Siracusa. Direttivo Filcams, eletta Maria Luisa Barrotta. Allarme del sindacato per Siracusa Risorse

Maria Luisa Barrotta è stata eletta all’unanimità presidente del direttivo Filcams Siracusa. E’ stato uno dei passaggi della riunione del direttivo provinciale, nel corso della quale il segretario generale, Stefano Gugliotta, ha ricordato le vertenze ancora aperte a partire da Siracusa Risorse, la società in house che nel silenzio generale è tornata a sommare 4 stipendi non pagati. “Situazione che colpisce drammaticamente le 104 famiglie dei lavoratori. Da oltre un mese abbiamo chiesto un incontro con il Commissario Lutri. Siracusa Risorse continua a lavorare senza alcuna convenzione dal 1 gennaio 2016, occorre fare chiarezza circa l’effettiva volontà di trovare le soluzioni che possano permettere la prosecuzione della società in house, a partire dall’internalizzazione di Siracusa Risorse, che potrebbe permettere di ottimizzare le spese di gestione”, le parole di Gugliotta.
Trai punti toccati dalla relazione, gli effetti della legge Fornero e del Jobs Act con gli inevitabili riflessi sui diritti dei lavoratori. “La modifica degli ammortizzatori sociali tanto acclamata, rivela sempre di più gli effetti dirompenti sui lavoratori, la solidarietà per effetto del jobs act, ha decretato una drastica riduzione dell’intervento da parte dell’Inps portando dal 70 al 46% l’integrazione salariale per i lavoratori in solidarietà; la legge Fornero ha permesso che la riduzione dell’orario di lavoro avvenga in sede aziendale e non più all’ufficio del lavoro,lasciando i lavoratori in mano ai datori di lavoro”.
Conclusioni affidate alla segretaria nazionale Daria Banchieri che ha evidenziato come con l’elezione di Maria Luisa Barrotta, la Filcams di Siracusa si pone “all’apice dell’organizzazione per la presenza di genere”.




Eloro: pulire la spiaggia? I siracusani dicono no, aiutano solo due romani

Non è certo il migliore dei benvenuti quello che ha ricevuto una coppia di giovani romani in vacanza a Siracusa.
Tutto inizia quando un siracusano e la sua compagna raggiungono la spiaggia di Eloro per il primo bagno della stagione. L’acqua è cristallina, la spiaggia grande ed immacolata. La triste sorpresa però è dietro l’angolo. Un grosso contenitore colmo di spazzatura, proprio sulla riva. Pieno oltre l’orlo si vanno spargendo tutto intorno sacchetti di plastica, bottiglie di plastica e vetro, carta e tanto altro. La coppia di siracusani pensa a cosa poter fare. Non c’è altra soluzione che togliere tutto per evitare che la spazzatura finisca a mare o dispersa sulla spiaggia. Il dramma è che da quel punto alle auto c’è quasi un chilometro e trascinare il tutto non è cosa facile. Idea: chiedere aiuto a qualche anima bella che gode di cotanto paradiso.
Risultato? Sfiancante sequenza di no: “se avessi i guanti magari lo farei ma senza no”; “abbiamo gia fatto tanta strada e siamo stanchi, non ce la sentiamo”; “qualcuno sicuramente addetto a questo li raccoglierà”; “gli altri sporcano e io pulisco? Non esiste!”.
Rimane in fondo alla spiaggia un’ultima coppia di ragazzi cui chiedere. Un sorriso e “certo, andiamo, cosa possiamo fare?”. Fantastici, senza un attimo di esitazione. Si alzano e donano uno spicchio delle loro vacanze ai siracusani sporcaccioni. Grazie Eren e Saverio, arrivati a Siracusa proprio quella mattina da Roma.
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Siracusa. Sei mesi dopo, un presidente per la Commissione Politiche Sociali: "ma potrei dimettermi"

Dopo sei mesi di lavori bloccati o quasi, la Seconda Commissione consiliare da un segno: eletto il nuovo presidente, al termine di una seduta non priva di momenti di frizione. Eletto Pippo Rabbito, esponente della maggioranza. Che però non nasconde le sue perplessità. Al punto che il suo primo atto da presidente potrebbero essere le sue dimissioni.
Non è un momento facile, in particolare per la seconda commissione che tra le sue rubriche ha le politiche sociali.




