Siracusa e il ritorno dell'Annunciazione a Palazzolo: "incredulo"

Appena annunciata, la mostra che segna il ritorno temporaneo dell’Annunciazione di Antonello da Messina a Palazzolo divide. Il vicesindaco di Siracusa, Francesco Italia non nasconde la sua incredulità. “In questi anni, abbiamo sempre lavorato sull’idea vincente di un’area vasta dell’intero sud est, quale unico polo culturale attrattivo e rinnovo la mia stima per l’ottimo lavoro svolto in questa direzione dall’amministrazione comunale di Palazzolo Acreide, con il suo Sindaco e il suo assessore alla cultura. Proprio per tali ragioni non posso che esprimere forti perplessità rispetto ad un progetto che appare culturalmente superato”.
Spostare di 40 km un’opera del valore e della fragilità del capolavoro di Antonello è davvero indispensabile? Da questa domanda scattano le preoccupazioni di Italia. “Mi chiedo quali precauzioni e, quindi, quali costi di trasporto e assicurazione saranno affrontati dalla regione in virtù di questo progetto. Con le stesse somme, non sarebbe stato più efficace e funzionale progettare una mostra diffusa con un biglietto unico in collaborazione tra i musei di Palazzolo e Siracusa immaginando anche un servizio di trasporto dedicato e funzionale al progetto? Quale sarà l’impatto del trasferimento a Palazzolo sull’opera e sulle visite, nel pieno della stagione turistica per la galleria Bellomo spogliata del suo pezzo di punta?”, domande indirizzate all’assessore regionale Vermiglio, “giunto finalmente nella nostra provincia dopo le inqualificabili condizioni in cui ha lasciato i siti regionali fino a tutto maggio. Avesse voluto mostrare un segno tangibile della sua presenza – prosegue Italia – avrebbe potuto rivelarci la sua strategia per dare una svolta alla fallimentare gestione beni culturali regionali o per assicurare la più ampia fruizione di un patrimonio di cui, evidentemente, non solo ignora le potenzialità, ma che sembra gestire sulla base di logiche appartenenti a un passato che vorremmo dimenticare”.




Siracusa. Contenziosi tributari, nuovo regolamento: “Migliorerà rapporto con i contribuenti”

Si lavora ad un nuovo regolamento comunale che dovrà accogliere la recente disciplina sugli interpelli e sul contenzioso tributario. L’assessore ai Tributi, Gianluca Scrofani, ha firmato la proposta di delibera che adesso passa all’esame della commissione Bilancio e poi al consiglio comunale per la stesura finale e l’approvazione.
Il regolamento, accogliendo il decreto legislativo 156 del 2015, disciplinerà il diritto d’interpello del contribuente in materia di tributi comunali. Ha la funzione di far conoscere preventivamente quale sia la portata di una disposizione tributaria o l’ambito di applicazione della disciplina sull’abuso del diritto ad una specifica fattispecie e quale sarà il comportamento del Comune in sede di controllo.
“La nuova disciplina – spiega l’assessore Scrofani – va ad inserirsi nel ventaglio di azioni volte alla tutela dei contribuenti adottate dall’Amministrazione. Il cittadino conoscerà preventivamente l’indirizzo del Comune con l’effetto di ridurre l’eventuale esposizione a contenzioso. Il contribuente potrà rivolgersi all’Ente se dovesse avere dubbi circa l’interpretazione di una qualsiasi norma. Dovrà produrre un’istanza nella quale indicare la soluzione che ha elaborato e sulla quale intende confrontarsi, evitando sanzioni frutto di errata interpretazione. Il silenzio da parte dell’Ente determina l’accoglimento della soluzione presentata dal contribuente”.
Sono previsti due tipi di interpello: quello ordinario, che riguarderà l’applicazione delle disposizioni tributarie quando vi sono condizioni di obiettiva incertezza sulla corretta interpretazione e sulla corretta qualificazione delle fattispecie; quello antiabuso, che riguarderà l’applicazione della disciplina sull’abuso del diritto ad una specifica fattispecie con riferimento a qualsiasi settore impositivo. L’istanza dovrà essere presentata prima che venga adottato il comportamento da parte del Comune. L’ufficio ha tempo 90 giorni per rispondere all’interpello ordinario, 120 per quello antiabuso.
“Questo regolamento – conclude l’assessore Scrofani – è un atto dovuto nei confronti di tutti i contribuenti e segna il grado di attenzione che l’Amministrazione riserva loro. Soprattutto, serve a stabilire con il cittadino un rapporto di fiducia salvaguardando prioritariamente i diritti di ognuno”.




