Augusta. Scempio nel parco dell'hangar, tagliati gli alberi. Il Comune: "non sapevamo niente. Demanio e Marina chiariscano"

La potatura “estrema” di un centinaio di eucaliptos nel parco hangar di Augusta divide e fa discutere. Anche la politica solleva il caso con il consigliere comunale Giuseppe Di Mare che ha chiesto di mettere il punto all’ordine del giorno in una prossima riunione del civico consesso megarese.
Ad eseguire i lavori è stata una ditta incaricata dalla Marina Militare. Ma la resa finale si è prestata a critiche ed anche ad un esposto presentato ai carabinieri dall’Hangar Team.
Degli alberi ad alto fusto rimangono oggi soltanto porzioni di tronco alte poche decine di centimetri.
Di Mare, consigliere di opposizione, vuole capire chi ha concesso le autorizzazioni e dato il nulla osta all’intervento in una zona con diversi vincoli di tutela esistenti. E non è una posizione isolata in Consiglio Comunale.
Anche il sindaco, Cettina Di Pietro, non ha nascosto la sua sorpresa per quanto accaduto parlando di “scempio”. Sulla sua pagina facebook ha ricorcato come il Comune avesse chiesto il parco in concessione al Demanio “senza ricevere risposta nonostante diversi solleciti. E’ una vicenda che intendo approfondire personalmente. Quella zona è uno dei pochi polmoni verdi del nostro territorio”.
Dal Municipio megarese partite le richieste di chiarimento agli enti coinvolti nell’operazione incriminata. “Il Comune di Augusta non era informato, nonostante in quella zona ci sia un ordinanza sindacale che interdice l’accesso nell’area dell’intero parco”.




Zona industriale. Vertenza Imef, rischio licenziamento per 13, sindacati su piede di guerra

Il mancato rinnovo contrattuale di manutenzione edile alla Imef Srl, una delle aziende che operano all’interno di Syndial, mette a rischio il futuro dei stessi lavoratori. Sindacati pronti alla mobilitazione, compreso uno sciopero davanti alle portinerie.
“Abbiamo chiesto a Confindustria di predisporre un tavolo tecnico per verificare la possibilità di dare continuità lavorativa agli operai”, spiegano i segretari di Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea Cgil, rispettivamente Corallo, Gallo e Carnevale.
Il problema nasce dal “no” che i sindacati riferiscono sia arrivato da Syndial alla richiesta di un colloquio.
“Abbiamo chiesto alla Prefettura di intervenire e si è resa immediatamente disponibile a un primo confronto interlocutorio. Ha raccolto la nostra preoccupazione e quella dei 13 lavoratori interessati che dal 31 marzo rischiano il licenziamento. Si farà portavoce della istanza cercando, in tempi rapidi, di costruire un tavolo naturale di confronto. Abbiamo chiesto, sostanzialmente, queste due cose: salvaguardia di tutti i lavoratori Imef e immediato incontro con Syndial e aziende subentranti”, dicono ancora i tre sindacalisti.




Siracusa. Arrestato e rimesso in libertà presunto pusher di Ortigia

I Carabinieri di Ortigia, impegnati in un servizio antidroga, hanno arrestato in flagranza di reato Simone Diana, classe 1997. Lo hanno sorpreso a cedere delle dosi di marijuana a due assuntori locali. Uno di loro è stato bloccato e trovato in possesso di due dosi appena cedute da Dians che aveva con se 25 euro, probabile provento dell’illecita attività di spaccio. Arrestato, è stato subito rimesso in libertà non sussistendo esigenza cautelare.




Siracusa. Siringhe usate davanti alla scuola di via Regia Corte, Cavallaro: "Ci sono i bambini, subito telecamere e controlli"

