Agnone. Cadavere carbonizzato in auto data alle fiamme, identificata la vittima

Il cadavere carbonizzato di un uomo è stato rinvenuto al’interno di una automobile data alle fiamme nella zone di Agnone Bagni. Un passante si è accorto nella mattinata del corpo senza vita all’interno del Doblò ed ha avvisato i carabinieri.
Dopo i primi accertamenti e l’intervento del medico legale è stato possibile identificare la vittima. Si tratta di Eugenio Cappello, 40 anni, di Lentini. Da alcuni giorni si era allontanato da casa.
Nessuna pista è esclusa al momento e tra le ipotesi ci sarebbe anche il suicidio. Cappello avrebbe accusato alcuni problemi di natura psichica.




Aeroporto e Camera di Commercio, intrecci giudiziari: indagato il commissario CamCom di Siracusa

Ci sarebbero 11 iscritti nel registro degli indagati sull’accorpamento della Camera di commercio di Catania, Ragusa e Siracusa. Una indagine che, secondo alcune indiscrezioni, avrebbe condotto gli investigatori anche all’aeroporto Fontanarossa di Catania e alla querelle per la nomina, la scorsa estate, dell’amministratrice delegata della Sac, Ornella Lanteri.
Falso ideologico commesso da pubblico ufficiale, falso ideologico commesso da privato in atto pubblico, errore determinato dall’altrui inganno, abuso d’ufficio e omissione di atti d’ufficio le fattispecie ipotizzate, a vario titolo. Tra gli indagati anche il commissario della Camera di Commercio di Siracusa, Dario Tornabene. Il nome che fa più rumore è quello del sindaco di Catania, Enzo Bianco. A riportare la notizia è La Sicilia, nella sua edizione nazionale.
Nei giorni in cui si parla di rivedere il percorso di accorpamento, con un ping-pong di lettere tra Palermo e Roma sotto la spinta delle segnalazioni partite da Siracusa, è bene ricordare che l’indagine della Procura di Catania prende le mosse dai numeri di iscrizioni all’ente camerale che, secondo l’accusa, sarebbero stati “gonfiati”. Poi questo intreccio SuperCamera di Commercio-Sac, con le nomine dello scorso luglio. In questo caso, il reato ipotizzato dagli inquirenti sarebbe quello di abuso d’ufficio. Secondo quanto scrive il quotidiano etneo, i soci (tra cui la Camera di Commercio di Siracusa, ndr) avrebbero votato per la nomina di Laneri ad amministratrice delegata dell’azienda sapendo che non possedeva i requisiti per quel ruolo. Al suo posto, intanto, è stato nominato l’ad è Nico Torrisi




Siracusa. In Quarta Commissione il caso ufficio Tributi e la vertenza Ciclat/Util Service

Incontro a palazzo Vermexio per discutere della vertenza Sicula Ciclat/Util Service e dei lavoratori impiegati all’ufficio tributi come servizio di supporto all’amministrazione. Una rappresentanza sindacale della Filcams Cgil, con in testa il segretario generale Stefano Gugliotta, è stata ascoltata dalla IV commissione consiliare, presieduta dal consigliere Giuseppe Casella.
La delegazione ha illustrato lo stato della vertenza con Sicula Ciclat. Numeri preoccupanti che dimostrano per l’ufficio tributi, come dal 2013 a fronte di 13.211 avvisi per il mancato pagamento della Tarsu, si è arrivati nel 2014 – con i tagli voluti con il nuovo bando – a circa 4.916 avvisi, con una diminuzione del 63%. Lamentato anche il taglio del monte ore per molti lavoratori, nonostante le promesse di integrazione mai mantenute.
“Abbiamo consegnato alla presidenza della commissione le visure camerali della cessata Socosi e della subentrata Sicula Ciclat. Si evince che la Sicula Ciclat è proprietaria del 50% delle quote di Socosi s.r.l., dato questo non noto al tempo della firma dell’accordo del 13 maggio 2016, che di fatto avalla la tesi che si è in presenza di una palese continuità d’appalto. Abbiamo chiesto – dice Gugliotta – di convocare un Consiglio Comunale aperto per illustrare a tutto il civico consesso lo stato di questa vertenza e di questa gara, anche per avere certezza di quanto effettivamente l’ATI Ciclat/Util Service sta fatturando rispetto ai tagli prospettati dal Comune di Siracusa nella gara, che hanno avuto pesanti ripercussioni solo per i lavoratori dell’appalto”.




Siracusa. Incertezza sul servizio rifiuti dal primo marzo: sacchetti in strada?

