Siracusa. Bus navetta, dal fine settimana ancora più efficienti con due "vie" per Ortigia e più fermate

Al termine della fase di sperimentazione dei nuovi percorsi dei bus navetta in Ortigia, iniziata il 12 giugno, sono stati riorganizzati dall’amministrazione i tragitti dei bus elettrici. La riorganizzazione, sulla scorta dei dati raccolti durante la fase sperimentale che ha visto una razionalizzazione di tracciati e fermate, prevede due “vie”: una esterna, che copre il periplo di Ortigia, ed una interna che attraversa corso Matteotti, piazza Archimede e via Maestranza.
“Con questi due nuovi percorsi si permette a tutti di raggiungere ogni punto di Ortigia in tempi rapidi, a differenza di quanto accadeva fino all’11 giugno, quando un contorto percorso a spirale comportava tempi di percorrenza troppo lunghi a discapito dell’efficienza del servizio di trasporto”, spiega l’assessore alla Mobilità, Salvo Piccione. “Qualunque fase di sperimentazione necessita dei dovuti tempi e verifiche e pertanto tutte le lamentele avanzate durante i giorni scorsi sul servizio, risultano sterili polemiche, gravide di mala fede e scarsa conoscenza della materia”.




Siracusa. "Pronti a bloccare i lavori": i residenti di via Augusta sul piede di guerra. Il Comune rassicura

La notizia dell’affidamento dei lavori per il rifacimento del manto stradale di via Augusta fa sorridere solo a metà i residenti della centrale arteria che collega il traffico viale Santa Panagia con viale Scala Greca.
Non è, infatti, prevista la realizzazione di grate per la raccolta delle acque piovane come, invece, da anni chiede con forza il comitato spontaneo di residenti nato dopo i ripetuti guasti patiti e dovuti a frequenti allagamenti della sede stradale durante i piovaschi.
In 126 presentarono qualche tempo addietro un esposto denuncia in Procura. “Chiediamo da anni che vengano costruite delle grate pluviali, in modo che le acque che scendono da via Piazza Armerina e viale Scala Greca, all’incrocio con via Augusta, non vengano convogliate verso la nostra strada ma nel canale di gronda, già esistente, e così condotte verso il mare in contrada Targia”, spiega Giuseppe Sampognaro, portavoce del Comitato.
I residenti si dicono pronti anche a bloccare il cantiere se non dovessero venire inserite nel progetto anche le reclamate grate pluviali.
Dal settore lavori pubblici, però, rassicurano i residenti. I lavori prevedono l’allargamento delle grate esistenti e una video-ispezione e pulizia del collettore esistente. Inoltre, la nuova pendenza del manto stradale che verrà realizzato dovrebbe ulteriormente agevolare un veloce smaltimento delle acque meteoriche. Allo studio anche la possibilità di intercettare una tubazione poco distante per condurre le acque a Targia proprio come proposto qualche tempo fa anche dai residenti.




Siracusa. Sorvegliato speciale "spauracchio" di Ortigia arrestato per furto di uno scooter

I carabinieri di Ortigia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip di Siracusa, nei confronti di Gianclaudio Assenza, 22 anni ma già pregiudicato e sorvegliato speciale. Noto alle cronache per vari reati, tra cui il furto di scooter e moto, è stato denunciato più volte per il mancato rispetto delle prescrizioni a cui era sottoposto. Incurante, ha continuato nella sua condotta, incutendo timore negli abitanti di Ortigia.
L’attività d’indagine dei Carabinieri ha premesso di ricostruire la dinamica del furto di uno scooter nel centro storico, avvenuto lo scorso 2 giugno, grazie all’ausilio delle immagini di video sorveglianza e alla profonda conoscenza del territorio grazie alle quali gli investigatori sono riusciti ad individuare in Assenza il responsabile del fatto. Sono tutt’ora in corso altre indagini al fine di identificare i complici.
Dopo le incombenze di rito l’Assenza è stato tradotto al carcere di Cavadonna.




Noto. Operazione Piazza Pulita: le pressioni della mafia sulla gestione dei rifiuti