Siracusa. Due ordini di carcerazione eseguiti dalla Mobile

Agenti della Squadra Mobile hanno eseguito un ordine di esecuzione per espiazione detentiva in regime di arresti domiciliari, emessa dalla Corte d’Appello di Catania, nei confronti di Stefano Fazio, 36 anni, siracusano. Deve scontare la pena di due mesi 2 e 15 giorni di reclusione.
Gli agenti hanno, inoltre, eseguito un ordine di carcerazione, emesso dal Tribunale di Sorveglianza di Catania, nei confronti di Andrea Iacono, classe 1974, siracusano. Lo Iacono, al termine delle formalità di rito, è stato accompagnato presso la propria abitazione in regime di detenzione domiciliare dovendo espiare una condanna di due mesi.




Siracusa. Affare migranti, il prefetto: "fatte fuori le mele marce, sistema sano"

Nell’agosto 2013, proprio mentre aumentavano gli sbarchi sulle coste del siracusano, dalla Prefettura venne deciso di dare vita ad un sistema integrato di controlli. Da quella intuizione in tempi non sospetti nasce l’operazione Affare Immigrazione portata a termine dalla Guardia di Finanza di Siracusa. Cinque finte onlus smascherate con 19 persone denunciate per reati tributari e la scoperta di una evasione di oltre 4 milioni di euro.
E potrebbe non essere ancora finita qui. Non nasconde la sua soddisfazione il prefetto di Siracusa, Armando Gradone, che ha seguito in stretto contatto con le forze dell’ordine tutte le fasi dei controlli e delle verifiche. “Scoperte e bloccate le mele marce ma il sistema è sano nel complesso: tante onlus si muovono sul territorio nel rispetto delle regole e svolgendo bene il loro compito”.




Siracusa. C'è il "si" della Regione: "il parco della Neapolis deve essere autonomo"

La Regione anticipa il suo “si” alla richiesta di autonomia per il parco archeologico della Neapolis. L’assessore regionale ai Beni Culturali, Carlo Vermiglio, non ha un istante di esitazione. “Dobbiamo andare verso quel traguardo, per Siracusa come per le altre realtà”. Insomma stop ad una gestione centralizzata da parte di Palermo segnata, purtroppo, da sviste e ritardi. E così con difficoltà si riesce a farsi trovar pronti all’avvio dell’alta stagione turistica, con monumenti invasi da erbacce, difficili da visitare per troppi cancelli chiusi e con una programmazione di eventi tardiva.
La via, allora, è tracciata. Con il placet di Palermo si può accelerare per la costituzione di una sorta di ente parco gestore dell’area della Neapolis. E così quanto incassato con i biglietti pagati dai visitatori – circa 3,5 milioni di euro – potranno essere reinvestiti a Siracusa senza passare da Palermo e lì, spesso, rimanere bloccati.
“Sevono ora una serie di passaggi burocratico-amministrativi ma ripeto il parco di Siracusa può e deve puntare alla gestione autonoma”, chiarisce Vermiglio durante la sua visita istituzionale al castello Eurialo (dove 40 forestali stanno ripulendo l’area), poi al castello Svevo di Augusta quindi i musei Bellomo e Paolo Orsi di Siracusa.
“Abbiamo un patrimonio che deve essere messo a disposizione di tutti i cittadini del mondo, elimando difficoltà ormai croniche” di una forma di gestione superata dagli eventi. Ma per assicurare la piena fruibilità si deve essere in grado di tenere i cancelli aperti, altrimenti accedere ai siti è impossibile. A Siracusa, ad esempio, è difficile per un turista vedere il tempio di Giove, il ginnasio romano, la fortezza eurialo, il castello Maniace.
“Con atti di evidenza pubblica abbiamo aperto ai privati. Ci sono bandi aperti a tutti e pubblicati sul sito del Dipartimento. Chi vuole può presentare la sua manifestazione di interesse per la manutenzione ordinaria ed apertura dei siti. E’ chiaro che dobbiamo riconoscere al privato una forma di ritorno economico per un impegno che non può essere solo volontario. Ma senza che nessuno gridi allo scandalo come alcuni episodi del passato, purtroppo, hanno consentito”.

