Floridia. I carabinieri salvano una donna dalla furia del marito geloso: arrestato

Ennesimo episodio di maltrattamenti in famiglia. È avvenuto ieri notte nel centro abitato di Floridia. I vicini di casa, esasperati e preoccupati per le urla e i rumori che provenivano dall’interno di un’abitazione, hanno chiesto l’intervento di una pattuglia dei Carabinieri.
Giunti sul posto i militari sono riusciti a salvare una donna che, nel tentativo di andare a riprendere alcuni effetti personali lasciati nella propria casa dalla quale era fuggita dopo le ripetute violenze ricevute anche quella stessa sera dal marito, è stata minacciata di morte da quest’ultimo. L’uomo che aveva preso in cucina un coltello con l’intenzione di colpirla. Poco prima la donna aveva avuto una discussione accesa con il marito per motivi di gelosia ed era stata picchiata pare con pugni e calci alla presenza dei figli, fino a quando non era riuscita a lasciare la casa, per poi essere accompagnata all’ospedale di Siracusa. Anche i carabinieri hanno faticato non poco per calmare il 45enne, Giuseppe Faraci, arrestato e tradotto in carcere. Da veloci indagini sarebbe emerso che l’uomo da tempo avesse questi comportamenti.




Solarino. I Valori Universali dello Sport con l'eccezionale storia di Tony Lonero

Oltre mille chilometri in bicicletta per ricordare i caduti ignoti della seconda guerra mondiale e per dare ancora una volta dimostrazione che si può vincere la sclerosi multipla. Doppio appuntamento oggi e domani a Solarino, organizzato dalla Asd Pantalithos Hybla del presidente Michele Adorno.
Nel pomeriggio, il centro siracusano ha ospitato un convegno sui valori universali dello sport e domani mattina alle 13.00 da Solarino partirà in bici in direzione del cimitero di Nettuno, Tony Lonero.
Storia particolare la sua. Ex giocatore di baseball, nel 2001 gli è stata diagnostica la sclerosi multipla. Oggi Lonero è un ciclista Randonneur dopo aver disputato 72 partite con la Nazionale di baseball, una Coppa del Mondo, una Olimpiade (Los Angeles 1984), vinto un Europeo e due campionati italiani con la squadra del Nettuno. “Il ciclismo è diventato una parte della mia vita: non per scelta, ma per necessità”, ha detto. Si è qualificato per la Parigi-Brest-Parigi, la regina della manifestazioni Randonneur Mondiali con ben 1250 km da compiere circa 90 ore nel 2003, 2007, 2011 e 2015 diventando il primo rider italiano a compiere questa impresa. L’azienda Movie Project ha prodotto un film sulla sua vita denominato “Ride to Finish”.
Quanto al convegno, ospitato nell’aula Consiliare del Comune di Solarino, Lonero è intervenuto per parlare di valori universali dell sport insieme a Francesco Patti, specialista in neurologia e responsabile del centro sclerosi multipla dell’Università degli studi di Catania; Alessandro Ricupero, presidente dell’Associazione italiana sclerosi multipla di Siracusa; Andrea Perugini, medico di Tony Lonero; don Luca Saraceno, parroco della chiesa madre di Solarino; Salvatore Urso, medico primario all’ospedale di Acireale e membro della asd Pantalithos Hybla; Paul Dougherty, irlandese e fondatore in Pennsylvania della Fondazione “Non mollare mai”; Michele Adorno, organizzatore e presidente della asd Pantalithos Hybla; Sebastiano Scorpo, sindaco del Comune di Solarino. A moderare Giuseppe Barbagallo, medico primario all’ospedale di Nicosia e membro onorario della asd Pantalithos Hybla. Durante il convegno Tony Lonero ha donato una raffigurazione della Madonna delle Grazie di Nettuno alla Chiesa Madre di Solarino.
Domani, invece, un evento per onorare gli ignoti della seconda Guerra mondiale sepolti nel cimitero di Nettuno. Corone di fiori saranno depositate sulle 480 tombe. Tony Lonero partirà in bicicletta con quattro amici che lo seguono nelle sue imprese e giungerà a Roma dopo aver percorso circa 1100 chilometri in bicicletta.




Siracusa. Numero Verde ritiro ingombranti ko, la linea Igm messa fuori uso dai ladri di cavi di rame

Il numero verde dell’Igm è di nuovo ko. La linea dedicata, in particolare, al servizio di prenotazione del ritiro gratuito dei rifiuti ingombranti è muta. Paga nuovamente il “prezzo” dell’ennesimo furto di cavi in rame che ha causato l’attuale disservizio, ad una decina di giorni dall’ultimo caso.
Dalla ditta hanno avvisato immediatamente il Comune e la Telecom. La società di telefonia ha allertato una squadra tecnica per provvedere alla riparazione.