Agenti della Squadra Mobile di Siracusa, insieme a militari della Guardia di Finanza, hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere ed una ai domiciliari, emesse dal Gip del Tribunale di Catania. Destinatari della misura altrettanti soggetti, accusati del reato di tentata estorsione e danneggiamento aggravato dalle modalità mafiose.
Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, hanno fatto luce su un tentativo di estorsione perpetrato ai danni Roma Costruzioni S.r.l., società che gestisce il servizio di raccolta rifiuti a Noto.
Tra i quattro, spicca il nome di Angelo Monaco, 62 anni, storico appartenente al clan Trigila e già condannato per associazione di tipo mafioso. Sarebbe lui, secondo le ricostruzioni dell’accusa, il promotore del tentativo di estorsione nonché il presunto esecutore materiale dell’attività ritorsiva: l’incendio di un autocompattatore finalizzato a costringere il titolare della Roma Costruzioni s.r.l. ad assumere due operai.
Ordinanza di custodia cautelare in carcere anche per Pietro Crescimone (classe 1962), con precedenti specifici per reati contro il patrimonio; stessa misura per Giuseppe Casto (classe 1982), già condannato per omicidio volontario e autore dei reati contestati durante la fruizione di un permesso premio.
Destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari è Vincenzo Gugliemino (classe 1954) che avrebbe agito in nome e per conto di Angelo Monaco, avanzando la proposta estorsiva al rappresentante legale della Roma Costruzioni S.r.l..
Secondo quanto accertato dagli investigatori, contestualmente all’insediamento della società aggiudicataria del servizio di raccolta rifiuti su Noto, avvenuto il 1° marzo scorso, l’imprenditore catanese Vincenzo Guglielmino, rappresentante legale della G.V. Servizi Ambientali S.r.l. ed anche “direttore tecnico” della E.F. Servizi Ecologici S.r.l., società che gestiscono il servizio di raccolta rifiuti in diversi Comuni siciliani, si sarebbe presentato al titolare dell’impresa Roma Costruzioni S.r.l. come emissario di Angelo Monaco, storico appartenente al gruppo criminale Trigila, richiedendo l’assunzione di due operai che sarebbero stati indicati da Monaco, “in sostituzione” della diretta corresponsione di somme di denaro.
Al no della nuova società, è stato subito progettato ed eseguito nella serata della domenica di Pasqua (16 aprile, ndr) un atto incendiario ad un autocompattatore custodito all’interno dell’autoparco.
Le indagini, condotte anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche, telematiche ed ambientali, hanno permesso in brevissimo tempo di ricostruire un grave quadro indiziario a carico degli arrestati, corroborate da una attività preliminare di studio del fenomeno delle infiltrazioni mafiose nel settore della raccolta dei rifiuti e dalle informazioni acquisite grazie ad un costante monitoraggio del territorio da parte della Guardia di Finanza e dalla Polizia di Stato. piazza pulita arrestati




Noto. Piazza Pulita, in un video le immagini della ritorsione per il "no" alla richiesta estorsiva

Le telecamere di videosorveglianza hanno ripreso tutto. E’la sera dello scorso 16 aprile. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori con l’operazione Piazza Pulita, dopo avere incassato il “no” alla richiesta due assunzioni, parte la ritorsione del gruppo malavitoso. Presa di mira è la società che gestisce la raccolta rifiuti a Noto, la Roma Costruzioni srl.
Le telecamere riprendono la scena: l’ingresso di un uomo nel cantiere e le sue operazioni che portano all’incendio di un autocompattatore.
In quattro sono stati arrestati. Sono ritenuti i presunti responsabili della tentata estorsione e del danneggiamento aggravato dalle modalità mafiose.




Pachino. "Dacci 10.000 euro per riavere le tue cose": in quattro arrestati per tentata estorsione

Eseguiti dagli agenti della Polizia di Pachino quattro misure cautelari (3 in carcere e una ai domiciliari) a carico dei fratelli Giovanni Aprile (classe 78), Giuseppe Aprile (classe 77) e Claudio Aprile (classe 83), tutti residenti a Portopalo di Capo Passero e Salvatore Midolo (classe 73). Dovranno rispondere di estorsione in concorso tra loro.
Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Siracusa, hanno accertato che un noto imprenditore di Rosolini aveva subito prima il furto di un Bobcat e di un Fiat Daily (valore di circa 40 mila euro). Erano parcheggiati nei terreni della sua azienda agricola. Poco dopo, un intermediario (secondo gli investigatori Salvatore Midolo) avrebbe richiesto il pagamento di 10.000 euro per la restituzione. Il classico “cavallo di ritorno”.
La vittima ha presentato denuncia, consentendo agli investigatori l’avvio degli accertamenti.
Su richiesta della Procura della Repubblica, il Gip del Tribunale di Siracusa, ha emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei fratelli Aprile, ammettendo al regime degli arresti domiciliari il Midolo.