Siracusa. Si rifanno i marciapiedi di piazza Adda, le radici dei pini rimangono

Sono partiti lunedì scorso i lavori di rifacimento dei marciapiedi di piazza Adda. Diversi mesi dopo l’abbattimento dei pini che con le loro radici avevano deformato basole e asfalto, si completa l’intervento che prevede anche la sostituzione degli alberi abbattuti con aranci amari.
Ma prima vanno eliminati gli apparati radicali dei pini rimasti sotto il livello della strada. O almeno quelle radici che hanno causato i recenti danni. Dopodichè si passerà alla ripavimentazione, riutilizzando le stesse basole che c’erano prima. Data di conclusione dei lavori, 15 luglio, come recita l’apposita ordinanza.




Lettera in redazione: "sono un siracusano emigrato per lavoro: ma che c'azzecca Romanzo Siciliano con la nostra città?"

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un nostro lettore “siracusano ca scoccia” che però dal 1968 vive lontano per lavoro. Aureliano MAria Farina, questo il suo nome, si è imbattuto nella fiction Mediaset “Romanzo Siciliano” girata a Siracusa. E questo è quello che racconta a SiracusaOggi.it

“Sono un siracusano ca scoccia che, però, è stato costretto a vivere lontano dalla sua amata città da cui è dovuto andar via per lavoro nel lontano 1968. Torno per qualche giorno ogni anno per riossigenarmi. Non ne posso fare a meno.
Una sera della scorsa settimana facendo zapping col telecomando ho visto una bell’issima inquadratura che mi era familiare.
Il castello Maniace. Mi sono fermato su quel canale (Canale 5 Mediaset) ed ho assistito con immenso stupore ad una puntata dello sceneggiato in oggetto.
Ho continuato a guardare al solo scopo di godermi gli scorci bellissimi della mia città e, sempre per lo stesso motivo, ci sono tornato martedì u.s.
Ma non riesco a mandarla giù. Un poliziesco su mafia e mafiosi ambientato a Siracusa. Che ci azzecca (come diceva Di Pietro). Forse manco da troppi anni dalla mia città. In questa mia lunga assenza è cambiato qualche cosa? Ho ancora dei parenti in città e nelle mie frequenti visite non mi hanno mai parlato ne di mafia ne di serial Killer.
Siete sicuri che Siracusa avese bisogno di questo genere di pubblicità. Non voglio polemizzare con Saviano che dice che di mafia e camorra se ne deve parlare. Ed ha ragione. Ma questo sceneggiato ambientato a Siracusa è così poco credibile che se non fosse per le belle inquadrature del tramonto, di Ortigia, della Marina, di Piazza Duomo, sarebbe stomachevole e, ripeto, poco credibile oltre che insulso. Vi volevate scrollare di dosso la nomea di provincia babba?
Non ve ne è più la necessità perchè una città Patrimonio dell’Umanità babba non lo è di sicuro”.




Siracusa. Indagini e appalti, nuovo atto d'accusa di Simona Princiotta: "Un sistema noto a tutti"

Dalle sue denunce pubbliche hanno preso le mosse alcune delle indagini che stanno scuotendo in queste ore palazzo Vermexio. Accuse circostanziate, ripetute in conferenze stampa e durante sedute di Consiglio Comunale. E poi 48 cd con registrazioni audio. Tutto, o quasi, agli atti in Procura. E mentre esplode il caso politico dopo gli avvisi notificati ai due esponenti Pd, Cafeo e Foti, Simona Princiotta rilancia le sue accuse. Che toccano, ancora una volta, il cuore del sistema.




Siracusa. Affare Immigrazione, la Comunità Albatros allo scoperto: "noi sanzionati, ma onlus vera"