Siracusa. Ma a qualcuno frega ancora di quello che succede (e cade) in città?

E adesso, per favore, nessuno faccia finta di essere sorpreso e cadere dal pero. L’unica cosa che è veramente caduta è un nuovo pezzo della fontana di Diana, monumento di piazza Archimede. Era nell’aria, si sapeva, lo si aspettava. Dopo anni di denunce, foto, critiche, proposte e soluzioni mai attuate. Si è staccato, di netto, tutto uno zoccolo e un pezzo di zampa di cavallo marino.
E adesso, per favore, nessuno giochi a scaricare le responsabilità. Soprintendenza e Comune, per una volta, si dividano il peso della brutta figura in parti uguali, senza rimpalli tipo “dovevi farlo tu” o “no, ma quello toccava a te” oppure ancora “non ci sono fondi” per questo no, ma per molto altro si.
E adesso, per favore, diteci piuttosto come e quando volete intervenire per recuperare un monumento della città, un simbolo che una volta campeggiava su centinaia di cartoline, una fontana “storica” in una piazza al centro di Siracusa e di quel gioiello (presunto) chiamato Ortigia. Per non dare l’idea che tutto cada a pezzi senza possibilità di salvezza per alcuno.
E adesso, per favore, qualcuno dimostri di prendersi cura e vigilare sul nostro patrimonio, sul nostro decoro e sulla educazione. Mentre un ragazzino passeggia sul marmo della fontana. Perchè se iniziamo a permettere le camminate a “bordo vasca” tanto vale iniziare a buttare ogni genere di rifiuto in mezzo alla strada, cartacce e volantini per terra, cicche e mozziconi dalle auto in corsa e chissenefrega, welcome to Siracusa. Ah già, ma questo già accade ed è tollerato nella città dove le regole sono un’opinione, visto che nessuno si cura più di farle rispettare. O tempora, o mores. Caro Cicerone, dalla storia non si impara.




Ong e migranti, parla il procuratore Giordano: "nessun collegamento obliquo o inquinante"

Audizione in Quarta commissione al Senato per il procuratore capo di Siracusa, Francesco Paolo Giordano. A Roma si cerca di far luce sui legami tra Ong e sbarchi di migranti in Sicilia dopo le parole del procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro.
Giordano, competente sugli sbarchi che avvengono nel primo porto italiano per numero di arrivi, quello di Augusta, ha smentito secondo La Repubblica le certezze del collega. “A noi come ufficio non risulta nulla per quanto riguarda presunti collegamenti obliqui o inquinanti tra ong o parti di esse con i trafficanti di migranti. Nessun elemento investigativo”.




Augusta. Matteo Salvini visita il porto e polemizza: "potrebbe essere una ricchezza invece è business immigrazione"

Matteo Salvini al porto di Augusta. E’ arrivato nel primo mattino di ieri, primo maggio. E dopo un annuncio sui social, ha lanciato in diretta facebook i suoi strali dal primo porto in Europa per arrivo migranti con tanto di hashtag “stop invasione”.
Dalle banchine del molo megarese, Salvini ha ricordato i 10.000 arrivi dall’inizio del 2017. “Sono ad Augusta – ha affermato – per denunciare un business da miliardi di euro. Il procuratore di Catania Zuccaro ha tutto il mio sostegno per andare fino in fondo”, riferimento all’attività delle Ong che il procuratore catanese ha evidenziato con diverse dichiarazioni.
Matteo Salvini ha ricordato anche come il mare di Augusta (“splendido”) potrebbe essere “una ricchezza per la Sicilia e invece è business per chi specula sull’immigrazione senza controllo. Il porto di Augusta – ha continuato – dà lavoro a migliaia di persone: l’anno scorso ha movimentato 27 milioni di tonnellate di merci. E invece è stato dimenticato anche dalla Regione Siciliana e da Crocetta, che spero i siciliani mandino presto a casa”. E qui l’esponente leghista dimostra di conoscere anche le vicende regionali con il famigerato scippo della sede dell’Autorità Portuale di Sistema finita a Catania invece che ad Augusta, sede naturale.
Lasciato il porto di Augusta, Salvini ha raggiunto il Cara di Mineo dove il leader della Lega ha dormito. Lo ha chiamato “Il più grande albergo d’Europa”.
Qui per il video integrale di Salvini in diretta la porto di Augusta.