Siracusa. Quindici milioni di investimento per una rete di connessione in fibra ultraveloce

Salto tecnologico per la connessione internet ultraveloce a Siracusa. Nel giro di 18 mesi la città sarà dotata di un’infrastruttura in fibra ottica che consente una velocità di connessione fino a 1 Gbps (1000 Megabit al secondo).
E’ il risultato della collaborazione tra il Comune di Siracusa e Open Fiber, la società compartecipata da Enel e Cassa depositi e prestiti. La convenzione è stata firmata oggidal sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, e da Salvatore Nigrelli, responsabile Network & Operations per il Sud Italia di Open Fiber.
L’avvio dei cantieri è previsto per la fine di luglio, quindi i lavori dovrebbero concludersi nei primi mesi del 2019. Un investimento da 15 milioni di euro interamente a carico del partner privato che riserverà, nei cantieri, corsia preferenziale alle aziende ed alla maestranze locali. Una delle prime zone in cui l’azienda poserà la fibra ottica sarà l’area intorno a via Traversa Pizzuta. In totale, attraverso circa 200 km di rete, saranno cablate 40mila unità immobiliari: case, condomini, scuole, uffici, aziende e strutture della Pubblica Amministrazione.
La convenzione stabilisce le modalità di scavo e ripristino per la posa della fibra ottica, come previsto dal decreto ministeriale del 2013: Open Fiber utilizzerà ove possibile cavidotti e infrastrutture di rete sotterranee già esistenti per limitare l’impatto degli scavi sul territorio limitando così i disagi per la comunità. Gli scavi saranno effettuati privilegiando modalità innovative a basso impatto ambientale, riducendo le difficoltà per l’utenza. Una volta effettuati i lavori, il ripristino del manto stradale sarà a carico di Open Fiber, che dovrà rispettare dei tempi tecnici di assestamento del terreno per la posa dell’asfalto definitivo.
Dettaglio tecnico non da poco: la fibra ottica verrà portata in modalità Fiber to the Home (FTTH – fibra fino a casa), evitando il ricorso a cavi di rame nell’ultimo tratto di collegamento.




Siracusa. Ex Tonnara di Santa Panagia, i lavori potrebbero presto ripartire: ecco come

I lavori alla ex tonnara di Santa Panagia potrebbero presto ripartire. Sono disponibili 6,6 milioni di euro e con la risoluzione del contenzioso tra Soprintendenza di Siracusa e la ditta a cui erano stati affidati inizialmente pare non vi siano ulteriori ostacoli per completare la riqualificazione e ristrutturazione della struttura destinata a diventare sede museale.
Il cantiere, recentemente visitato dai vandali, dovrebbe passare adesso alla ditta seconda classificata alla precedente gara di appalto. Entro dicembre 2020 l’opera deve essere completata e collaudata.
L’intervista con il deputato regionale Enzo Vinciullo.




Incidente sulla Siracusa-Catania, bilancio tragico: un morto e un ferito. Viaggiavano sulla stessa auto

E’ di un morto e un ferito il bilancio di un incidente stradale che si è verificato nella serata di ieri lungo l’autostrada Siracusa-Catania, in territorio di Carlentini. A perdere la vita è stato un catanese di 62 anni mentre in ospedale è finito un 42enne originario di Giarre. L’incidente si è verificato in territorio di Carlentini. I due erano su una Seat Leon che, per cause in corso di accertamento, è uscita fuori strada. Sul posto per i rilievi e le indagini è intervenuta la polizia stradale di Siracusa. La vittima era seduta sul lato passeggero.

foto archivio




Siracusa. Ex Provincia e i conti in rosso, la Regione vuol vederci chiaro: disposta una verifica

La ex Provincia di Siracusa ha bisogno di una cifra monstre per riuscire a superare indenne l’ennesimo anno della sua inarrestabile crisi: circa 40 milioni di euro solo per chiudere in vita il 2017. Non sono bastate le energiche iniezioni di liquidità degli ultimi mesi da Palermo. L’ente siracusano sembra essere un pozzo senza fondo. E del rischio se ne sono accorti anche in Regione. Il dirigente generale del settore Autonomie Locali, Giuseppe Morale, non ha nascosto la preoccupazione per la crescita continua di debiti ed atti ingiuntivi. Per questo è stata predisposta una attività di verifica, una ispezione insomma, per capire il “caso” Siracusa. Il più critico tra le 9 ex Province regionali. Come e perchè sono venuti a galla conti in rosso come in nessun altro ente analogo? E’ una delle domande che a Palermo circola con insistenza. Da qui la necessità di una verifica.
Sindacati e il commissario Arnone aspettano con fiducia un intervento straordinario del governo regionale. Ma la cifra, “comunicata verbalmente”, spiega Morale, “è importante” e non disponibile. Dei 66 milioni previsti in sede programmatica per gli enti di area vasta, attualmente possono esserne impegnati 47. E chiaramente vanno divisi tra i vari enti e non può essere la sola Siracusa a fagocitare l’intero platfond regionale.
Entro la metà di luglio sarà completato l’approfondimento annunciato oggi durante la riunione della Commissione Bilancio, presieduta da Enzo Vinciullo. Il risultato della verifica sarà poi comunicato al governo regionale per le decisioni del caso.
Mercoledì mattina, l’assessore Lanteri incontrerà i commissari degli enti. Sarà presente anche Arnone per Siracusa.