Una situazione problematica, più volte segnalata, mai risolta con un rischio non indifferente per i bambini che frequentano l’istituto comprensivo “Elio Vittorini” di via Regia Corte, nei pressi di viale Tica. Davanti al cancello, ogni giorno, si trovano numerose siringhe usate, con ago scoperto e con il pericolo che questo comporta quando genitori, alunni e personale scolastico varcano il cancello. Un problema che diventa ancor più serio quando, nel pomeriggio, si svolgono, all’interno dell’area, delle lezioni di sport. Il buio, nei mesi invernali, rende meno visibile quello che si trova sull’asfalto e aumenta la probabilità di ritrovarsi gli aghi sotto le scarpe.Grida allo scandalo l’avvocato Paolo Cavallaro, che scrive una nota al sindaco, Giancarlo Garozzo, al comandante della polizia municipale, Salvo Correnti, al settore Pubblica Istruzione e all’Asp affinché, ciascuno per le proprie competenze, intervenga in maniera risolutiva. E’ in particolar modo il lavoro che prosegue per via Von Platen a riempirsi di siringhe. Nessun dubbio sul contenuto e sull’utilizzo che ne viene fatto. Nei pressi della scuola, peraltro,si trova anche il Sert, il servizio tossicodipendenze. Alla direzione della struttura sanitaria, Cavallaro chiede pertanto di vigilare al massimo e, a tutti i destinatari della missiva, “un immediato intervento per la rimozione delle siringe e un adeguato controllo per evitare che in futuro si possa ripetere una simile problematica. Lo scorso settembre, dopo un’analoga richiesta, la strada è stata ripulita da erbacce e siringhe. Subito dopo, però, non è cambiato nulla e il problema si è riproposto, senza che siano stati, nel frattempo, adottati provvedimenti preventivi, già a partire da un potenziamento dell’illuminazione stradale o dall’apposizione di telecamere di videosorveglianza. Segnalare il problema, per Paolo Cavallaro è , comunque, anche un modo per “invitare i cittadini a prestare particolare attenzione nel percorrere la strada, soprattutto se con bambini al seguito fino a quando la strada non verrà bonificata”.




Siracusa. Dramma in via Necropoli del Fusco: uomo si toglie la vita sparandosi un colpo

Gesto disperato di un settantenne che poco dopo le 13 si è tolto la vita. Secondo le prime informazioni, si sarebbe sparato un colpo d’arma da fuoco nella sua abitazione di via Necropoli del Fusco.
Lo hanno trovato seduto al tavolo, la pistola in terra, in una sorta di cucina ricavata in quello che in passato era un negozio di articoli idraulici.
Ad avvertire la polizia una donna, forse la compagna, che aveva portato il pranzo all’uomo, padre di sei figli. Sembra che in passato avesse minacciato più volte di farla finita per motivi economici. Pronto anche l’intervento del 118 ma i sanitari non hanno potuto far altro che riscontrare l’avvenuto decesso.




Francofonte. Acido contro l'auto del sindaco, seconda intimidazione per Palermo. Solidarietà della politica

Acido contro l’auto del sindaco di Francofonte, Salvatore Palermo. E’ la seconda volta che si ripete un simile gesto e, secondo una prima lettura, avrebbe tutto l’aspetto di un messaggio intimidatorio.
Immediata la condanna e la solidarietà del mondo politico siracusano. Tra i primi ad intervenire, il deputato nazionale Pd Sofia Amoddio e Pippo Zappulla (Dp). “Esprimo la mia solidarietà e la mia vicinanza al sindaco Salvatore Palermo, vittima, ancora una volta di un vile attacco intimidatorio. Evidentemente, il suo operato di amministratore onesto e trasparente non va bene a chi è incapace di rispettare le leggi e le regole del vivere civile”, le parole di Amoddio. Per Zappulla va ribadita la condanna di “ogni forma e atto violento e per affermare civiltà, libertà e democrazia. Auspico che presto venga fatta luce e individuati i responsabili”.




Melilli. Affare Cisma, il sindaco Cannata allontana le critiche: "direttive della Regione, noi nessuna responsabilità"

Il Comune di Melilli si tira fuori dal “polverone” Cisma Ambiente. Nel corso di una conferenza stampa convocata per l’occasione, il sindaco Pippo Cannata ha ribadito che nessuna responsabilità può essere imputata al Comune. “Abbiamo seguito le direttive che provenivano dalla Regione”, spiega. Ed era stata proprio la Regione ad autorizzare il conferimento dei rifiuti solidi urbani alla Cisma durante l’emergenza rifiuti. Il primo cittadino melillese ha anche ricordato che per un lungo periodo lui è stato sospeso per via della applicazione della legge Severino, lasciando intendere quindi che eventuali responsabilità andrebbero cercate in altri periodi “politici” della vita cittadina. A novembre scorso, invece, Cannata aveva chiesto rassicurazioni al ministro Galletti sull’arrivo in discarica del polverino dell’Ilva e le tempistiche di una simile scelta. “Ma non ho mai ricevuto risposta”.
Le indagini della Procura di Catania hanno, intanto, portato all’arresto anche di un dirigente del Comune di Melilli, Salafia. Per il sindaco Cannata, affiancato davanti alla stampa dall’assessore Caminito, “il funzionario viene colpito in modo ingiusto, la verità verrà presto a galla. Quest’amministrazione non ha responsabilità”.