Siracusa. Cosa affonda la Ztl in Ortigia? I tre problemi: parcheggi, navette e cultura dell'imbottigliamento

Il ritorno della Ztl “estesa” in Ortigia sortisce lo stesso effetto dello scorso anno: caos, code, invettive. Ancora prematuro esprimere valutazioni sul ritorno ad un’Ortigia chiusa al traffico nelle ore serali di tutta la settimana, ma alcuni cronici nodi riemergono al pettine sin dal critico debutto di giorno 1 maggio. E sono riassumibili in una parola: servizi.
Nonostante la buona volontà e qualche passo avanti compiuto negli ultimi anni, il sistema dei parcheggi (Von Platen, Talete e Molo Sant’Antonio) o viene snobbato dagli automobilisti o da solo, con i posti disponibili, non basta ad assorbire il volume di traffico dei giorni “rossi”.
Poi ci sono le navette di collegamento, tornate in strada nel 2013 (bene) ma in numero insufficiente per garantire partenza e spola tra i parcheggi e l’isolotto ogni 5-7 minuti, tempo che studi di settore classificano come quello di attesa media. Siracusa è ancora ben lontana, ma l’imminente messa su strada di ulteriori 3 bus elettrici per rinforzare l’attuale flotta permetterà di migliorare questo aspetto.
C’è un terzo fattore, ed è culturale. Non è, difatti, diventata abitudine dei siracusani quella di utilizzare i parcheggi (a pagamento) per lasciare l’auto prima di imbottigliarsi in via Malta. Piuttosto tutti in fila, pur sapendo della chiusura al ponte Santa Lucia coltivando la speranza – vana – di trovare il posto più vicino possibile. E questo, in parte, anche per la consapevolezza di non poter contare su collegamenti alternativi precisi e puntuali.
Posto che il principio della tutela del centro storico con la Ztl non si tocca e indietro non si torna, si possono sviluppare un paio di considerazioni che prendono fondamentalmente le mosse da due domande. La prima: perchè nelle ore diurne Ortigia è vittima delle migliaia di auto che si possono liberamente spostare tra viuzze e vicoli? Il sospetto è che le auto e i furgoni siano forse più numerosi (e dannosi) al mattino, tra uffici e altre attività, che alla sera. Su questo, i numeri dell’ufficio Mobilità e Trasporti potrebbero aiutare a capire meglio, se resi pubblici.
Seconda: è il caso di pensare ad una chiusura al traffico già in via Malta, garantendo solo incroci in uscita da via Bengasi? Potrebbe essere l’ultimo step per riuscire una volta e per tutte ad evitare che si formino code da “abitudine”, soprattutto il sabato e la domenica.
Ma come reagirebbe il traffico cittadino ad una chiusura verso Ortigia già, ad esempio, a Pozzo Ingegnere, consentendo solo il passaggio verso l’ingresso del parcheggio del Molo Sant’Antonio?
C’è il problema Talete, poi. Nel sistema Ztl, si rivela avulso e più dannoso che altro: per farla breve, se zona a traffico limitato deve essere, non si può utilizzare un parcheggio che rientra proprio nell’area che si vorrebbe senza auto.
E allora si ritorna al tema servizi: dove posteggiare? Molo Sant’Antonio e la lontana area di via Elorina non bastano. Il Talete è un problema per la stessa Ztl. Il Von Platen non lo usa nessuno. All’assessore Piccione l’arduo compito di trovare una risposta d’equilibrio.




Siracusa. L'invasione commerciale con gli occhi a mandorla: sono 156 le imprese cinesi. Cna: "Il problema c'è"

