Priolo. Gratta e vinci fortunato, con 5 euro ne vince 50.000 in zona industriale

La dea bendata si è fermata a Priolo Gargallo. Nella ricevitoria lungo la Statale 114 di Sebastiano Salamone un fortunato giocatore ha portato a casa 50.000 euro con un gratta e vinci da 5 euro. Un “colpo” messo a segno con un tagliando del “Tutto per Tutto”.
“Siamo in piena zona industriale, di transito, quindi chi ha vinto potrebbe essere chiunque. Se a vincere fossi stato io, avrei pensato a cambiare la macchina visto che la mia è un po’ vecchiotta. Per ora, sarò felice di fare un brindisi beneaugurante con tutti i nostri clienti”, ha raccontato il titolare del punto vendita.
Da inizio anno, Gratta e Vinci ha distribuito in Sicilia oltre 52 milioni di euro e sono circa 2 mila i vincitori che, in regione, si sono aggiudicati i premi da 500 euro in su. In tutta la penisola, nello stesso periodo di riferimento, Gratta e Vinci ha distribuito vincite per un importo complessivo di oltre 798 milioni di euro.




Siracusa. Dispersione scolastica, denunciati quasi 500 genitori per le lunghe assenze dei figli

Lunghi periodi di assenza da scuola senza che i genitori o chi esercita la potestà genitoriale abbiano saputo fornire plausibili giustificazioni alle richieste di insegnanti e dirigenti scolastici. Sono partiti da questo dato gli accurati accertamenti dei carabinieri che hanno monitorato diversi istituti scolastici della provincia.
Individuati con esattezza gli assenti “cronici” con riferimento all’anno scolastico 2016/2017, sono stati contattati i servizi sociali dei Comuni interessati. Al termine delle verifiche, quasi 500 persone sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria perchè responsabili di inosservanza dell’obbligo dell’istruzione elementare dei minori. La dispersione scolastica.
Si tratta, per lo più, di ragazzi di età compresa tra gli 8 ed i 12 anni, prevalentemente di sesso maschile. “La dispersione scolastica va combattuta in modo convinto, il fenomeno costituisce una piaga dalle conseguenze oltremodo negative sulla sana crescita dei ragazzi e sull’equilibrio della società”, spiega il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Luigi Grasso.




Siracusa. Dal primo marzo differenziata "zoppa": niente kit e buona volontà dei cittadini

Il lungo braccio di ferro per il servizio di igiene urbana appassionato poco Siracusa. I suoi cittadini, però, si ritrovano in mezzo ad una vicenda che rischia di generare non poca confusione.
Dopo i recenti pronunciamenti del Tar (basta proroghe, sospensiva cautelare dell’affidamento) non è chiaro cosa cambierà dal primo marzo per chi vive nel capoluogo. L’intenzione dell’amministrazione è di allargare la raccolta differenziata, per ora limitata solo a carta e cartone. Il sistema a cui fare riferimento potrebbe essere quello delle ordinanze sindacali contingenti per regolamentare il servizio. Anche vetro e plastica, ad esempio, potrebbero essere raccolti col sistema del porta a porta secondo un calendario da studiare e distribuire a tutti gli utenti. Si avrebbero così giornate dedicata alla carta ed al cartone, altre al vetro ed altre alla plastica. Per l’indifferenziato, ancora ricorso ai cassonetti. Almeno fino a ulteriori nuove.
I cittadini si armino di buona volontà. Perchè non saranno distribuiti kit per differenziare a casa o sacchetti dal diverso colore in base al rifiuto. Per quello bisognerà attendere l’affidamento definitivo (ed effettivo) del servizio. Che non potrà avvenire prima del 20 aprile, quando il Tar si pronuncerà nel merito.




