Pallanuoto, Serie A1. L'Ortigia spreca un rigore nel finale e la Lazio ride: 9-10

La Lazio espugna la Caldarella al termine di una partita emozionante ed equilibrata. Finisce 9-10 con l’Ortigia che getta al vento anche il possibile pareggio, colpendo la traversa sul rigore concesso a 1 minuto e 50 secondi dalla fine.
Biancoverdi apparsi eccessivamente nervosi e smaniosi di tornare al successo dopo la serie negativa. Giacoppo da una parte e Leporale dall’altra, sono i due marcatori di giornata, protagonisti di splendidi gol che meritano l’applauso del pubblico presente.
La Lazio è brava a controllare il vantaggio, l’Ortigia decisamente meno in superiorità e nelle conclusioni che, in almeno quattro casi, si infrangono sulle braccia del numero 1 biancoceleste. Una partita storta che ha il suo epilogo nell’incredibile traversa colpita da Danilovic dai 5 metri. Un rigore che avrebbe potuto dare, almeno, il pareggio.




Siracusa. Ostello della Gioventù Belvedere, messo a nuovo e dimenticato. "Scandalo"

“Un investimento di risorse pubbliche di circa due milioni di euro per demolire il vecchio ostello della gioventù di Siracusa, nella circoscrizione Belvedere, e costruire una struttura moderna e confortevole. Ma a due anni dalla conclusione dei lavori edili l’ostello, di proprietà dell’ex provincia regionale di Siracusa, rischia di diventare una vera e propria cattedrale nel deserto, l’ennesima vergogna a firma di istituzioni irresponsabili e sprecone. L’assenza delle risorse necessarie per arredare i locali non consente infatti di procedere all’assegnazione della gestione e all’apertura dell’attività”, è l’attacco di Edy Bandiera (Forza Italia).
“Il commissario dell’ex provincia Arnone ci dica tempestivamente cosa intende fare, ponendo in essere ogni iniziativa utile all’attivazione della struttura. Siamo dinnanzi al rischio di un probabile e serio spreco di risorse pubbliche, non vorrei, che per giungere alla positiva soluzione di questa vicenda, debba necessariamente intervenire la Corte dei conti ed individuare danni patrimoniali e responsabilità personali. Non è più possibile restare fermi, una volta operativo l’ostello potrà ospitare turisti provenienti da ogni angolo del mondo, e rappresentare al tempo stesso un’importante occasione di occupazione sul nostro territorio”, dice il coordinatore di Forza Italia per la provincia di Siracusa.




La Camera di Commercio rimane autonoma? C'è anche il si del ministro Calenda

“La proposta formulata dal presidente Crocetta per accogliere le richieste dei territori e delle locali amministrazioni, che prevede l’autonomia delle Camere di commercio della Sicilia Orientale, è stata condivisa dal Ministro Calenda”. Poche parole, pronunciate dall’ assessore regionale delle Attività Produttive, Mariella Lo Bello, che segnano la vittoria di quelle associazioni che si sono opposte alla nascita della SuperCamera del SudEst anche alla luce di certe situazioni al vaglio dei giudici, ordinari e amministrativi.
La Lo Bello sottolinea come bloccare l’ accorpamento obbedisce alla necessità prospettata dai territori di essere parte attiva del processo di riforma di questi Enti. “A questo punto – conclude – avvieremo insieme al Mise tutti gli atti necessari, per porre in essere i provvedimenti che regolamentano le Camere di Commercio della Sicilia Orientale, consapevoli che stringeremo al massimo i tempi del prolungamento dell’attuale gestione commissariale, che non volevamo, ma si rende necessaria per procedere ai consequenziali adempimenti”.
Insommma, Siracusa manterrà la sua autonomia. Come Catania e Ragusa. Per arrivare ai nuovi consigli camerali ed alle elezioni dei rispettivi presidenti si deve però prolungare il commissariamento.




Siracusa. "Il Porto Piccolo puzza", la recensione internazionale che fa arrabbiare tutti

“L’acqua del porto Piccolo di Siracusa puzza e d’estate, con le alte temperature, diventa infernale”. Recita più o meno così la traduzione di quanto riportato da una importante pubblicazione inglese. Si tratta di uno dei più autorevoli Portolaio internazionali, ovvero una sorta di pagine gialle del mare, per conoscere porti e coste e le loro condizioni, edito dalla prestigiosa Imray.
A segnalare la poco lusinghiera recensione internazionale è stato proprio un diportista britannico innamorato di Siracusa, Peter, che ha avvisato Ivan Scimonelli – nome noto della vela siracusana – il quale, a sua volta, si è messo in moto per far correggere quello che tra l’altro è il ricordo di una situazione vecchia di anni per il porto marmoreo siracusano e già risolta da parecchio tempo. Nel nostro video vi raccontiamo cosa è successo.