A passare per i furbetti che speculano con l’accoglienza ai migranti non ci stanno. E così i responsabili dei centri Sprar gestiti dall’Associazione Santo Stefano Onlus a Solarino ed Avola hanno deciso di uscire allo scoperto. “Noi apparteniamo a quel consistente gruppo di associazioni Onlus, impegnate nei progetti di assistenza agli immigrati, che hanno avuto la visita della Guardia di Finanza”, ammette Sofia Labid.
“Portiamo avanti progetti Sprar da quasi dieci anni, impegnati in prima linea nel volontariato su strutture senza alcuna finanziamento, tenute aperte per puro spirito umanitario, su progetti finanziati dalla Prefettura e su progetti Sprar con fondi del Ministero ed europei. Attualmente abbiamo ottenuto l’assegnazione di bandi Sprar a Solarino ed Avola. Così, abbiamo molta esperienza nell’erogazione dei servizi ai richiedenti asilo, sappiamo bene come assistere gli immigrati e favorirne l’integrazione, ma la contabilità, i bilanci, la registrazione delle fatture non sono il nostro mestiere”, racconta con passione.
“La gestione economica di una onlus ha schemi molto rigidi – aggiunge – che devono essere rigorosamente seguiti per garantire quella finalità solidaristica che ne giustifica le agevolazioni fiscali. Capita, così, che i controlli della Guardia di Finanza, molto lunghi e complessi, condotti con molta professionalità dalle Fiamme Gialle, hanno portato alla luce una serie d’inadempienze, errori tecnico-contabili, impostazioni errate accumulate negli anni che produrranno una serie di sanzioni”.
COn responsabilità Sofia Labid antipica che quanto contestato sarà pagato, “contenti di potere continuare, in ogni caso, il nostro lavoro al servizio del territorio, perché da questa visita noi usciamo rafforzati. Abbiamo, infatti, preso contezza di alcuni errori strutturali che adesso possiamo correggere per andare avanti con più forza e determinazione”.
Lo status di onlus è stato loro comunque riconosciuto. Giudicata buona la qualità dei servizi erogati. “Tutti elementi che ci consentono di continuare a lavorare a testa alta, incuranti delle maldicenze che, si dicono sui centri di accoglienza per immigrati”.
PEr Sofia Labid “le indagini della Procura e l’attività della Guardia di Finanza, quindi, creano uno spartiacque tra buona e cattiva gestione, costituiscono un deterrente per trafficoni ed affaristi, liberando gli spazi occupati da quel malaffare che inquina uno splendido settore, come quello dell’assistenza ai richiedenti asilo. Un comparto in cui, prima del cervello, che analizza costi e ricavi, bisogna mettere in campo il cuore.




Augusta. Un boato e poi le fiamme, paura per una esplosione in via Dessiè: nessun ferito

Mattinata di paura in via Perseo e via Dessiè, ad Augusta. Una perdita di gas all’interno di una abitazione sarebbe all’origine dell’esplosione nitidamente avvertita. Le fiamme in pochi minuti hanno avvolto e incendiato la caldaia nell’ appartamento al terzo piano di una palazzina popolare. La deflagrazione ha causato il distacco della vetrata della veranda, scagliandola al suolo, mentre le fiamme propagatesi hanno, invece, danneggiato il locale ed annerito alcune stanze.
L’immediato intervento dei Carabinieri ha consentito di mettere in sicurezza l’area circostante ed aiutare i condomini ad evacuare le rispettive abitazioni in attesa delle verifiche sulla stabilità del palazzo da parte dei Vigili del Fuoco, dichiarato poi agibile.
Tra i residente della zona si è diffuso un po’ di panico ma dopo un’ora circa è tornato tutto alla normalità.

foto archivio




Siracusa. Spari a salve dal balcone di casa, denunciato un uomo

C’è un denunciato per lo strano episodio avvenuto nella tarda serata di ieri nei pressi di via Sardegna. Un uomo è uscito sul balcone della sua abitazione ed ha iniziato ad esplodere alcuni colpi con una pistola a salve. Non sono noti i motivi che lo hanno condotto ad un simile gesto che ha creato momenti di panico tra i residenti.
Sono intervenuti gli agenti delle volanti che, oltre ad identificare l’uomo, hanno anche sequestrato l’arma a salve.

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Floridia. Vignalonga dice no all'idea di un centro migranti: "il quartiere non è pronto"

Sono poco più di 350 le firme raccolte tra i residenti di Vignalonga, quartiere di Floridia. Una petizione per dire no all’idea che possa nascere nella zona un centro per migranti. “E’ un problema di sicurezza”, spiega il rappresentante del quartiere Milo Giarratana che ha raccolto le preoccupazioni di quanti temono che la palazzina di via Sciascia possa diventare prima o poi un centro di accoglienza.
A Floridia esiste già uno Sprar e due centri per minori non accompagnati, per un totale di una settantina di ospiti. Altri cinquanta, secondo alcune stime, potrebbero trovare posto nella struttura di Vignalonga semmai dovesse diventare un centro accreditato per l’accoglienza di stranieri.
“Ma il quartiere non è pronto e la gente ha paura, senza mettere in mezzo il razzismo che qui non c’entra”, spiega ancora Giarratana. Ne ha parlato anche con il sindaco Orazio Scalorino che sta seguendo, in contatto con la Prefettura, l’evoluzione della vicenda.
Ad oggi nessun procedimento autorizzativo pare essere in corso. Non è escluso, però, che possa avvenire in un futuro non troppo lontano. Per il momento, l’unico atto ufficiale di cui si abbia contezza al Comune di Floridia è solo una richiesta di normale variazione di destinazione d’uso, da ufficio ad abitazione.