Augusta. Un sacchetto di spazzatura sull'uscio di casa del sindaco: "Incivile"

Un sacchetto rosa lasciato davanti al portone di casa del sindaco di Augusta, Cettina Di Pietro. Ma al di là del colore delicato, si tratta di spazzatura. Un anonimo ha voluto probabilmente mostrare così il suo disappunto, forse per la differenziata o magari più in generale per le condizioni della città.
A raccontare la storia è lo stesso primo cittadino via social network. “Incivile”, il suo sfogo. “Se tutti fossero come te non ci sarebbe speranza per Augusta”, continua Cettina Di Pietro, prima di concludere con un eloquente “fortuna che di porci come te ce ne sono pochi”.
Il sindaco incassa la solidarietà social anche se non manca qualche critica. Ad esempio sulla scelta di rendere noto l’accaduto con il rischio di creare un fastidioso effetto emulazione in una città che ha accettato da alcune settimane la sfida della differenziata.




Melilli. Grotta Palombara, volontari a lavoro per ripulire l'importante cavità sotterranea

Puliamo il buio è l’iniziativa promossa da Legambiente e dalla Società speleologica italiana finalizzata alla pulizia di cavità sotterranee. Appuntamento in provincia a Melilli, nella riserva naturale integrale Grotta Palombara.
Le operazioni sono state coordinate dal responsabile della riserva Fabio Branca in collaborazione con il presidente della Federazione Speleologica regionale siciliana, Marco Vattano. Grazie ai volontari dei gruppi speleologici appartenenti al FSRS (ANS Le Tadderite di Palermo, CSE di Catania, Gruppo Grotte Cacyparis di Avola, Gruppo Speleologico Siracusano, CIRS e Speleo Club Ibleo di Ragusa) e insieme al personale del Cutgana (Elena Amore, Salvo Costanzo, Angela Gugliemino e Giovanni Sturiale) diretto dal prof. Giovanni Signorello è stata ripulita la Grotta Palombara.
Esplorata a partire dagli anni 50, è stata nel corso degli anni vandalizzata con graffiti e scritte di ogni genere e nel corso della giornata si è provveduto all’eliminazione di alcune delle scritte presenti nelle pareti della grotta con spugnette ed acqua, senza l’utilizzo di solventi, detersivi o additivi.
Al suo interno sono stati ritrovati e rimossi anche bottiglie, vetro, plastica e cavi elettrici. Le attività si sono concluse un’ora prima del tramonto proprio per non ostacolare l’uscita ad eventuali chirotteri presenti in grotta.




Siracusa. Sorpasso azzardato sfociato in lite, rimessi in libertà Montesano e Bonfanti

Il gip del Tribunale di Siracusa ha rimesso in libertà Rosario Montesano, classe 1990, e Maurizio Bonfanti, classe 1970, netini. Erano stati arrestati con l’accusa di rapina aggravata il 9 febbraio scorso, dai carabinieri intervenuti dopo una chiamata al 112 che segnalava una rapina in atto ai danno di un uomo, bloccato da due persone poi datesi alla fuga su una piccola utilitaria di colore bianco. I due erano stati rintracciati mentre da Rosolini facevano rientro a Noto. Secondo la prima ricostruzione, avrebbero azzardato un sorpasso ai danni della vittima rischiando di buttarlo fuori strada. Quest’ultimo, spaventato, ha inveito loro contro e da qui sarebbe scaturita una lite. Sul posto i militari hanno rinvenuto il telefono cellulare di uno dei rapinatori nonché il portafogli vuoto della vittima. Scomparso, invece, il denaro contante sottratto alla vittima.
L’assenza di gravi indizi di reità ha convinto il gip a non convalidare il fermo, rimettendo in libertà i due, difesi dall’avvocato Stefano Andolina.




Siracusa. Una intera provincia contro Crocetta: revochi insediamento Consiglio Camerale

