrale che non avremmo mai voluto vedere”.




Siracusa. Opere pubbliche ferme al palo e l'edilizia non riparte: solo un lavoro posto a gara nel 2017

Il settore edile in crisi. Lo stallo delle opere pubbliche frena la ripresa, sopratutto in Sicilia. Dove la provincia di Siracusa, purtroppo, occupa la penultima posizione per lavori posti a gara nel primo semestre del 2017. A fronte di una generale contrazione, rispetto allo stesso periodo dell’anno, del 25% la provincia aretusea si segnala per un solo lavoro posto a gara. Solo Enna fa peggio, con uno zero tondo. I dati sono forniti da Ance Sicilia, l’associazione dei costruttori edili.
“E’ davvero più di un’amara costatazione – commenta Massimo Riili, presidente di Ance Siracusa – è la conferma di come le amministrazioni pubbliche in Sicilia siano il vero nodo: le infrastrutture sono al palo, le imprese edili al collasso totale e la disoccupazione ai massimi storici. Il nuovo codice degli appalti e la farraginosità della macchina burocratica con la difficoltà ad elaborare progetti e a renderli cantierabili ha prodotto un danno incalcolabile”.
Ance rivendica a Siracusa più di una proposta concreta in una comunque positiva interlocuzione con l’amministrazione: sul social housing, sulla rifunzionalizzazione degli immobili di proprietà del Comune e sul rilancio dell’edilizia. Ancora, però, nessuno passo concreto. “Non c’è più tempo di discutere. Bisogna agire”.




Immigrazione: un Hotspot nel siracusano? "Lo diano a Catania visto che quel porto è stato giudicato migliore di Augusta"

No ad un hot spot a Siracusa. La politica locale alza le barricate. E poco cambia che l’indicazione di Siracusa da parte del Ministero dell’Interno valga come provincia e che la città designata ad ospitare la struttura sarebbe Augusta. “Sono assolutamente contrario all’idea di realizzare ulteriori hotspot in Sicilia”, dice il presidente della Commissione Bilancio Ars, Enzo Vinciullo che nei mesi scorsi – quando la discussione sugli hot spot era accesa – si era recato in procura per bloccare la realizzazione della struttura destinata ad accogliere i migranti.
“La provincia di Siracusa dice no grazie a questo regalo, lo restituiamo a chi lo vorrebbe fare, ricordando che non è possibile che quando bisogna dare, la provincia di Siracusa sia la prima e quando bisogna ricevere è l’ultima fra le ultime”, il messaggio che Vinciullo recapita al governo nazionale.
“Se il porto di Augusta non è idoneo ad ospitare la sede dell’Autorità di Sistema Portuale per una serie di deficienze denunciate a gran voce da tanti, le stesse mancanze le avrà sicuramente nell’accogliere gli extracomunitari, pertanto, dal momento che il porto di Catania è sicuro, affidabile, ecc. si trasferisca nel porto della città etnea tutto il traffico che, fino ad oggi, è stato concentrato su Augusta”.
L’indicazione della provincia di Siracusa è inaccettabile anche per il deputato regionale Gennuso. “E’ diventato un gioco al massacro, nessuno vuole i migranti e la Sicilia li accoglie a braccia aperte. Posso capire la solidarietà, l’accoglienza ma questa regione, unica a pagare il prezzo più alto per gli sbarchi incessanti di cittadini che arrivano dall’Africa, non è in grado di sostenere questa emorragia che è inarrestabile. Mi auguro che quando il ministro degli Interni comunicherà la sua decisione al Parlamento, i deputati siciliani facciano una netta opposizione”.




Siracusa capitale della pallanuoto mondiale: dal 6 al 9 luglio scatta il Sei Nazioni

E’ tutto pronto per il torneo Sei Nazioni di Siracusa. Alla piscina Caldarella si sfideranno Australia, Croazia, Grecia, Russia, Usa e ovviamente Italia. Il coach del Settebello, Sandro Campagna, rifinirà a Siracusa la preparazione per i Mondiali di Budapest, ormai dietro l’angolo: si comincia poco dopo la metà del mese. L’Italia è reduce dall’argento conquistato in World League.
Spettacolo assicurato sino a domenica a Siracusa, con la Cittadella dello Sport che torna ad ospitare un appuntamento di respiro internazionale. Nazionali divise in due gironi. Nel gruppo A Grecia, Russia e Italia. Nel gruppo B Australia, Croazia e Usa.
Ad aprire il Sei Nazioni sarà Grecia-Russia, giovedì 6 luglio alle 18:00. A seguire la cerimonia di apertura, quindi alle 20:00 Usa-Australia. Italia in acqua venerdì 7 alle 19.30 opposta alla Russia. Sabato 8, sempre alle 19.30, incrocio con la Grecia. Domenica le finali, a partire dalle 16:30. Costo del biglietto 3 euro, 5 per la giornata conclusiva.
Questa mattina la presentazione ufficiale del torneo, appuntamento sportivo di cartello inserito nel calendario dei festeggiamenti dei 2.750 anni dalla Fondazione della città

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Siracusa. Incontro con Steve McCurry, il fotografo americano all'ex Convento di San Francesco

Il fotografo americano Steve McCurry a Siracusa. Venerdì 7 luglio alle 20.30, all’interno dell’ex convento di San Francesco d’Assisi – dove è allestita la mostra Icons – verrà intervistato da Roberto Cotroneo, in un incontro pubblico ad ingresso libero fino a esaurimento dei posti.
Dall’India alla Birmania, dal Giappone all’Africa, da Cuba al Brasile con le sue foto Steve McCurry racconta le etnie più lontane e le condizioni sociali più disparate, mettendo in evidenza una condizione umana fatta di sentimenti universali e di sguardi la cui fierezza afferma la medesima dignità.
Nella stessa giornata la Cooperativa sociale L’Arcolaio, con il supporto del Consorzio di tutela del limone di Siracusa IGP e di Banca Popolare Etica, avvierà all’interno del Complesso dell’ex convento di San Francesco il servizio di ristoro che proporrà al pubblico alcuni selezionati prodotti del territorio