Siracusa. Angelo De Simone, due ematomi e una lacerazione riaprono il giallo

Un anno dopo la morte di Angelo De Simone, le indagini potrebbero prendere adesso una piega nuova. Magari quella sempre chiesta dai familiari e dagli amici che mai hanno creduto al suicidio. Gli investigatori siracusani hanno parlato sin qui di istigazione al suicidio, la famiglia di omicidio.
In mezzo dubbi, elementi da chiarire e la paura di una archiviazione che proprio nei giorni scorsi (ne ha parlato anche SiracusaOggi.it) è stata scongiurata, con la decisione della Procura di riaprire il caso.
Quali sono gli elementi nuovi che hanno portato all’ulteriore fase di indagine? Un ruolo potrebbe averlo avuto la perizia medico-legale di parte, affidata dalla famiglia a Corrado Cro. Due ematomi sul torace ed una lacerazione nel basso ventre sarebbero poco compatibili con l’ipotesi del suicidio per impiccagione.
Sin dal primo momento, inoltre, la famiglia ha parlato di altri elementi dubbi. Le finestre scorrevoli chiuse al contrario, ad esempio. E la porta d’ingresso, priva di maniglia, dalla quale era possibile entrare ed uscire solo con le chiavi. Chiavi che il giovane siracusano aveva ancora in tasca. Si sperava, poi, che le immagini delle telecamere di sicurezza di una vicina attività commerciale potessero fornire maggiori elementi. Ma proprio nel giorno della morte di De Simone non sarebbero state in funzione. Dettagli di cui si è occupata anche la trasmissione Chi l’ha visto? nei servizi dedicati al caso.
Gli amici e la famiglia hanno accolto con un sollievo la notizia della riapertura delle indagini, arrivata quasi a ridosso della messa per ricordare il congiunto, un anno dopo. Nessuna dichiarazione ufficiale, per evitare che il clamore mediatico possa incidere sul caso. Ma adesso si aspettano che i loro sospetti possano diventare qualcosa di più concreto perchè Angelo – e questo non si stancano di ripeterlo – non si sarebbe mai tolto la vita.




Siracusa. "Competente e geniale", in Cattedrale l'ultimo saluto ad Ettore Randazzo

La Cattedrale di Siracusa ha ospitato questa mattina l’ultimo saluto ad Ettore Randazzo. A stringersi attorno al dolore dei familiari c’erano tanti colleghi avvocati, molti cresciuti proprio alla “scuola” del noto penalista siracusano. E poi ancora magistrati, gli amici di sempre e conoscenti.
Figura di elevata levatura morale e professionale, è stato per due volte presidente delle Camere Penali Italiane. Autore anche di due volumi editi da Sellerio, si è sempre battuto per il giusto processo. Fino all’ultimo è stato presidente di La. p. ec., il Laboratorio per l’esame e il controesame e il Giusto processo, fondato nel 2008 insieme ad altri colleghi.
Forte l’impronta che lascia nell’avvocatura, non solo siracusana. Ricordata, durante la cerimonia, la sua “competenza e genialità”.




Siracusa. Parco della Neapolis non a misura di turista: transenne, divieti e disagi. Chi lo salverà?