In maniera compatta, i 21 sindaci dei Comuni della provincia, i 6 deputati regionali ed i quattro nazionali, espressione del siracusano, hanno inviato al presidente Crocetta la richiesta di sospensione dell’insediamento del consiglio camerale delle Camere di commercio di Siracusa, Catania e Ragusa. È previsto per il 14 febbraio, nonostante lo stesso governatore abbia messo nero su bianco la volontà di rivedere l’accorpamento.
Una vicenda che ha già attirato su di se le attenzioni della magistratura e su cui si pronuncerà il Tar di Catania, il 26 maggio ed il 9 luglio, sui due ricorsi presentati. Dopo la lunga e decisa battaglia delle imprese, delle associazioni datoriali, dei sindacati dei lavoratori, degli ordini professionali e dalle associazioni di consumatori, adesso anche la politica siracusana tutta scende in campo. Prestigiacomo, Amoddio, Zappulla, Alicata e poi Sorbello, Vinciullo, Gennuso, Cirone Di Marco, Coltraro e Marziano (manca Zito) e i 21 sindaci. Il pressing su Crocetta adesso è totale. Proseguire sulla strada dell’accorpamento potrebbe allora rilevarsi uno degli ultimi autogol del presidente della Regione.




Siracusa. Si toglie la vita in cella, era accusato di violenza sessuale

Pochi giorni dopo l’arresto, si è tolto la vita in cella il 27enne Pietro Nolasco. Era rinchiuso a Cavadonna dal 7 febbraio con l’accusa di violenza sessuale e tentato omicidio. Forse non ha retto al peso delle accuse e si sarebbe impiccato. Ma sarà l’autopsia a stabilire con certezze le cause della morte.
Non è purtroppo il primo caso simile all’interno della casa circondariale di Siracusa.




Rosolini. In giro per spendere banconote da 20 euro false, denunciato

Era in possesso di numerose banconote da 20 euro palesemente false. I carabinieri lo hanno bloccato per le vie di Rosolini dopo che il giovane, alla vista delle divise, aveva repentinamente cambiato strada. Il 17enne è stato denunciato. Le 8 banconote false sono state sequestrate. Mancavano gli elementi di rilievo, come l’ologramma e la striscia brillante. Ha provato nonostante tutto a difenderle come autentiche. Le banconote, sottoposte a sequestro, saranno oggetto di ulteriori indagini al fine di individuarne la provenienza.




Siracusa. Accorpamento Camere di Commercio, rabbia Lo Bello: "reati gravi"

E’ un’accusa destinata a fare rumore. Non foss’altro che parte da Ivan Lo Bello. “Nella creazione della Camera di Commercio del SudEst reati gravissimi e commistione tra poteri”. Nella procedura per la formazione della nuova Camera di Commercio che accorpa Siracusa, Catania e Ragusa sarebbe stata consumata “una serie continuata di macroscopiche condotte di reato, con la conseguenza che l’esito della procedura medesima viene a configurare una clamorosa turbativa della procedura ad evidenza pubblica”, insiste Lo Bello.
L’indagine della magistratura, a carico di noti per reati gravi contro la Pubblica Amministrazione, e la denuncia anche della stampa nazionale, “non hanno ad oggi dissuaso gli attori di questa vicenda dal portare a compimento la condotta delittuosa intrapresa.
Davanti a tutto ciò non è dato comprendere quale sia stato e sia il ruolo del presidente Crocetta che un giorno chiede controlli accurati, mostrando di conoscere i reati consumatisi, salvo poi accettare che i controlli vengano affidati a chi è accusato di non avere rilevato i falsi consumati da alcune associazioni; e un altro giorno promette una commissione di garanzia da affidare ad un alto magistrato, salvo poi revocare senza spiegazioni la decisione, ed ancora sulla stampa dichiara di volerci vedere chiaro ma nel frattempo emette il decreto che consacra i reati denunciati”.
Una storia piena di passaggi paradossali, secondo Ivan Lo Bello. Ed è emblematico che Crocetta, “nonostante l’udienza già fissata a brevissimo per il prossimo maggio al Tar di Catania, non ritenga di sospendere l’insediamento del consiglio pur in assenza di qualunque presupposto di urgenza e indifferibilità”.
Tutta una serie di circostanze che hanno convinto Lo Bello della necessità di non perdere ulteriore tempo. “Chiederò un incontro ai procuratori della Repubblica di Catania e di Palermo per denunciare la reiterazione dei reati posti in essere. Chiederò anche un incontro urgente al nuovo prefetto di Catania, quale organo periferico del Governo, per rappresentare le gravi evidenze emerse già da più di un’anno”.