Tra otto giorni scade l’ultima proroga ad Igm. Da quella data in avanti, il futuro della raccolta dei rifiuti a Siracusa diventa un grande, complesso punto interrogativo. Si rischia un blocco del servizio, con i sacchetti lasciati in strada? Si continuerà con l’indifferenziato o si passerà ad un porta a porta anche per vetro e plastica, oltre che per carta e cartone? Spariranno i cassonetti dalle strade? Saranno consegnati i kit alle famiglie? Diminuirà il costo della Tari?
Prima di rispondere alle domande, è il caso di fare il punto della situazione. Con le recenti prese di posizione del Tar sono chiare due cose: non si possono più concedere proroghe e non si può procedere con l’aggiudicazione definitiva del servizio, almeno fino al pronunciamento nel merito atteso ad aprile. Quindi alternativa potrebbe essere una ordinanza urgente del sindaco, limitata ad un breve periodo di tempo. Ma si potrebbe poi prestare a ricorsi, pronunciamenti dell’Anac e analisi della magistratura ordinaria. Il rebus non è di facile soluzione.
Passiamo alle domande che ci siamo posti in apertura. Il rischio di ritrovarsi con rifiuti in strada per giorni è remoto, nella raccolta dell’indifferenziato non ci sono grossi problemi organizzati oggigiorno, a chiunque il Comune deciderà di rivolgersi.
Il passaggio ad una differenziata spinta avverrà gradualmente, ma l’intenzione di palazzo Vermexio è definita da tempo: vetro, plastica, carta e cartone devono essere raccolti porta a porta in tutta la città. Cosa che sarà possibile – a regime – solo una volta definita l’aggiudicazione definitiva del servizio, con bando di gara pubblicato nel lontano dicembre 2014.
I cassonetti rimarranno in strada ancora per diverse settimane, presumibilmente fino al pronunciamento del Tar atteso per la fine di aprile. Finchè i giudici amministrativi non dirimeranno la questione aggiudicazione definitiva (tra Ambiente 2.0/Tech e Igm, ndr) non saranno neanche distribuiti i kit per la differenziata alle famiglie ed ai condomini (mastelli, sacchelli, etc).
L’ultima domanda, quella relativa al costo della Tari. L’aliquota porta essere rivista solo nel prossimo anno ma questo se in tempi umani si riesce a far decollare la differenziata. Se, insomma, lo stallo a colpi di ricorsi e sospensive al Tar dovesse prolungarsi, svanirebbe anche la legittima aspettativa dei contribuenti siracusani che pagano da anni una delle Tari più salate d’Italia.




Siracusa. Materassi, divani e credenze: riprende raccolta e conferimento ai Centri Comunali

E’ durato poco meno di un mese lo stop al conferimento gratuito di ingombranti nei centri comunali di raccolta. Risolto l’inghippo che aveva di fatto bloccato il circolo virtuoso che si era messo in moto, limitando il numero di materassi, divani, credenze ed altri grandi rifiuti abbandonati lungo le strade di Siracusa. Un cambiamento di discarica, deciso dalla Regione, che aveva messo in crisi il sistema. Ma adesso si riparte.
Queste settimane di blocco hanno, però, dato vita ad alcune discariche abusive a poche centinaia di metri dall’ingresso del centro comunale di raccolta di Targia. Dove divani, materassi e sfalci di potatura sono stati lasciati a bordo strada da chi, probabilmente, avrebbe voluto scaricare tutto al centro di raccolta ma – nell’impossibilità – ha preferito sbarazzarsi così del rifiuto che, altrimenti, avrebbe dovuto riportare con sè a casa.
Confermato anche il ritiro gratuito degli ingombranti quasi a domicilio. Si chiama il numero verde Igm, si ottiene un numero di protocollo e l’autorizzazione ad abbandonare l’ingombrante vicino ad un certo cassonetto da dove verrà poi ritirato da una apposita squadra.




Sortino. Parlato, il sindaco ribelle che ha detto no ai migranti: "prima i nostri problemi"

Ha scelto i social network per spiegare ai suoi concittadini il suo no all’accoglienza di richiedenti asilo a Sortino. Una posizione ferma e decisa, comunicata al prefetto con tanto di motivazione. “Abbiamo tanti problemi, prima risolviamo i nostri e subito dopo saremo disponibili ad accogliere anche i migranti”, riassume Enzo Parlato, il primo cittadino che ha chiuso le porte ai migranti.




Siracusa. Creare economia con un torneo internazionale di calcio, sfida della Consulta Civica

Un torneo internazionale di calcio giovanile, da disputare a Siracusa nel prossimo ponte dell’Immacolata. Vi prenderanno parte le selezioni giovanili di alcune delle più blasonate squadre europee. E’questo il primo evento deliberato dalla “Sport Commission” voluta dalla Consulta Civica di Siracusa.
L’iniziativa è stata annunciata dal presidente della Consulta Civica di Siracusa, Damiano De Simone, che insieme al delegato provinciale del Coni, Liddo Schiavo, al presidente del Csi, Emanuele La Spada, ed al consulente sportivo Emanuele Malvagna e punta a dimostrare come attorno allo sport possano ruotare svariate opportunità per creare lavoro nel territorio. “Siamo pronti per la fase esecutiva che verrà affidata ad uno staff di esperti nell’organizzazione di eventi e spettacoli”, assicura proprio De Simone.