Povera area archeologica della Neapolis. Una delle principali attrazioni di Siracusa sta per essere “invasa” da migliaia di turisti. Da marzo scatta l’alta stagione ma rischiano di fioccare anche le brutte sorprese per quanti inevitabilmente decideranno di trascorrere una mezza giornata all’interno del parco archeologico che conserva meraviglie del passato.
Cominciamo dal pezzo forte, il teatro greco. La parte superiore, quella del Ninfeo, non è visitabile da ottobre. Chiusa dopo le piogge abbondanti di quelle settimane, lo è ancora oggi. Nonostante l’invito della Soprintendenza agli uffici regionali dei Beni Culturali i lavori di messa in sicurezza non sono mai partiti. Dal primo marzo inizieranno i lavori per le scene delle rappresentazioni classiche, per cui anche la parte bassa del teatro non potrà essere visitata. Quasi in contemporanea, i lavori per la copertura e protezione degli antichi gradoni dove siederanno migliaia di spettatori. Di fatto, rimane visitabile solo il corridoio centrale del teatro greco, il diazoma. Che con i suoi circa 5 metri di larghezza faticherà a ricevere 50/60 gruppi di turisti in mezza giornata.
Non va meglio per l’anfiteatro romano. Nonostante i recenti lavori (costati oltre 1 milione di euro) e la creazione di un nuovo percorso di circa 1 km, il monumento può essere ammirato solo dall’alto. Una transenna pericolante ha suggerito la chiusura proprio del nuovo tracciato che avrebbe permesso di visitare anche l’interno dell’anfiteatro, i cunicoli ed altri particolari angoli. Nulla da fare, non si può.
La latomia del paradiso è chiusa, il cammino di Augusto per arrivare sino alla tomba di Archimede anche. Insomma, dieci euro di biglietto d’ingresso per visioni parziali e poco confortevoli. Non il migliore dei biglietti da visita. In tempi di reputazione social è facile immaginare quale tipo di immagine potrebbe trasmettere all’esterno una sequela di lamentele turistiche, e in ogni lingua, sullo stato del parco archeologico siracusano che da oltre un decennio reclama l’autonomia che la Regione matrigna non vuole concedere.
Un arrabbiato Carlo Castello, presidente dell’associazione Guide Turistiche, chiama a raccolta i deputati regionali siracusani. “Sabato e domenica sono disponibile ad accompagnarli personalmente per un giro al parco della Neapolis. Vedranno con i loro occhi in che stato è e magari decideranno finalmente di occuparsene concretamente”, presso quegli uffici palermitani che di Siracusa si ricordano solo quando devono trattenere in cassa i milioni di euro dello sbigliettamento.




Siracusa. Pesca illegale, un sacchetto che galleggia "costa" 1.000 euro di multa

Contrasto alla pesca illegale, la Capitaneria di porto ha recuperato ad Ognina, località Cuba, due sacchi – nascosti tra la vegetazione – con all’interno circa 1.500 ricci. Ancora vivi, sono stati rigettati in mare.
Nella notte sono anche state sorprese due imbarcazioni nei pressi della banchina uno del porto Grande. Al rientro, i militari hanno identificato un membro dell’equipaggio intento a disfarsi del pescato. Il sacchetto di plastica che lo conteneva, però, è rimasto a galla. Recuperato, conteneva del novellame di “alaccia”.
Al pescatore elevata multa di 1.000 euro. I circa due chili di pescato, dopo i controlli, sono stati devoluti in beneficenza.




Siracusa. Incidente stradale a Targia, un ferito in ospedale. Traffico in tilt

Ancora un incidente stradale in contrada Targia, alle porte nord di Siracusa. Attorno alle 17.30, all’altezza del deposito del corriere Bartolini, nella corsia in direzione Siracusa lo scontro tra un’auto, una Peugeot, e una moto.
Secondo le prime informazioni raccolte, l’uomo alla guida dello scooter è stato condotto in ambulanza in ospedale per accertamenti. Da chiarire la dinamica dell’incidente. Sul posto la polizia Municipale. Segnalati forti rallentamenti.




Siracusa. Erosione delle coste, problema sottovalutato. E fioccano le ordinanze di interdizione

Il problema c’è ed è sotto gli occhi di tutti. La costa siracusana sta venendo giù. Tecnicamente si chiama erosione, fenomeno inesorabile sin qui combattuto più a colpi di ordinanza che con interventi di contenimento e consolidamento.
L’ultima, in ordine di tempo, è stata emessa dalla Capitaneria di Porto per Costa del Sole, all’Arenella. Uno dei (pochi) tratti di spiaggia di libera fruizione adesso interdetto “a tutela della pubblica e privata incolumità”.
Chiamati in causa Comune e Regione per adottare le misure necessarie per superare le criticità esistenti, “anche in relazione ad eventuali rischi derivanti da frane e smottamenti in aree private limitrofe al sedime demaniale marittimo”.
Dall’Arenella a Fontane Bianche la situazione cambia poco. Anche qui la falesia viene giù. Si è tentato di limitare il processo con una barriera di tubi innocenti divenuti a loro volta, adesso, pericolosi. E poi c’è la Fanusa, dove sta sprofondando una torre di osservazione del secondo conflitto mondiale. E ancora Ognina, con via Mar di Giava travolta dalle mareggiate e ridotta ai minimi termini. Senza dimenticare la zona di Lido Sacramento e via La Maddalena all’Isola.
Alcuni progetti per il consolidamento della falesia siracusana sono stati presentati dal Comune al ministero dell’Ambiente. Attendono una valutazione e – magari – un finanziamento.
Ad Avola, intanto, il sindaco Cannata è riuscito a rivalutare tutto il lungomare con operazioni di ripascimento e frangiflutti a protezione, riconquistando la porzione di spiaggia di Mare Vecchio. Ancora più a sud, nel ragusano, all’ordine del giorno escavatori e ruspe a lavoro in spiaggia ciclicamente.