nella foto: al centro da sinistra il deputato Vinciullo e l’assessore Vermiglio, a destra la sovrintendente Panvini




Siracusa. Caccia al fortunato vincitore: 500.000 euro al gratta e vinci

E’ caccia al fortunato siracusano che con un gratta e vinci da 5 euro ha portato a casa una vincita di 500.000 euro. La dea bendata si è fermata in viale dei Comuni, tabaccheria Santini. Il biglietto fortunato (20X) ha regalato sotto il numero 28 la graditissima sorpresa.
E nel quartiere non si parla d’altro. Tra supposizioni e quasi certezze relativamente all’identità del misterioso giocatore. Si tratterebbe di un giovane della zona, non un frequentatore abituale della ricevitoria ma piuttosto conosciuto.
La vincita, registrata ieri, è subito diventata social e sui social network ci si divide tra il partito degli invidiosi e chi, invece, esulta per la buona sorte toccata ad “uno di noi”.




Siracusa. Con un colpo di coltello chiede la restituzione di un oggetto: denunciato

La restituzione di un oggetto conteso è diventata occasione per una accesa lite tra due 40enni siracusani. Si sono ritrovati in zona Plemmirio e qui è partita la discussione. Il più giovane dei due, 43 anni, per avvalorare le sue tesi non ha esitato a tirare fuori un coltello da giardinaggio con lunga lama seghettata. Con quello ha colpito il suo interlocutore alla mano, causandogli ferite giudicate guaribili in venti giorni. E’ stato denunciato per lesioni aggravate e porto ingiustificato di arma di taglio, sequestrata dagli agenti delle Volanti.




Siracusa. Gettoni di presenza, a Belvedere i consiglieri di quartiere non ci rinunciano

I consigli di circoscrizione debbono restare in vita o meno? Mentre se ne discute in Regione, dove si sta esaminando la nuova legge per le elezioni di sindaco e consiglio comunale, impazza la discussione sulla eventualità che vengano cancellati i gettoni di presenza per i consiglieri e i presidenti di quartiere.
A Siracusa ci ha provato Belvedere nelle settimane scorse. In consiglio si è discusso della possibilità di rinunciare all’emolumento ma la proposta – presentata dal consigliere Pastore – non è stata approvata. Dei sette presenti, un voto favorevole e sei contrari. “Aiutiamo in silenzio senza bisogno di fare propaganda politica”, si difendono i consiglieri che hanno votato per mantenere il gettone di presenza. Il presidente della Circoscrizione, Enzo Pantano, loda l’iniziativa ma spiega che ogni consigliere può utilizzare il proprio gettone come meglio crede.




Siracusa. Raggiri agli anziani conclusi con un furto, arrestata una donna

E’ritenuta responsabile di due furti in casa di anziani. Per questo agenti della Mobile hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal gip Michele Consiglio, a carico di Giuseppa Crescimone.
Con un consolidato clichè, la 67enne, in un episodio, aveva simulato di essere una dipendente dell’ospedale di Siracusa, incaricata di verificare se la vittima avesse diritto ad agevolazioni per l’acquisto di medicinali. Introdottasi all’interno della sua abitazione avrebbe derubato l’anziana di diversi monili in oro custoditi nella camera da letto. In un altro caso aveva invece simulato la qualità di impiegata Inps per controllare la documentazione per la pensione.




Siracusa. Sbaglia appartamento per un furto e si spaccia per elettricista: denunciato

Un errore “fatale” per un catanese di 51 anni. In trasferta a Siracusa, stava cercando di intrufolarsi in uno studio dentistico, convinto però che fosse un appartamento privato. Quando sono arrivati i poliziotti di quartiere, subito allertati dal dentista, ha tentato di giustificarsi asserendo di essere un elettricista e che il professionista doveva lui dei soldi. Circostanza smentita dal dottore. E’ scattata così la denuncia per tentata truffa.