Calcio, Lega Pro. Il Siracusa piega il Melfi nel finale: 3-1

Ritorna al successo il Siracusa. Superato il Melfi al De Simone per 3-1, un successo rotondo che prende però forma solo nei minuti finali. Squadra viva il Melfi, più di quanto l’ultimo posto in classifica dica.
La gara sembra mettersi subito bene per il Siracusa. Venti minuti e il solito Scardina rompe l’equilibrio: 1-0. Ed è il punteggio su cui si va al riposo. Gli azzurri sembrano in controllo ma a segnare, dopo 4 minuti nella ripresa, è però il Melfi con Marano.
Sottil scuote la squadra per ottenere una reazione, la modifica con i cambi e alla fine, o quasi, raccoglie i frutti sperati. Prima De Silvestro all’84, poi De Respinis all’89 firmano il tris che vale altri tre punti in classifica.




Augusta. In ospedale chiuse le sale operatorie: non ci sono anestesisti. Solo emergenze

Chiuse le sale operatorie del Muscatello di Augusta: mancano gli anestesisti. “Paradossale e grottesco”, grida la Cgil con il segretario provinciale, Roberto Alosi, e il responsabile Funzione Pubblica, Franco Nardi.
Gli anestesisti non ci sono: uno per cessazione dell’incarico a tempo determinato, l’altro perché in quiescenza. Si assicurano pertanto le sole emergenze, “con grave pregiudizio per la popolazione di Augusta che si vedrebbe costretta a migrare verso altre strutture, piuttosto che avere garantito un elementare diritto all’assistenza sanitaria”.
E il sindacato attacca il management Asp: “non sono stati in grado di programmare in tempo utile le necessarie risorse umane per fronteggiare tale carenza”. Ma per la Cgil è colpevole anche l’immobilismo della classe politica regionale e locale “sull’emergenza sanità nella nostra provincia”. Non è stato ancora concluso l’iter per la definizione della nuova rete ospedaliera, grazie alla quale è poi possibile sbloccare i concorsi previsti per la copertura dei posti vacanti nelle dotazioni organiche.
“Suonano come una beffa le assicurazioni ricevute da tutti quando si afferma che l’Ospedale di Augusta diventerà il Polo di eccellenza oncologico e centro di riferimento regionale per la cura delle patotogie da amianto, se poi ancora oggi non si è in grado di garantire sufficienti livelli di assistenza alla popolazione augustana”.




Siracusa. Il ministro Calenda e il futuro della Camera di Commercio: un rinvio con un occhio al Tar?

Accorpamento si, accorpamento no. Sarà con ogni probabilità il Tar a fornire l’ultima indicazione utile sul futuro delle Camere di Commercio di Siracusa, Catania e Ragusa. Lo lascia intendere anche il ministro Calenda.
Chiamato in causa da una lettera del presidente Crocetta, che lo invitava a riconsiderare la vicenda alla luce delle istanze del territorio di Siracusa, il responsabile dello Sviluppo Economico è stato il vero “suggeritore” dello slittamento dell’insediamento del consiglio camerale della nuova Camera di Commercio del SudEst. “Il completamento dell’iter procedurale che conseguirebbe all’elezione degli organi camerali rischierebbe di precludere, infatti, la possibilità di un approfondimento delle suddette questioni”, scrive il ministro. Che invita quindi a “rinviare lo svolgimento dell’elezione del presidente della nuova Camera di Commercio”. Cosa poi puntualmente avvenuta, pochi giorni fà.
E questo, si legge nella lettera di Calenda, “tenuto conto di quanto da Lei (Crocetta, ndr) affermato in ordine alle istanze del territorio di Siracusa, alle criticità segnalate nelle procedure propedeutiche all’accorpamento, all’entrata in vigore della riforma di cui al decreto legislativo n.219 del 2016, nonchè alla pendenza di un giudizio dinanzi al competente Tar che dovrebbe essere definito nel prossimo mese di maggio”. Un’ultima indicazione, quella del tribunale amministrativo, che pare essere la vera scadenza per il futuro delle Camere di Commercio di Siracusa, Ragusa e Catania. Catania potrebbe andare avanti da sola, Siracusa e Ragusa accorparsi anche se dal capoluogo aretuseo non si perde la speranza circa una riconfermata autonomia. Ne abbiamo parlato con Gianpaolo Miceli, Cna Siracusa.