Imbarazzo di Crocetta sulla Cisma e quell'autorizzazione in 3 giorni: "verifiche ma non sapevo di indagini in corso"

Abbiamo svelato nei giorni scorsi come, in piena emergenza rifiuti, Crocetta aveva disposto con ordinanza che i rifiuti solidi urbani dei Comuni siracusani venissero conferiti alla Cisma di Melilli e non più nella discarica Sicula Trasporti di Lentini. Ora che l’impianto melillese è stato travolto dalle indagini quel “si” partito da Palermo (con aggravio di costi per diversi Comuni, ndr) rischia di creare nuove difficoltà proprio al governatore regionale. Raggiunto da La Repubblica, Crocetta abbozza la difesa. “L’estate scorsa dovevamo evitare un’emergenza ambientale e abbiamo accettato la proposta della Cisma di ricevere rifiuti urbani. Non potevamo dire di no solo alla Cisma senza alcuna motivazione valida. Abbiamo chiesto subito la certificazione antimafia, ma la prefettura non ha mai risposto. E comunque nessuno era a conoscenza di indagini a carico dei soci”. Da discarica per rifiuti speciali, in pochi giorni . per via della “emergenza” – la Cisma viene autorizzata anche per il trattamento e la stabilizzazione dell’indifferenziato. Lo rivela sempre il quotidiano nazionale. “Verificheremo tutte le certificazioni della Cisma e comunque ribadisco che abbiamo chiesto la documentazione antimafia e la prefettura non ci ha risposto, ma è anche vero che la società è stata sempre nella white list delle prefetture e quindi nessuno di noi poteva sapere di indagini in corso. Questa vicenda semmai è la conferma che le rotazioni del personale che istruisce le pratiche sono necessarie”, insiste Crocetta. Che scarica su altri, quindi, ogni forma di responsabilità.
Vero è che nessuno sapeva ancora dell’indagine della Procura di Catania che ha travolto anche gli uffici regionali. Però i segnali che avrebbero consigliato maggiore prudenza non mancavano. Li ricorda sempre La Repubblica: una interdittiva della Prefettura nel 2015 (poi sospesa e ritirata, ndr); i rilievi di Arpa e Noe tra 2013 e 2014.




Noto. Il murales della provocazione: "Nostra Signora della Munnizza" contro le discariche

Una Madonna con in mano un rosario e nell’altra un sacchetto di spazzatura. La dissacrante forza provocatoria della street art diventa virale per via del murales realizzato da artisti ignoti su una parete di cava Carosello, a Noto, spesso trasformato in discarica a cielo aperto.
Ribattezza “Nostra signora della #Munnizza!” è diventata una delle immagini più commentate e condivise delle ultime ore sui social network. A pubblicare la foto è stata Chiara Marescalco, utente Instagram (kiarma_). “Discariche a cielo aperto e storie di #Eternit e rifiuti speciali tra #RiserveNaturali, #Barocco e #Cultura! La #Sicilia vi accoglie sempre in tutto il suo splendore!”, la sua didascalia ricca di hashtag.




Priolo. Versalis e gli investimenti fermi al palo, on.Amoddio: "chiarire la situazione"

Dopo la “fallita” cessione ad un fondo investimenti estero, si riaccendo le luci su Versalis e la chimica italiana. La parlamentare Sofia Amoddio richiama al rispetto degli impegni presi, in tema di nuovi investimenti in particolare nell’impianto di Priolo. “Ad oggi, secondo quanto lamentano anche i sindacati, il piano industriale di Eni per lo stabilimento Versalis di Priolo sembra essersi fermato, generando incertezze nei lavoratori e nelle imprese dell’indotto. Per questo motivo – dice Amoddio – ho presentato una interrogazione al Ministro dello sviluppo economico affinché venga chiarita la situazione relativa alla realizzazione dei nuovi impianti di resine collanti e all’investimento di 400milioni di euro presentato nel piano industriale ma non ancora attuato”. “