E’ una invasione (commerciale) lenta ed inarrestabile. Partita con le bancarelle alla fonte Aretusa e arrivata oggi a veri e propri centri commerciali. Nella provincia di Siracusa sono 156 le imprese “cinesi”: la settima “pattuglia” con gli occhi a mandorla nella regione. Le attività commerciali cinesi sono concentrate maggiormente a Catania (686), Palermo (534) e Messina (213). Poi seguono Agrigento (187), Trapani (175), Ragusa (167) e quindi Siracusa. I dati sono forniti da InfoCamere-Unioncamere e Movimprese.
La Sicilia è la seconda regione del Sud Italia per numero di imprese con titolare cinese, dietro la Campania. Gli imprenditori orientali aprono – prevalentemente – piccoli, grandi negozi o ristoranti.
“E’ una quantità comunque elevata, leggendo i numeri complessivi delle imprese iscritte in Camera di commercio”, commenta per Cna Siracusa il vicepresidente Gianpaolo Miceli. “Il vero tema è come operano sul mercato queste aziende? Per diverse che si muovono nel totale rispetto della legalità, ve ne sono almeno altrettante che operano in maniera dubbia”, puntualizza subito Miceli. “Mi riferisco al rispetto delle regole sul lavoro che vigono nel nostro Paese: rispetto dei contratti, rispetto degli orari, rispetto della salubrità e dell’igiene dei locali e dei prodotti in vendita. Ad onor del vero ci sono state recenti azioni di controllo e sequestro di prodotti non conformi. Le nostre attività sono soggette a controlli continui, sarebbe utile estendere queste stesse verifiche anche alle attività cinesi. Ma sia chiaro, non è una battaglia contro di loro. Il punto fermo deve rimanere il rispetto di regole e standard, da parte di tutti, comprese le attività di casa nostra”, spiega pacato Gianpaolo Miceli.
“Comunque il problema c’è ed è evidente: in una situazione di grande difficoltà delle famiglie, proliferano questi centri cinesi che offrono condizioni di accesso al mercato distorte rispetto alle ordinarie. E le persone finiscono per andare e comprare pur sapendo che in parecchi casi potrebbero ritrovarsi prodotti non con tutti requisiti e le caratteristiche che invece richiedono”, l’analisi di Cna Siracusa.




Augusta. Tentata evasione cinematografica, la Polizia Penitenziaria sventa il piano di fuga

Il piano era ben studiato, quasi cinematografico. Con tanto di fuga sui tetti ed “ascensore” artigianale realizzato con una gancio in ferro e corda. A tentare l’evasione è stato un detenuto sottoposto a sorveglianza speciale. Dal cortile si è arrampicato sui tetti del carcere di Brucoli per poi nascondersi nella zona delle lavorazioni.
La pronta reazione degli agenti di polizia penitenziaria ha però sventato il piano. In pochi minuti sono riusciti ad individuarlo ed immobilizzarlo. Adesso è caccia ad eventuali complici all’interno dell’istituto di pena. Il grosso gancio in ferro rinvenuto insieme ad una corda doveva probabilmente servire per scavalcare la recinzione.
Salvatore Gagliani, vice segretario provinciale del sindacato Sappe, esprime apprezzamento a verso gli agenti di Polizia Penitenziaria per la brillante azione portata a compimento. “La Polizia Penitenziaria di Augusta si rivela il fiore all’occhiello della Sicilia Orientale, nello specifico, del siracusano”.




Siracusa. La stagione dei solarium: tornano i quattro pubblici, polemiche alla villetta Aretusa

Riparte la stagione dei solarium. Gli ormai tradizionali quattro punti di accesso al mare al Forte Vigliena, allo Sbarcadero Santa Lucia, nei pressi di via Sicilia e nei pressi di via Cassia. L’operazione, a guida comunale, costerà 140.788 euro. In poche settimane al via i lavori.
Ma sui solarium ripartono intanto pure le polemiche. Attenzioni puntate su due punti: Calarossa e sulla spiaggetta della villetta Aretusa. Su quest’ultima, dopo le schermaglie dello scorso anno, posa le sue attenzioni l’avvocato Corrado Giuliano, autentico totem degli ambientalisti siracusani.
Recentemente ha inviato una istanza alla Soprintendenza, al sindaco, alla Capitaneria di Porto di Siracusa, all’Ufficio Demanio Marittimo e all’Assessorato Regionale Territorio Ambiente oltre che, per conoscenza, alla Procura della Repubblica di Siracusa ed alla Corte dei Conti.
Nell’istanza si richiede alla Sovrintendenza, tenuto conto che il nulla osta per la realizzazione del solarium appare rilasciato soltanto ai fini architettonici, “se sia stata fornita autorizzazione paesaggistica e se essa sia compatibile con il vincolo paesaggistico che interessa l’intera isola di Ortigia, con le vigenti norme del piano paesistico e con le norme di gestione del Piano Unesco”. L’assenza di autorizzazione paesaggistica, argomenta Giuliano nella sua istanza, potrebbe aver inficiato anche il parere favorevole rilasciato dalla Capitaneria di Porto e dall’Assessorato Territorio e Ambiente, in quanto non è stato considerato prioritario l’interesse pubblico definito dai vincoli precedentemente illustrati, rispetto a quello privato.
Al Comune, intanto, anche Sos Siracusa chiede “a quanto ammontino gli oneri di urbanizzazione corrisposti dalla ditta privata e quanto sia compatibile l’autorizzazione rilasciata per la realizzazione di uno stabilimento elioterapico, rispetto all’utilizzo come locale notturno che ne è stato fatto del solarium la scorsa stagione estiva”.